Lecce
Lecce: 9 settimane con Ferzan Ozpetek
Inziate le riprese di “Allacciate le cinture”

Folgorato dalla sua bellezza, Ferzan Ozpetek ha deciso di girare alcune scene del suo prossimo film “Allacciate le cinture” all’interno della Riserva naturale e area marina protetta dello Stato di Torre Guaceto. Non solo la città di Lecce, già scenario del precedente lungometraggio di successo “Mine Vaganti”, Otranto e Maglie, ma il regista allarga i suoi orizzonti agli incantevoli paesaggi naturali che da sempre caratterizzano il territorio regionale pugliese.
“Allacciate le cinture”, le cui riprese da lunedì 9 maggio si faranno a Lecce per 9 settimane di lavorazione, racconta le vicende di una coppia e il composito sistema di relazioni familiari e amicali che li circonda. Protagonisti della pellicola sono gli attori Kasia Smutniak (nella foto), Francesco Arca e Carolina Crescentini, oltre un nutrito gruppo di attori pugliesi.
Coprodotto dalla R&C Produzioni e dalla Faros Film, il film è stato finanziato da Apulia Film Commission con un contributo pari a 268.964,92 euro, la cui ricaduta sul territorio sarà di 1.334.824 euro. Non meno importante è la forza lavoro pugliese impiegata per la realizzazione dell’opera: oltre 40 professionisti a iniziare dal location manager Fabio Marini.
Appuntamenti
L’Assemblea annuale di Confartigianato nel castello di Acaya
L’assemblea rappresenta un momento fondamentale di partecipazione e condivisione, volto a rafforzare il ruolo delle piccole e medie imprese artigiane come motore dell’economia salentina…

Si terrà giovedì, 19 giugno 2025, alle ore 17.30, nelle sale del Castello di Acaya l’Assemblea annuale di Confartigianato Lecce, un appuntamento centrale per l’associazione di categoria, utile per fare il punto sull’attività svolta, condividere gli obiettivi futuri e rafforzare il dialogo tra imprese, istituzioni e territorio.
All’evento parteciperà il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli. Presenti Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce, il presidente provinciale di Confartigianato Luigi Derniolo e il segretario provinciale Emanuela Aprile.
L’assemblea rappresenta un momento fondamentale di partecipazione e condivisione, volto a rafforzare il ruolo delle piccole e medie imprese artigiane come motore dell’economia salentina.
L’incontro sarà occasione per un confronto sui temi chiave per lo sviluppo del tessuto produttivo locale: transizione digitale, innovazione, formazione.
Attualità
Campo accoglienza Boncuri: raggiunto accordo per lavoratori stranieri
Le organizzazioni sindacali dimostrano nei fatti di non essere contrarie in maniera pregiudizievole alla gestione sperimentale pubblico/privata, che al contrario quando vede all’opera tutti gli attori coinvolti può diventare un modello per raggiungere un’idea di economia, e in particolare di agricoltura, realmente sostenibile sul piano dei diritti….

