Connect with us

Appuntamenti

Nardò ritrova la Notte Bianca del Commercio

Eventi, iniziative promozionali e accensione delle luminarie: dopo lo stop del 2020, domani torna la manifestazione organizzata con l’Unione Commercianti

Pubblicato

il

Torna la Notte Bianca del Commercio.  Dopo la pausa imposta lo scorso anno dall’emergenza sanitaria, l’evento “diffuso” – organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Unione Commercianti Nardò –domani, venerdì 19 novembre, torna ad animare la città e ad inaugurare simbolicamente il periodo delle festività natalizie.


Iniziative di musica, gastronomia, arte e cultura e agli sconti e alle iniziative promozionali da parte delle attività commerciali, che saranno aperte per l’occasione sino a tarda sera.


Durante la Notte Bianca si provvederà anche all’accensione delle luminarie natalizie.


Le attività commerciali della città, lungo l’anello viario principale, il centro storico e le altre aree del Distretto Urbano del Commercio, dunque sono promotrici per l’occasione di una serie di piccoli eventi musicali e iniziative di animazione, oltre ad offrire sconti e altre promozioni sugli acquisti. Una passeggiata in città sarà dunque per una notte occasione di svago e shopping a condizioni vantaggiose.






Alle ore 22 è prevista l’accensione delle luminarie natalizie, su un progetto di Lumiworks srl di Lecce, di fatto un “abito” che la città indossa in occasione del periodo natalizio.


È utile ricordare che già da qualche giorno è acceso in piazza Osanna un imponente albero di Natale offerto dal Rotary Club Nardò, ormai una felice consuetudine con la quale il sodalizio contribuisce all’atmosfera natalizia.


In piazza Salandra, che sarà valorizzata da un sistema di illuminazione artistica, è stato messo a punto per l’intera serata un ricco programma di attività di animazione per bambini e famiglie con giochi d’altri tempi, laboratori creativi e spettacolo di clown.


Un altro “centro” della Notte Bianca e del Natale a Nardò è piazza Battisti, completamente chiusa al traffico sino al 9 gennaio. Oltre al caratteristico albero di Natale all’ingresso del castello (un “cono” verde ricoperto di palle e di luci), la piazza ospiterà l’attesissima Giostra dei Desideri, un’attrazione imperdibile per grandi e piccini, già ammirata in tv negli spot per i marchi “Bauli” e “Gucci” e nella fiction “Don Matteo”.


La giostra richiama le lontane origini del Luna Park, i giardini delle ville nobiliari del ‘700, le feste popolari di piazza ed evoca le sfide tra cavalieri aristocratici nei tornei medievali.


Piazza Battisti sarà anche il capolinea del trenino di Natale a trazione elettrica, gestito da Salento Open Tour. Percorrerà (tra le ore 18 e le 22) le principali vie della città, farà una fermata anche in piazza Salandra e sarà gratuito. Dedicato soprattutto ai bambini, il trenino ospiterà iniziative di animazione e piccoli eventi a scopo ludico e didattico. Si tratta di un mezzo dotato di un sistema di sanificazione automatica. Si sale a bordo solo con la mascherina.


«A Nardò il Natale comincia simbolicamente domani», annuncia l’assessore alle attività produttive e allo spettacolo Lelè Manieri, «con una iniziativa che rende il commercio neretino protagonista e che lo incoraggia, magari in un momento dell’anno che di solito non è particolarmente ricco. La Notte Bianca del Commercio, con l’accensione delle luminarie, farà entrare la città nell’atmosfera delle festività.  Invito tutti, neretini e non, a partecipare alla nostra Notte Bianca. Sono attesi da un programma fitto di eventi e iniziative di ogni genere: dalla musica al cibo, dalla cultura alla solidarietà e naturalmente alle occasioni commerciali».


Iniziativa speciale di questa Notte Bianca sarà Teatro aperto, cioè l’apertura del Teatro comunale per tutta la serata a chiunque voglia visitarlo, scoprire il “dietro le quinte”, provare l’emozione di salire sul palcoscenico e magari cimentarsi per qualche minuto nella recitazione, in un canto o in un passo di danza. Il teatro sarà aperto dalle ore 19 alle 22.


