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Discariche abusive sequestrate a Galatone

I Finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno individuato a Galatone due terreni, di circa 1200 metri quadrati complessivi, situati in contrade “Coppola” e “Toffo”,

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I Finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno individuato a Galatone due terreni, di circa 1200 metri quadrati complessivi, situati in contrade “Coppola” e “Toffo”, caratterizzati dalla presenza di rifiuti speciali, pericolosi e non (rottami di frigoriferi, televisori, mobili, eternit, materiale bituminoso e di risulta da lavorazioni edili e pneumatici esausti), lì depositati in maniera incontrollata. Le Fiamme Gialle, dopo aver proceduto ai dovuti accertamenti presso il competente Ufficio Tecnico Comunale, attraverso l’esame degli estratti di mappa, al fine di individuare con esattezza le zone oggetto di indagine, in rispondenza della violazione delle leggi ambientali, procedevano al sequestro dei siti inquinati, unitamente ai rifiuti ed al materiale ivi giacente, con denuncia a piede libero a carico di ignoti ed affidamento in gratuita giudiziale custodia di quanto in sequestro ai proprietari dei fondi agricoli. La vigente normativa prevede, per chi abbandona indiscriminatamente rifiuti speciali, l’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro, oltre all’obbligo della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti abbandonati, con il conseguente ripristino dello stato originario dei luoghi. Se, al termine delle indagini non dovessero essere identificati i materiali esecutori del reato, l’obbligo sopra descritto ricade sui proprietari dei terreni, per il principio di obbligatorietà in solido. Infatti, se l’area rurale non è stata recintata (e, quindi, resa inaccessibile dall’esterno), il proprietario ha l’obbligo di vigilare a che non vi vengano sversati rifiuti; se ciò dovesse succedere, il proprietario deve immediatamente presentare “denuncia di discarica abusiva” presso il più vicino ufficio di Polizia, per non incorrere nelle sanzioni succitate.

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Task force contro gli incendi

Riunione in Prefettura: parola d’ordine “prevenzione”. Nella scorsa estate la provincia di Lecce al secondo posto a livello nazionale per numero di incendi e superficie di terreno bruciata

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Mentre si susseguono quotidianamente incendi ad ogni latitudine della nostra provincia che continuano a distruggere quel po’ di verde che è rimasto per mano di qualcuno che senza pietà continua ad appiccare il fuoco (la quali totalità degli incendi è dolosa), proseguono i lavori di tutte le componenti del sistema provinciale di protezione civile, con l’obiettivo di porre in essere tutti gli adempimenti propedeutici all’avvio della stagione e dell’Attività antincendio boschivo, con particolare riferimento alla previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia ed all’eventuale gestione delle emergenze.

Il Prefetto Natalino Manno ha presieduto in Prefettura una riunione di monitoraggio e aggiornamento sul tema, alla presenza dei rappresentanti delle Forze di Polizia, compresi Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Gruppo Carabinieri Forestale, Capitaneria di Porto, Esercito Italiano, Aeronautica Militare, nonché dei rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e dei referenti dei Comuni della provincia, di A.R.I.F. e dei soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria, nonché di esponenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

L’incontro, che ha visto presenza del Direttore regionale dei Vigili del Fuoco e del Comandante Regionale dei carabinieri Forestali, ha rappresentato l’occasione per il lancio della campagna informativa e di sensibilizzazione promossa dai sopra citati enti regionali, per favorire una maggiore consapevolezza dei compiti delle varie componenti del sistema regionale di protezione civile ai fini del rafforzamento dell’efficacia dell’azione di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia.

È stato poi evidenziato come il territorio salentino, connotato da vaste aree di macchia mediterranea, sia particolarmente esposto al rischio di incendi di vegetazione e di interfaccia, a causa di fattori come le elevate temperature, l’abbandono delle aree rurali anche a seguito della diffusione del batterio della Xylella, la presenza di attività agricole stagionali e l’altissima densità abitativa nei mesi estivi.

Circostanze che hanno portato nella scorsa stagione estiva al propagarsi di 77 incendi, con oltre 14 ettari di terreno bruciato per ogni singolo episodio incendiario, ponendo la provincia di Lecce al secondo posto a livello nazionale per numero di incendi e superficie di terreno bruciata.

Nel corso dell’incontro, il Prefetto Manno ha rivolto un ringraziamento alle articolazioni dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri Forestali per l’incisiva opera di sensibilizzazione promossa a livello regionale, nonché al Presidente della Regione Michele Emiliano per le numerose azioni messe in campo al fine di potenziare l’apparato di prevenzione, tra cui cospicui finanziamenti di derivazione europea agli enti locali per implementare le attività di prevenzione, la predisposizione del bando di gara per dotarsi di una flotta aerea regionale, i lavori per la stipula delle convenzioni con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con ARIF, nonché con i Carabinieri Forestali per le attività di polizia giudiziaria e per la perimetrazione delle aree percorse dal fuoco.

È stato quindi rivolto un forte invito ai sindaci, quali autorità comunali di protezione civile e prime sentinelle dei rispettivi territori, a potenziare le sinergie con le Istituzioni statali e regionali, profondendo ogni sforzo utile al miglioramento degli standard di sicurezza e di tutela dell’incolumità pubblica, anche ai fini di garanzia di uno sviluppo turistico sostenibile del territorio e della salvaguardia delle relative bellezze ambientali e paesaggistiche.

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Attualità

«Crisi di coerenza» per il Partito Democratico di Corsano

La denuncia dell’ex Segretario Pierluigi Ciardo che chiede l’intervento dei vertici provinciali, regionali e nazionali contro quei tesserati PD che «hanno appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano per mero tornaconto personale»

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Una dura accusa di “paralisi decisionale” e “mancanza di coraggio” scuote il Partito Democratico di Corsano.

Pierluigi Ciardo (foto in alto), ex segretario locale, attuale tesserato e candidato sindaco all’ultima tornata elettorale, ha inviato una lettera ai massimi dirigenti del partito (la Segretaria Nazionale Elly Schlein, il Segretario Regionale Domenico De Santis e il Segretario Provinciale Luciano Marrocco) denunciando «una grave crisi di coerenza politica».

Al centro delle critiche di Ciardo, la «tolleranza verso tesserati PD» che avrebbero «appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano», atteggiamento che sarebbe stato dettato da «mero tornaconto personale» e che «svilisce il senso stesso di appartenenza al Partito».

L’ex segretario sottolinea l’impossibilità di conciliare la tessera del PD con il sostegno a forze politicamente opposte.

La missiva evidenzia inoltre come la dirigenza locale e i livelli superiori si mostrerebbero «imbarazzati» e riluttanti a convocare un congresso locale, «richiesto a gran voce da numerosi simpatizzanti per ridare slancio e identità al partito».

Ciardo chiede con forza un intervento «urgente e determinato» dei vertici, invocando «una chiara riaffermazione dell’identità del PD» e «tolleranza zero» verso chi strumentalizzerebbe l’appartenenza al partito per interessi privati.

L’obiettivo è «sbloccare la democrazia interna» e «riposizionare il PD di Corsano come baluardo di coerenza e integrità».

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Attualità

Al Parco di Ugento la natura si racconta con il linguaggio dei giovani

Natura, formazione e innovazione digitale: i PCTO del Vivosa Academy diventano esperienza di cittadinanza attiva

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Grazie all’impegno dei ragazzi, alla guida attenta dei docenti e al supporto del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, sono stati realizzati 12 cartelloni itineranti dedicati alla flora e alla fauna del territorio, installati lungo il percorso naturalistico del Parco.

Design curato e accattivante, le infografiche sono fruibili anche in formato digitale grazie a dei QR code progettati dagli stessi studenti.

Un esempio concreto di divulgazione scientifica accessibile e coinvolgente.

È, in sintesi, il frutto del progetto dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) di Vivosa Academy.

Un’iniziativa che promuove la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani.

«Il progetto», sottolinea Damiano Reale, AD del Vivosa Apulia Resort, «è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati, capace di generare valore culturale e ambientale e di promuovere una cittadinanza più consapevole e sostenibile. Ma è, soprattutto, un’opportunità di crescita personale, legata ad un’esperienza immersiva coinvolgente a contatto con la natura».

«Il percorso», spiega Maria Rosaria De Marini, dirigente dell’I.T.E. “De Viti De Marco” di Casarano, «si inserisce in un modello pedagogico che vede i nostri studenti sistematicamente impegnati in contesti reali e fortemente motivanti, dove, attraverso la loro creatività e le loro competenze, determinano un significativo impatto sul territorio, in termini di valorizzazione e cambiamento, arricchendo contemporaneamente il proprio bagaglio culturale ed esperienziale. Ciò risulta possibile solo grazie a sinergie territoriali di alto spessore e quella col Vivosa Academy, ormai pluriennale per il nostro Istituto, risulta ad alto valore aggiunto, perché improntata a visioni innovative, che coniugano management e valori di tutela e rilancio del patrimonio territoriale».

 UN ECOSISTEMA DA CONOSCERE, PROTEGGERE E RACCONTARE

Il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento è una delle aree a più alta biodiversità del Salento.

Ospita oltre 400 specie floristiche, tra cui numerose varietà di orchidee selvatiche, e rappresenta un habitat di rilevante interesse faunistico, soprattutto per l’avifauna migratoria.

«Oltre al coinvolgimento dei più giovani», aggiunge il Direttore del Parco, Giuseppe Scordella, «di questo progetto di valorizzazione del territorio va sottolineata la collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati. Interventi come questo, a mio avviso, rappresentano una strategia sempre più efficace per promuovere lo sviluppo sostenibile, la tutela del patrimonio e la coesione sociale. Questi interventi integrano risorse, competenze e visioni differenti, unendo l’interesse collettivo con l’iniziativa imprenditoriale e culturale».

Oggi, grazie a questa visione strategica, il Parco di Ugento si afferma come modello replicabile di governance territoriale.

«Il risultato», conclude Veronica Milo, Director Sales and Marketing del Vivosa Apulia Resort, «è un insieme di interventi capaci di raccontare e rilanciare i luoghi, restituendo identità, attrattività e nuove opportunità di fruizione – nel rispetto dell’ambiente e delle comunità che lo abitano. E noi siamo fieri di essere parte attiva di queste azioni».

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