News & Salento
Caprarica del Capo e la “Macaria Cistareddha”
Lunedì 8 agosto nel quartiere tricasino. Non è solo una Sagra: è la memoria del riscatto di vita di una comunità di campagna che nei giorni della fatica aguzza l’ingegno
Lunedì 8 agosto nel quartiere tricasino. Non è solo una Sagra: è la memoria del riscatto di vita di una comunità di campagna che nei giorni della fatica aguzza l’ingegno per sfamarsi. Sbagliano coloro i quali si accostano alla “Macaria Cistareddha” pensando ad una delle tante sagre popolari che arricchiscono le serate dell’estate salentina. Chi pensa di addentrarsi per le strade, le corti e i frantoi ipogei che ospitano la “Macaria Cistareddha” con la curiosità di vivere una sagra di paese, corre il rischio di andarsene deluso. “Macaria Cistareddha” è la storia di una comunità che ha scelto, nel passato, di non vivere la vita come un sogno, detestando il duro lavoro dei giorni nelle cisurie (i campi) e nelle taiate (le cave di pietre a cielo aperto), ma assumendo, invece, il duro lavoro come riscatto della propria storia e della storia delle proprie famiglie. “Macaria Cistareddha” è oggi la scommessa vinta di un gruppo di giovani di Caprarica del Capo, il più popoloso quartiere di Tricase, di recuperare quella memoria attraverso il recupero della cucina di quel tempo. Un tempo neanche tanto lontano, se pensiamo che quei piatti e quella cultura del lavoro erano la trama dei giorni fino a tutti gli anni ’60 del secolo scorso. Macaria Cistareddha è la storia di quei nonni furesi (contadini e zzuccaturi, uomini de messi e de trappiti) che scelsero di non voltare la faccia agli arnesi dei loro lavori, ma li scelsero consapevolmente, sapendo che solo per loro mezzo avrebbero potuto voltare pagina alla loro miseria. E mentre gli uomini erano fuori delle loro case e paiare, le loro donne, con una sorta di macaria nelle loro mani, frutto di un’intelligenza vivissima, riuscivano a trasformare il poco che avevano in sostanziose pietanze per i loro uomini di ritorno dalle fatiche del giorno. E le giornate, che per tutti cominciavano al sorgere del sole, per le donne e gli uomini di Caprarica, avevano inizio quando i due bianchi cistareddhi (grandi uccelli bianchi) dalle mura del castello rientravano alla loro tana nel profondo della cisterna della casa di donna Pippi, casa Nuccio su via Leuca; e la loro giornata terminava quando quei due cistareddhi uscivano dalla loro tana, e, volteggiato una-due-tre volte su Piazza Sant’Andrea, ancora incoronata di altissimi eucalipti, si posavano sulla cinta di mura del vecchio castello. Insomma, la loro giornata iniziava di notte ed aveva termine di notte. “Macaria Cistareddha” è il percorso dell’anima di un intero popolo che attorno alla cucina di quei giorni riscopre il gusto di ritrovarsi comunità. Nella magica notte di lunedì 8 agosto ci sarà una cucina fatta di pietanze povere a base di legumi e verdure, ma anche di prelibati “piatti da festa” come la “pasta fatta a casa”, le varietà di carni, le verdure di stagione, le pittule, e tanto altro ancora. Il percorso sarà arricchito con opere dell’artigianato locale e dall’allestimento di una mostra artistico-artigianale all’interno di un antico frantoio ipogeo di notevole valore storico. La colonna sonora danzerà sulle note di melodie e suoni popolari che rivivranno nelle incantevoli voci di Alessia Tondo ed Emanuela Gabrieli in Salento Ensemble e nell’atmosfera balcanica della straordinaria tromba di Cesare Dell’Anna e degli Opa Cupa. E quest’anno anche la presenza dello storico gruppo folk tricasino de “Gli Ultimi”, oltre a spettacoli per i più piccoli con il Clown Lacoste.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
Appuntamenti
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Attualità
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