«Il programma della Notte Bianca», aggiunge l’assessore alla Cultura Giulia Puglia, «incrocia anche iniziative di tradizione o squisitamente culturali. “Teatro aperto” è una di queste ed è da tempo una bella consuetudine, inaugurata subito dopo il lockdown a beneficio di coloro che conoscono poco lo “scrigno” della città. Storia e cultura neretina, del resto, costituiscono un patrimonio sempre vivo e una grande opportunità di valorizzazione del territorio, in ogni occasione».  


Per la momentanea indisponibilità di alcuni espositori, non si terrà invece l’annunciata Festa del Cioccolato, in programma sulla “villa” di via XX Settembre. L’evento sarà recuperato nei prossimi mesi.


Appuntamenti

Otranto Mystery Tour

Nel ponte della Liberazione tra leggende, aneddoti e personaggi misteriosi

Pubblicato

il

Otranto Culture Aps, come ogni anno, promuove delle iniziative nel periodo dei ponti di primavera per incrementare l’offerta per i tanti visitatori che giungono in città per trascorrere qualche giorno di vacanza.

Visto il grande successo dell’iniziativa, propone due date dell’Otranto Mystery Tour, venerdì 25 e sabato 26 aprile.

Un tour originale che racconta Otranto da un punto di vista differente.

La storia della città sarà narrata attraverso leggende, aneddoti e personaggi misteriosi partendo dal Castello, percorrendo i vicoli del centro storico e passando dalla Cattedrale.

Un intrigante viaggio alla scoperta di antichi racconti che fanno venire i brividi, tra mistero, storia e fantasia.

Sinistri personaggi, reali o protagonisti di romanzi ambientati a Otranto, si intrecciano con storie tramandate di generazione in generazione.

Dai 14 anni in su.

Il tour sarà condotto da una guida turistica accreditata dalla Regione Puglia.

Partenza da piazza Castello ore 19.

Prenotazione obbligatoria al  339.2261678 (messaggio whatsapp) o con mail da inaviare a otrantoculture@gmail.com.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui 

Continua a Leggere

Appuntamenti

Melendugno, la nostra Resistenza

Un viaggio nella storia della Pace nel fuoco della Guerra. Domani il concerto a cura del Maestro Francesco Lotoro (pianoforte), del violinista Fabrizio Signorile (il violino di Auschwitz) e del cantante Angelo de Leonardis

Pubblicato

il

Nell’ottantesimo Anniversario della Liberazione e della nascita di un’Italia democratica e repubblicana, l’amministrazione comunale di Melendugno, con gli Assessorati all’Istruzione e alla Cultura, ha promosso il progetto di educazione alla memoria intitolato “La Nostra Resistenza“.

Reso possibile grazie al supporto dell’Aassessorato alle Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Puglia, ha visto il coinvolgimento dei ragazzi di terza media dell’I.C. “Rina Durante” di Melendugno, che hanno realizzato degli interessanti lavori esaminati poi da una Commissione.

Il più valido è stato premiato con un viaggio di istruzione  nei luoghi della Resistenza, nel Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, del quale ha beneficiato l’intera classe.

Il secondo momento di riflessione è previsto per domani, mercoledì 23 aprile, con la presenza del M° Prof. Francesco Lotoro che, in mattinata, incontrerà i ragazzi delle terze classi della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. “Rina Durante”.

La sera, presso il Nuovo Cinema Paradiso Melendugno, è in programma il concerto “Un canto salverà il mondo” a cura del Maestro Lotoro (pianoforte), del violinista Fabrizio Signorile (il violino di Auschwitz) e del cantante Angelo de Leonardis.

