Connect with us

Attualità

Nel 2024 nuovi autovelox sulla Tangenziale Est

In arrivo nuove postazioni fisse. Reso noto intanto il Piano dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre

Pubblicato

il

Altri autovelox in arrivo sulle strade del Salento.


Questa volta tocca alla frequentatissima Tangenziale Est di Lecce che presto ospiterà segnali stradali e una cartellonista adeguata per rendere più visibili i sistemi elettronici di rilevamento della velocità in arrivo.


Già avviato l’iter per la fornitura e la posa in opera della nuova segnaletica orizzontale e verticale: dal prossimo anno dunque saranno attive le nuove postazioni fisse per il rilevamento della velocità.


Gli autovelox troveranno ospitalità ad un centinaio di metri dalla stazione di servizio Sant’Oronzo Nord in direzione Brindisi e all’uscita 7B San Cataldo in direzione Maglie.


La Tangenziale Est è spesso teatro di sinistri, anche gravi e qualche volta mortali, causati soprattutto dall’alta velocità oltre che dalla distrazione.


Nel 2018 si sono registrati 22 incidenti; nel 2019 e nel 2020 sono stati 24; 27 nel 2021 e, confermando il trend di aumento degli incidenti, 36 nel 2022.


CALENDARIO AUTOVELOX MESE DI DICEMBRE 2023 – POSTAZIONI MOBILI DI CONTROLLO DELLA VELOCITA’


Intanto è stato reso noto il calendario degli autovelox per dicembre.


Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.


01-122023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00 -19,00


02-122023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00 -19,00


03-12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00 –19,00


04-12-2023


S.P. 72


CASARANO – UGENTO


07,00 –19,00


05-12-2023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00 –19,00


06-12-2023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00 – 19,00


07–12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00-19,00


08-12-2023


S.P. 72


CASARANO – UGENTO


07,00 -19,00


09-12-2023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00-19,00


10-12-2023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00 -19,00


11-12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00 -19,00


12-12-2023


S.P. 72


CASARANO – UGENTO


07,00 -19,00


13-12-2023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00-19,00


14-12-2023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00 -19,00


15-12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00 –19,00


16-12-2023


S.P. 72


CASARANO – UGENTO


07,00-19,00


17-12-2023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00 -19,00


18-12-2023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00 -19,00


19-12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00-19,00


20–12-2023


S.P. 72


CASARANO – UGENTO


07,00 -19,00


21–12-2023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00 -19,00


22-12-2023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00-19,00


23-12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00 -19,00


24-12-2023


S.P. 72


CASARANO – UGENTO


07,00 -19,00


25-12-2023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00 -19,00


26-12-2023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00 – 19,00


27-12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00 – 19,00


28-12-2023


S.P. 72


CASARANO – UGENTO


07,00 -19,00


29–12-2023


S.P. 362


LECCE – GALATINA


07,00 -19,00


30-12-2023


S.P. 18


GALATINA– COPERTINO


07,00 -19,00


31-12-2023


S.P. 297


MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO


07,00 -19,00

POSTAZIONI FISSE DI CONTROLLO DELLA VELOCITA’


