Attualità
Salve: con Legambiente per parlare di PUG
Venerdì 26 ottobre incontro dibattito sul tema: “Piano Paesaggistico Regionale e Piano Urbanistico Generale, Partecipazione e sviluppo”

La sezione di Salve di Legambiente “Giglio delle Dune” organizza per venerdì 26 ottobre alle 18 presso la sala Conferenze del Comune un incontro dibattito sul tema: “Piano Paesaggistico Regionale e Piano Urbanistico Generale, Partecipazione e sviluppo”. L’iniziativa mira a diffondere le potenzialità del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e le possibili ricadute sui territori pugliesi, sicuri che un coinvolgimento di tutta la cittadinanza nella stesura del Piano Urbanistico Generale possa fare emergere modalità di sviluppo che sappiano coniugare salvaguardia del territorio e valorizzazione delle identità rurali e culturali. Alcune domande a cui si cercherà di dare una risposta: Cos’è il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale?
Come il PUG può valorizzare e sviluppare l’agricoltura locale, il turismo e risolvere problemi legati al degrado del territorio o al dissesto idrogeologico?
Il piano interviene nella difesa del consumo del suolo?
Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale è un piano operativo o mancano altri strumenti più esplicativi?
Pone dei vincoli ai comuni?
Come può un comune non dotato di PUG e senza Piani Pluriennali di attuazione decidere di urbanizzare il territorio agricolo con una sola delibera?
Queste situazioni non rendono il PPTR di fatto già superato?
Come il cittadino può rendersi parte attiva di questo processo (democrazia partecipativa) e riappropriarsi dei beni comuni puntualmente violati?
Nel corso della serata interverranno: Vincenzo Passaseo, sindaco di Salve; Angela Barbanente, assessore regionale Assetto del territorio; Giulio Sparasci, presidente provinciale Confederazione Italiana Agricoltori; Giovanni Ponzetta, presidente Legambiente Salve.
Attualità
Poiesis, premio alla carriera al prof. Cavallera
Poesie e prestigiosi riconoscimenti. Il premio letterario di Tricase dedicato alla Principessa Maria Bianca Gallone, un ponte tra cultura nazionale e internazionale. Riconoscimento al “nostro prof”, Hervé A. Cavallera, «per il suo straordinario e costante contributo al mondo della cultura e della letteratura»

Si è conclusa la VI edizione del Premio letterario ” Poiesis“, tenutasi a Tricase, un evento che ha saputo attrarre l’elevata partecipazione di autori provenienti da tutto il territorio nazionale e persino da altri Stati, come la Svizzera e la Germania.
«Un trionfo culturale che non sarebbe stato possibile senza l’impegno, la dedizione e il supporto inestimabile di numerose persone e istituzioni che hanno creduto profondamente in questo progetto», ha dichiarato la deus ex machina della manifestazione, Roberta Calati.
Il culmine dell’evento è stato la consegna del prestigioso Premio alla Carriera al nostro prof, Hervé A. Cavallera.
«Un riconoscimento meritatissimo per il suo straordinario e costante contributo al mondo della cultura e della letteratura» che è stato conferito con solenne ufficialità da S.E. Mons. Fernando Panico.
«L’organizzazione desidera esprimere il più sincero e sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno offerto il loro tempo prezioso, la loro competenza e il loro incrollabile entusiasmo, rendendo possibile questa magnifica edizione», insiste Roberta Calati, «un ringraziamento speciale al Comune di Tricase, per essere sempre presente con il suo costante patrocinio, dimostrando un’attenzione esemplare verso la promozione della cultura locale e oltre. Un plauso speciale alle Giurie di qualità, pilastri fondamentali di ogni concorso letterario, che con professionalità e passione hanno valutato le opere pervenute».
I giurati a vario titolo sono stati: per la Sezione A – Poesia edita/inedita, Donato Margarito (presidente e critico letterario), Luana Prontera (giornalista), Mario Carparelli (docente di storia della filosofia moderna all?Università del Salento); per gli Aforismi: Cristina Mercuri (presidente, socia A.I.P.L.A.), Dario Stanca (Socio A.I.P.L.A.), Alessandro Errico; per la Sezione C – Video poesia, Giancarlo Giambra (presidente e videomaker), Maria Fallico (videomaker), Patrizia Giardini (videomaker), Marcello Moscoloni.
Per il Premio Speciale Principessa, infine, Roberta Calati (presidente), Sandro Ferraro, Mirco Rotondo e Luigi Torsello.
«Un doveroso ringraziamento», aggiunge Calati, «anche alla Pro Loco di Tricase, con Paolo Scarascia (presidente), Roberta Ferramosca (vicepresidente) e il prof. Ercole Morciano (presidente onorario e vicepresidente), per il prezioso supporto organizzativo. Fondamentale è stato anche il contributo dei ragazzi che hanno seguito il “Progetto servizio civile” OLP “Poesia e nobiltà a Tricase“: Matteo Cazzato, Laura De Francesco, Alessandro Massafra e Giada Sara Siciliano, esempio di impegno giovanile nella cultura».
Nel corso della serata le performance del talentuoso gruppo musicale salentino WAD, composto da Bram Dedy (chitarra e voce), Anna Marchese (basso e seconda voce) e Alessio Ruggieri (percussioni).
La conduzione della serata è stata affidata alla consueta professionalità e capacità di Gianluca Errico, (Tricasèmia), che guidato l’evento con maestria.
«La collaborazione del Poeta Luigi Torsello, l’impegno dello Scrittore/Poeta Mirco Rotondo e il supporto instancabile di Sandro Ferraro, coadiutore e curatore del premio, oltre che prezioso collaboratore per la realizzazione dell’antologia della sesta edizione», aggiunge ancora Calati, «sono stati pilastri insostituibili. Un ringraziamento speciale alla Prof.ssa Lorenza Marra, declamatrice ufficiale del Premio, che con la sua voce ha saputo creare un’atmosfera unica e significativa, e infine, ma non per ultimo, un plauso al talento del cantautore Alberto Ventola».
Roberta Calati, animatrice e cuore pulsante dell’iniziativa, ha concluso con un messaggio che racchiude lo spirito della manifestazione: «Mi rende felice l’idea di credere che dietro tutto questo impegno ci sia anche un sorriso della Principessa Maria Bianca Gallone».
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Attualità
Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica
Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.
Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.
Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.
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Attualità
Rifiuti dall’auto, tolleranza zero
Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.
La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.
«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità», dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».
Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.
Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.
«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».
Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.
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