Attualità
Tricase, l’infinita querelle dei locali del SerD
Tra sentenza del tribunale, proroghe concesse e tempi non rispettati, la proprietaria agisce (di nuovo) per vie legali per poter tornare in possesso dell’immobile, ancora oggi occupato dalla ASL come sede del SERD
Già nel settembre del 2022 vi avevamo illustrato l’intricata vicenda che riguardava i locali del Ser.D (il vecchio SerT) e della querelle tra la proprietaria dell’immobile e l’azienda sanitaria locale che rischiava di finire a carte bollate.
Ad un certo punto la vicenda è sembrata risolversi bonariamente ma alla fine si è arrivati allo scontro.
LE TAPPE DELLA VICENDA
Con contratto di locazione sottoscritto il 1° agosto 1992 oggetto nel corso degli anni di successivi rinnovi, la proprietaria dell’immobile concedeva in locazione all’Azienda Sanitaria Locale di Lecce – ASL/LE 2 (all’epoca Unità Sanitaria Locale – USL), l’immobile di sua proprietà sito in Tricase in Via Dante n. 9 da adibire a Sede del Presidio sanitario – SER.T.
Con successiva comunicazione, il 28 gennaio 2022, la Asl Lecce – Area Gestione del patrimonio trasmetteva alla locataria Determina dirigenziale recante “Riduzione dei canoni relativi ai contratti di locazione passiva stipulati da Asl Lecce ex art. 3 D.L. n. 95/2012, conv. in L. n. 135/2017”.
Nello specifico con tale determinazione si informava che per effetto della entrata in vigore del D.L. 95/2012 (pertanto a distanza di 10 anni) e della disposizione di cui all’art 3 comma 4 ivi contenuta, «con riferimento ai contratti di locazione passiva aventi ad oggetto immobili ad uso istituzionale stipulati dalle amministrazioni centrali … i canoni di locazione sono ridotti a decorrere dal 01.07.2014 ° luglio 2014… nella misura del 15% di quanto corrisposto”.
Con l’ulteriore precisazione che tale riduzione “si applica comunque ai contratti di locazione scaduti o rinnovati dopo il 15 agosto2012 […] e si inserisce automaticamente nei contratti in corso a tale data, anche in deroga alle eventuali clausole difformi apposte dalle parti, salvo il diritto di recesso del locatore”.
In ogni caso, quindi, la normativa sopra richiamata concedeva al locatore la possibilità di recedere anticipatamente dal contratto.
A fronte di tale forzata rinegoziazione, la proprietaria, non avendo interesse a proseguire il rapporto contrattuale sino alla sua naturale scadenza prevista per l’anno 2024 e intendendo esercitare il diritto di recesso in applicazione della richiamata previsione normativa, con nota comunicata a mezzo pec in data 4 marzo 2022 manifestava formalmente la propria volontà di recedere dal contratto con effetto immediato o, comunque, entro la data del 30 aprile 2022.
Rispetto a tale richiesta, la Asl Lecce assumeva un atteggiamento di ingiustificata inerzia.
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE
Ne è seguito, così, il ricorso proposto innanzi al Tribunale civile di Lecce nel dicembre del 2022, con il quale la “padrona di casa” chiedeva di accertarsi il proprio diritto di recesso dal contratto di locazione, con conseguente rilascio dell’immobile.
Il Giudice incaricato accoglieva la domanda e accertava il diritto di recesso dal contratto di locazione con ASL Lecce, ordinando a quest’ultima di rilasciare l’immobile entro il successivo 30 settembre 2024.
Il 29 agosto 2024, la Asl Lecce chiedeva alla Cazzato una proroga del termine indicato per il rilascio, ovvero sino al 30 novembre.
Tale proroga era giustificata dall’esigenza di apprestare altro immobile nel frattempo individuato di concerto dal comune di Tricase e dalla ASL Lecce, sito in Via San Tommaso d’Aquino (in particolare occorreva installare un ascensore per i disabili).
La locataria, con comunicazione del proprio legale di fiducia concedeva l’ulteriore proroga richiesta, facendo comunque salvi gli effetti della sentenza in caso di mancato rilascio dell’immobile entro il 30 novembre 2024.
