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Expo Orienta Scuola

Da stasera e fino a domenica, a Miggiano, il grande open day con 16 scuole del basso Salento. Per la cerimonia inaugurale il saluto istituzionale in videoconferenza del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione Rossano Sasso

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Quale scuola superiore scegliere in base alle proprie aspirazioni e necessità?


Sedici Istituti del Sud Salento si presentano agli studenti e alle loro famiglie in un unico grande Open day all’interno di un unico grande contenitore.


Da oggi e fino a domenica al 21 novembre, il Quartiere Fieristico di Miggiano ospita “Expo Orienta Scuola”, evento promosso dal Comune di Miggiano, con il patrocinio della Provincia di Lecce, della Regione Puglia e dell’Ufficio scolastico regionale Puglia. Lo slogan è: “Miggiano è fiera di avervi in Fiera”.


Finalità e programma della manifestazione, organizzata sulla scia dell’esperienza plueriennale di Expo 2000, sono state illustrate questa mattina, a Palazzo Adorno, in una conferenza stampa in cui sono intervenuti il capo di gabinetto  della Provincia di Lecce Andrea Romano, il sindaco del Comune di Miggiano Michele Sperti e l’assessore agli Eventi fieristici Maria Antonietta Mancarella.


L’inaugurazione di Expo Orienta Scuola è in corso in questi minuti, alla presenza dell’assessore all’Istruzione della Regione Puglia Sebastiano Leo, del presidente della Provincia Stefano Minerva, del rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Vincenzo Melilli, dell’AmminIstrazione e del sindaco di Miggiano Michele Sperti, e con il saluto istituzionale in videoconferenza del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione Rossano Sasso.


“Expo Orienta Scuola” sarà aperto oggi dalle ore 18 alle 22; venerdì 19 e sabato 20 novembre dalle 15 alle 22; domenica 21 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 22.


L’evento, che già nella scorsa edizione ha raccolto grande successo, è rivolto agli studenti interessati a scegliere la scuola superiore, i quali avranno l’occasione di trovare, in un unico grande contesto, l’offerta formativa disponibile, così da valutare i diversi percorsi didattici e le molteplici prospettive che ciascuna scuola offre.






Le 16 scuole superiori del Basso Salento saranno presenti negli spazi del Quartiere fieristico di Miggiano con un proprio stand in cui illustreranno la propria offerta formativa, così da far valutare i diversi percorsi didattici e le molteplici prospettive offerte.


Queste le scuole coinvolte: IISS “G. Salvemini” di Alessano, Istituti “Bottazzi”, “Rita Levi Montalcini”, “De Viti – De Marco”, “Meucci” e Liceo Scientifico “Vanini” di Casarano, IISS “Vespucci” di Gallipoli, Istituti “Cezzi – De Castro”, “Mattei”, “La Noce” e Liceo Scientifico “Da Vinci” di Maglie, Ipseo “A. Moro” di Santa Cesarea Terme, IISS “Don Tonino Bello” e Licei “G. Comi” e “Stampacchia” di Tricase,  Centro Provinciale Istruzione Adulti (CPIA) di Ugento.


Di orientamento si occuperà anche l’Università del Salento, che sarà presente a Expo Orienta Scuola all’interno del padiglione istituzionale.


«La comunità di Miggiano dimostra sempre grande vitalità e ora propone questo importante focus sulla formazione, che diventa un importante momento di riflessione anche per la Provincia, che ha appena approvato il suo Piano di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2022/2023 e la Programmazione dell’offerta formativa per il triennio 2022/2024», ha dichiarato in apertura dell’incontro il capo di gabinetto della Provincia di Lecce Andrea Romano.


Il sindaco Michele Sperti ha sottolineato: «Miggiano offre un servizio per il territorio, perché gli eventi che organizza, soprattutto all’interno del Quartiere Fieristico, sono appannaggio di tutto il Basso Salento. Pensiamo a Expo Turismo in agosto, a Expo 2000 in ottobre e adesso Expo Orienta Scuola: Miggiano allestisce servizi finalizzati a creare sostegno e sviluppo».


Le motivazioni di questa nuova edizione le ha evidenziate l’assessore agli Eventi fieristici Maria Antonietta Mancarella: «Appena un mese dopo l’ultimo evento, riapre il Quartiere Fieristico di Miggiano in una veste nuova, quella del sapere, della conoscenza, della formazione e dell’orientamento dei nostri giovani. Lo scopo è quello di accompagnare i ragazzi e le loro famiglie in una scelta consapevole del percorso formativo da intraprendere».


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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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Racale accende l’Albero della Sicurezza

Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore muore un lavoratore. Sabato 13 dicembre l’inaugurazione dell’installazione artistica con caschi da cantiere per sensibilizzare bambini, ragazzi e adulti sulla tematica degli infortuni sul lavoro

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Un messaggio di speranza e un monito potente contro la piaga degli infortuni e delle morti sul lavoro.

Sabato 13 dicembre, in piazza San Sebastiano, a Racale,  l’inaugurazione dell’Albero della Sicurezza, un’installazione artistica unica nel suo genere per fare memoria delle vittime del lavoro e per mantenere i riflettori puntati sull’orrendo dramma.

Lo dimostrano i dati: dall’inizio del 2025, ogni 6 ore (e qualche minuto) muore un lavoratore.

Da gennaio a settembre le morti sul lavoro in Italia sono state 784, con 575 in occasione di lavoro e 209 in itinere.

L’opera è stata ideata e realizzata dal Maestro Francesco Sbolzani, il quale ha utilizzato decine di caschi da cantiere per comporre un albero che, pur celebrando le festività, alza il velo su un tema di stretta attualità e di cruciale importanza sociale: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’evento, patrocinato dal Comune di Racale è promosso e organizzato congiuntamente dalle Associazioni di Azione Cattolica delle Parrocchie di Racale e dal MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) della Diocesi di Nardò-Gallipoli, in una significativa sinergia con l’associazione ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Lecce.

L’installazione artistica intende stimolare una riflessione profonda sul valore della vita e sul diritto inalienabile di ogni lavoratore a svolgere le proprie mansioni in un ambiente sicuro e protetto.

L’inaugurazione si terrà, dunque, in piazza San Sebastiano, presso gli spazi esterni della Parrocchia di S. Giorgio Martire, a partire dalle ore 19,30, e sarà preceduta da un breve momento di confronto e di riflessione sul tema della sicurezza.

Interverranno Rino Stefani, esperto di medicina del Lavoro e Alberto Stefani, specializzato in Sicurezza sul Lavoro, condividendo alcune esperienze e prospettive.

Inoltre, in preparazione all’evento e per approfondire la discussione, è stato diffuso online un breve questionario anonimo i cui risultati saranno spunto di analisi durante la serata.

L’invito a partecipare da parte degli organizzatori è particolarmente rivolto ai lavoratori, alle aziende e alle istituzioni del territorio

 

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