Tutti i giorni, festivi compresi


S.P. 04


LECCE – NOVOLI


KM 5+760 in direzione Lecce


00,00-24,00


CALENDARIO TELELASER MESE DI DICEMBRE 2023


01-12-2023


S.P. 367


MEDIANA DEL SALENTO


07,00 – 19,00


02-12-2023


S.P. 21


LEVERANO – PORTO CESAREO


07,00 – 19,00


03-12-2023


S.P. 90


GALATONE – S. M. AL BAGNO


o7,00 – 19,00


04-12-2023


S.P. 174


SUPERSANO – CASARANO


07,00 – 19,00


05-12-2023


S.P. 48


OTRANTO – ZOLLINO


07,00 – 19,00


06-12-2023


S.P. 193


PRESICCE – LIDO MARINI


07,00 – 19,00


07-12-2023


S.P. 361


MAGLIE – COLLEPASSO


07,00 – 19,00


08-12-2023


S.P. 47


GALATONE – GALATINA


07,00 – 19,00


09-12-2023


S.P. 90


GALATONE S. M. AL BAGNO


07,00 – 19,00


10-12-2023


S.P. 100


SQUINZANO – CASALABATE


07,00 – 19,00


11-12-2023


S.P. 114


COPERTINO – SANT’ISIDORO


07,00 – 19,00


12-12-2023


S.P. 119


LECCE – ARNESANO – LEVERANO


07,00 – 19,00


13-12-2023


S.P. 367


MEDIANA DEL SALENTO


07,00 – 19,00


14-12-2023


S.P. 21


LEVERANO – PORTO CESAREO


07,00 – 19,00


15-12-2023


S.P. 66


TAURISANO – UGENTO


07,00 – 19,00


16-12-2023


S.P. 41


GALATINA – NOHA – COLLEPASSO


07,00 – 19,00


17-12-2023


S.P. 71


RUFFANO – CASARANO


07,00 – 19,00


18-12-2023


S.P. 78


TRICASE – TRICASE PORTO


07,00 – 19,00


19-12-2023


S.P. 374


TAURISANO – MIGGIANO


07,00 – 19,00


20-12-2023


S.P. 361


MAGLIE – COLLEPASSO


07,00 – 19,00


21-12-2023


S.P. 47


GALATONE – GALATINA


07,00 – 19,00


22-12-2023


S.P. 90


GALATONE S. M. AL BAGNO


07,00 – 19,00


23-12-2023


S.P. 100


SQUINZANO – CASALABATE


07,00 – 19,00


24-12-2023


S.P. 114


COPERTINO – SANT’ISIDORO


07,00 – 19,00


25-12-2023


S.P. 119


LECCE – ARNESANO – LEVERANO


07,00 – 19,00


26-12-2023


S.P. 174


SUPERSANO – CASARANO


07,00 – 19,00


27-12-2023


S.P. 90


GALATONE –  S. M. AL BAGNO


07,00 – 19,00


28-12-2023


S.P. 48


OTRANTO – ZOLLINO


07,00 – 19,00


29-12-2023


S.P. 41


GALATINA – NOHA – COLLEPASSO


07,00 – 19,00


30-12-2023


S.P. 363


MAGLIE – SANTA CESAREA


07,00 – 19,00


31 12-2023


S.P. 367


MEDIANA DEL SALENTO


07,00 – 19,00



Appuntamenti

Il supermercato Super day di Tricase da oggi diventa Eurospar

Una miriade di palloncini tricolore ha accolto i clienti che stamane si sono recati a fare…

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Giovedì 9 maggio, il Super Day di Tricase ha indossato il nuovo “abito” Eurospar.

Questa mattina giorno di festa per i clienti tutti, i collaboratori, i soci del supermercato ed i rappresentanti Despar, che hanno celebrato il “nuovo” entusiasti e fiduciosi della nuova avventura.

Una miriade di palloncini tricolore ha accolto i clienti che stamane si sono recati a fare la spesa e quanti passanti hanno voluto partecipare alla festa.

Così il responsabile del centro, Antonio: “In un contesto storico di certo non facile come quello che stiamo vivendo, aprire un’attività e conservarla nel tempo è un’impresa ardua ma, noi contiamo sulla fiducia che i nostri clienti ci hanno sempre riservato e sulla professionalità dei nostri dipendenti. Noi soci ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato a questo evento”.

Continua a Leggere

Alessano

Lavori e disagi per l’acqua ad Alessano, Torre Pali e Porto Cesareo

Lavori in corso per l’installazione di nuove opere acquedottistiche ed il miglioramento del servizio

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio e quindi l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Nell’abitato di Alessano, per consentire l’esecuzione dei lavori, oggi è stato necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione in via Brescia (tra il civico 61 e il fine tronco su contrada Armino).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, fino alle 17.

A Torre Pali (Salve) normale erogazione idrica sospesa per 9 ore, con ripristino alle ore 17.

A Porto Cesareo sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica: lunedì 13 maggio in via Scipione Ammirato, via Masseria Bellanova, via De Simone e via Bodini; mercoledì 15 maggio in via 151.

La sospensione, entrambi i giorni, avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8 con ripristino alle ore 16.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

 

Continua a Leggere

Attualità

Da Marittima, figure senza tempo

Storie che resistono allo scorrere di almanacchi e lustri, si confermano alla stregua di fonte inesauribile di piccole storie di vita e di costume – compresi i relativi personaggi – intrecciatesi e succedutesi, in tempi lontani, entro i confini del nostro paesello

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

di Rocco Boccadamo 

La mia amica marittimese A., la quale, già in passato, mi ha gentilmente fatto dono dello spunto ispiratore per una narrazione, dedicatale e poi raccolta in un volume che ne ha ripreso il titolo, dimostrando in certo qual modo di resistere allo scorrere di almanacchi e lustri, si conferma alla stregua di fonte inesauribile di piccole storie di vita e di costume – compresi i relativi personaggi – intrecciatesi e succedutesi, in tempi lontani, entro i confini del nostro paesello.

Vicende e azioni comportamentali che non sono scivolate, progressivamente, lungo i solchi dell’oblio e dell’indifferenza, ma hanno, al contrario, lasciato tracce e segni.

