Attualità
Lecce: all’Università il ciclo di incontri “Di mafia si è scritto”
Al via giovedì 1° marzo, alle 18, nella sala conferenze del Rettorato (piazza Tancredi 7) a Lecce, il ciclo di incontri dal titolo “Di mafia si è scritto”, organizzato dal Dipartimento
Al via giovedì 1° marzo, alle 18, nella sala conferenze del Rettorato (piazza Tancredi 7) a Lecce, il ciclo di incontri dal titolo “Di mafia si è scritto”, organizzato dal Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università del Salento, a cura della professoressa Francesca Lamberti, ordinario di Diritto romano, del dottor Ubaldo Villani-Lubelli, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Giuridici, e del dottor Andrea Apollonio, esperto di temi legati alla criminalità organizzata, nel corso del quale verranno presentati libri sulla mafia con una particolare attenzione alla Puglia. I curatori del ciclo si sono posti lo scopo di tracciare una nuova geografia delle organizzazioni mafiose in Italia: da Cosa Nostra alla ‘Ndrangheta, dalla Sacra Corona unita alla “nuova” mafia garganica.
Il primo incontro è con il Procuratore della Repubblica di Lucera, Domenico Seccia, che presenterà il suo “La mafia innominabile”. Domenico Seccia, originario di Barletta, è stato sostituto procuratore a Bari ed è Procuratore della Repubblica di Lucera. «Prepotente, aggressiva e sanguinosa»: così viene descritta la faida del Gargano nel suo libro “La mafia innominabile”. Un’organizzazione criminale che non trova categorie, e perciò “inqualificabile”, fatta di pastori del promontorio che fondano su ragioni arcaiche i loro metodi privi di qualsiasi tolleranza culminanti nella “lupara bianca”. I clan garganici nell’arco di 30 anni hanno provocato più di cento morti a noi conosciute pur di controllare geograficamente il traffico di droga e armi, attività molto redditizie e condivise con la “Società Foggiana”, una struttura delinquenziale legata alla Sacra Corona Unita. Domenico Seccia inquadra senza pudore questo terribile panorama, poco popolare alla cronaca giornaliera delle testate, descrivendo la nascita da sempre “negata” della mafia garganica nei tranquilli scenari. La mafia descritta da Domenico Seccio è l’altra faccia del Gargano. Quella truce e violenta della faida-mafia venuta negli ultimi decenni sempre più prepotentemente alla ribalta. Una retaggio che viene da lontano e che si pone in netto contrasto con il Gargano risplendente e laborioso sviluppatosi sulla scia del turismo. Una forte realtà di progresso contro una cultura del male difficile da annientare. Il valore aggiunto del libro “La mafia innominbile” è dato dal fatto che l’autore è un funzionario dello Stato impegnato in prima linea nella lotta a un fenomeno nato dalla più atavica attività delittuosa quale è stata quella del furto di animali, si è andato evolvendo passando attraverso il contrabbando per approdare al traffico e spaccio di stupefacenti. Una delinquenza avanzata che anche nelle aule giudiziarie, annota Seccia, si stentava a connotare come mafia. Un movimento innominabile, appunto. Un percorso complesso, tortuoso di morte e terrore che il Procuratore Seccia tratteggia ricordando fatti e sentenze che alla fine hanno dimostrato che anche sul Gargano la mafia ha preso piede favorita, purtroppo, da una malintesa cultura del silenzio. Il messaggio che l’autore del libro vuole fare arrivare è quello tendente ad attivare la responsabile consapevolezza che si è di fronte non a una rituale faida tra pastori, bensì ad un cruento scontro di mafia. Una presa d’atto che ha prodotto il rafforzato impegno delle forze di polizia e della magistratura.
I prossimi appuntamenti
I successivi tre incontri avranno come focus il Salento e la Calabria. Il 26 marzo Arturo Guastella e Nicolangelo Ghizzardi presenteranno “Taranto, tra pistole e ciminiere” e Andrea Apollonio presenterà “Cosa Nuova. Viaggio nei feudi della ‘Ndrangheta”. Entrambi gli incontri presso l’Auditorium del Museo Provinciale Sigismondo Castromediano. Il 27 aprile, infine, Rosario Tornesello presenterà “Tacco e tabacco” presso le Officine Cantelmo. Gli ultimi due incontri del ciclo avranno un profilo più generale: il primo vedrà come protagonista Petra Reski. La giornalista tedesca e corrispondente del settimanale tedesco Die Zeit presenterà “Santa Mafia. Da Palermo a Duisburg” (9 maggio, sala conferenze del Rettorato). Al secondo incontro parteciperanno il magistrato Emanuele Crescenti e gli accademici siciliani Luigi Chiara e Giovanni Moschella, che presenteranno “Mafia e Legislazione Antimafia” (25 maggio, sala conferenze del Rettorato). Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 18. Ogni incontro verrà introdotto e moderato da un docente del Dipartimento di Studi giuridici dell’Università del Salento. “Di mafia si è scritto” ha l’obiettivo di porre all’attenzione di un pubblico non esclusivamente accademico il fenomeno mafioso, in modo da poter tracciare le direttrici di una rinascita collettiva, che deve necessariamente passare per il sapere e la conoscenza del fenomeno stesso. L’iniziativa s’inserisce in una più generale sensibilità dimostrata dall’Ateneo salentino verso il fenomeno mafioso tanto che la sua facoltà giuridica è stata tra le prime in Italia ad attivare l’insegnamento di “Legislazione antimafia”.
Appuntamenti
A Vaste (di Poggiardo) ricordano Alfio, Filadelfio e Cirino
Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano…

Aria di festa a Vaste (frazione di Poggiardo) per i Santi patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, i tre Martiri vissuti nel III secolo.
I tre fratelli nacquero nella Città dei Prefetti, nel III secolo. Dai nobili natali, discendevano da Benedetta di Locuste e dal principe Vitale (o Vitalio), padre di quattro figli (la primogenita fu madre del martire Erasmo).
Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano eminentemente una derivazione ellenistica, evidenziano tre significati ben precisi: Alfio (di carnagione chiara), Filadelfo (amico del fratello), Cirino (piccolo signore). La breve vita terrena dei tre Santi si concluse in modo tragico: furono martirizzati per la loro fede Cristiana a Lentini, in Sicilia, nel 253 d.C.
La Novena in onore dei Santi Martiri, quest’anno è titolata “La Vita è un Viaggio”, (avviata il 1° maggio con l’intronizzazione dei Santi e seguita, il giorno dopo, da “Il Miracolo della vita” che si concretizza nelle braccia di una madre con la dott.ssa Adriana Carluccio che si racconta…) prosegue sabato 3 maggio con “Un Cuore che ha R-imparato a battere”: nei corridoi degli ospedali comprendi che la vita non è una gara ma una benedizione. Il dott. Stefano Primitivo si racconta…
Domenica 4, “Lungo la via che percorsero i Martiri”: alle 18,30: Pellegrinaggio e Santa Messa al Pozzo dei Martiri.
Lunedì 5, “Se ognuno di noi vedesse nel prossimo il riflesso di Dio, pensate che ci sarebbe ancora bisogno di barconi?”: la Dott.ssa Katia Botrugno si racconta…
Martedì 6, “Chiusi dentro”: viaggio nelle carceri italiane. La prof.ssa Alba Monti si racconta…
Mercoledì 7, “Vite spezzate: la tua morte è per me, per noi la più grande ingiustizia». L’avv.ssa Maria Cristina Rizzo si racconta…
Giovedì 8, “Non sono stati mamma e papà ad adottare me, ma sono stata io con il passare dei giorni, dei mesi e deglianni ad adottare loro”. Mina Monteduro si racconta…
Si entra nel vivo delle celebrazioni venerdì 9 maggio: alle 8,30: Santa Messa della vigilia; alle 19,30, la processione per le vie del paese.
Al termine, lo spettacolo itinerante della Salento Street Band, Artisti di Strada e il Dj Nico Monteduro.
Sabato 10, solennità dei Santi Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, Sante Messe alle 8, 11 e 19 (in piazza, celebrata da don Antonio Tondi, parroco di Collepasso).
Nel corso della giornata presterà servizio la Grande Orchestra di Fiati Lirica Sinfonica di Terra d’Otranto Città di Lecce, diretta dal Maestro Giancarlo Perrone.
Attualità
Taurisano e la Festa del SS Crocifisso ed il grande spettacolo
Oggi, 3 maggio, il concerto degli Audio 2, noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito…

Taurisano rinnova l’appuntamento con la tanto attesa Festa del Santissimo Crocifisso: un’occasione di fede, cultura e anche grande spettacolo che unisce la comunità in un’atmosfera unica.
Quella di quest’anno, promette di essere un’edizione speciale che anuncia emozioni forti.
Sabato 3, presso la Cappella del SS. Crocifisso, Sante Messe alle 8 e alle 10. Alle 11 traslazione della venerata immagine del SS. Crocifisso nella Chiesa SS. Apostoli San Pietro e Paolo dove sarà celebrata la Santa Messa alle 18,30.
Alle 19, la processione per le vie del paese.
Nel corso della giornata presterà servizio il Gran Concerto Bandistico Associazione “G. Verdi” di Taurisano.
In cartellone, per sabato 3 maggio, il concerto degli Audio 2, alla ribalta negli anni ’90 e duemila e noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, con i due artisti napoletani,un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito con la sua inconfondibile energia.
Dopo il concerto, nell’Area So What, street food, birra artigianale e DJ set con Manuele Arhgirò.
Attualità
Casarano Calcio: voce ai commericanti ed alla gente
Le voci, i commenti, la gioia dei tifosi e dei commercianti di Casarano per la Serie C

ESCLUSIVA
INSERTO CASARANO IN SERIE C, scaricalo cliccando sul link a seguire:
https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2025/04/Inserto-Maggio_Casarano-Serie-C.pdf
di Giuseppe Lagna
Gianni Toma (Toma Orologi)
«Felice della grande stagione e del ritorno del Casarano tra i professionisti, sarà volano economico per l’intera città. Gioisco anche per aver contribuito al rilancio della squadra alcuni anni fa».
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Annalisa Giorgino (Civico 16 Abbigliamento)
«Sono molto contenta per la vittoria del campionato, che porterà notorietà alla città e incremento alle attività commerciali».
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Agostino Malorgio (Enjoy Pizza Restaurant)
«Sono sicuro che la promozione del Casarano in serie C darà lustro anche all’economia e alla socialità nella città, con vantaggi anche nelle attività di ristorazione».
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Alessandro Venneri (Libreria Dante Alighieri)
«Sicuramente la risalita del Casarano nei professionisti apporterà ampi riflessi in tutte le attività del territorio, comprese quelle sportive e culturali».
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Paolo Mele (Bar Betitaly)
«Con il ritorno del Casarano nel professionismo tutta la città deve essere soddisfatta, perché è noto che il calcio può rappresentare occasione di ripresa in ogni ambito sociale».
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Aldino Antonaci (Trattoria La Pergola)
«Dopo quasi un trentennio di alti e bassi, siamo riconoscenti all’impegno del presidente Antonio Filograna Sergio per aver riportato il Casarano in serie C, questo avrà certamente ripercussioni positive in ogni settore dell’economia cittadina».
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Alessandra Costa (Costa Confezioni)
«Per me che son cresciuta al seguito del Casarano con mio padre Gigi è stata una grande gioia e spero che la serie C riporti la città agli splendori sociali ed economici di un tempo».
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Leonardo Scorrano (Buffetti Computer Store)
«Come recita lo striscione apposto al mio negozio, si è trattato di una continuità tra l’epoca di Mesciu Ucciu Filograna e suo nipote Antonio. Tutto questo non potrà che assicurare vantaggi all’economia della Città e del comprensorio».
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Giovanna D’Agnello Crazy Tabacchi e Servizi online)
«Finalmente! La Serie C è un’altra cosa. Il salto di categoria ce lo siamo meritato tutti. In particolare, noi tifosi. Dico “noi” perché, oltre ad occuparmi della rivendita dei biglietti per le partite nella mia tabaccheria, sono un’assidua frequentatrice della curva. Quando abbiamo potuto cantare “ce ne andremo in Serie C”, in curva erano tanti gli occhi gonfi. La terza serie darà lustro alla città e, ne sono sicura, anche l’economia casaranese se ne gioverà. Sono felice anche per i calciatori, ne ho conosciuti molti e sono tutti bravi ragazzi. Così come sono felice per il presidente, se lo merita. Domenica 4 maggio al Capozza ci sarà il pienone e sarà gremita anche la Curva Sud.
Faremo una grande festa, questo è sicuro!».
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