IL PROGRAMMA

Domani, mercoledì 23 aprile

Presso la sala convegni dell’I.C. “Rina Durante”, a partire dalle 11, Manifesto per un umanesimo musicale: incontro del Maestro Prof. Francesco Lotoro con le terze medie dell’I.C. “Rina Durante”

Il Manifesto per un Umanesimo musicale vuole costituire uno sprone a ripensare concetti e idee sulla musica alla luce dell’immane compito di recupero di tutta la musica scritta in ghetti, lager e gulag.

Trattasi di uno scritto sulla musica concentrazionaria, ossia creata in condizioni di privazione dei diritti fondamentali dell’uomo dall’apertura del Lager di Dachau alla morte di Stalin; ma è altresì un invito a ripensare un’Europa fortemente antropocentrica nella quale cultura e arte in generale siano motori del benessere sociale e dell’economia.

Francesco Lotoro: «La più efficace risposta alla guerra potrebbe non essere la pace, ma una guerra più sofisticata: aprire teatri e biblioteche, fondare orchestre e fare concerti dappertutto, inaugurare corsi accademici dedicati alla musica scritta in cattività civile e militare. Non stiamo scavando tra i resti di Pompei, la stiamo letteralmente ricostruendo mattone su mattone. Questa musica non ha attraversato decenni di oblio per fermarsi agli ultimi passi né è uscita dal freezer della Storia per marcire ineseguita e mai pubblicata in moderni scaffali di archivi e musei».

Al Nuovo Cinema Paradiso, dalle 20, Un canto salverà il mondo: concerto a cura del Maestro Francesco Lotoro (pianoforte), del violinista Fabrizio Signorile (il violino di Auschwitz) e del cantante Angelo de Leonardis.

Nato nel 1964 a Barletta, Francesco Lotoro è pianista, compositore e direttore d’orchestra, oltre ad essere docente di pianoforte presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Presso questo stesso istituto, ha conseguito il diploma di pianoforte, continuando poi i suoi studi con Kornel Zempleny e Laszlo Almasy presso la “F. Liszt” Music Academy di Budapest, e perfezionandosi con i maestri Viktor Merzhanov, Tamas Vasary e Aldo Ciccolini.

Per diversi anni è stato docente di pianoforte anche presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia. Come compositore è autore, tra l’altro, dell’opera Misha e i Lupi e della Suite Golà.

Ha trascritto varie opere di Johann Sebastian Bach per 2 pianoforti: Il “Musikalisches Opfer”, i“Concerti di Brandeburgo”, la “Deutsche Messe” e i 14 “Canoni BWV1087”. Ha lavorato, inoltre, alla ricostruzione del “Weihnachtsoratorium” per solisti, coro e pianoforte di Friedrich Nietzsche. È autore di numerosi volumi di musicologia. Nel 1995 ha fondato l’Orchestra Musica Judaica.

Da ormai oltre 35 anni è instancabilmente impegnato nel recupero, studio, revisione, archiviazione, esecuzione, registrazione e promozione di migliaia di opere di musica concentrazionaria. Ha recuperato oltre 9.000 partiture,spesso prodotte in una condizione di privazione dei più elementari diritti umani, nei campi di concentramento, sterminio e prigionia civili e militari di tutto il mondo tra il 1933 al 1953, cioè dall’ascesa del nazionalsocialismo alla fine dello stalinismo sovietico – 12.500 documenti di produzione musicale nei campi e 3000 pubblicazioni universitarie, saggi di musica concentrazionaria e saggi musicali prodotti nei campi.

Un archivio unico al mondo creato viaggiando e incontrando ovunque autori e custodi di queste preziose testimonianze d’arte intrise di umanità. Dal 2022 questo archivio è sottoposto a vincolo dal Ministero della Cultura per il suo alto valore storico e culturale.

Venerdì 25 aprile

Solenne cerimonia di commemorazione per l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo a cura dei ragazzi della III C. Appuntamenti alle 10 in piazza Risorgimento a Melendugno e alle 11,30 in piazza Sant’Antonio a Borgagne.

L’amministrazione comunale ha voluto «ringraziare la dirigente Anna Rita Carati e i docenti coinvolti, in particolare gli insegnanti di lettere, storia e geografia e gli insegnanti di strumento coordinati dalla prof.ssa di musica Sandra Gallo.