Raggiunta l’intesa tra istituzioni, parti datoriali e sindacati sulla gestione sperimentale pubblico/privata di Boncuri, il campo di accoglienza per lavoratori agricoli stranieri alle porte di Nardò. Con l’apertura avvenuta già da lunedì scorso (85 persone ospitate), Regione, Comune di Nardò, Prefettura, Arpal Puglia, organizzazioni datoriali e sindacati hanno definito il protocollo ed il regolamento che disciplinerà l’accesso e l’utilizzo della foresteria: accolte le osservazioni prodotte da Cgil, Cisl, Uil e dalle sigle di categoria Flai, Fai e Uila.
Innanzitutto sul ticket da 2 euro al giorno richiesto ai lavoratori, ci sarà una parziale compensazione grazie all’intervento dell’ente bilaterale Cassa Amica, pronto a supportare anche parte dei costi sostenuti dalle imprese che rispettano il Contratto provinciale di lavoro (Cpl).
Dirimente la modifica dell’articolo 7 del protocollo relativo al riconoscimento di un marchio di qualità alle imprese che sosterranno la Dote di integrazione sociale alloggiativa (Disa, 100 euro al mese per ogni lavoratore ospitato a Boncuri): su richiesta dei sindacati, tale riconoscimento è stato slegato dalla possibilità di beneficiare dei trattamenti previsti per le aziende aderenti alla Rete del lavoro agricolo di qualità.
Tuttavia le imprese potranno fregiarsi di un “bollino” relativo alla qualità dell’accoglienza dei lavoratori.
Grazie all’intervento dei sindacati nella precedente riunione, è stato possibile integrare il protocollo sperimentale inserendo due fattispecie particolarmente favorevoli ai lavoratori.
La prima: la possibilità di aprire il campo di accoglienza anche nel periodo extra stagionale, quindi oltre il periodo estivo, in caso di necessità segnalata dalle imprese.
La seconda: i lavoratori in cerca di un contratto (per un massimo di 15 giorni), ma anche quelli colpiti da malattia e infortunio sul lavoro, conserveranno il diritto alla permanenza all’interno del campo.
I sindacati registrano, inoltre, la disponibilità delle istituzioni a individuare immobili pubblici da destinare, anche grazie al Fesr Puglia, all’accoglienza, per superare il modello foresteria a beneficio di soluzioni più confortevoli e inclusive.
Resta da valutare la piena applicazione del regolamento, nella parte in cui si stabilisce che l’ingresso in foresteria offre ai lavoratori – oltre all’alloggio, al servizio mensa (che partirà da sabato), all’orientamento al lavoro, al supporto legale ed ai servizi socio-sanitari – anche il trasporto da e verso le imprese. Le istituzioni si impegnano anche a convocare le parti a settembre per tracciare un bilancio utile a partire nel 2026 in tempi finalmente adeguati.
I sindacati confederali e di Categoria si ritengono soddisfatti dell’accordo raggiunto, segno inequivocabile che quando si fa leva sulla contrattazione territoriale e sul coinvolgimento delle parti sociali, si raggiunge sempre un’intesa che garantisce l’equilibrio tra gli interessi dei lavoratori e delle imprese.
Le organizzazioni sindacali dimostrano nei fatti di non essere contrarie in maniera pregiudizievole alla gestione sperimentale pubblico/privata, che al contrario quando vede all’opera tutti gli attori coinvolti può diventare un modello per raggiungere un’idea di economia, e in particolare di agricoltura, realmente sostenibile sul piano dei diritti.
Tommaso Moscara (Cgil Lecce) e Alessandro Fersini (Flai Cgil); Donato Congedo – Antonio Perrone (Cisl Lecce) e Gianluigi Visconti (Fai Cisl Lecce); Mauro Fioretti (Uil Lecce) e Antonella Rizzo (Uila Lecce)
Cronaca
GdF confisca villetta a pregiudicato “socialmente pericoloso”
Sequestrato un immobile, del valore di 110.000 euro circa, ubicato in una nota località turistica salentina…

I finanzieri di Lecce hanno eseguito un decreto di confisca di prevenzione, emesso dal Tribunale di Lecce, a seguito di indagini coordinate dalla Procura di Brindisi, al cospetto di un soggetto brindisino, gravato da numerosi precedenti e condanne penali.
Nei confronti di quest’ultimo, il Tribunale aveva ritenuto ricorrenti gli elementi, previsti dalla normativa antimafia, per qualificarlo “socialmente pericoloso”, in quanto indiziato di vivere abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose.
L’odierno provvedimento giunge al termine di complesse indagini economico-patrimoniali svolte dai militari della Tenenza di Porto Cesareo, alle dipendenze del Gruppo Guardia di finanza di Lecce, finalizzate all’aggressione dei patrimoni di origine illecita e che, nel mese di marzo 2025, avevano portato al sequestro di un immobile, del valore di 110.000 euro circa, ubicato nella località turistica salentina di Torre Lapillo.
In particolare, le fiamme gialle hanno accertato la sistematica e costante sproporzione tra fonti lecite di reddito e beni acquisiti nel tempo dal proposto, tra questi l’immobile confiscato che, seppur intestato ad un soggetto terzo, è risultato essere nella piena ed esclusiva disponibilità del destinatario del provvedimento.
Il sequestro di patrimoni illeciti, detenuti in Italia o all’estero, pure sotto forma di “beni rifugio”, assume un valore anche “sociale”, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalla criminalità.
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