Cronaca
Discarica Burgesi, il TAR rinvia l’esame alla fase di merito
L’udienza relativa ai ricorsi presentati dai Comuni di Presicce-Acquarica e Ugento contro il provvedimento dell’AGER Puglia, che autorizza il conferimento di rifiuti presso la discarica di Burgesi…
Discarica Burgesi, il TAR rinvia al merito: “Questione complessa, la salute dei cittadini al centro”
Da una nota del Comitato no Burgesi, si apprende che: “Il 3 settembre scorso si è tenuta presso il TAR di Bari l’udienza in Camera di Consiglio relativa ai ricorsi presentati dai Comuni di Presicce-Acquarica e Ugento contro il provvedimento dell’AGER Puglia, che autorizza il conferimento di rifiuti presso la discarica di Burgesi, annessa all’impianto di biostabilizzazione.
Il Comitato “No Burgesi”, impegnato nella tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, ha affidato la propria difesa all’avv. Giacomo Massimo Ciullo, costituendosi in giudizio con un intervento ad adiuvandum a sostegno dei ricorsi dei due Comuni contro Regione Puglia, AGER e la società Progetto Ambiente Bacino Lecce Tre S.u.r.l., concessionaria della gestione dell’impianto. Al termine della discussione, il Collegio giudicante non si è espresso sulla richiesta di sospensiva, rinviando l’esame della controversia alla fase di merito”.
“Durante la seduta”, si legge ancora “il Presidente del TAR ha riconosciuto che la questione riveste una notevole complessità e incide sul destino e sulla salute delle comunità.
Prova ne è l’intervento ad adiuvandum delle associazioni del Comitato che si è rivelato utile ai fini della dimostrazione, della sensibilità e dell’interesse collettivo.
Nel corso dell’udienza, l’avv. Ciullo ha, inoltre, richiesto l’adozione di una ordinanza istruttoria per disporre accertamenti indipendenti sull’impatto ambientale e sanitario dell’impianto, invocando la terzietà del TAR per garantire un’analisi imparziale.
Il Presidente ha ritenuto la richiesta degna di considerazione, precisando che un’eventuale ordinanza potrà essere adottata solo nella fase di merito e non in quella cautelare”.
“Al termine è stato annunciato”, chiude il comunicato “che prossimamente sarà fissata un’udienza pubblica, data l’urgenza e la rilevanza della vicenda. La Regione Puglia non si è costituita in giudizio, mentre la difesa di AGER e della società Progetto Ambiente Lecce, ha chiesto il rigetto dei ricorsi e dell’atto di intervento delle associazioni”.
“Il rinvio al merito è per noi un segnale positivo” – ha dichiarato Antonio Nuzzo, referente del Comitato “No Burgesi. Il TAR ha riconosciuto la complessità della vicenda e la sua rilevanza per la salute dei cittadini. Continueremo a vigilare e a batterci, certi che la verità sull’impatto della discarica emergerà con chiarezza».
Antonio Nuzzo, Referente “Comitato No Burgesi”
Cronaca
Ordigno di sabato sera in pieno centro
La bomba artigianale con oltre un chilo di polvere pirica era stata piazzata in uno dei luoghi più frequentati della vita notturna leccese. La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime. Già individuato colui che l’ha piazzata, un 31enne di Melendugno che è stato arrestato
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Poteva finire davvero male vista la dimensione dell’ordigno, con oltre un chilo di miscela pirica piazzato nel centro dei luoghi di vita notturna di Lecce.
Per quell’esplosivo è finito nei guai un 31nne di Melendugno che è stato arrestato dalla polizia.
Ora è indagato per porto abusivo di armi e tentata pubblica intimidazione.
L’attività investigativa della Digos della Questura di Lecce ha preso avvio dopo l’allarme scattato lo scorso 16 novembre in piazzetta Santa Chiara, dove gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico erano intervenuti per il ritrovamento di un ordigno artigianale inesploso.
Grazie alle immagini della videosorveglianza dell’intero centro cittadino, alle testimonianze di alcuni presenti e al riconoscimento diretto degli investigatori degli avventori della zona, gli investigatori hanno tempestivamente ricostruito la vicenda, giungendo all’individuazione e all’identificazione del responsabile.