A., sin da ragazzina e da giovinetta, si distingueva e, comunque, non passava inosservata, in seno alla comunità paesana; ciò, per un insieme di ragioni, vale a dire la sommatoria fra la sua prestanza fisica e il suo carattere estroverso, gioviale e allegro.

Di carnagione color bruno intenso, alta, formosa, grandi occhi scuri e lunghi capelli neri, intorno ai diciassette anni ebbe il suo primo fidanzato (zitu, in dialetto), un giovanotto di Spongano.

Per il genetliaco, questi pensò di regalare, alla sua amata, un vestito, da intendersi non come abito già pronto da indossare, bensì come spezzone, taglio, di un tessuto adatto.

Al che, A., particolarmente su di giri per l’inaspettato e gradito dono, non volle perdere tempo e si recò, lesta, nella vicina abitazione di alcune sue amiche. Le medesime facevano parte di un nucleo famigliare considerevole, anche se non eccezionale per gli anni trenta/quaranta, comprendente, oltre ai genitori, ben otto figli, di cui sei femmine e due maschi.

Particolare degno di rilievo è che le ragazze – Ass., S., Ann., M., Ant. e T., i loro nomi di battesimo -, per lo meno le più grandi, avevano imparato un mestiere: una era sarta, un’altra magliaia e un’altra parrucchiera. A quell’indirizzo, quindi, A. avrebbe potuto farsi sia consigliare, sia materialmente cucire l’abito ricevuto dal fidanzato.

Sennonché, le anzidette amiche, dopo aver discusso del progetto sartoriale, strinsero in mezzo, circondandola letteralmente, la povera A. e, con la motivazione che la bellezza del suo, confezionando, vestito ne sarebbe uscita ulteriormente valorizzata, la convinsero a sottoporsi a un trattamento speciale dei capelli, la permanente, un’assoluta novità nel paese.

Detto fatto, pinze metalliche manovrate dalle abili mani di S. addentarono diffusamente la lunga, liscia e ondulata chioma di A., dopo di che seguì una sosta prolungata con il capo sotto un coperchio tondeggiante (casco) mai visto prima e, l’operazione, si compì.

Da un rapido sguardo nello specchio, l’acconciatura venuta fuori, pur stravolta in una foresta d’inediti ricci, non dovette dispiacere ad A., che, accommiatatasi dalle amiche, fece ritorno a casa.

Lì, purtroppo, accolta di botto da un accorato: «Figlia mia, come diavolo ti sei conciata?», per voce della madre e, ancora peggio, una volta questi rientrato, da una severa reprimenda, non solo verbale, per opera del padre, capo assoluto vecchio stampo, se non addirittura padrone, della famiglia, dal carattere impulsivo e irruento, che esigeva che tutti i membri del nucleo chiedessero il suo preventivo assenso avanti di compiere qualsiasi azione o passo.

L’uomo ebbe a prorompere, urlando, in una serie di: «Disgraziata, che hai fatto, ti sei ridotta a nu pecuru rizzu» (un agnellino con la sua lanuggine arricciata).

Ebbe paura, A., di fronte a quella violenta reazione, tanto che, nelle more che le acque si calmassero, preferì scappare fuori e andare a chiedere momentanea accoglienza e rifugio a una vicina di casa, la quale, per fortuna, la trattenne di buon grado e amorevolmente presso di sé, anche per dormire.

Tuttavia, A., a parte l’iniziale sgomento per lo sbotto del severo padre, non si ricredette riguardo alla nuova foggia dei suoi capelli, se li tenne così, ricci, convinta di star bene nel cambiamento, in ogni caso senza aver posto in atto niente di sconveniente. In breve, trovò l’occasione, riservatamente, per un ritratto dal fotografo, che consegnò al fidanzato per ricambiare il suo regalo del vestito; inoltre, nel volgere di poco tempo, riuscì a prendersi la rivincita nei confronti dello stesso genitore, il quale, non soltanto finì col perdonare e accettare il cambiamento a “pecuru rizzu” cui A. si era sottoposta, ma si prestò, finanche, ad accompagnare, con la sua bicicletta, la figlia, sistemata alla meglio sulla canna o sul sedile porta oggetti posteriore del velocipede, a Poggiardo, per periodici passaggi dal parrucchiere e la ripresa della permanente.

In seguito, invero, maturarono nuove situazioni, apparentemente e pure sostanzialmente del tutto normali, in cui la cara A. si trovò a incappare sotto pesanti rilievi e/o secche inibizioni e diffide, provenienti, sistematicamente, dal padre.

