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Sport

Calcio, Lecce: Munari finisce al Palermo

La Società giallorossa vince una busta su due: torna Cacìa (ma sarà ceduto altrove), saluta Munari, per il quale i siciliani hanno offerto di più.

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Il Lecce saluta Munari


Il Lecce vince una busta su due. Dopo gli esiti d’un venerdì caldissimo e ricco di ufficialità, sabato mattina sono state aperte le buste legate alle comproprietà non risolte: torna in Salento Cacìa (1,05 milioni contro i 750 mila euro offerti dal Piacenza), ma sarà ceduto, viste le richieste di Catania e Sampdoria. Munari, invece, fa ritorno al Palermo, che ha offerto 314 mila euro contro i 218 inseriti in busta dal Lecce e probabilmente lo cederà altrove, utilizzandolo come pedina di scambio.


Nel frattempo, Antonio Rosati è sempre più vicino al Napoli. Una mezza ammissione arriva da Giovanni Semeraro. «So che c’è stato un incontro a cena mercoledì sera tra i nostri dirigenti ed il d. s. Bigon — ha detto il patron —. Credo che tutto sia andato per il meglio e spero che alla fine vada al Napoli. Si tratta di un portiere promettente, con un grande futuro» . Più ermetico, invece, Carlo Osti: «Stiamo trattando, vedremo», ha fatto sapere da Milano il d. s. giallorosso. Ma tutti gli indizi spingono ormai Rosati verso il club partenopeo.

La sensazione, insomma, è che la trattativa sia in dirittura d’arrivo. Rosati alla fine lascerà il Lecce (per poco più di 3 milioni), con un bilancio di 116 partite in campionato tra i professionisti e due scudetti vinti con la Primavera (con una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana). E sul piano economico per il Lecce sarà un affare. Cresciuto nel settore giovanile, il portiere di Palombara Sabina è valutato circa tre milioni e mezzo. Se l’operazione andrà in porto, il Lecce potrà concretizzare una plusvalenza significativa, anche se non sarà facile trovare un sostituto all’altezza. In ogni caso, il Lecce sta pensando a Christian Puggioni. Il portiere genovese, reduce da una buona stagione con la Reggina, ha già giocato in A e anche in fatto di esperienza si farebbe preferire ad Alberto Frison, ex del Vicenza (appena rientrato dal prestito a Frosinone). L’ultima parola spetterà al tecnico Eusebio Di Francesco.


Giorgio Coluccia


Appuntamenti

Noemi Cazzato, 14 anni ai mondiali di Taekwondo a Fujairah

Campionessa italiana, Noemi Cazzato è anche Ambasciatrice Mabasta Dal 10 al 14 maggio. Prima della partenza l’in bocca al lupo del presidente Mattarella, presidente Malagò e del ministro Abodi

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La giovanissima salentina Noemi Cazzato, 14 anni, Campionessa Italiana Cadetti di Taekwondo nella categoria -51Kg, insieme al resto del team Italia, è atterrata negli Emirati Arabi. A partire da domani, 10 maggio, parteciperà ai Mondiali di Taekwondo a Fujairah che si terranno fino a martedì 14 maggio.

Prima della partenza del team azzurro, c’è stata la storica visita presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale, insieme al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, al Presidente del CONI, Giovanni Malagò e a numerose altre autorità del panorama istituzionale e sportivo, ha salutato e augurato il meglio a tutti gli atleti che saranno impegnati nei mondiali e al presidente della FITA – Federazione Italiana Taekwondo Angelo Cito.

Nel suo intervento, il Presidente Mattarella ha dichiarato: «Voglio ringraziarvi per tanti motivi, in primis per l’opportunità offerta con questa visita al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, una struttura straordinaria, all’avanguardia, punto di riferimento per lo sport nazionale. Questo centro racchiude tradizione e futuro, dai tempi di Giulio Onesti fino alla presidenza di Giovanni Malagò, con tanti successi raccolti. Vi ringrazio per avermi generosamente associato ai vostri meriti da protagonisti dello sport. Mi sento abusivo, ma vi ringrazio per ciò che fate ogni giorno. Dietro ogni successo ci sono allenamento, rinunce e determinazione. È questo che consente di superare i propri limiti e raggiungere i risultati. Lo sport trasmette valori importanti: convivenza, rispetto, relazione con gli altri. È un messaggio prezioso per i nostri giovani e un arricchimento per la società intera.»

Angelo Cito, Presidente della Federazione Italiana Taekwondo, ha commentato: «Un grazie di cuore al Presidente Mattarella per la sua gentilezza e straordinaria disponibilità. Con la sua storica visita al CPO Giulio Onesti, ci ha regalato un momento davvero speciale. Per noi del Taekwondo è stato motivo di grande emozione vederlo assistere alla dimostrazione del Ciao Team, impegnato nel diffondere i valori della pace, dell’accoglienza e della solidarietà attraverso lo sport, valori fortemente condivisi dal nostro Presidente.»

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Sport

Tricase fa canestro. Nonostante tutto

L’Asd Basket Tricase trionfa nella fase Silver del campionato FIP Under 14. Primo posto con 9 vittorie e una sola sconfitta; migliore difesa e migliore attacco. Ora le fasi regionali

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Il basket è forse uno degli sport più belli da praticare e da seguire sia dal vivo che in Tv.

Resta però complicata (eufemismo) la sua diffusione, soprattutto da noi al sud, anche per la mancanza atavica di strutture.

Insomma, è poco diffuso perché non ci sono strutture, niente finanziamenti perché è poco diffuso: il classico cane che si morde la coda…

In alcune sacche però resiste, grazie alla passione e al sacrifico di pochi che tra mille difficoltà riescono ancora a proporre e insegnare basket.

È il caso di Giovanni Nesca presidente dell’Asd Basket Tricase che ha portato i suoi ragazzi a primeggiare nella fase Silver del campionato FIP Under 14.

I tricasini hanno consolidato il primo posto in classifica e vinto al quale hanno partecipato società ben navigate nel mondo della pallacanestro salentina.

Lo score è impressionante: 9 vittorie e una sola sconfitta; migliore difesa e migliore attacco.

Eppure, l’avventura non era cominciata nel migliore dei modi e nessuno forse avrebbe scommesso un centesimo durante le fasi iniziali.

Nessuno, tranne loro: i coach Gabriele e Simone Stifini, anch’essi alla prima esperienza da allenatori in un campionato FIP, grazie al benestare del presidente Giovanni Nesca.

La squadra col tempo è cresciuta, partita dopo partita, imparando a migliorarsi e ad avere la giusta attitudine sul campo da gioco.

Mentre gli allenamenti confermavano che i ragazzi apprendevano e mettevano in pratica quanto gli veniva insegnato, la loro autostima si consolidava, sino a trasformarsi in sicurezza e convinzione delle proprie capacità, che li ha portati all’importante e inaspettato traguardo.

«Ringraziamo di cuore tutti i genitori che hanno creduto nel progetto dei due giovani allenatori e della società Basket Tricase», ha postato Giovanni Nesca, «seguendo e incoraggiando i propri figli nella loro passione. Ora testa alle fasi regionali». «Anche se», ammette il  presidente, « il percorso non è stato facile: trasferte, sacrifici, intoppi, delusioni, infortuni e quant’altro hanno reso tortuoso il cammino».

Nesca ha voluto ringraziare anche l’Associazione “Memorial Antonio Stifini”- Streetbasket, «che ha continuamente seguito e fornito un importante supporto nella crescita della pallacanestro a Tricase, al pubblico e a tutti coloro che ogni giorno ci credono».

Infine, i due giovani coach, i gemelli Stifini: «È stata dura, ma i nostri ragazzi l’hanno fatta. Grazie per i bei momenti che ci avete regalato. Siamo grati anche a tutte le società che ci hanno ospitato e con cui si è avuto il piacere di interscambiare momenti di vita e di sport, durante questa nuova e importante esperienza».

Perché lo Sport è benessere e passione; è mettersi in gioco con sé stessi e con gli altri; è sana competizione, è un continuo superamento dei propri limiti; è imparare a stare insieme agli altri e superare ogni tipo di barriera, fisica e culturale.

E, tra gli sport, il basket è il terzo spiù seguito al mondo con 2,3 miliardi di appassionati.

Questo fa sì che si posizioni terzo in classifica dopo il calcio e il cricket.

Anche per questo e merita i suoi spazi e le sue strutture. Si, anche a Tricase…

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Casarano

Che festa al “Capozza”!

Pari contro l’Ischia, Giancarlo Malcore, capocannoniere del girone H con 17 reti. Grandi festeggiamenti per la promozione prima allo stadio e poi in città

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CASARANO-ISCHIA 1-1

Reti: pt 6′ Pisczeck (I), st 41′ rig. Malcore

Note: spettatori 5000. Casarano promosso in serie C (alla poule scudetto 11/05).

Di fronte a oltre cinquemila spettatori e ad una coreografia spettacolare prima dell’incontro, i Rossoazzurri di mister Vito Di Bari corrono il rischio di perdere l’imbattibilità del Capozza.

Non poco hanno contribuito l’atmosfera di festa per la promozione conseguita già da due giornate e la passerella offerta a tutti i calciatori scarsamente utilizzati nell’arco del Campionato, alcuni bravi juniores compresi.

Toglie le castagne dal fuoco un rigore concesso per atterramento di Loiodice e realizzato da Giancarlo Malcore, che diviene così il capocannoniere del girone con 17 reti.

Al termine della partita ha luogo la cerimonia ufficiale della premiazione con la consegna del Trofeo e medaglie per tutti calciatori (anche con una sola presenza) da parte della Lega Nazionale Dilettanti.

Dopo cori e foto della squadra sotto ogni settore dello stadio, la festa si è trasferita in piazza Indipendenza, con la presentazione dei calciatori e tecnici, protagonisti della promozione tra i professionisti.

Prende la parola il presidente Antonio Filograna Sergio con una sintesi da ovazione: “Avevamo una grande voglia, ma soprattutto una grande squadra, una famiglia. Questi giocatori verranno ricordati nel tempo, come quelli che 45 anni fa ci portarono in serie C“.

E conclude: “Questo risultato dimostra che quando Casarano è unita può arrivare in alto“.

Ennesima gragnuola di fuochi d’artificio la risposta.

Giuseppe Lagna

Inserto de “il Gallo” sul CASARANO IN SERIE C, scaricalo cliccando qui

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