News & Salento
Sostituzione delle palme infette a Torre Lapillo
In questi giorni a Torre Lapillo una ditta di Carmiano provvederà alla sostituzione delle palme abbattute a causa del punteruolo rosso con circa 30 splendidi esemplari
In questi giorni a Torre Lapillo una ditta di Carmiano provvederà alla sostituzione delle palme abbattute a causa del punteruolo rosso con circa 30 splendidi esemplari di olivo, donate dalla stessa ditta al Comune di Porto Cesareo. L’iniziativa nasce dal volere dell’Amministrazione Comunale, e in particolar modo dell’assessore Antonio Greco, delegato all’Ambiente, di donare un volto nuovo al territorio cittadino e soprattutto a Torre Lapillo, che a causa del punteruolo rosso ha visto pesantemente depauperato il proprio patrimonio paesaggistico. Ciò consentirà di ripristinare le zone verdi della splendida marina che durante il periodo estivo diventa meta di migliaia di turisti provenienti da ogni parte dell’Italia e d’Europa. Parole di elogio vengono pronunciate dall’assessore Greco: “Torre Lapillo è un fiore all’occhiello del nostro turismo balneare, dunque, abbiamo voluto destinare questi splendidi esemplari, donati alla nostra Amministrazione, proprio a Torre Lapillo, con il preciso intento di sostituire le palme infettate dal famigerato punteruolo rosso, parassita che oramai si sta espandendo a macchia d’olio, creando numerosi disagi non solo al nostro paese ma anche a livello nazionale. La decisione di sostituire, poi, queste palme con olivi nasce del volere di ripristinare il paesaggio con la piantumazione di alberi che rappresentano il simbolo della nostra terra e che tanto bene si sposano con la nostra macchia mediterranea”. Le piante di olivo, verranno collocate a Torre Lapillo nei giardini di via Bonomi e nelle aiuole di via Pontano.
Appuntamenti
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E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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