Ad esempio, si scatenò il putiferio quella volta in cui la giovane, poco meno che ventenne, trovandosi temporaneamente emigrata insieme con la famiglia a Nova Siri, nel Materano, per la coltivazione del tabacco e altre attività agricole, in una giornata di grande calura e sudore, costretta, a un certo punto, a cambiarsi la veste che si attaccava sul corpo, decise d’indossare una sottana di color rosa, confezionatale dalla madre, a giro maniche, fresca, adatta proprio all’estate. Scorgendo la figlia mentre si dirigeva a riunirsi ai compagni di lavoro in tale tenuta (da notare che, all’epoca, le donne contadine, specialmente le giovani, non mettevano il reggiseno), il padre la bloccò in malo modo, dicendogliene di tutti colori, e ancora di più.

***

Vi era un’altra famiglia, a Marittima, pure in questo caso formata da sei o sette figlie di sesso femminile e da due maschi. La minore delle donne, di nome M., fisicamente di bella presenza, incline a mettersi in mostra, da essere considerata amica un po’ di tutti i compaesani, a un certo punto, si era messa a frequentare un “signorino” del posto, a voler dire uno scapolo di ceto abbiente, dal nome di battesimo R., preceduto, ovviamente, da tanto di “don”.

La circostanza era gradualmente divenuta di dominio pubblico in seno alla minuscola comunità. Sulla scia di tale relazione, M. venne a trovarsi in dolce attesa e diede alla luce una creatura. Di primo acchito, ci fu in giro qualche moto di scompiglio, ma poi, l’evento, anche se non insignificante, andò a evolversi per suo conto, semmai in clima di riservatezza e con qualche mistero circa l’epilogo.

Il fatto di cronaca, se si vuole sul fronte del costume, non sfuggì, però, alla vulgata spicciola da parte dei paesani, trasformandosi in estro per le strofette di una canzoncina che le donne, specialmente, si mettevano a intonare durante la raccolta, in gruppo, delle olive: “M. e don R. “hannu fattu na criatureddra (hanno generato una creatura). “M., poi, l’ha misa ‘ntra na spurteddra (M., poi, l’ha sistemata in una piccola sporta) “e l’ha ‘infilata a l’ucculeddra (e l’ha infilata alla maniglia – sottinteso, del portone di don R.).

***

Altra storia di vita, intorno alla metà del secolo scorso, due giovani ziti (fidanzati) marittimesi, V. e Ch., fecero notizia, per modo di dire, tenendo anche conto della mentalità dell’epoca, non per un caso di fuitina pro matrimonio (ogni tanto, ne capitavano), ma per la circostanza dell’intervenuta gravidanza della donna prima delle nozze. Niente di particolare, in fondo, solo un’accelerazione dei tempi rispetto al passo ufficiale, volto a mettere su famiglia, che la coppia era comunque intenzionata a compiere, come poi celermente avvenuto.

Nacque, dunque, il primogenito L., nome di battesimo rigorosamente basato su quello del padre dello sposo e, dopo, anche una figlia, M.

Giunto, a sua volta, in età adulta, il predetto L. si sposò ed ebbe un figlio, chiamato come il nonno paterno, in altre parole V. Corso delle cose che si ripete e si rinnova, sia L., sia l’ultimo V., per avere un lavoro stabile e duraturo, contrariamente alla loro volontà, hanno entrambi dovuto lasciare il paese natio e trasferirsi nel Nord dell’Italia.

Ciò, rimanendo molto legati a Marittima, ai luoghi, ai parenti, agli amici, in particolar modo V. Il suo ultimo ritorno è avvenuto agli inizi della corrente estate; oltre a prendere i bagni e a intrattenersi in sana allegria con gli amici, egli non saltava un giorno per passare da casa dei nonni, fermandosi a parlare specie col suo ascendente omonimo.

Ho appreso, fra l’altro, che tenendosi informato sullo stato delle proprie piccole proprietà agricole ed essendo intenzionato a dare una mano, nel corso delle recenti vacanze ha anche imbracciato una grossa scopa di saggina e dedicato non poco tempo a ripulire le aie (zone di terra rossa) sottostanti agli alberi di ulivo, nell’imminenza del prossimo raccolto dei preziosi frutti.

Purtroppo, una settimana fa, V., non ancora trentenne, è rimasto vittima di un tragico incidente sul lavoro, nella fabbrica piemontese in cui era riuscito a entrare. Ovviamente, le sue spoglie sono state riportate nella nostra Marittima ed io, come accade in tutte le circostanze del genere che riguardano i compaesani, sono andato a stringere la mano, e a manifestare la mia vicinanza, ai genitori dello sfortunato e, con spirito particolare, ai nonni V., ultra novantenne, e Ch., rievocando, dentro di me, il loro lietissimo evento di coppia, antico di circa sessantacinque anni.

 

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus