Attualità
Ciclomotori: è obbligatoria la sostituzione del contrassegno di identificazione con la targa
“I proprietari di ciclomotori che circolano con il contrassegno di identificazione (a 5 cifre) hanno l’obbligo di sostituirlo con la targa (a 6 cifre).

“I proprietari di ciclomotori che circolano con il contrassegno di identificazione (a 5 cifre) hanno l’obbligo di sostituirlo con la targa (a 6 cifre). Il certificato di idoneità sarà sostituito dal certificato di circolazione. Il termine entro il quale i proprietari dovranno regolarizzare i propri ciclomotori è fissato dal Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2 febbraio 2011 (G.U. n. 76 del 2 aprile 2011)”.
Il Decreto dispone che “entro il 1° giugno 2011 dovranno adeguarsi al nuovo sistema di targatura i ciclomotori il cui contrassegno ha una sequenza che inizia con il numero “0”, “1” o “2”; entro il 31 luglio 2011 dovranno adeguarsi al nuovo sistema di targatura i ciclomotori il cui contrassegno ha una sequenza che inizia con il numero “3”, “4” o “5”; entro il 29 settembre 2011 dovranno adeguarsi al nuovo sistema di targatura i ciclomotori il cui contrassegno ha una sequenza che inizia con il numero “6”, “7” o “8”; entro il 28 novembre 2011 dovranno adeguarsi al nuovo sistema di targatura i ciclomotori il cui contrassegno ha una sequenza che inizia con il numero “9” o con la lettera “A”.
Chi non adegua il proprio ciclomotore alle nuova normativa potrà essere soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria”. Per aggiornare il proprio ciclomotore al nuovo sistema di targhe “è sufficiente”, prosegue la nota, “presentarsi presso gli Uffici della Motorizzazione Civile con la fotocopia di un documento, compilare un’autocertificazione relativa alla proprietà del veicolo ed effettuare alcuni versamenti. È possibile rivolgersi, altresì, ad un’agenzia abilitata”. Ulteriori informazioni sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, www.ilportaledellautomobilista.it.
Attualità
Specchia, incidente nella Zona industriale
Scontro tra un furgone e un’utilitaria. Necessario l’intervento dei sanitari del 118

Incidente stradale sulla provinciale tra Miggiano e Specchia, nei pressi della OLC.
Per cause in corso di accertamento, un furgone ed una Lancia Y si sono scontrate.
L’urto è stato decisamente violento tanto da richiedere per una delle persone coinvolte l’intervento dei sanitari del 118.
L’autista del furgone infatto è stato accompagnato con l’ambulanza in ospedale per accertamenti.
Sul posto per regolamentare il traffico e stabilire la dinamica dell’incidente anche gli agenti della Polizia Locale.
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Attualità
Ilaria D’Amico a Unisalento
“Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista”, con la giornalista e conduttrice televisiva

Si intitola “Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista” l’incontro in corso, nell’aula 2 della palazzina R3 del Dipartimento di Scienze giuridiche, a Ecotekne.
Ospite d’eccezione, la giornalista e conduttrice televisiva Ilaria D’Amico.
I saluti istituzionali affidati al professor Attilio Pisanò, presidente del Corso di laurea in Diritto e management dello sport e alla professoressa Maria Vittoria Dell’Anna, presidente dei corsi di laurea di area Comunicazione.
A seguire l’intervista a D’Amico e, in conclusione, gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, il professor Luigi Melica e del delegato alla Comunicazione, il professor Stefano Cristante.
Il seminario è organizzato con la collaborazione del Centro Studi di Diritto Sportivo Vittorio Mormando e rientra nell’ambito delle attività del Corso per Direttore Sportivo del Dipartimento di Scienze Giuridiche di UniSalento e della rassegna “Comunicazione incontra” dei corsi di laurea di Comunicazione.
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Attualità
RSA e Centri diurni, cresce il malcontento
Margilio (Aiop Puglia): «Disattesi gli impegni presi dalla Regione Puglia con le Associazioni di categoria. Auspichiamo adozione di un atto integrativo».

«Gli impegni presi dalla Regione Puglia lo scorso gennaio su RSA e Centri diurni sono stati disattesi. Siamo dispiaciuti e amareggiati; non solo abbiamo atteso quattro mesi per leggere il provvedimento, ma il testo approvato dalla Giunta regionale non è corrispondente a quanto concordato in un incontro ufficiale con la Regione e le associazioni di categoria lo scorso gennaio».
Così Fabio Margilio, presidente dell’Aiop Puglia, la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle Aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali di diritto privato, dopo aver letto la delibera di Giunta notificata all’AIOP e con la quale la Regione ha stanziato le risorse necessarie a RSA e Centri Diurni per il 2025.
«In primis ci era stato garantito che i contratti con le strutture avrebbero avuto una valenza biennale per consentire alle Aziende sanitarie una pianificazione di più ampio respiro; invece», spiega il presidente di Aiop Puglia, «la delibera fa riferimento solo all’anno 2025, nonostante oramai siamo a maggio ed è già trascorsa quasi la metà del 2025. Inoltre, era stata stabilita la contrattualizzazione dalla data del 2 febbraio di tutte le strutture non ancora contrattualizzate per mancanza di risorse finanziarie in possesso dei requisiti normativi, così come la possibilità per le sei strutture pugliesi sociali ex art. 67 di convertirsi in RSA; di tutto questo, però, non c’è traccia nella delibera. Infine, non ci convince la procedura di assegnazione dei due posti letto aggiuntivi nelle RSA per i pazienti in Cure Estensive dimessi dagli Ospedali: così come è pensata e in assenza di ulteriori disposizioni e precisazioni, questa procedura arrecherebbe solo un danno economico ai gestori».
«Il provvedimento, dunque, è deludente», conclude Margilio, «il nostro auspicio è un atto integrativo pienamente rispondente a quanto concordato solo pochi mesi fa con la Regione».
Aiop Puglia è la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali.
L’associazione ha tra i suoi obiettivi valorizzare il ruolo delle realtà imprenditoriali associate che gestiscono circa 30 cliniche con oltre 4mila posti letto, occupando più di 5mila persone tra medici, infermieri, tecnici e operatori di supporto.
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