Gli artificieri della Polizia di Stato, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno accertato che il manufatto conteneva oltre un chilo di miscela pirica.
La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime, considerando l’elevata affluenza della zona nelle ore serali, specie di sabato sera.
L’operazione rientra nel piano di rafforzamento dei controlli disposto dal Questore di Lecce, volto a garantire maggiore sicurezza nei luoghi più frequentati della vita notturna.
Cronaca
Quattro deferimenti per il nuovo parcheggio privato di Tricase Porto
L’intervento dei carabinieri sarebbe stato realizzato in violazione a quanto previsto dalla concessione comunale e dalle leggi paesaggistiche
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Ne avevamo già parlato sulle colonne del nostro giornale prima dell’estate. In città non si parlava d’altro, tanto da spingere il sindaco Antonio De Donno, a rilasciare, sempre su il Gallo, alcune note sulla situazione parcheggi a Tricase Porto.
Oggi il sequel di quelle puntate: la Guardia forestale ha denunciato 4 persone per aver estirpato alberi e arbusti in zona vincolata, sempre al Porto, nell’area che sorge a due passi dalla chiesa di San Nicola.
Quattro persone: il proprietario dell’area, il direttore dei lavori e due imprenditori titolari della ditta esecutrice, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per abusi nei lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico nella marina di Tricase Porto.

Nel caso in specie, la realizzazione di un parcheggio pubblico, per decongestionare la viabilità litoranea dai massicci afflussi di turismo balneare durante la stagione estiva.
Proprio per il carattere temporaneo (stagionale) di tali opere, è previsto però che non venga modificato lo stato dei luoghi, tanto più se in modo permanente, e che al termine del periodo vengano ripristinate le condizioni iniziali.
Così, evidentemente, non avrebbe potuto essere per il parcheggio pubblico di Tricase Porto, dove, invece, era stato realizzato un grande piazzale con la posa ed il livellamento, su terreno agricolo, di materiale litoide stabilizzato, previa estirpazione della vegetazione, alberi ed arbusti della macchia mediterranea, con delimitazione delle piazzole di sosta.
Quest’ intervento dei Carabinieri Forestali si inserisce nella più ampia azione di contrasto, denominata “Operazione Another Brick”, che, anche con l’ ausilio di droni ed elicottero, mira ad accertare e sanzionare tutte quelle situazioni di abusi edilizi e di violazioni alle normative di tutela paesaggistica e delle aree naturali, che si sono rilevate numerose in tutto il Basso Salento.
Cronaca
Assalti ai bancomat, ANCI Puglia: «Ministro dell’Interno intervenga»
Dopo i tanti episodi verificatisi anche in Salento: «Attivare strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale e azione straordinaria e immediata per rafforzare presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini»
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La Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, ha scritto al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per sollecitare un intervento urgente sul fenomeno degli assalti ai bancomat, sempre più frequenti e diffusi sul territorio regionale.
Dopo quanto avvenuto due giorni fa a San Ferdinando di Puglia, nella notte scorsa si è verificato un nuovo atto criminoso a Veglie, solo l’ultimo degli episodi verificatisi in Salento, l’ennesimo di una lunga serie che ormai interessa in maniera sistematica l’intero territorio.
Questi episodi generano un diffuso senso di insicurezza nelle comunità locali, provocano gravi danni materiali alle attività economiche e agli enti coinvolti e comportano disservizi e disagi che colpiscono soprattutto le categorie più fragili della popolazione, come anziani, donne e persone con disabilità.
I sindaci, «pur collaborando con le Prefetture e apprezzando l’impegno delle Forze dell’Ordine» sottolineano la «grave carenza di risorse e strumenti a disposizione dei Comuni per fronteggiare un fenomeno che ormai costituisce una vera e propria emergenza».
ANCI Puglia chiede al Ministero dell’Interno di attivare: una strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale; un’azione straordinaria e immediata per rafforzare la presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini.
Per la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio: «È fondamentale assicurare alle comunità pugliesi la percezione concreta della legalità e della presenza dello Stato, oggi più che mai necessarie per ristabilire la fiducia, la sicurezza e la tutela dei cittadini e delle istituzioni locali».
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