Connect with us

Cronaca

Contro l’usura e il racket si riparte da scuola

Nuova edizione del protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione nella provincia di Lecce. Il Commissario Straordinario del Governo Prefetto Cagliostro, «occorre fare rete ed incoraggiare le iniziative di formazione e diffusione della conoscenza degli strumenti previsti dalla legge a sostegno delle vittime di estorsione ed usura, veicolando il messaggio che denunciare conviene». Il Prefetto di Lecce Maria Rosa Trio: «Educazione finanziaria sin dai contesti scolastici, occasione di affermazione della legalità e dei valori civici»

Pubblicato

il

Presentato in mattinata il ““Protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione nella provincia di Lecce” alla presenza, in collegamento web-conference, del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Giovanna Cagliostro, dei vertici della Magistratura e delle Forze di Polizia, nonché di tutti i soggetti sottoscrittori, tra i quali le associazioni di categoria e dei lavoratori, il mondo economico-finanziario, i rappresentanti degli ordini professionali e della società civile e le associazioni/fondazioni del settore.


Come sottolineato dal Prefetto Cagliostro, «occorre fare rete ed incoraggiare le iniziative di formazione e diffusione della conoscenza degli strumenti previsti dalla legge a sostegno delle vittime di estorsione ed usura, veicolando il messaggio che “denunciare conviene”. In tale prospettiva, l’apporto codificato negli impegni pattizi assunti in questa provincia con il Protocollo d’intesa nella nuova edizione, sostiene e rafforza l’azione di prevenzione».


L’incontro, finalizzato a illustrare il nuovo Protocollo provinciale, ha visto i partecipanti farsi promotori di proposte ed idee di rafforzamento della rete, di cambiamenti in un orizzonte che coniuga ricerca ed individuazione delle criticità e dei possibili correttivi.


Il Prefetto Cagliostro ha, quindi, sottolineato il valore delle esperienze locali per la loro capacità di rispondere ai bisogni del territorio, anche con il fondamentale apporto delle associazioni e del sistema creditizio. Occorre così lanciare messaggi positivi con interventi in favore di chi si trova in difficoltà, soprattutto oggi, in questo particolare momento: «Abbiamo tutti l’interesse ad accompagnare questo processo, favorendo l’accesso legale al credito, anche con misure immediatamente operative come quelle contenute nel Patto sottoscritto oggi».

Il Prefetto di Lecce Maria Rosa Trio, nell’illustrare le novità del Protocollo – che tra l’altro rimodula l’Osservatorio Provinciale e individua la figura dei facilitatori nel rapporto con le banche – ha evidenziato come l’educazione finanziaria possa essere, «sin dai contesti scolastici, occasione di affermazione della legalità e dei valori civici».


Nelle prossime settimane saranno informati i dirigenti scolastici, per il tramite dell’ufficio scolastico territoriale, sulle iniziative che potrebbero essere inserite nell’offerta formativa.


Cronaca

Brucia auto nella notte: incendio sospetto a Matino

Pubblicato

il

Alle ore 02:00 di questa notte un incendio divampato a Matino ha distrutto una vettura.

Sul posto, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco di Lecce, precisamente in via Verdi.

L’auto è una Mercedes, modello 180, di proprietà di un 36enne.

Grazie alla rapida risposta e all’efficace azione dei Vigili del Fuoco, è stato possibile contenere l’incendio evitando danni ulteriori a persone e beni.

Al momento e’ in corso l’attività investigativa per determinare la natura dell’incendio.

Continua a Leggere

Cronaca

Tricase: ferisce la nonna e poi sferra calcio in faccia a carabiniere

Ventinovenne del posto arrestato in flagranza per per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Tricase hanno arrestato un uomo di 29 anni, del posto, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali.

L’arrestato, nel corso della serata, aveva avuto un accesa discussione per futili motivi prima con la nonna usando violenza fisica e causandole addirittura una distorsione al braccio e poi con la madre oggetto di violenza verbale.

I militari dell’Arma che, allertati dalla madre, sono intervenuti mentre l’aggressore era ancora presso l’abitazione.

Vano il tentativo di calmarlo: in evidente stato di agitazione e non tollerando l’intervento dei Carabinieri, si è scagliato contro uno di loro colpendolo con un calcio al volto.

Sul posto a dar manforte ai colleghi anche i carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo.

Il 29enne è stato bloccato e arrestato in flagranza di reato.

Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, il fermato è stato condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

Continua a Leggere

Cronaca

Tricase Porto: Villa Sauli, che succede?

Nonostante una sentenza esecutiva e inappellabile del Consiglio di Stato che a dicembre ne ha ordinato l’abbattimento l’ecomostro è ancora lì a fare ombra all’antico e prezioso porto. E i tempi potrebbero ancora allungarsi causa altro ricorso al Tar. Vi spieghiamo perché e quali potrebbero essere i possibili scenari

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Che succede a Tricase Porto?

Mentre in altri lidi, vedi Sant’Isidoro a Nardò, hanno già inviato le ruspe per abbattere gli ecomostri nel porto rifugio tricasino, autentico gioiello tanto amato ed osannato, continua a tiranneggiare la famigerata “Villa Sauli”.

Eppure su quello che nelle intenzioni dichiarate negli anni Sessanta doveva diventare un albergo diffuso, pende come una mannaia inesorabile la sentenza, esecutiva ed inappellabile, datata 14 dicembre 2023, con la quale il Consiglio di Stato ne ha ordinato l’abbattimento, ponendo definitivamente fine ad una vicenda giudiziaria avviata nel 2017 dall’allora sindaco Carlo Chiuri che intraprese una battaglia personale per la sicurezza ed il decoro del Porto di Tricase.

E quindi? Quindi abbiamo scoperto che i tempi potrebbero ancora allungarsi causa l’ennesimo ricorso.

Ma come, direte, la sentenza non era inappellabile?

Si lo era e tale rimane, ci mancherebbe altro!

Quello che è avvenuto è che, all’atto di procedere all’abbattimento, così come ordinato dal Consiglio di Stato, per un eccesso di correttezza e zelo, dal Comune son partiti gli avvisi agli eredi, proprietari del fabbricato.

Uno di questi, però, non sarebbe andato a buon fine per un mero errore formale, forse un “difetto di notifica”, che ha dato adito ad uno degli eredi di ricorrere nuovamente al Tar.

Difficile, anzi improbabile, secondo il parere di alcuni legali da noi interpellati, mettere mano alla sentenza di abbattimento emessa dal Consiglio di Stato, ma i tempi, come dicevamo, potrebbero allungarsi ed anche di anni.

Il ricorso (iscrizione a ruolo del 22/4/2024 n° 465/2024) è stato già comunicato al Comune di Tricase che, a quanto ci risulta, non si è costituito in giudizio.

I possibili scenari: in caso di richiesta di sospensiva i tempi sarebbero certamente più celeri; se, invece, si entrerà nel merito, lo si farà su input delle parti e, a quel punto, conoscendo le lungaggini di questo tipo di procedure, potrebbero volerci anche 4-5 anni.

Anni durante i quali dovremo continuare a spiegare a chi verrà trovarci, come mai quell’ecomostro domini ancora l’antico porto preso a modello in tutto il Mediterraneo per la sua bellezza e per le pratiche di sviluppo sostenibile di ecosistemi rurali e costieri.

Giuseppe Cerfeda

 

 

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus