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Lecce

Cicloamici Lecce Fiab: iniziative per il week end da Leuca a Lecce

Due iniziative dei Cicloamici Lecce Fiab per il fine settimana. La prima sabato 16 aprile con una suggestiva cicloescursione tra le Serre verso Finibus terrae.

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Due iniziative dei Cicloamici Lecce Fiab per il fine settimana. La prima sabato 16 aprile con una suggestiva cicloescursione tra le Serre verso Finibus terrae. A Ruggiano si monta in sella per visitare le vore di Barbarano e il Santuario di Leuca Piccola. Rinfrancati come gli antichi fedeli ci dirigeremo verso Patu’ con i suoi megaliti (Centopietre) e poi alla messapica  Veretum. Infine, attraverso un percorso vista mare, arriveremo al tramonto a Torre Vado e da qui proseguiremo per la valle del fiume Fani con Cassandra, il villaggio della Chiusa, e poi attraverseremo  Salve  per rientrare a Ruggiano e prendere il treno FSE per il rientro a Lecce.


La seconda iniziativa domenica 17 con un breve percorso cittadino a Lecce con il tricolore in sella a ricordare i Padri della Patria insieme all’Unione Ciechi ed Ipovedenti di Lecce.

In un trionfo di BiancoRossoVerde riprendono le guide in bicicletta con il “CicloGiroTricolore” che porterà i Cicloamici e i tandem dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Lecce alla riscoperta dei “luoghi della memoria” collegati alla storia dell’Italia risorgimentale e unitaria. I Padri della Patria saranno ricordati durante l’itinerario (partenza alle 10 da Piazza Sant’Oronzo) in bicicletta, tra piazze e luoghi cari alla storia di Lecce e della Patria tutta. I Cicloamici invitano tutti i partecipanti ad addobbare le biciclette con i colori della nostra bandiera. Per l’occasione sarà donata una coccarda tricolore. A condurre le bici patriottiche saranno le note storiche ed artistiche di Valentino De Luca, voce narrante dei luoghi che in città ricordano Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Libertini, Castromediano, Verri, Maccagnani, Bortone… Padri spesso ignorati, a volte dimenticati. A fine escursione i Cicloami si uniranno alla catena umana proposta dal Coordinamento Salentino “Fermiamo il Nucleare” in Piazza Sant’Oronzo alle 11,30).


Appuntamenti

SEI Festival, a Corigliano d’Otranto i 99 Posse

Anche The Passenger, Tre Allegri Ragazzi Morti, Sangumaru e Laurengel: venerdì 27 e sabato 28 giugno al Castello Volante prosegue la diciannovesima edizione del Festival di Coolclub. Tutti i concerti in cartellone

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Dedicata al tema “Cerchi nell’acqua”, in ricordo del cantautore Paolo Benvegnù, a Corigliano d’Otranto prosegue la diciannovesima edizione del SEI festival di CoolClub che accompagnerà il pubblico per tutta l’estate.

Venerdì 27 giugno (ore 20 | ingresso libero) sulle terrazze di Nuvole, cocktail bar e bistrot del Castello Volante, sarà presentato il nuovo numero di The Passenger, libro-magazine per esploratori del mondo, pubblicato dalla casa editrice Iperborea, interamente dedicato alla Puglia, in collaborazione con la rassegna Nel frattempo, dell’associazione Diffondiamo idee di valore – Conversazioni sul futuro.

Con l’editor Marco Agosta, interverrà Claudia Attimonelli (sociosemiologa, docente Media, cultura visuale e sound studies all’Università Aldo Moro di Bari), tra le autrici del volume con Nicola LagioiaDaniele RielliStefano NazziMario DesiatiLeonardo PalmisanoAndrea PivaSarah Gainsforth, Valentina PetriniOscar IarussiTeresa Maria RauzinoGabriella GenisiValerio Millefoglie con fotografie di Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni.

«Era giugno 2000 quando fu pubblicato “Sfumature”, un brano scritto e cantato da Meg, voce dei 99 Posse, che celebrava il Salento anche grazie al videoclip che mostrava i paesaggi dal finestrino del treno che conduce la protagonista da Bologna a San Cataldo […]», scrive Attimonelli nelle sue “Notti magiche“.

Non a caso, dalle 21,30, (ingresso al botteghino 20 euro | ticket in prevendita 17,50 euro su Dice – bit.ly/99PosseSEIF) nel Fossato appuntamento da non perdere con il concerto dei 99 Posse, band che ha segnato la scena indipendente italiana.

Nati nel 1991 all’interno del centro sociale Officina 99, sono stati pionieri del mondo rap e raggamuffin, contribuendo a rivoluzionare la musica popolare con brani come Rafaniello e Salario garantito.

Il debutto Curre curre guagliò (1993) ottenne la Targa Tenco e divenne colonna sonora del film Sud.

Seguono i successi Cerco tiempo (disco d’oro) e Corto circuito. Dopo una pausa nel 2001, si riuniscono nel 2009 e tornano in sala d’incisione e live.

In apertura Sangumaru, collettivo pugliese che fonde metal, hip hop, elettronica e ritmi tribali in un mix energico e coinvolgente.

Sabato 28 giugno (ore 21,30 | ingresso al botteghino 20 euro | ticket in prevendita 17,50 euro su Dice –  bit.ly/TARM_SEIFestival) i Tre Allegri Ragazzi Morti tornano al Castello Volante per una tappa del loro tour estivo.

La band mascherata più iconica del rock indipendente italiano proporrà una scaletta che attraversa oltre vent’anni di carriera, fino ad arrivare all’ultimo album Garage Pordenone (2024) e alla sua recente versione Garage Dub.

In pieno stile TARM, il concerto sarà un travolgente mix di musica, arte e identità visiva, con nuovi travestimenti e una rinnovata energia sul palco.

Tra le ultime uscite, spicca la loro personale reinterpretazione de La Canzone del Bosco, storica hit dei Punkreas, pubblicata sulle piattaforme digitali.

Il brano, riletto in chiave punk con venature di sax anni ’70, vede Davide Toffolo alla voce solista e alla chitarra elettrica, affiancato da Marcella De Gregoriis (voce de Il Mondo Prima e Dimmi), per un risultato ruvido e coinvolgente, dal sapore newyorkese. In apertura Laurengel, trio nato nell’estate 2023 dall’incontro di Jonathan Enea Costa (autore e compositore), Stefano Caiuli (polistrumentista e compositore) e Federico Leonardo Nuzzone (percussionista e producer). Il loro sound, equilibrato tra storytelling, melodia e sperimentazione, fonde elettronica accessibile con influenze rock, jazz, r&b, soul e indie.

Sempre nell’antico maniero ha preso il via il laboratorio di teatro comunitario “Frantumare le distanze“, curato dall’attrice Alessandra De Luca che si concluderà  giovedì 3 luglio (ore 20) con una restituzione pubblica ai piedi del Serbatoio idrico del comune griko, in collaborazione con l’Acquedotto Pugliese.

La musica, come l’acqua, attraversa confini e connette persone: così il SEI esplora nuovi territori artistici, portando cultura anche nel profondo Sud, che oggi suona come il centro dell’Europa.

Il SEI Festival è ideato, prodotto e promosso da CoolClub, con la direzione artistica di Cesare Liaci Veronica Clarizio, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e dei comuni di Corigliano d’OtrantoSpecchia e Melpignano, con il supporto di Vini Garofano, in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private.

TEHO TEARDO – FRIDA BOLLANI MAGONI

Spazio poi a due live più intimi con il Concerto al buio di Teho Teardo, uno dei più eclettici artisti del panorama musicale europeo al Castello Carlo V di Lecce (venerdì 4 luglio) e l’esibizione della pianista e compositrice Frida Bollani Magoni in Piazza San Giorgio Melpignano (sabato 19 luglio).

LA TRE GIORNI AL CASTELLO VOLANTE

Da giovedì 24 a sabato 26 luglio la tre giorni centrale tra il fossato e le terrazze del Castello Volante di Corigliano d’Otranto.

Si parte giovedì 24 luglio con il cantautore Giorgio Poi, appena uscito con Schegge, l’attesissimo quarto album di inediti, il sorprendente collettivo Tamango e Altea, giovane artista in continua evoluzione.

Venerdì 25 luglio il secondo appuntamento accoglierà la band Il Mago del Gelato, affascinata dalla varietà culturale del mondo, e Seun Kuti & Egypt 80.

Il musicista, cantante e compositore nigeriano porta avanti l’eredità politica e musicale di suo padre Fela, pioniere dell’afrobeat.

L’after show ospiterà il polistrumentista, dj e produttore inglese Quantic con le sue selezioni che spaziano dalla cumbia al jazz, dai ritmi disco alla bossa nova.

Queste due serate si apriranno al Serbatoio idrico con le Jams delle studentesse e degli studenti del Dams dell’Università del Salento e con la musica di RafQu.

Sabato 26 luglio, infine, la cantautrice salentina Gaia Rollo, la percussionista e performer Kyoto, la band garage-cumbia-marimba-punk messicana Son Rompe Pera condivideranno la serata con il giovane chitarrista e cantautore siciliano Marco Castello.

UN AGOSTO DI MUSICA

Audace, irriverente e divertente, martedì 5 agosto al Castello Volante arriva il duo britannico Lambrini Girls, una perfetta band punk che mescola satira politica, mascolinità tossica e supporto alla comunità LGBTQ+.

Apertura affidata a Neoprimitivi e Pallida Cavtat.

Giovedì 7 agosto nell’atrio di Palazzo Risolo a Specchia si esibiranno A morte l’amore e The Winstons, power trio keyboard/bass/drum che per molti aspetti resta un unico nel panorama musicale.

Venerdì 8 agosto a Corigliano d’Otranto in scena la Ballata per la Katër I Radës di Factory Compagnia Transadriatica scritta da Giorgia Salicandro, diretta da Tonio De Nitto con Sara Bevilacqua e Riccardo Lanzarone con musiche composte ed eseguite dal vivo dal violoncellista Redi Hasa.

Sabato 9 agosto, dopo l’opening act di Cigno, gli Offlaga Disco Pax saranno, sempre al Castello Volante, per celebrare il ventennale di “Socialismo Tascabile (Prove Tecniche di Trasmissione)”, album di debutto che ha segnato un’epoca con la sua miscela di elettronica minimale, post-punk e testi narrati, tra ironia tagliente e memoria storica.

Grazie alla collaborazione e alla sinergia con il festival OverSound Music Festivallunedì 11 agosto (biglietti su Ticketone, Vivaticket e Ticketsms) alle Cave del Duca di Lecce atterrerà il cantautore Lucio Corsi, che torna nella lineup del SEI Festival dopo la sorprendente  esibizione dell’estate 2020.

Giovedì 21 agosto grande attesa a Corigliano d’Otranto per gli statunitensi DIIV, che hanno sicuramente lasciato il segno nello shoegaze di ultima generazione e nella musica “delle chitarre”, affiancati dal duo milanese Pinhdar.

Gran finale all’alba di domenica 24 agosto al Faro di Punta Palascìa a Otranto con l’inconfondibile sound dei salentini Inude.

IL SEI FESTIVAL

Ideata, prodotta e promossa da Coolclub, in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private, la manifestazione è l’anima alternativa della Puglia. Dal 2006 il SEI Festival celebra la carriera di artisti affermati, sia internazionali che nazionali, e scopre nuovi talenti.

Tra i protagonisti delle prime diciotto edizioni Arab Strap, Beach Fossils, Gogol Bordello, Cat Power, Dengue Dengue Dengue, Kings of Convenience, Joan As Police Woman, Goran Bregovic, Lee Ranaldo, Patrick Watson, Peter Hook and the Light, Suzanne Vega, Shame, Thurston Moore Group, The Jon Spencer Blues Explosion, Yīn Yīn, Afterhours, CCCP – Fedeli alla Linea, Calibro 35, Calcutta, Clap! Clap!, Daniele Silvestri, Francesco Bianconi, Niccolò Fabi, Il Teatro degli Orrori, Tre Allegri Ragazzi Morti, Venerus, Populous e molti altri.

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Attualità

Cinema Made in Salento: A Luci Spente

Premiato al festival dedicato alle storie vere, prossimamente su Sky Documentaries. Il film di Mattia Epifani emoziona il Biografilm festival. Il regista salentino racconta la caduta di Loris Stecca, stella della boxe degli anni ‘80

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La giuria della sezione competitiva Biografilm Italia della 21ª edizione del Biografilm Festival – International Celebration of Lives ha assegnato la Menzione Speciale BPER – Biografilm Italia 2025 al film A luci spente del regista leccese Mattia Epifani, prodotto da Rodaggio.

«Un film onesto, che non cerca di trasformare il suo protagonista in ciò che non è, non ne smussa gli angoli ma ne mette in luce le fragilità», scrivono nelle motivazioni i giurati Lucia Tralli, Matteo Bisato e Alessandro De Bon, «le immagini raccontano con sensibilità un personaggio rimasto sospeso nel momento più alto della sua carriera, in un incontro che non è riuscito a vincere ma che continua a combattere».

A luci spente racconta Loris Stecca, il più giovane campione del mondo di boxe nella storia dello sport italiano.

Partito da Sant’Arcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, raggiunge il vertice della boxe nella categoria gallo nel 1984, a 23 anni.

Poi la caduta.

Oggi Loris ha 64 anni.

Dopo aver scontato otto anni di reclusione per tentato omicidio, lavora come netturbino per una cooperativa sociale.

Prova a rialzarsi

Nella sua mente risuona ancora il conto dei secondi del match contro il portoricano Callejas.

Al suo fianco ci sono Rachele, che lo accompagna nel sogno di una nuova palestra, e un insolito mentore spirituale, che tenta di parlare alla sua anima. Dentro, c’è ancora una rabbia senza fine.

Presentato in prima mondiale presso la Sala Mastroianni del Cinema Lumière di Bologna, e prossimamente in onda su Sky Documentaries, A luci spente è scritto da Mattia Epifani, Francesco Lefons e Massimo Tiburli Marini, con la fotografia di Stefano Tramacere e il montaggio di Mattia Soranzo.

Il regista Mattia Epifani

«È il ritratto di un uomo che ancora oggi, dolorosamente, non riesce a vivere senza un avversario e, quando non lo trova fuori, lo cerca dentro di sé», racconta Mattia Epifani nelle note di regia, «rispetto alla vicenda sportiva di Loris, che è una straordinaria storia di boxe degli anni ’80, il film allarga lo sguardo all’insieme della sua esperienza di vita, tormentata e controversa. Una vita violenta, con i suoi abissi e i suoi tentativi di redenzione. Una vita in cui la boxe, con il suo carico di lotta, colpi dati e presi in faccia, e la forza fisica e mentale di rialzarsi dopo ogni caduta, è rimasta sempre il filo conduttore».

Prodotto da Rodaggio con il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Emilia-Romagna Film Commission e Apulia Film Commission, il film è prodotto da Alessandro Marotto e Silva Fedrigo.

A luci spente rappresenta il coronamento di un percorso iniziato nel 2022, quando il progetto – ancora in fase di sviluppo – si è aggiudicato il Best Emilia-Romagna Project Award nell’ambito del Bio to B | Industry Days, il mercato audiovisivo che Biografilm dedica ai professionisti del settore cine-televisivo.

A luci spente è la storia di una parabola umana e sportiva, sul tormento della rabbia e sulla possibilità di superare la sconfitta.

Un racconto che attraversa il presente e il passato di Loris Stecca, la sua lotta contro il mondo, nel tentativo di ricostruire un rapporto pacifico con sé stesso e con gli altri.

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Approfondimenti

Per svelare i misteri celati apre il laboratorio archeologico di Torre Guaceto

Dalla scoperta della necropoli avvenuta nel 2019 a oggi, sono state recuperate 108 urne provviste di ciotole di copertura, deposte il più delle volte in pozzetti scavati nella roccia e poi coperti con piccoli accumuli di terra. In qualche caso, gli archeologi portato alla luce tombe di pregio recanti un cippo in pietra che ne segnalava la posizione e con all’interno urne decorate con motivi geometrici e corredi in bronzo e ambra…

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A tu per tu con con i ricercatori: apre il laboratorio archeologico di Torre Guaceto, fino al 30 giugno si potrà assistere ai microscavi sulle urne cinerarie della riserva

I ricercatori stanno portando alla luce i misteri celati nelle urne rinvenute nella necropoli a cremazione di Torre Guaceto.

Per l’occasione, fino al 30 giugno, gli utenti potranno accedere liberamente al laboratorio archeologico del Consorzio di Gestione della riserva e ascoltare il racconto della storia del luogo.

Lo studio della necropoli a cremazione dell’età del Bronzo continua e, mentre nelle annualità precedenti si è svolto sul campo con campagne di scavo, quest’anno è condotto nel laboratorio archeologico di Torre Guaceto.

Il team di ricerca del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento diretto dal professore Teodoro Scarano, in accordo con la Soprintendenza, ha avviato presso il laboratorio di archeologia di Torre Guaceto una campagna di studio delle urne rinvenute nel corso delle ultime due campagne di scavo nell’area della necropoli che si estende sotto la sabbia della spiaggia delle conchiglie dell’area protetta.

Le attività vedono la partecipazione degli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale, della Scuola di specializzazione in Beni archeologici e di assegnisti e dottorandi del Dipartimento di Beni Culturali dell’Ateneo salentino che svolgono attività didattiche e tirocini curriculari.

I microscavi delle urne cinerarie, ovvero la lenta rimozione del terriccio che le riempie al fine di individuare i resti ossei dei defunti e gli eventuali oggetti di corredo che li accompagnano, stanno restituendo importanti testimonianze relative sia ai resti umani, sia agli oggetti deposti che consentiranno di ricostruire i costumi funerari delle comunità dell’età del Bronzo, secondo millennio a.C., di Torre Guaceto e di raccontare le storie di questi individui.

Dalla scoperta della necropoli avvenuta nel 2019 a oggi, sono state recuperate 108 urne provviste di ciotole di copertura, deposte il più delle volte in pozzetti scavati nella roccia e poi coperti con piccoli accumuli di terra. In qualche caso, gli archeologi portato alla luce tombe di pregio recanti un cippo in pietra che ne segnalava la posizione e con all’interno urne decorate con motivi geometrici e corredi in bronzo e ambra.

Torre Guaceto è l’unica riserva italiana ad avere un laboratorio di archeologia, un luogo nel quale giungono i materiali provenienti dalle ricerche in corso nel territorio e nel quale si svolgono tutte le attività di processamento e studio – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione dell’area protetta, Rocky Malatesta – “Questo grazie alla grande attenzione dell’ente per l’ambito storico-archeologico, gli investimenti fatti negli anni per la ricerca e la conservazione e ad una convenzione stipulata tra noi del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi e Lecce e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.

E siamo convinti che tanta bellezza e conoscenza debba essere alla portata di tutti – ha sottolineato il presidente del Consorzio -, da qui la decisione di aprire le porte del nostro laboratorio per permettere agli utenti di assistere al lavoro degli archeologi e di scoprire la nostra storia”.

Da oggi e fino al 30 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, il team dell’Università del Salento accoglierà gli utenti presso il laboratorio di Torre Guaceto, nella borgata di Serranova, la posizione https://g.co/kgs/Lfye3iF

Crediamo nella ricerca e nella conoscenza per tutti – ha chiuso il presidente del Consorzio, Malatesta -, dal 2008 investiamo nelle indagini archeologiche e valorizziamo il nostro patrimonio, sostenendo il gruppo di ricerca dell’Università del Salento nello svolgimento dell’attività di studio, collaborando alla scrittura di progetti che hanno poi consentito di realizzare gli allestimenti museali della della torre e del centro visite, dando vita al laboratorio archeologico di Torre Guaceto, ma non ci fermiamo, ora l’obiettivo è creare un vero e proprio museo”.

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