Attualità
Carnevale 2011: divertimento diffuso (e per il maltempo molti rinvii)
Le cattive condizioni metereologiche hanno costretto in molti paesi il rinvio delle manifestazioni a domenica 13 marzo.
Le cattive condizioni metereologiche hanno costretto in molti paesi il rinvio delle manifestazioni a domenica 13 marzo.
A Gallipoli, l’orario della sfilata per sabato 12 marzo rimane fissato alle 14,30. Domenica 13, invece, avrà luogo a partire dalle 10,30, anche con l’obiettivo di favorire la permanenza dei visitatori in città per l’ora di pranzo e poter visionare da vicino i carri che resteranno in sosta nelle aree centrali della città.
La Dimora San Carlo, comunità di riabilitazione psichiatrica di Acquarica del Capo, molto attiva sul territorio, che negli anni scorsi ha partecipato con successo anche al Carnevale casaranese ed a quello tricasino, si presenterà nuovamente alla sfilata di Acquarica del Capo organizzata dalla Pro Loco (con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Associazione A.GE.) nelle giornate di domenica 6 e martedì 8 marzo (sempre dalle 14,30) con un gruppo mascherato ispirato al celebre Carnevale veneziano. Gli utenti indosseranno, infatti, maschere di cartapesta interamente create nel laboratorio artistico-artigianale e abiti ideati e realizzati dalle utenti donne nel laboratorio sartoriale della comunità. Prevista la premiazione dei carri e dei gruppi mascherati più votati. Quella di quest’anno è l’8^ edizione: domenica 6 partenza dei carri e dei gruppi in maschera alle 14 dal passaggio a livello (vicino la rotatoria per Taurisano) con arrivo nel piazzale della stazione di servizio Total a Presicce. Martedì 8 si partirà dalla “Total” alle 14 con arrivo in Piazza dell’Amicizia, dove ci sarà l’esibizione e la premiazione dei partecipanti. Per i carri, il 1° classificato riceverà 400 euro, il 2° 200 ed il 3° 100. Per i gruppi in maschera il 1° premio è di 250 euro, il 2° di 150 ed il 3° di 100. La maschera più bella riceverà un premio di 50 euro. (Luca Faiulo)
Il Comune di Otranto patrocina due iniziative organizzate da alcune associazioni presenti sul territorio. Sabato 5 marzo, “Carnevalino per bambini”, a cura dell’Associazione di promozione culturale Art’Etica: appuntamenti alle 16,30 presso il Centro “Don Tonino Bello” sulla via per Uggiano La Chiesa. Domenica 6 la sfilata di Carnevale a cura dell’Associazione Hydro…un fiume di idee: alle 14 il ritrovo in via Kennedy (due trenini saranno a disposizione dei più piccoli); alle 15 la partenza (itinerario: via Kennedy, Lungomare Terra d’Otranto, via San Francesco di Paola, via delle Torri, Lungomare degli Eroi, Largo Porta Alfonsina). Seguiranno intrattenimento musicale e giochi.
E’ in programma domenica 6 marzo la terza edizione del “Carnevale Alessanese”, realizzata dalla Pro Loco e dall’Istituto Comprensivo di Alessano insieme ad altre associazioni locali e di alcuni paesi limitrofi. Oltre ai vari gruppi in maschera, sfileranno anche carrozze con cavalli. Il tema di quest’anno sarà l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Al termine della manifestazione la premiazione dei gruppi più belli (i primi tre classificati) e della carrozza più attraente e divertente.
Carnevale doppio, domenica 6 marzo, per Alliste e Felline: in entrambi i centri è previsto un pomeriggio di festa e divertimento per la sesta edizione del Carnevale. Ad Alliste il ritrovo è previsto per le 14 presso la piazzetta della zona 167; alle 14,30 partirà il corteo dei carri e delle maschere, che si concluderà in Piazza Orologio. A Felline ci si ritroverà alle 14,30 in Piazza Monumento; alle 15 partirà il corteo. Alle 17,30 le maschere di Alliste e Felline si incontreranno in Piazza Orologio ad Alliste per la sfilata di maschere singole e gruppi mascherati che si concluderà con uno spettacolo musicale e con la premiazione dei travestimenti più belli. I primi tre classificati della categoria dei carri vinceranno rispettivamente 250, 200 e 100 euro; i primi tre gruppi, 150, 100 e 50 euro; le prime tre maschere si aggiudicheranno una coppa. (P.T.)
Come consuetudine, anche quest’anno Andrano reciterà una parte da protagonista nella zona per quanto concerne le iniziative dedicate agli ultimi giorni di Carnevale. E come ogni anno c’è da scommettere che gli abitanti anche dei centri vicini saranno attirati dal clima festivo, dalle maschere e dai carri allegorici che verranno allestiti: per il 2011 il tema principale, manco a dirlo, è quello del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Così domenica 6 e martedì 8 marzo alle 15 vi sarà il raduno dei carri allegorici presso il piazzale Madonna del Carmine e da lì avrà inizio la sfilata per alcune vie del paese in direzione di Piazza Castello laddove è prevista una grande festa con balli in maschera. Anche per quest’anno si sono allestiti cinque carri allegorici che rappresentano vari temi: oltre a quello che ricorda l’Unità nazionale, infatti, gli altri saranno dedicati alla satira politica, alla musica degli anni ’70 ed ai clown. Come al solito saranno tanti i gruppi mascherati e le maschere singole e vi saranno musica, animazione e ricchi premi. In caso di pioggia la manifestazione sarà prorogata di una settimana. (Carlo Quaranta)
Giunge alla 14^ edizione il “Carnevale della Fantasia”. Organizzata dall’Associazione “Amici del Carnevale”, la manifestazione, che negli anni ha sempre visto un crescendo in termini di partecipazioni mascherate e di pubblico, anche stavolta vedrà la partecipazione entusiasta di scuole, parrocchie ed Associazioni di volontariato che, oltre a colorare le strade delle sfilate, hanno il grande merito di aggregare piccoli e grandi. E come sempre tantissimi saranno i partecipanti che arriveranno dai paesi vicini, tanto con i gruppi mascherati, quanto soprattutto con i carri allegorici che innescano sempre quella sana competizione fra i maestri cartapestai. Anche se quella di quest’anno è “solo” la 14^ edizione, in realtà la sfilata di Casarano è una tradizione che si ripete sin dalla fine del 1800 e come tutti i Carnevali che si rispettino, ha anche la sua maschera tipica. Il suo nome è “Casaranazzu” ed è il frutto di un concorso tra i ragazzi delle Scuole Elementari e Medie, che qualche anno fa proposero diversi lavori che contribuirono alla sua realizzazione. “Casaranazzu” è in realtà un giullare vestito ovviamente con i colori della squadra calcistica; altrettanto ovviamente è di buona forchetta, molto laborioso ed un po’… pettegolo. Oltre alle sfilate, che si terranno domenica 6 e martedì 8 marzo, dalle 13 alle 20, sicuramente molto atteso è l’ormai tradizionale opuscolo satirico che ogni anno si prende la libertà di “pungere” alcuni personaggi locali, così come definibile “storico” è il “veglioncino dei bambini” da sempre organizzato dal Gruppo del Volontariato Vincenziano e che quest’anno si terrà giovedì 3 presso il Teatro parrocchiale di Contrada Botte. (Antonio Memmi)
Scavando nel solco della memoria non si può parlare di una lunga tradizione del “Carnevale Copertinese”, se parlando di Carnevale le prime cose che vengono in mente sono le maschere, i carri allegorici ed i gruppi mascherati. Infatti, mentre nelle città vicine già impazzava il Carnevale, specialmente nell’immediato dopoguerra con numerosissime allegre maschere danzanti, a Copertino sopravviveva solo la maschera tragicomica di “lu Paulinu”, che in alcuni ambienti contadini rappresentava il simbolo del Carnevale. Copertino era da secoli una città feudale, chiusa entro le mura antiche, con un Principe, un clero e pochi nobili che possedevano gran parte del feudo. La grande massa era composta da contadini, braccianti e da modesti artigiani. Per questi cittadini il Carnevale consisteva, solo e principalmente, in una grande abbuffata. Da qui le gozzoviglie di quei giorni “segnati” durante i quali, e solo allora, si mangiavano le carni di qualche pecora o di qualche asino azzoppato e si beveva qualche buon bicchiere di vino nelle fumose bettole del centro storico. Il Carnevale aveva inizio il 17 gennaio con il rito propiziatorio della “focara” di Sant’Antonio e si chiudeva con la “focara” con cui si bruciava “lu Paulinu”. “Mantenendo viva l’antica tradizione, la Pro Loco”, dice il presidente Angelo Montefrancesco, “ha organizzato il “XXXI Carnevale Copertinese e dei Popoli del Mediterraneo e della Pace”. Sono ormai alcuni anni che, come esplica il sottotitolo della manifestazione, abbiamo voluto aprire il Carnevale copertinese alla partecipazione di gruppi folcloristici provenienti dall’altra sponda dell’Adriatico e da tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, in virtù del dialogo e dell’amicizia tra i popoli”. Domenica 6 marzo, nel lungo corteo costituito da carri, gruppi allegorici, coppie mascherate e maschere singole, “lu Paulinu” sfilerà per le vie cittadine con la sua maschera beffarda e godereccia. Al termine della sfilata, presso il Palazzetto tensostatico in via Raffaello Sanzio (zona Gelsi), si terrà il “Veglioncino dei bambini” e la premiazione dei carri, gruppi e maschere più belli e originali. Il Carnevale si concluderà con il rito propiziatorio che vedrà “lu Paulinu” bruciare sul rogo, in attesa di reincarnarsi l’anno prossimo più burlone che mai. (Massimo Alligri)
Una giornata all’insegna del divertimento, dell’allegria e della spensieratezza quella di martedì 8 marzo con la sfilata di carri allegorici, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Corigliano d’Otranto, per festeggiare l’ultimo appuntamento goliardico prima dell’inizio della Quaresima. La sfilata partirà alle 14,30 da via Don Sturzo per terminare, come di consueto, in Piazza Vittoria, da sempre punto di ritrovo per grandi e piccini. La sfilata culminerà con la premiazione delle maschere, dei gruppi e dei carri più belli, che una giuria di esperti avrà valutato durante tutto il tragitto. Con il passare del tempo il Carnevale coriglianese si era trasformato in una festa dedicata soltanto ai più piccoli, ma di recente qualcosa è cambiato: sempre più adulti hanno rivalutato la “forza” del Carnevale, riscoprendo in esso un’occasione imperdibile per ritornare bambini. A conclusione della sfilata ci sarà un momento di divertentismo con l’esibizione delle maschere, dei gruppi mascherati e di tutti coloro che vogliano trascorrere un momento di spensieratezza, con balli di gruppo; inoltre sarà sceneggiato il “Processo a Paolino”: nel corso del processo, Paolino mette in mostra le malefatte, le tensioni e la base conflittuale della locale società, sia pure attraverso azioni ludiche e burlesche; al termine, il Presidente del Tribunale condanna Paolino a morire sul rogo. Chi vuole partecipare alla sfilata può iscriversi gratuitamente, presso la sede della Pro Loco di Corigliano, entro il 4 marzo. In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà domenica 13.
Le Associazioni culturali di Cutrofiano, “Origo”, “Pecore Gialle” ed “Amici del Karaoke”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, organizzano la “1^ Sfilata in notturna di Carnevale Morto” per le vie del paese. Avrà luogo martedì 8 marzo, con partenza alle 19,30 dalla Villa comunale Santa Barbara. Alla fine della sfilata, sempre presso la Villa comunale dove si concluderà la manifestazione tra musica e balli, sarà appesa su di un palo la vedova “Curemma” ed inoltre sarà premiata la maschera più bella del corteo spontaneo che seguirà quello de “Carnevale Morto”.
Organizzata dalla locale Società Operaia M.S. “A. De Ferrariis”, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Galatone, va in scena la 54esima edizione del Carnevale di Galatone, in collaborazione con l’Associazione Bandistica “Città di Galatone” e l’Associazione “Creattivamens”. Primo appuntamento martedì 8 marzo con “Tutti in piazza, è Carnevale” in Piazza San Sebastiano a partire dalle 15 (presenteranno Flavio Filoni ed Eleonora Terragno con la partecipazione straordinaria di “Zigo & Zago”). Ci sarà anche il 1° Premio “Ke Banda di Carnevale”, gara musicale tra concerti bandistici (e passerella delle categorie “Mascherine singole” e “Coppie mascherate”). Ci si ritroverà due giorni dopo, giovedì 10, dalle 14,30, in Piazza Pertini; poi la sfilata per le vie del paese con partenza dalla Villa Mercato. Il corteo festoso è aperto alle scuole, ai gruppi ed ai carri allegorici (con gruppo mascherato). Non mancherà la “Lotteria del Carnevale 2011”.
Dopo il grande successo dell’anno scorso, la Pro Loco Beach Gemini-Torre San Giovanni, in collaborazione con il Comitato Mamme Gemini, insieme alle proprie famiglie, bambini e concittadini, hanno programmato lo svolgimento della seconda edizione del “Carnevale Geminiano” nella frazione ugentina di Gemini, nei giorni di lunedì 7, martedì 8 e domenica 13 marzo, dalle 14,30 alle 22,30. La sfilata di maschere singole, gruppi e carri allegorici partirà dalla Cappella della Visitazione (vicino al frantoio Gianni Scarcia), quindi proseguirà percorrendo le vie cittadine secondo l’itinerario solitamente utilizzato dalle processioni religiose per finire in Piazza Regina Elena, ove avranno luogo i festeggiamenti. Nella serata di martedì 8 ci sarà la premiazione delle maschere vincitrici, mentre in quella di domenica 13 ci sarà l’intrattenimento della Pentolaccia con musica tradizionale locale (in entrambe le serate, inoltre, funzionerà uno stand a cura del personale della Pro Loco con distribuzione di pittule e dolci locali). Alla maschera singola prima classificata andrà il premio di 100 euro; il gruppo mascherato più bello vincerà 300 euro; il carro allegorico più originale si aggiudicherà il primo premio di 600 euro. Info: Pro Loco Beach, 389/6493899; Rossella, 328/3826888. (P.T.)
Il Carnevale della Grecìa Salentina, giunto alla XXVI edizione, è una manifestazione collettiva organizzata dal Comune di Martignano, con il patrocinio dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e la collaborazione del Parco Turistico Culturale Palmieri e della Proloco “Antonio Martano” di Martignano. Coinvolge i Comuni dell’area grika del Salento e chiunque voglia partecipare con carri allegorici, gruppi mascherati, musica, danza, teatro e spettacolo. E’ finalizzato alla conservazione dell’identità culturale e linguistica dell’area in cui si svolge e a favorire momenti di scambio, divertimento, socializzazione e integrazione culturale. Come Carnevale Popolare Martignanese si svolge invece da 32 anni. Il Carnevale della Grecìa Salentina sostiene iniziative volte alla conservazione della lingua e della cultura grika; coinvolge la popolazione dell’area in una grande manifestazione articolata in percorsi differenziati; promuove la creatività e l’arte; stimola i giovani ad essere protagonisti della propria identità culturale; promuove scambi, anche virtuali, attraverso Internet, con altre comunità linguistiche e culturali. Alle ore 13.30 di domenica 6 marzo carri e gruppi mascherati provenienti da diversi comuni limitrofi si concentrano presso il Largo Convento. Qui ci si potrà iscrivere gratuitamente alla categoria carri allegorici o gruppi mascherati e partecipare alla sfilata che mette in palio ricchi premi in denaro. Alle 14,30 la nutrita carovana si muoverà per le vie principali del paese, per concludere il proprio percorso in Piazza della Repubblica dove, in un’atmosfera fatta di musica e colori, saranno premiati i vincitori e i partecipanti. Non mancheranno sbandieratori, animatori e gruppi musicali. Martedì 8 marzo in Piazza della Repubblica a Martignano si rinnova anche quest’anno, puntuale… come la morte, il tradizionale appuntamento con la Morte te lu Paulinu (al tempo Cazzasassi) che chiude la XXVI edizione del Carnevale della Grecìa Salentina e XXXII del Carnevale di Martignano. L’edizione 2011 è quella che lascia alle spalle i 20 anni di onorata carriera de lu Paulinu e che si proietta in una dimensione sempre più ampia, suffragata da un pubblico crescente, ormai internazionale. Dopo le segnalazioni tra gli appuntamenti carnevaleschi da non perdere in Italia da parte delle guide Lonely Planet, lu Paulinu è sbarcato su Rai Uno all’interno del programma “Magica Italia” andato in onda lo scorso 27 febbraio. Gli appuntamenti legati alla Morte de lu Paulinu si sono aperti sempre il 27 febbraio scorso con un Convegno semiserio dedicato alla onorata carriera de lu Paulinu Cazzasassi a Martignano. Lu Paulinu poi, ignaro del suo infausto destino, sfilerà domenica 6 marzo, nel Carnevale della Grecìa Salentina e, finalmente, per la gioia dei tanti che aspettano questo annunciato evento, martedì 8, si concederà, ormai defunto, con la sua maschera in cartapesta (opera dell’artista salentina Nico Rizzo), ai consueti riti funebri. A lui saranno rivolte le amorevoli urla della moglie Nina Sconza (l’appassionato attore in vernacolo Luigi Calò) davanti a migliaia di convenuti ridenti. Lo spettacolo teatrale della sera si aprirà con un omaggio a Totò, con la proposizione del dialogo della Livella, a cui seguirà l’atteso canovaccio semiserio de “Lu Paulinu”. Tanpi saranno, come al solito, i riferimenti a fatti, temi e persone, pubbliche e private: da Berlusconi a Vendola, dalle vicende politiche locali a quelle nazionali, dagli intrighi amorosi di paese, al bunga bunga nazionale. La serata si concluderà con il rogo del fantoccio che raffigura “lu Paulinu e la collocazione della “Quaremma”, fantoccio tipico del costume popolare simbolo dell’inizio della Quaresima dopo l’opulenza dei giorni di Carnevale. Il tutto è allietato da musica e dalla degustazione di vino e prodotti tipici. La manifestazione è organizzata da un instancabile gruppo di persone che, mosse dalla passione comune per il teatro comico e per la valorizzazione delle tradizioni locali, si prodiga per rendere l’evento, nella sua semplicità e veracità, uno degli appuntamenti più interessanti ed originali del calendario carnevalesco del Salento. Grazie al loro lavoro, come ci dicono Antonio Apostolo e Luigi Calò, tra gli interpreti e organizzatori dell’evento, “La morte de lu Paulinu” riscuote ogni anno un successo sempre maggiore di pubblico. Collaborano con loro l’Associazione Turistica Culturale Salento Griko, con il Parco Turistico culturale Palmieri, operatori ed artisti. La Morte de lu Paulinu condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall’opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale. Ma quanta allegria, quanta ironia, nella morte de lu Paulinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di “inversione” dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane denominate “Pasquinate“, quando sulla statua di Pasquino (dal nome di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti e i clericali. Rivive con lu Paulinu la pratica, lontana, medievale presente nelle composizioni satiriche che venivano recitate e cantate in occasione delle feste più importanti del calendario, in particolare carnevale, che è quella dei testamenti di animali, in particolare maiali e asini, ma anche lupi o tacchini, che preludono all’uccisione sacrificale o più semplicemente alla morte degli animali che rappresentano il Carnevale giunto al limite dei suoi giorni mentre incombe la Quaresima. Allo stesso modo la Morte te lu Paulinu è rappresentata con un momento di improvvisata teatralità, che vede nell’estro, nella fantasia e nella genialità di attori locali il sale dell’evento. Lo spettacolo si basa su una tragicomica commedia da cui gli attori traggono spunto per sberleffare personaggi e fatti locali e non solo. Impassibile assiste al suo rito funebre lu Paulinu che ascolta i pianti ed i lamenti della moglie Nina e di altri improbabili personaggi della comunità martignanese. Lo spettacolo ha luogo dopo il corteo funebre per le vie del paese, accompagnato da una sconquassata banda musicale; durante il corteo la salma si ferma nelle case delle persone più in vista del paese le quali offrono del vino o del cibo.Giunge all’11esima edizione il Carnevale Matinese con l’impegno dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione dell’Associazione “Gli Arcuevi Suoni & Canti Salentini” e la partecipazione delle scuole del territorio. Il programma prevede sabato 5 marzo, alle 14,30 circa, la partenza da via Bolzano (angolo via Custoza) proseguendo poi per Piazza Giubileo 2000, via Vittorio Veneto, via Roma, via Catania, per raggiungere infine Piazza Primiceri dove il pomeriggio e la serata saranno animati dai ragazzi delle scuole e dagli iscritti delle varie Associazioni su temi totalmente liberi. I premi relativi alle Associazioni saranno tre con la vincita di un trofeo. A presentare i gruppi ci sarà Antonio Cavalli.
Miggiano ritrova il suo Carnevale. Dopo alcuni anni di assenza, diversi eventi e manifestazioni tipiche dell’attuale periodo dell’anno richiameranno l’attenzione nel piccolo centro, forte d’un programma che punta a divertire i più piccini e allietare anche i più grandi. Il ritorno del Carnevale miggianese sarà bissato quest’anno, in virtù dello sforzo importante compiuto dall’Amministrazione Comunale, desiderosa di ripresentare e rinvigorire i classici vecchi riti, come “l’estrema unzione”, “lu funerale du Carnevale” e “u mitu de la Caremma”. Non a caso l’intero evento, completamente a partecipazione gratuita, è stato ribattezzato “U Carnevale de$na fiata”. L’Assessorato alla Cultura ha fortemente collaborato con la scuola, “Le figlie di Santa Maria di Leuca” e la maggior parte delle Associazioni presenti sul territorio tra cui, per le rievocazioni del tempo di Carnevale, la voce storica dell’associazione Medianum – Terra di mezzo. Si comincerà domenica 6 marzo, quando alle 14,30, con partenza da Piazza Municipio, ci sarà la folkloristica sfilata per le vie del paese, con arrivo in Largo mercato coperto per l’esibizione dei Mascarani e di tutti i gruppi protagonisti. &lp;span style=”text-decoration: underline;”>Martedì 8
, alle 16,30, in Piazza Municipio, si tornerà tutti in maschera e si porterà alla ribalta la Caremma, per tradizione intesa come la moglie del Carnevale, vecchia signora vestita di nero che porta con sé alcuni simboli: il fuso per filare la lana, la cunucchia e la zucca gialla. Sulla zucca venivano infilzate 6 penne di gallina ed al centro una penna di gallo. Serviva a portare il conto delle settimane di Quaresima e dunque lo scorrere del tempo che portava alla Pasqua, in quanto ogni settimana che passava veniva tolta una penna di gallina e così per sei settimane (l’intera Quaresima) e per ultima rimaneva la penna di gallo che era la Settimana Santa. Non a caso la manifestazione, nel cuore di Miggiano, proseguirà con la morte del Carnevale sul fuoco, accompagnata dai lamenti in vernacolo della Caremma in persona. Alle 20 la degna chiusura della giornata, con tanto di musica e stands gastronomici per salutare il Carnevale, occasione intesa, secondo le parole del sindaco Giovanni Damiano, anche come “perfetta declinazione, in impegno costante, delle diverse istanze sociali, economiche e culturali, per offrire una crescita continua alla nostra comunità”. Un progetto, quello miggianese, a forte portata innovativa, come sottolinea l’assessore alla Cultura Michele Sperti: “Vogliamo che il Carnevale di Miggiano ritorni a tutti gli effetti una festa nel senso antico del termine: un’intera comunità che contribuisce in diversa misura ad allestire, a colorare, a dipingere uno spettacolo che rinnovi una tradizione antichissima e sempre nuova, potendo attirare visitatori a vantaggio anche delle nostre attività commerciali che come tutte, in questi tempi, soffrono la crisi”. (Giorgio Coluccia)
Per la 18^ edizione un programma ricco di appuntamenti e travestimenti, musica, cibo, sbornie e fantasia fino a martedì 8 marzo, giorno in cui, oltre alla donna, verrà salutato con una grande sfilata la morte del “Re Carnevale” nello spazio di fronte al Convento dei Domenicani della Chiesa di Santo Spirito. Appuntamento dalle 15 in poi: nei locali dell’Associazione “Mondo Nuovo” (in via Salentina, 52) verrà allestita la simbolica camera ardente. Alle 19 la partenza del pittoresco corteo funebre che percorrerà le strade principali del paese con sosta in Piazza del Popolo in compagnia del dj Amedeo. Gli organizzatori dell’Associazione “Mondo Nuovo”, che per la buona riuscita lavorano alacremente per un anno intero nella costruzione dei carri e nella sempre più sofisticata ricerca e creazione dei costumi, organizzando poi un vero e proprio funerale che va dai manifesti ed annunci mortuari con nomi sempre sarcastici ed ironici, agli addobbi funerari e floreali, alle “prefiche” (i famosi “chiangi morti”), ringraziano anticipatamente gli sponsor, tutti coloro che parteciperanno prendendo parte anche questo anno alla importante manifestazione che dà lustro a Muro Leccese, con il sostegno e la collaborazione, ormai ampiamente collaudati, delle altre Associazioni presenti sul territorio, “I liberi cantieri” e “In controcorrente”.
Il Carnevale nevianese è un’antica usanza che si perpetua allegramente. Quest’anno darà il meglio di sé domenica 27 febbraio con la sfilata del primo pomeriggio. Con partenza da via Roma alle ore 15.30, la sfilata terminerà il suo percorso in Piazza Concordia ma, lungi dall’esaurirsi, si trasformerà in una grande festa con musica e balli in piazza aspettando le premiazioni a cura di un’apposita giuria. Oltre alle maschere, sono attesi i gruppi ed i carri allegorici. Il Carnevale a Neviano non è solo la festa dei più piccoli, ma è anche la festa degli adulti da sempre impegnati nell’espressione di riti antichi, personaggi medievali, leggende ma anche della società attuale. L’evento, organizzato dall’associazione “Amici te castieddhru”, col patrocinio del Comune di Neviano e dell’assessorato alla Cultura, mantiene il massimo riserbo riguardo il tema che caratterizzerà quest’anno il Carnevale. L’assessore alla cultura, Antonio Megha, dichiara “anche quest’anno, come da consuetudine, Neviano avrà il suo Carnevale. Carnevale che non è mai stato banale tant’è che quasi dal nulla sono nati maestri cartapestai. Il Carnevale nevianese, infatti, vanta in pochi anni di esistenza una notevole manodopera non solo pratica ma anche emotiva, tanto da essere apprezzato nei paesi e nelle città limitrofe dove l’esperienza dei carri è ormai decennale. Il sindaco, Silvana Cafaro, e l’amministrazione comunale si sono impegnati con l’elargire agli organizzatori dell’evento un congruo contributo economico affinché quest’esperienza possa andare avanti sempre con più professionalità e partecipazione anche da parte della cittadinanza”. (Fiorella Mastria)
La delegazione di Specchia della Lega Italiana Lotta ai Tumori organizza per sabato 5 marzo, dalle 21, presso il Ristorante “Novera” (strada provinciale per Miggiano-Specchia) la manifestazione “CarnevaLilt”, ballo in maschera con musica anni ‘70/’80/’90 per una serata ricca di divertentismo, balli di gruppo e karaoke, animata dall’Associazione “La vita é bella”, Scuola di ballo di Antonio Castodei, dal dj Salvo Barresi e dallo speaker Angelo Placì. Il ricavato dell’evento, che si svolge con il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Specchia, sarà destinato all’acquisto di un nuovo pulmino per il trasporto dei pazienti presso i Centri di Radioterapia (prevendita per l’ingresso, gratuito per bambini, presso la Cartolibreria Edicola “Mondo Scuola”, in via Col. De Giovanni, 151, a Specchia).
Smisurata emozione in maschera con la 31esima edizione del Carnevale Supersanese. L’evento, previsto per domenica 6 e martedì 8 marzo, è molto sentito e partecipato al punto da coinvolgere tutto il paese, registrando, anno per anno, una notevole crescita qualitativa e di partecipanti. La scorsa edizione, infatti, ha visto l’adesione di circa mille figuranti e un’enorme affluenza di visitatori. Dal 2010 l’organizzazione è affidata all’Associazione Culturale Arkà che si avvale del contributo e del patrocinio del Comune di Supersano, del patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Lecce. Il prof. Antonio Elia, presidente dell’Associazione Arkà, afferma che “per questa edizione si prevede grande partecipazione di gruppi mascherati e carri allegorici, i cui allestitori lavorano nella massima segretezza per non offrire vantaggi agli altri concorrenti e mantenere l’effetto sorpresa. Una peculiarità del Carnevale Supersanese è la presenza in sfilata di tre categorie: gruppi mascherati junior, gruppi mascherati senior e carri allegorici, ognuna con distinte classifiche e premiazioni in denaro oltre a coppe e trofei. Questa manifestazione rappresenta un enorme laboratorio che coinvolge da decenni intere generazioni offrendo ai giovani validi e costruttivi argomenti di crescita e sana socializzazione, ai meno giovani importanti momenti di socializzazione ed un buon investimento del tempo libero all’insegna della creatività e della progettualità, nella prospettiva di far divenire il tutto una vera attività produttiva per molti giovani”. La sfilata avrà inizio alle 15 con partenza da Parco Rimembranze e si snoderà lungo le strade direttrici del paese: via A. Frascaro, Piazza IV Novembre, via V. Emanuele, via B.V. Coelimanna, via S. Francesco, via Paisiello, per terminare in Piazza A. Magli dove sarà allestito il palco. Una giuria di esperti del mondo della cultura e dell’arte, nominata dall’Amministrazione Comunale, valuterà e stilerà la relativa classifica dei concorrenti. Le due serate vedranno la presenza di una conduttrice e di uno strumentista che eseguirà musica dal vivo. Nella serata di martedì 8, dopo le premiazioni, musica ad oltranza con l’esibizione del gruppo “Rino’s Garden”. (Stefano Tanisi)
Domenica 6 marzo Piazza Castello di Taurisano si vestirà a festa per il Carnevale. “Maschere… e allegria! Ncè permessu pè lli masci?” è lo slogan della serata in maschera, organizzata dal Comune in collaborazione con varie Associazioni operanti sul territorio, durante la quale si alterneranno sfilate in maschera e musica. Alle 15 è previsto il raduno; alle 16 la Scuola “Charlye Dance” farà ballare tutti i presenti con il divertertismo. A metà serata saranno premiate le maschere dei bambini, mentre alle 19 si esibirà il gruppo “Boulevard Dreams”. Alle 20 sarà la volta della premiazione di giovani e adulti. La serata si chiuderà con la musica dell’Associazione Musicale “La pizzica te lu Pepe”, alle 20,30, e con le note della cover band “Un giorno da Liga”, alle 21. (Pierangelo Tempesta)
Edizione numero 25 per il Carnevale Neretino, organizzato dal Centro Turistico Giovanile, guidato dal neo presidente Luigi Potenza. L’appuntamento con la tradizionale sfilata dei carri, dei gruppi mascherati e delle maschere singole è fissato per lunedì 7 marzo, con raduno alle 14,30 in Largo San Gerardo e partenza prevista alle 15. L’itinerario è quello consueto, che da San Gerardo passa per via Due Aie, via Michele Gaballo, via Duca degli Abruzzi, via Grassi, Corso Galliano ed arriva in via XXV Luglio, dove sarà allestito il palco per la premiazione. In palio, come ogni anno, premi in denaro e coppe che verranno assegnati in due momenti diversi: ai carri e ai gruppi mascherati, subito dopo la sfilata, mentre alle maschere singole, alle coppie e ai carretti durante il “Veglioncino dei bambini” che si terrà domenica 13 marzo, alle 16, all’interno della Piazza Coperta nel Chiostro dei Carmelitani. L’evento – a causa della pessima situazione finanziaria in cui versa il bilancio municipale – è patrocinato dal Comune di Nardò (che gli anni scorsi, invece, lo organizzava in collaborazione con il CTG), dalla Provincia di Lecce e dalla Regione Puglia. (Ilaria Marinaci)
In Piazza Dante, a Castro Marina, l’edizione 2011 del Carnevale, nei pomeriggi di domenica 6 e martedì 8 marzo. Piccoli e grandi in maschera tra stelle filanti e coriandoli. Inoltre, dalle 15 di domenica 6, la gara di pasticceria, sempre in Piazza Dante, con ben 16 pasticceria partecipanti, provenienti da numerosi paesi. Ed alla fine della manifestazione, degustazione gratuita delle torte in gara.
A Lecce è l’Associazione culturale Specimen a ridare vita al Carnevale con la rassegna “Carnascialia”. Il corteo, in programma domenica 6 marzo, partirà alle 18 dall’ex Convento dei Teatini e giungerà in Piazza Sant’Oronzo dove ci sarà animazione musicale e teatrale. Gran finale in musica, alle 20, nel Chiostro dei Teatini.
A Borgagne (Melendugno) assolutamente da vedere la colorata baraonda di mascherine che sfileranno sotto l’organizzazione della Pro Loco domenica 6, con partenza dalle 15,30 dalla Villa comunale.
Giorgilorio, frazione di Surbo, festeggia il Carnevale sia domenica 6 (nella piazza dell’Oratorio (con la 10^ edizione del “Veglionissimo dei bambini”) che martedì 8 (dalle 15,30, per le vie del quartiere, la riproposizione de “la morte de lu Paulinu”).
Grandissima la kermesse di Aradeo (24^ edizione), sempre a cura del gruppo “Oscar Tramacere”, domenica 6 e martedì 8: tutti andranno al seguito del personaggio tipico del Carnevale locale, “Lu Sciacuddhruzzi”. Sfileranno anche sei maestosi carri. Il finale sabato 12 con la “Pentolaccia”, il “Trenino di Carnevale” e la musica dal vivo dei Dj.
Il Carnevale di Salice Salentino (2^ edizione) s’intitolerà “Differenziamoci”: costumi e quant’altro verranno preparati con materiale da riciclo. Appuntamento domenica 6 con ritrovo alle 14,30 in via Umberto I. Sabato 12, al Centro Polifunzionale (via Leone, 36), la Pentolaccia per i bambini alle 15 e per i grandi alle 20,30.
A Vernole ci si divertirà lunedì 7 con la 7^ edizione: partenza della sfilata alle 14 dalla Villa comunale ed al ritorno musica, balli e premiazione.
A Melendugno, martedì 8, tutti gli occhi saranno per la maschera tipica, la dolcissima Mielina, piccola ape. Il via alle 14,30 dal campo sportivo; al ritorno, in Piazza Pertini, scoppiettante chiusura con fuochi d’artificio e le “Belle ma Belle”.
A Melissano quarta edizione del Carnevale ideato ed organizzato dall’Associazione Amici del Piper. Si svilupperà nelle giornate di domenica 6 e martedì 8 marzo, sempre con il via alle 14 da Largo Stazione. Il corteo, scortato dal Concerto bandistico Città di Taviano e dalle majorettes “Musicamica” sempre di taviano, giungerà in Largo Gesù Redentore dove ci si continuerà a divertire e verranno assegnati i premi con la consegna del Trofeo “Copertina” alla maschera più brillante.
“La festa de lu Purgianella” è il tema del Carnevale di Leuca e Castrignano del Capo. Doppio l’appuntamento organizzato dall’Associazione “Estremo Lembo”: domenica 6 marzo il ritrovo sarà alla Torre dell’Omo morto di Leuca alle 13,30 e poi si sfilerà per tutto il Lungomare Cristoforo Colombo dove la festa proseguirà per tutta la serata. Martedì 8, sempre alle 13,30, di nuovo in maschera ma stavolta con raduno a Patù, da dove partirà il corteo in direzione di Castrignano del Capo: qui, in Piazza Mercato, si saluterà il Carnevale 2011 con musica, intrattenimento e le premiazioni.
Attualità
“Vita mia”: il film di Winspeare al Torino Film Festival
Il film è stato girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria Di Leuca
La Fondazione Apulia Film Commission e la Regione Puglia saranno presenti alla 43ª edizione del Torino Film Festival con “Vita Mia” di Edoardo Winspeare.
Il nuovo film del regista di Depressa di Tricase, girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria di Leuca, sarà programmato nella sezione Zibaldone mercoledì 26 novembre alle 18,15 (Sala due Cinema Romano- Galleria Subalpina).
Protagonisti della vicenda sono: Dominique Sanda, Celeste Casciaro, Ninni Bruschetta, Ignazio Oliva, Karolina Porcari, Johanna Orsini, Francesca Ziggiotti, Dora Sztarenki, Josef Scholler, con la partecipazione di Stefan Liechtenstein e Christian Liechtenstein.
Il film racconta, attraverso la vita di Didi, il Novecento come una crepa luminosa.
Nobile ungherese in un’Europa attraversata dal fuoco della Storia, Didi assiste da bambina all’arrivo dei nazisti, poi al comunismo, quindi all’esilio.
In Francia cuce per sopravvivere alla Maison Dior, prima di sposare un aristocratico italiano e approdare nel silenzio dorato, ma fragile, del Salento. Il film la ritrae anziana, malata, ancora fiera.
L’arrivo di Vita, giovane pugliese chiamata ad assisterla, innesca un incontro inatteso: due mondi lontani – l’aristocrazia impoverita e la cultura popolare – che imparano a riconoscersi. Tra fatiche quotidiane, pudori e piccoli conflitti, nasce un legame capace di sospendere barriere sociali e politiche.
Il viaggio di Didi in Ungheria, intrapreso per seguire la causa di beatificazione del padre, riapre le ferite profonde della Storia: la Shoah, le colpe sopravvissute, le memorie che reclamano ascolto. Il ritorno nei luoghi dell’infanzia diventa una camera d’eco del “secolo breve”.
Grazie alla presenza forte e semplice di Vita, Didi trova infine un varco: l’accettazione del proprio passato e un fragile approdo alla serenità. In lei si riflettono i traumi e le rinascite di un intero secolo.
“Vita Mia” è prodotto da Stemal Entertainment e Saietta Film con Rai Cinema, il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. La distribuzione internazionale è affidata a Beta Cinema.
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Attualità
Questo non è amore
Progetto strategico della Polizia di Stato per sostenere le vittime e sensibilizzare la società, promuovendo una cultura basata sul genere. Michelle Hunziker testimonial della campagna di sensiziolizzazione
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “…questo non è amore”, realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine.
Le azioni realizzate dalla Polizia di Stato in tale ambito rappresentano un importante impegno istituzionale per il contrasto alla violenza di genere, nell’ottica di contribuire alla realizzazione di un cambiamento culturale più ampio che riguardi l’intera società.
Sul tema della violenza di genere c’è la consapevolezza che molte donne, anche in situazioni di pericolo, non denunciano per paura, per vergogna o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.
L’iniziativa “…questo non è amore” intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione.
Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza.
Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo.
Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.
Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure di quest’anno ha ricordato che «la violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile».
Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker che introducendo l’opuscolo ha affermato: «La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere».
Per questo motivo, “…questo non è amore” rappresenta un progetto strategico che mira a sostenere le vittime e alla sensibilizzazione della società, promuovendo una cultura basata sul genere.
L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze grazie all’impegno delle Questure, dei centri antiviolenza e degli ospedali che hanno reso operativo il Protocollo Zeus.
Al momento dell’esecuzione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l’autore delle condotte viene informato della presenza sul territorio di centri specializzati che si occupano di offrire un percorso integrato sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute.
In molti casi l’autore delle condotte che riesce a seguire il percorso psicologico riesce a interrompere la spirale della violenza e gestire gli eventuali eventi successivi, evitando la recidiva.
Nell’ottica di favorire uno scambio costante di informazioni e competenze per un intervento integrato e multidisciplinare a tutela delle vittime, sono stati sottoscritti numerosi i protocolli di collaborazione tra la Polizia di Stato e la società civile per lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione.
Le intese siglate prevedono l’attivazione di reti territoriali per un supporto immediato e coordinato posto a tutela non solo delle donne, ma anche dei figli esposti alla violenza subita dalle madri.
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Attualità
Ruote nella Storia a Tricase, l’eleganza della memoria
Tra storia, mare e motori, al volante di oltre cinquanta auto d’epoca, la tappa nel Salento del viaggio di ACI e ACI Storico alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia. Il Presidente di Automobile Club Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani: «Questa edizione sarà ricordata a lungo». Il sindaco di Tricase Antonio De Donno: «Evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie anche allo spot girato da Helen Mirren e Taylor Hackford»
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Le protagoniste assolute della tappa salentina di Ruote nella Storia sono state le oltre cinquanta eleganti vetture d’epoca che, nel fine settimana scorso, hanno trasformato Tricase in un museo a cielo aperto.
Il pubblico ha potuto ammirare quasi sessant’anni di storia dell’automobile.
Esemplari rari come la Fiat Topolino del 1952 e la Ford F1 del 1950, la raffinata Lancia Aurelia B24 del 1957 insieme alle intramontabili icone degli anni Sessanta e Settanta, dalla Fiat 500 F alla Lancia Fulvia, dalla Fiat X1/9 alle Alfa Romeo Giulia Super e GT 2000.
Gli anni successivi hanno portato in strada modelli come la Citroen Charleston, la Lancia Beta Montecarlo, la Spider Alfa Romeo degli anni Novanta e la Porsche Carrera 4 911 del 2001.
L’edizione organizzata dall’Automobile Club Lecce ha proposto anche un omaggio speciale alla storica casa Lancia, alla quale è stato dedicato un riconoscimento assegnato durante la cerimonia finale dal Lancia Club Italia.
«Questa edizione di Ruote la Storia è partita con il botto, con due premi Oscar, Helen Mirren e Taylor Hackford testimonial ufficiali», ha evidenziato Francesco Saverio Sticchi Damiani, Presidente AC Lecce, «un ringraziamento particolare va alla disponibilità del Comune di Tricase, e in particolare del sindaco Antonio De Donno, che ci ha aiutato a organizzare una tappa di “Ruote nella Storia” veramente unica. Quest’anno, per quanto riguarda la prova di avviamento alla regolarità abbiamo organizzato le due specialità di regolarità a media e con i pressostati. Abbiamo avuto 53 bellissime macchine e mi sento di dire che questa edizione sarà ricordata a lungo»
L’iniziativa, che rientra nel progetto nazionale di ACI Storico e Automobile Club d’Italia, è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Tricase ed è cofinanziata da Coesione Italia 21-27 Puglia, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia e Pugliapromozione.
Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito anche SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Salento, GAL Capo di Santa Maria di Leuca.
Il primo momento della manifestazione si è svolto di sabato pomeriggio nel centro di Tricase, con l’accoglienza all’interno di Palazzo Gallone, dove i presenti hanno potuto osservare un’antica carrozza ottocentesca della famiglia Antonaci dell’Abate, affiancata da una selezione di auto d’epoca esposte anche in piazza Pisanelli.
Nelle sale del GAL Capo di Leuca è stata allestita una mostra documentaria del Museo di Storia Patria di Tricase, dedicata al rapporto tra la comunità e la cultura dei motori.
La serata si è poi conclusa con un incontro divulgativo dedicato al tema della mobilità responsabile e del turismo legato al motorismo storico.
«“Ruote nella Storia” è un evento che non si limita a celebrare il motorismo storico, ma diventa una narrazione collettiva del territorio, della Puglia più autentica», ha evidenziato il sindaco di Tricase Antonio De Donno, «qui a Tricase, nel più bel salotto del Salento, ha sancito un legame indissolubile fra la città e chi ha cura di gioielli del passato che tramandano valori di passioni, lavoro e maestria italiani. Grazie alla famiglia Sticchi Damiani, a Francesco e al presidente Angelo, che rappresentano un pezzo di storia dell’automotive nazionale ed internazionale. Un evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie allo spot girato per la promozione nazionale da Helen Mirren e Taylor Hackford, che non finiremo mai di ringraziare».
- L’Alfa Romeo Giulia tra i muretti a secco
- La chiesa di San Domenico fa da sfondo a Ruote nella Storia
- Un momento della manifestazione svoltasi a Tricase
La domenica si è aperta presto in piazza Pisanelli, dove le vetture hanno fatto il loro ingresso per il raduno ufficiale.
I partecipanti hanno condiviso una colazione con degustazione del tradizionale pasticciotto, offerta dal Comune, prima di iniziare una passeggiata guidata nel centro storico
Successivamente la carovana ha attraversato il territorio in un percorso panoramico che ha toccato Andrano, Marina Serra e Tricase Porto, un paesaggio incantevole fatto di ulivi secolari, muretti a secco e masserie, fino a raggiungere la Quercia Vallonea, uno dei simboli naturalistici più imponenti del Salento.
L’itinerario ha ospitato due prove di avviamento alla regolarità: la prova a media denominata Vallonea, e la prova cronometrata Marina Serra.
Vincitore assoluto il leccese Flavio Greco, insieme a Maria Carla Fornari dominatore anche della prova a media a bordo della Fiat X 1/9 del 1973 di proprietà; sul podio anche Giuseppe Peschiulli, di Casarano, con Rossella Borgia su un’Alfa Romeo Giulia Spider del 1973 leader anche nella prova a tubi, e il barese Raffaele Tiberino con Luciana Pagliara su Alfa Romeo GT 2000 del 1973.
Il pranzo conviviale al ristorante Bellavista ha chiuso la manifestazione, con la consegna dei premi alle vetture più meritevoli e del Premio Speciale Lancia, assegnato alla Fulvia berlina del 1971 di Giovanni Tasco.
La targa del Lancia Club Italia ufficiale è stata consegnata da Pietro Iaquinta alla Beta Coupé del 1980 di Giuseppe Piscopo.
Una giuria di esperti ha conferito il premio Eleganza alla Aston Martin DB7 Volante, anno 1997, di proprietà di Livio Cesare Ziani, mentre la coppa per la storicità è stata assegnata alla Alfa Romeo Giulia Spider del 1964, guidata da Emilio Ampolo e Silvana Fuso.
Il premio simpatia, votato direttamente dai partecipanti, è stato conferito alla mitica Autobianchi “Bianchina” del 1963 di Emanuele Sergi.
- La Balilla
- L’Aurelia
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