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Cronaca

Diacono di Matino suicida a Orvieto

Ha lasciato un biglietto di addio scritto al computer nella sua stanza in cui faceva riferimento alla delusione provata per il rinvio della sua ordinazione sacerdotale il diacono trovato morto ieri sera ai piedi della rupe di Orvieto, Luca Seidita.

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Ha lasciato un biglietto di addio scritto al computer nella sua stanza in cui faceva riferimento alla delusione provata per il rinvio della sua ordinazione sacerdotale il diacono trovato morto ieri sera ai piedi della rupe di Orvieto, Luca Seidita. Ha scritto di aver dedicato tutta la vita a un sacerdozio che, afferma, « mi è stato negato». Nello stesso biglietto trovato dai militari ieri sera dopo il rinvenimento del corpo, è scritto che vuole essere seppellito a Matina, vicino Lecce, di cui era originario, e chiede ai genitori di perdonarlo e pregare per lui. Nello scritto il giovane ha anche ringraziato il vescovo di Orvieto Todi, monsignor Scanavino, chiamandolo « Padre Giovanni».


Il 29enne, che sarebbe dovuto diventare sacerdote il 7 dicembre prossimo, si è con ogni probabilità suicidato gettandosi dalla rupe. È la procura della repubblica di Orvieto a sostenerlo, escludendo ipotesi che farebbero pensare all’istigazione al suicidio. Seidita, originario di Lecce, era a Orvieto da quattro anni: era stato un po’ di tempo nella parrocchia di San Venanzo, un anno a Ficulle e ultimamente era il segretario del vescovo, monsignor Scanavino. Lo scorso anno la Santa Sede aveva spostando la sua ordinazione a Diacono dal Duomo di Orvieto alla chiesa parrocchiale di Ficulle.

Il corpo è stato notato ieri sera intorno alle dieci da un passante che portava a spasso il cane. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri, il sostituto procuratore Francesco Novarese e un medico legale. Dai primi accertamenti, sul corpo ci sarebbero segni di lesioni compatibili con la caduta. Nel punto della rupe orvietana in cui si è lanciato è stato ritrovato il suo ombrello chiuso. Secondo quanto appreso intanto ad Orvieto sono arrivati i genitori da Lecce.


Cavallino

Incendio nella notte: brucia un’auto, ignote le cause

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Alle ore 03:20 circa, una squadra del Comando Vigili del Fuoco di Lecce, sede centrale, è intervenuta in via Cavalieri di Vittorio Veneto per un incendio di una Ford Fiesta di proprietà di una persona del posto.

L’operazione di spegnimento e bonifica, condotta dalla squadra dei Vigili del Fuoco, ha evitato ulteriori danni a persone e beni, garantendo la sicurezza pubblica e privata.

Al momento, le cause che hanno provocato l’incendio sono oggetto di indagine da parte delle autorità competenti.

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Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Castrignano del Capo

Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari

Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola

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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.

Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.

questa volta è stato fermato dai carabinieri  e sempre per detenzione ai fini di spaccio.

Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.

In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.

A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.

Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.

 

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