Castro
Spento l’incendio tra Castro e S. Cesarea: ancora con Canadair
Maxi incendio divora campagne e raggiunge la carreggiata: auto e scooter rischiano di prendere fuoco

Il Salento sperimenta ancora la violenza del fuoco. Un maxi incendio ha colpito questo pomeriggio la strada tra Castro e Santa Cesarea Terme, non lontano dal noto BluBay, in località masseria Capriglia.
In pochi minuti il rogo si è esteso con le fiamme che hanno superato i 4 metri ed hanno fagocitato i terreni a bordo strada, fino ad invadere praticamente la carreggiata, già avvolta da una nube di fumo. In cenere anche gli spazi che in passato appartenevano ad un cementificio, ora dismesso.
Gli ultimi a passare, uno scooter ed un’auto che hanno rischiato di venir inghiottiti dalle fiamme.
Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco. Ben tre i mezzi del 115 intervenuti per circoscrivere l’incendio.
Attorno alle 19 appena terminate le operazioni di spegnimento tra Castro e Santa Cesarea Terme.
Sul posto hanno operato quattro squadre di Volontari della Protezione civile, due ABP dei Vigili del Fuoco, il DOS, il Direttore Tecnico dei Soccorsi dei Vigili del Fuoco proveniente dal comando di Lecce e un CAN 415, giunto dopo la richiesta di intervento aereo.
Tre i fronti spenti: uno su via Litoranea, uno a Santa Cesarea Terme nei pressi della discoteca “Guendalina” e il terzo in direzione Castro.
L’incendio ha lambito e minacciato pericolosamente le due discoteche Guendalina e Blubay, fortunatamente senza alcun danno per le strutture.
Si contano circa 100 ettari di superficie bruciata.
Castro
Castro: riapre il porto ma non ai mezzi pesanti
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto: «Le normali attività portuali possono essere garantite in sicurezza per attracco di piccole imbarcazioni da pesca e da diporto». Vietata la circolazione, la sosta e la fermata lungo la banchina “Muraglione” dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa superiore a 20 tonnellate

Come riportato sul nostro sito, la Capitaneria di Porto, per questioni di sicurezza, viste le cavità alla base delle banchine di ormeggio (sgrotti al piede), aveva disposto, relativamente all’area portuale, il divieto di: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima.
Aveva in pratica chiuso in tutto e per tutto il porto di Castro.
Dopo gli esiti degli accertamenti subacquei eseguiti lungo il piede di tutte le banchine e pontili presenti all’interno dello specchio acqueo del porto di Castro, la Capitaneria di Porto, ha sostituito l’ordinanza del 30 maggio scorso con una nuova che vieta l’ingresso al porto solo ai mezzi pesanti.
Secondo la nuova ordinanza a firma del Tenente di Vascello Francesco Scarola, Capo del Circondario Marittimo di Otranto, dalla «documentazione tecnica e le evidenze documentali fornite dalla direzione lavori, si evince che le normali attività portuali possono essere garantite in sicurezza per attracco di piccole imbarcazioni da pesca e da diporto».
Allo stesso tempo, però, per «garantire i superiori interessi connessi alla sicurezza della navigazione portuale, nonché alla pubblica incolumità», si vieta con decorrenza immediata, «ai soli fini della sicurezza marittima e della salvaguardia della vita umana in mare», la circolazione, la sosta e la fermata lungo la banchina “Muraglione” dell’area portuale di Castro dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 20 tonnellate.
L’Ufficio Circondariale Marittimo, infine, intima al Comune di Castro, nel cui territorio ricade il porto, ad «adottare i necessari provvedimenti amministrativi restrittivi e fisici per l’accesso e l’utilizzo del tratto interessato; ad installare e manutenere idonea segnaletica stradale; a predisporre un piano di monitoraggio con ispezione periodica almeno ogni 30 giorni delle cavità al piede della banchina Muraglione riscontrate dalla direzione lavori».
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Castro
Castro: chiuso il porto!
Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo per la presenza di numerose cavità alla base delle banchine di ormeggio. Vietato: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima

Clamoroso a Castro: l’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto ha emesso un’ordinanza di chiusura del porto.
Durante l’esecuzione dei lavori, la società di dragaggio ha accertato e segnalato la presenza di numerose cavità alla base delle banchine di ormeggio (sgrotti al piede).
Si è arrivati così all’ordinanza che inibisce l’ingresso e l’utilizzo del porto.
«Considerato», si legge nell’ordinanza, «che allo stato attuale non è stata fornita idonea documentazione tecnica e/o ogni altra evidenza documentale da cui si evinca il necessario gradiente di sicurezza che permetta lo svolgimento delle normali attività portuali e non è stata comunicata la fine dei lavori di dragaggio che hanno interessato lo specchio d’acqua prospicente il porto di Castro; ritenuto necessario garantire i superiori interessi connessi alla sicurezza della navigazione e portuale, nonché alla pubblica incolumità»; si rende noto che «nell’area portuale del porto di Castro sussistono pericoli per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare».
«Ai soli fini della sicurezza marittima e della salvaguardia della vita umana in mare», con decorrenza immediata nell’area portuale di Castro è vietato: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima.
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Attualità
Bandiere Blu, c’è anche Leuca. Salento forza 9
Castrignano del Capo tra i Comuni new entry. La bandiera blu sventolerà anche su Castro, Salve, Ugento, Gallipoli, Lecce, Nardò, Melendugno e Patù

Rispetto alle nostre anticipazioni, c’è anche una new entry tra le Bandiere Blu assegnate alle località salentine nel 2025. Per la prima volta, infatti, entra nell’élite Castrignano del Capo (Santa Maria di Leuca).
Le altre località insignite con il prestigioso vessillo sono le marine di Lecce, Castro, Salve (Pescoluse), Ugento (Torre San Giovanni), Gallipoli, Nardò (Santa Maria al Bagno, Porto Selvaggio), Melendugno (Torre Specchia, San Foca, Torre dell’Orso, Roca, Torre Sant’Andrea) e Patù (Felloniche e San Gregorio).
La Puglia si conferma una delle regioni leader in Italia per numero di località premiate e la provincia di Lecce è il cuore pulsante con ben nove località insignite del titolo.
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