GLI ULTIMI SVILUPPI
Successivamente alla data indicata per liberare l’immobile, il 3 dicembre 2024, la Asl Lecce trasmetteva nota con la quale richiedeva una nuova proroga per il rilascio, ovvero al 31 gennaio 2025 al fine di rendere possibile il completamento delle opere nel nuovo immobile ove dovrà essere trasferito il SER.D.
In questo casa la proprietaria dell’immobile ha rifiutato di concedere un ulteriore proroga giacché aveva programmato di rientrare nel possesso dell’immobile il 30 novembre così come le era stato garantito dalla ASL Lecce ed in assenza di comunicazioni di senso contrario fatte pervenire in termine congruo.
Da qui la decisione di avviare azione giudiziaria finalizzata a mettere in esecuzione la pronuncia del Tribunale Civile di Lecce (il precetto per rilascio dell’immobile) che non ha tuttavia sortito alcun esito,.
In parole povere agire in via esecutiva per tornare in possesso dell’immobile, ancora oggi occupato dalla ASL come sede del SERD.
Attualità
Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”
Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.
Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.
Il video
Attualità
Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”
Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.
Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.
E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.
Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.
Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.
E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”
“Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.
Attualità
Maglie, a pochi mesi dalle elezioni parte la campagna elettorale
Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città…
Riceviamo e Pubblichiamo:
È Ora Maglie propone Marcella Marzano come candidata Sindaco per guidare il cambiamento
Maglie si avvicina a un passaggio decisivo della sua storia. Dopo anni segnati da inerzia, scelte mancate e assenza di visione, cresce in città una volontà chiara: cambiare passo.
È da questa consapevolezza che È Ora Maglie ha deciso di fare un passo in avanti, mettendo a disposizione della comunità, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, la propria proposta per la guida della città e per la carica di Sindaco: Marcella Marzano.
Fin dalla sua nascita, È Ora Maglie ha affermato una verità semplice e profonda: Maglie merita di più. Merita ambizione, qualità, ascolto. Merita un’amministrazione capace di scegliere e di assumersi responsabilità.
Lo abbiamo detto presentando il movimento, lo abbiamo ribadito in Piazza Bachelet, lo abbiamo confermato nel confronto sui temi concreti della città, a partire dalla mobilità e dai parcheggi. Sempre dalla stessa parte: quella dei cittadini e del futuro.
In questo cammino si colloca la nostra proposta.
Marcella Marzano è una donna profondamente radicata nella sua città. Madre di quattro figli, titolare di un’agenzia di assicurazioni, impegnata nel sociale, è stata la consigliera d’opposizione più votata alle elezioni comunali del 2020.
Per l’intero mandato ha esercitato un’opposizione ferma, coerente e rigorosa, dimostrando che anche dai banchi della minoranza è possibile ottenere risultati concreti e difendere gli interessi dei magliesi.
La sua candidatura a Sindaco è stata individuata all’unanimità dai simpatizzanti del movimento nel confronto di venerdì scorso.
Una scelta che nasce dal basso, dall’ascolto, dalla volontà di dare un volto credibile a una speranza che in città non si è mai spenta.
Marcella Marzano è la figura che riteniamo oggi più attrezzata per affrontare e vincere una sfida entusiasmante: restituire fiducia a Maglie e aprire una stagione nuova, all’altezza della sua storia gloriosa.
È Ora Maglie conferma la propria disponibilità a un dialogo aperto e leale con tutte le forze civiche, le realtà associative e con quei cittadini che non si sono rassegnati al grigiore, alle disfunzioni e alla mancanza di prospettiva dell’attuale amministrazione comunale.
A tutti mettiamo a disposizione la nostra proposta, convinti che rappresenti oggi la base più solida per costruire un’alternativa vincente.
Ma con la stessa chiarezza diciamo che siamo pronti a rimettere tutto in discussione – dal nome del movimento, fino alla candidatura a Sindaco – se emergerà una convergenza vera, ampia e responsabile su un progetto credibile e su una figura altrettanto forte.
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