Un ringraziamento speciale anche ai componenti della giuria esterna che hanno valutato gli elaborati: prof.ssa Loredana di Cuonzo, prof. Franco Merico, prof.ssa Lucia Antonazzo, dott. Giuseppe Vergari, dott. Emanuele Luigi Pasca».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Appuntamenti

I Percorsi del Sacro a Melpignano

Un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale

Pubblicato

il

Risuonano ancora una volta i canti di passione nella quiete senza tempo di Melpignano, scrigno d’arte e di storia nel cuore della Grecìa Salentina.

Un richiamo antico, un’eco di devozione che attraversa i secoli e torna a vibrare nei vicoli silenziosi del borgo, tra la pietra leccese e le memorie di un tempo in cui il sacro era linfa vitale della comunità.

Il 19 aprile, alla vigilia della Santa Pasqua, prende vita un nuovo capitolo de I Percorsi del Sacro, un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale.

Un’esperienza che trascina indietro nel tempo, tra riti e racconti, aprendo le porte di antiche cappelle che custodiscono storie di devozione e speranza.

Un cammino guidato da Paola Russo, con partenza alle ore 16 dall’Info Point di via Roma 16 (prenotazione obbligatoria al 3277128024), che si snoda tra la Cappella dell’Assunzione della Vergine (la cui facciata del 1678 occulta in parte l’originaria cinquecentesca); la Cappella di San Rocco del 1760 con all’interno una tela che raffigura San Rocco, San Sebastiano, San Michele Arcangelo e S. Andrea d’Avellino; la Cappella di San Michele Arcangelo, che risale al 1741 e ha un altare sormontato dalla statua del Santo che uccide il drago e la Cappella della Madonna di Costantinopoli del 1735 con altare in pietra leccese e sopra la tela della Vergine invocata a protezione dall’invasione dei Turchi.

Piccoli scrigni di arte sacra che, per un giorno, si svelano agli occhi dei visitatori, illuminati dalla luce calda del pomeriggio salentino.

Ad accompagnare il cammino, le struggenti note del Centro di Cultura Popolare di Melpignano, con i cantori Salvatore Gervasi, Mariella Salierno e Letizia Gervasi.

Il viaggio musicale inizia con il toccante “Lamento di Maria”, prosegue con una serenata e il suggestivo “Tu Passiuna”in lingua grika, per poi culminare con una tarantella devozionale che celebra la fusione tra sacro e popolare.L’ultima tappa è nel suggestivo Palazzo Marchesale, dove la tradizione incontra il gusto: qui si racconta la preparazione della cuddhura, il dolce pasquale della rinascita, a base di farina, zucchero e uova sode preparato per il Sabato Santo, come fine del digiuno della Quaresima, realizzato dal forno Fior di Pane e offerto ai partecipanti. Un gesto simbolico che suggella un pomeriggio fatto di emozioni autentiche, di suoni e di sapori che parlano di un Salento profondo, custode di un’eredità culturale inestimabile.

I Percorsi del Sacro rientrano nel progetto “Melpignano promuove cultura”, voluto dall’Amministrazione Comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato e realizzato in collaborazione con Vivarch, Associazione di Promozione Sociale pugliese, per valorizzare il borgo in ogni stagione dell’anno. Una Melpignano che, oltre il celebre Concertone della Notte della Taranta, si rivela nella sua essenza più intima e spirituale, conquistando il cuore di chi la vive e la scopre.

Un invito a perdersi tra pietre antiche e canti senza tempo, a lasciarsi avvolgere dalla magia di un rito che si rinnova, a riscoprire la bellezza della lentezza e della memoria.

I Percorsi del Sacro (19/4, h.16-19): passeggiata con guida e musicisti e una cuddhura da portare a casa. Costo 15 €; costo ridotto 10 € per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.

Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano (Le), tel. 3277128024, melpignanoinfopoint@gmail.com

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti