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Cronaca

Tentato furto: due arresti a Lucugnano

Nei guai coppia di conviventi di Tricase. Lui era entrato in caso rompendo una finestra, lei era rimasta in strada e faceva da palo. Una telefonata al 112 però ha allertato i carabinieri che li hanno colti sul fatto. Erano già pronti a caricare in auto per portarli via due giare, una “pilozza” in terracotta e un decespugliatore

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I Carabinieri del NORM della compagnia di Tricase e della Stazione di Spongano hanno portato a termine un’operazione che ha portato all’arresto di una coppia di conviventi di Tricase per tentato furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale.


Nella tarda serata di ieri, a seguito di una segnalazione tempestiva al 112 (Numero Unico d’Emergenza), i carabinieri sono intervenuti nella frazione tricasina, sorprendendo Antonio Paiano, 54 anni, già noto alle forze dell’ordine e la sua convivente Ilaria Quaglia, 33 anni, mentre tentavano di allontanarsi da un’abitazione a bordo di un’autovettura.


La situazione, che avrebbe potuto degenerare in un episodio di violenza, è stata gestita con prontezza dagli agenti, che hanno evitato il peggio e garantito la sicurezza dei cittadini.


L’uomo aveva forzato una finestra e si è introdotto all’interno dello stabile, mentre la donna vigilava l’area, fungendo da palo.


Un modus operandi che evidenzia non solo la determinazione dei due, ma anche l’importanza della vigilanza e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.


La prontezza della segnalazione e l’intervento dei Carabinieri hanno permesso di evitare che il furto si concludesse con successo.


Al momento dell’arresto, i malviventi avevano già collocato all’esterno dell’abitazione due giare, una “pilozza” in terracotta e un decespugliatore, pronti per essere caricati sull’auto (per un valore in corso di quantificazione).

Tutta la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario che ha espresso i propri ringraziamenti all’Arma dei Carabinieri.


Questo episodio rappresenta un chiaro esempio dell’impegno costante dei Carabinieri nel contrastare i reati contro il patrimonio e nel garantire la sicurezza della comunità. La professionalità e la dedizione dei militari dell’Arma sono fondamentali per mantenere alti gli standard di sicurezza nella nostra società.


È cruciale che i cittadini continuino a collaborare, segnalando comportamenti sospetti e contribuendo a creare un ambiente più sicuro per tutti.


Al termine delle formalità di rito, i due arrestati sono stati condotti presso la propria abitazione e sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dalla P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.


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Alessano

Utilitaria si ribalta, feriti due giovani

Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita

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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.

Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.

Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.

I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.

Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.

Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.

Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.

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Cronaca

Marchi contraffatti, sequestro e denunce

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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda

Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.

Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.

L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.

Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.

I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.

Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.

La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.

 

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Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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