News & Salento
Tricase: Audiomusic contro l’emarginazione
La musica come strumento per combattere l’emarginazione e tendere la mano a chi ha bisogno di aiuto. È questo il leitmotiv di Audiomusic, costituenda associazione di Tricase
La musica come strumento per combattere l’emarginazione e tendere la mano a chi ha bisogno di aiuto. È questo il leitmotiv di Audiomusic, costituenda associazione di Tricase, che si propone di intervenire in ambito di: marginalità sociale, immigrazione, dipendenze patologiche, minori, famiglie multiproblematiche. Tutto nasce dalla passione per la musica di una delle sue fondatrici, Annalisa Negro, come direbbe Francesco De Gregori, “cantante di piano bar” e con una naturale propensione a spendersi per gli altri. “Il nostro obiettivo”, ci dice la Negro, “è soprattutto quello di dare una mano a persone disagiate e con difficoltà di inserimento nella società, qualunque sia la causa. Vogliamo dare loro la possibilità di incontrarsi, fare amicizia e fronte comune per combattere l’emarginazione. La musica sarà uno degli strumenti terapeutici e di aiuto. Non solo: abbiamo intenzione anche di realizzare dei corsi di teatro che possano dare un’opportunità di espressione anche a coloro che hanno difficoltà a frequentare corsi a pagamento”. E poi grazie alla conoscenza del linguaggio LIS, “una particolare sezione dell’Associazione sarà dedicata agli audiolesi”. Quello di Audiomusic è “un progetto ambizioso per il quale abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, ecco perché vogliamo coinvolgere quanto più possibile persone in grado di darci una mano”. Annalisa, che con la sua attività di cantante già si divide tra palchi, piano bar e serate di beneficenza, vuole con “tutte le mie forze realizzare quest’ambizioso progetto solidale”.
Per informazioni ed adesioni si può contattare il 388/9959178
Appuntamenti
Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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