Casarano
Muore per un gelato a 16 anni. Ristoratore condannato
Nello specifico è il ristoratore a pagare per la morte dell’avventore allergico. Deve risarcire il danno da perdita parentale al padre del sedicenne deceduto dopo lo shock anafilattico per aver mangiato un gelato diverso da quello previsto dal menu concordato ad hoc per il ricevimento, a causa delle patologie del ragazzo…

Muore cliente 16enne allergico per un gelato, ristoratore condannato.
Per la Cassazione penale nessun concorso di colpa ai genitori che hanno concordato il menu, sciatteria del gestore. “Papà, io voglio vivere, non voglio morire”, danno biologico terminale per la lucida agonia del figlio.
Davide P., che risiedeva a Bologna ed era in vacanza con la sua famiglia in Puglia, era celiaco e poliallergico. La mamma aveva fornito una lista di cibi senza glutine da servire
La «sciatteria» del titolare di un ristorante di servire un gelato diverso da quello previsto dal menu concordato ad hoc per il ricevimento, è costato la galera al ristoratore.
È quanto emerge dall’ordinanza 6668/25 pubblicata il 14 marzo 2025 dalla terza sezione penale della Cassazione avverso sentenza depositata il 25/02/2022 della Corte d’Appello di Bari n° 820/2022.
Nello specifico è il ristoratore a pagare per la morte dell’avventore allergico. Deve risarcire il danno da perdita parentale al padre del sedicenne deceduto dopo lo shock anafilattico per aver mangiato un gelato diverso da quello previsto dal menu concordato ad hoc per il ricevimento, a causa delle patologie del ragazzo.
E al genitore va risarcito in via ereditaria il danno biologico, chiave interpretativa terminale patito dal giovane che nell’ultimo momento di lucidità si rende conto della morte che arriva («papà, io voglio vivere»).
«Totale» la «sciatteria» del titolare che va al supermercato a comprare il gelato sostitutivo la sera prima del banchetto senza assumere informazioni specifiche sulla compatibilità con intolleranze alimentari.
Nessun concorso di colpa può essere addebitato alla famiglia della vittima.
Bocciato il ricorso del ristoratore: diventa definitiva la condanna a pagare al padre della vittima quasi 414 mila euro a titolo di danno da perdita parentale calcolato in base alle tabelle del tribunale di Roma più altri 100 mila per il danno terminale patito dal ragazzo prima del decesso e trasmesso in via ereditaria al genitore («non voglio morire»), liquidato secondo equità. Per la festa di una cresima della nipote i genitori del sedicenne concordano con il gestore un menu compatibile con i disturbi alimentari del ragazzo, che è celiaco e allergico a vari alimenti.
Il tragico evento avvenne a San Giovanni Rotondo dopo che un ragazzo celiaco di 16 anni, Davide P., aveva mangiato un gelato ed è morto.
Nativo di San Marco in Lamis, era residente a Bologna. La mamma si era raccomandata al ristoratore – che ospitava numerose persone per un pranzo offerto da un familiare della vittima in occasione della celebrazione di una cresima – di servire a Davide cibi senza glutine, e gli aveva consegnato una apposita lista.
Davanti alla Cassazione penale il processo si conclude con l’annullamento ai soli fini civili.
Ad avviso degli Ermellini, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, rincarando la dose hanno spiegato che “di fronte a una condizione sanitaria così allarmante, scrive la Corte di appello di Bari, il ristoratore non avrebbe dovuto comprare un prodotto diverso da quello concordato ma si sarebbe dovuto confrontare con i genitori del sedicenne per indirizzarsi su un alimento già assunto dal ragazzo e dunque sicuro. Si configura quindi la colpa per negligenza, imprudenza e imperizia in violazione di un dovere oggettivo di diligenza che trova fondamento nel contratto stipulato per il ricevimento. Il gestore del locale non prospetta elementi di fatto dai quali desumere un concorso di colpa dei genitori. Sul risarcimento della perdita parentale scatta la personalizzazione di un terzo per il fortissimo legame familiare e le drammatiche circostanze del decesso: il figlio muore fra le braccia del padre, che negli anni si era dedicato molto al ragazzo proprio a causa dei disturbi alimentari”.
Appuntamenti
Festa della Mamma, creatività e solidarietà a Casarano
Domenica 11 maggio, seconda edizione della festa tra arte, giochi di una volta e solidarietà

Festa della Mamma all’insegna della creatività e della solidarietà a Casarano.
Domenica 11 maggio, bambini e adulti saranno coinvolti nella seconda edizione della manifestazione organizzata dal Comitato genitori dell’Istituto comprensivo Polo 3 “Galileo Galilei”, con la partecipazione dell’associazione “Cittadini Coraggiosi” Aps, in collaborazione con la Fondazione Lene Thun e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Casarano e della Provincia di Lecce.
Ad ospitare l’iniziativa, volta a ricordare quanto sia importante la figura materna all’interno della società, Palazzo D’Elia e la piazzetta antistante.
Si partirà alle 16,30, con i saluti delle autorità istituzionali e scolastiche e l’apertura dello stand informativo dell’associazione “Cittadini Coraggiosi”.
A seguire il laboratorio di pittura su ceramica di Giulia Costa (“ControSpazio”) con Fondazione Lene Thun.
Bambini e ragazzi, attrezzati con grembiule, tempere e pennello, dipingeranno oggetti in ceramica da regalare poi alla propria mamma. Il ricavato delle donazioni andrà alla Fondazione Lene Thun, che cura l’organizzazione di laboratori di ceramico-terapia per bambini ricoverati nei reparti oncologici pediatrici di tutta Italia, compreso quello di Lecce.
La Festa del Mamma proseguirà con “Let’s Party”, un momento di svago che coinvolgerà adulti e bambini, attraverso i tradizionali giochi di strada all’aperto, come la campana, il tiro alla fune, la corsa con i sacchi, “1,2,3, stella”, giochi in legno o in materiale riciclato.
Un momento di condivisione autentica, lontano dagli schermi e vicino alle persone.
Il Comitato dei Genitori è un organismo esterno alla scuola, composto da tutti i rappresentanti di classe eletti dai genitori.
Guidato da Luciana Negro, il Comitato nasce per rafforzare la partecipazione attiva dei genitori alla vita scolastica, promuovendo collaborazione e dialogo tra famiglie, scuola e territorio.
Le iniziative organizzate (conferenze e incontri formativi, mercatini solidali, fiere e feste scolastiche, eventi culturali e uscite didattiche, lotterie e raccolte fondi a scopo benefico), mirano a rendere la scuola non solo un luogo di apprendimento, ma anche un centro di sviluppo culturale e sociale per l’intera comunità.
Tutte le attività del Comitato possono essere seguite attraverso la pagina Facebook “Comitato genitori Polo 3 Casarano”.
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Attualità
Casarano e dintorni, tutti insieme contro la violenza di genere
Convocata in Prefettura una riunione per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa “per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere nell’Ambito Territoriale sociale di Casarano”

La violenza contro le donne rappresenta un fenomeno complesso e appare diffuso nel nostro Paese, sebbene il suo legame con contesti familiari e affettivi ne renda difficile una quantificazione puntuale.
Molto spesso, infatti, restano sommersi quegli abusi che non sfociano nel gesto estremo ma che sono estremamente diffusi e particolarmente rilevanti, sovente cagionati anche in presenza di figli minori, nei cosiddetti casi di violenza assistita.
A livello sociale, la percezione di un fenomeno allarmante e multiforme, desta numerose preoccupazioni, soprattutto da parte delle Istituzioni che quotidianamente si adoperano in azioni concrete, tese a garantire tutela e protezione alle donne vittime di condotte violente.
In tale contesto, la Prefettura di Lecce ha ravvisato l’opportunità di attivare sul territorio sinergie interistituzionali, con il coinvolgimento attivo degli Ambiti Sociali Territoriali, tese alla messa in campo di azioni che possano favorire il contrasto di un fenomeno, talvolta silente, che necessita di interventi volti al contrasto e al contenimento di comportamenti pregiudizievoli per la sicurezza pubblica.
A tale riguardo, anche a seguito delle modifiche della normativa di settore, domani si porcederà alla sottoscrizione del Protocollo d’ Intesa con l’Ambito Territoriale Sociale di Casarano, la Provincia di Lecce, la Regione Puglia ARPAL, il Ministero della Giustizia —L Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna e Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecce, l’Azienda Sanitaria Locale di Lecce e con le Associazioni del terzo settore, Enti gestori dei Centri Antiviolenza attivi sul territorio del citato Ambito di Casarano.
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Appuntamenti
Vision aziendali e Crescita Felice all’I.T.E. “A. De Viti de Marco” di Casarano
L’evento si è tenuto lo scorso sabato 3 maggio, presso l’I.T.E. “A. De Viti de Marco” di Casarano, in occasione della premiazione di giovani alunni vincitori del Concorso nazionale CambiaMenti, bandito dal Dipartimento “Coesione territoriale e Politiche regionali” di ANPIT e dal “Centro Studi Articolo 46- Impresa e Partecipazione”…

Studenti e imprenditori del territorio si non confrontati su prospettive di sviluppo aziendale e del sistema produttivo improntate a nuovi possibili dimensioni di “Crescita felice”.
L’evento si è tenuto lo scorso sabato 3 maggio, presso l’I.T.E. “A. De Viti de Marco” di Casarano, in occasione della premiazione di giovani alunni vincitori del Concorso nazionale CambiaMenti, bandito dal Dipartimento “Coesione territoriale e Politiche regionali” di ANPIT e dal “Centro Studi Articolo 46- Impresa e Partecipazione”.
“Responsabilità ed etica“, afferma Vincenza Romano, Coordinatrice del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Istituto “hanno guidato i nostri studenti a declinare modelli aziendali virtuosi, coniugando padronanza dei fenomeni economico-aziendali con lacentralità del lavoratore e lavoratrice, in una dimensione di benessere, spinta al bene comune, sostenibilità, tutela della salute e della sicurezza, salvaguardia ambientale”.
Numerosi gli imprenditori che hanno illustrato best pratiche ed ulteriori orizzonti evolutivi di aziende che valorizzano la centralità di lavoratori e lavoratrici nelle strategie gestionali.
Iniziative, queste, che coinvolgendo i giovani studenti e imprese del territorio “promuovono riflessioni sulla sfida di un’innovazione capace di conciliare benessere, sostenibilità e giustizia sociale, per costruire una crescita felice ed un futuro migliore” – come auspica Anna Vallebona in qualità di Dirigente Anpit Lecce.
Centralità della qualità del lavoro e tutela della sicurezza sul lavoro, così come espressa dagli studenti, è stata anche particolarmente apprezzata da Giuseppe Coppola, Segretario Provinciale di CISAL, che ha ribadito quanto, “nel mondo produttivo, sia indispensabile la garanzia di un ambiente sano, come anche di un sistema di incentivazione e premialità per il raggiungimento di obiettivi che porterebbero l’azienda a crescere ed il lavoratore a beneficiare di livelli retributivi gratificanti, pure attraverso piani di welfare e benefit anche sanitari”.
Viva la soddisfazione da parte del Presidente Anpit Lecce, Vallebona Antonio, per il quale “il tema affrontato – in linea con la mission di Anpit – contribuisce ad una nuova sensibilità verso la Crescita Felice, sia da parte delle realtà aziendali già esistenti, sia da parte di quelle future, che i giovani vorranno realizzare in una dimensione di promozione occupazionale e produttiva del nostro territorio, sempre attenta alla valorizzazione e centralità della persona”.
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