Cronaca
La banda del Postamat colpisce ancora! Questa volta a Tricase
Secondo colpo nel giro di 24 ore nel Capo di Leuca. Questa volta è toccato all’ufficio centrale di piazza Cappuccini

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Dopo il colpo con il metodo della marmotta, consumatosi l’altra notte a Castrignano del Capo, questa volta nel mirino dei banditi è finito l’ufficio centrale di Poste Italiane a Tricase.
Dalle prime notizie trapelate, pare che anche il Postamat di Piazza Cappuccini abbia subito lo stesso trattamento di quello di Castrignano del Capo.
Il modus operandi è sempre lo stesso: esplosivo nelle fessure dell’apparecchiatura per poi estrarre il box metallico con il denaro.
Tanti i residenti che hanno raccontato di essere stati svegliati, poco prima dell’alba, dalla deflagrazione dell’esplosione.
Lecito pensare che si possa trattare degli stessi banditi, quelli individuati ieri nel comune del Capo a bordo di una Y10.
Non si hanno notizie al momento del bottino arraffato dai malviventi.
Sul posto i carabinieri della locale Compagnia, che hanno avviato le indagini puntando, come sempre in questi casi, innanzitutto alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
ECCO COME FUNZIONA IL METODO DELLA MARMOTTA – VIDEO
Cronaca
Mortale tra Tricase Porto e Marina di Andrano

Un tragico incidente stradale si è verificato questa mattina, intorno alle ore 9, lungo la litoranea che collega Tricase Porto alla Marina di Andrano. Il sinistro è avvenuto nei pressi della località “isola”, in corrispondenza di una delle curve della strada costiera.

A perdere la vita un uomo di 60 anni, originario di Taurisano, che viaggiava in sella alla sua moto. Ancora da chiarire le esatte dinamiche dell’accaduto, così come il coinvolgimento di un altro veicolo.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Presenti anche le forze dell’ordine per i rilievi e per regolare la viabilità lungo il tratto interessato.
Le indagini sono in corso per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.
Attualità
Dopo 79 anni anni chiude la prima edicola di Tricase
Mi sarebbe piaciuto arrivare a festeggiare gli 80 anni nell’edicola”, ci confida Gigi, “ma causa di forza maggiore mi ha spinto e convinto a chiudere…

“A giugno del 2026 avrebbe compiuto 80 anni, invece, per motivi di salute, la prima edicola di Tricase chiude con un anno di anticipo. Mi sarebbe piaciuto arrivare a festeggiare gli 80 anni nell’edicola”, ci confida Gigi, “ma causa di forza maggiore mi ha spinto e convinto a chiudere”.
Queste le frasi emozionate di Luigi De Francesco, per tutti Gigi, scandite dall’edicolante del centro storico di Tricase, per tutti l’edicola sutta l’orologiu, che dopo 40 anni di gestione condotta prima dal papà Vito (uno dei primi tipografi di Tricase), e poi dal 1986 da lui stesso, ha segnato un punto di riferimento, di ritrovo, di scambio culturale e politico, per quasi 80 anni in città.
Il prossimo 5 giugno, continua De Francesco, saluterò “gli amici”, come ama lui stesso ama definirli e, conclude: “Sarò onorato di essere accolto nel salotto cittadino; sono certo che essendo più libero, potremo così scambiarci, senza limiti di tempo e censure, quattro chiacchiere e confidenze”.
Cronaca
Droga ed estorsione: due arresti, coinvolto anche un incensurato
L’obiettivo? Costringerlo a introdurre sostanze stupefacenti durante i colloqui con i familiari…

Un pregiudicato di 54 anni, Salvatore Polimeno (detto Andrea), già detenuto per omicidio, e un giovane incensurato di 19 anni, Antonio Cassiano, entrambi di Lecce, sono stati arrestati dalla Polizia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I due sono gravemente indiziati di tentata estorsione e traffico di sostanze stupefacenti, nell’ambito di una vicenda che ha preso avvio all’interno del carcere leccese.
L’indagine, condotta dalla Sezione Antidroga di Lecce, ha fatto luce su un preoccupante tentativo di infiltrazione criminale dietro le sbarre: un detenuto, per un debito maturato a seguito della cessione di droga, sarebbe stato brutalmente aggredito da altri carcerati.
L’obiettivo? Costringerlo a introdurre sostanze stupefacenti durante i colloqui con i familiari.
La violenta aggressione ha causato alla vittima lesioni tali da richiedere il ricovero ospedaliero, compresa una frattura del setto nasale e numerose contusioni.
L’attività investigativa ha portato, lo scorso 24 aprile, al sequestro di un ingente quantitativo di droga: oltre 300 grammi di cocaina e 100 grammi di hashish, destinati al traffico interno alla struttura penitenziaria.
Il carico, secondo quanto accertato, sarebbe stato recapitato ai parenti della vittima su ordine del detenuto coinvolto, che avrebbe orchestrato l’operazione dall’interno del carcere grazie a una fitta rete di contatti e all’uso illecito di telefoni cellulari di ultima generazione.
Fondamentale, per la realizzazione del piano, il coinvolgimento del diciannovenne incensurato, oggi anch’egli raggiunto dalla misura cautelare.
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