News & Salento
Le due nuove rotatorie di Tiggiano aperte al traffico
Fanno parte di un’arteria stradale che collegherà Tiggiano a quTricase e consentirà un più sicuro transito all’importante volume di traffico espresso ogni giorno nel Sud Salento.
Il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Como e il sindaco di Tiggiano Ippazio Morciano hanno inaugurato in mattinata due rotatorie nel territorio del Comune di Tiggiano.
Fanno parte di un’arteria stradale che collegherà la comunità di Tiggiano a quella di Tricase e consentirà un più sicuro transito all’importante volume di traffico espresso ogni giorno nel Sud Salento.
In particolare, sono stati messi in sicurezza l’intersezione tra la strada provinciale n. 81 e la strada provinciale n. 335 circonvallazione di Tricase, e tra la provinciale n. 81 e via De Gasperi nel Comune di Tiggiano.
Il progetto esecutivo dell’opera è stato approvato il 9 dicembre 2009 con la previsione di una spesa complessiva di € 230.000,00.
I lavori sono stati aggiudicati nel marzo 2010 all’Impresa LE.GA S.r.l. da STERNATIA per l’importo di €. 92.204,44 al netto del ribasso d’asta del 37,565 %. Sono stati ultimati il 9 Agosto 2012 con la direzione del geometra Cosimo LEO e del geometra Fiorentino PEPE.
La spesa complessiva sostenuta è stata pari ad €.124.500.
Alla cerimonia hanno partecipato gli alunni delle 5° A e B della scuola primaria dell’infanzia di Tiggiano, che hanno accolto il Presidente della Provincia con poesie sulla sicurezza stradale e cartelloni colorati.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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