Attualità
Strada senza buche? Paghiamo noi!
Allacci fognari: per i l ripristino a regola d’arte l’Aqp chiede più soldi all’utente. Anche se l’accordo era diverso… E, se la strada è Provinciale o di competenza Anas, son batoste!
Capita che il povero cittadino che usufruisce dell’Acquedotto sia (giustamente) costretto ad allacciarsi al condotto fognario. Capita che l’ignaro firmi un contratto, paghi quanto dovuto all’Acquedotto pugliese e poi si veda recapitare un ulteriore aggravio della spesa (140 euro), giustificata con nuovi accordi intercorsi tra l’Ente ed il Comune di riferimento. Già, capita… E capita in molti Comuni del Salento, almeno a giudicare dalle lamentele pervenute in Redazione. Questo ci ha riportato alla memoria una presa di posizione del sindaco di Tricase, Antonio Coppola, che proprio ai nostri taccuini, in primavera, si disse contrariato dall’ipotesi che l’Aqp, per l’esecuzione dei lavori ed il ripristino del manto stradale a regola d’arte, potesse chiedere più soldi al cittadino. Visto che molte dalle lamentele ci sono pervenute proprio da Tricase, abbiamo girato la patata bollente proprio al primo cittadino, scoprendo che la questione è anche più grave ed in alcuni casi più costosa (sempre per i cittadini) di quanto si potesse pensare. La prima considerazione è anche ovvia e, forse proprio per questo, va ulteriormente sottolineata. “Innanzitutto”, dice Coppola, “non si capisce perché una volta sottoscritto un contratto, lo stesso debba essere modificato a danno dell’utente”. Come può accadere? “Il ripristino dello stato dei luoghi non sempre è soddisfacente e, spesso, l’Aqp interviene su strade appena asfaltate, per poi rilasciarcele in condizioni non certo decorose, provocando il deterioramento quasi immediato dell’asfalto. Per questo abbiamo chiesto all’Acquedotto pugliese di allargare la superficie di ripristino dell’asfalto oltre quei 40 centimetri sui quali si era soliti intervenire. Hanno accolto la nostra richiesta, con la conseguenza immediata, però, di un aumento dell’importo per tutti coloro che già avevano sottoscritto il contratto”. Lo possono fare? “In effetti la quantità di lavori da effettuare è superiore. Si tenga conto, però, che la nostra richiesta nasce proprio dalla non sempre perfetta esecuzione dei lavori di ripristino. Se questi fossero eseguiti ad opera d’arte, non ci sarebbe bisogno di un intervento più vasto”. Il Sindaco aggiunge che “le persone hanno pienamente ragione a lamentarsi. Putroppo non è una vicenda che si può risolvere a livello locale. Ecco perché andrò a Bari (lunedì 7 ottobre) per discutere della qualità del ripristino e della sua durata: le imprese devono garantire la perfetta esecuzione delle opere e se entro dieci anni viene accertato il cedimento della strada devono intervenire a loro spese”. Ma c’è dell’altro e sembra anche più grave: Se un utente deve fare il collegamento alla rete fognaria (e lo deve fare perché obbligato dalla legge) e, per farlo, è costretto ad attraversare una strada di competenza dell’Anas, Aqpchiede degli importi per una polizza di cauzione per gli allacciamenti che rende il costo complessivo davvero esoso. “Come nel caso di Lucugnano che è attraversata dalla SS 275”, illustra Coppola, “nella frazione, l’utente collegato all’acquedotto ma non alla fognatura riceve da AQP l’intimazione di allacciarsi alla fognatura; alla richiesta di preventivo gli viene chiesto un importo che comprende anche una polizza assicurativa per il ripristino a perfetta regola d’arte del manto stradale per 10 metri prima e 10 metri dopo la zona dell’intervento. Così l’utente dovrà spendere 4/5 volte in più rispetto a chi non ha la sventura di dover attraversare una strada Anas. A Lucugnano ci sono almeno una ventina di casi del genere: qualcuno forse dimentica il particolare momento e che talune famiglie potrebbero anche non avere la possibilità economica. L’Aqp dice che è colpa dell’Anas; l’Anas dice che ha bisogno di garanzie perché l’asfalto sia perfetto e non provochi incidenti… intanto chi paga è sempre l’ultimo, l’incolpevole cittadino”. Finita qui? Macchè! C’è un altro risvolto, se possibile ancora più grottesco: “Se un utente vuole (o deve) allacciarsi all’Aqp e il tronco della rete attraversa una strada provinciale, l’Ente di Palazzo dei Celestini chiede l’occupazione del suolo pubblico, cioè una tassa, per centinaia di euro, che il povero cittadino dovrà pagare ogni anno!”. E meno male che stiamo parlando di servizi primari… “Tutta questa materia va regolamentata in maniera diversa”, sostiene Coppola, “non si possono danneggiare sempre e comunque i cittadini. La problematica è diventata esplosiva e per questo spero di trovare ascolto in chi di dovere”. Chiaramente Coppola dovrà avere manforte anche dai tanti altri Comuni attraversati da strade provinciali o dell’Anas e che condividono il problema. Attendiamo buone nuove…
Acqua e fogna per le marine
Rimanendo in tema di rete idrica e fognaria abbiamo ricordato al Sindaco che c’è una legge del 1999 che obbliga i Comuni rivieraschi a fornire le marine di acquedotto e fogna. E che l’AQP ha già finanziato (per la seconda volta) il progetto che riguarda la litoranea in direzione di Andrano e Marina Serra. Così Antonio Coppola: “I lavori dovranno essere ultimati entro il 2015. Il progetto definitivo ci è stato trasmesso sei mesi fa, ma non abbiamo ancora avuto indicazioni per il progetto esecutivo e per l’appalto. Attendo di avere informazioni concrete nell’incontro di Bari”. Anche noi…
Attualità
I residenti di Bolzano stanno ridefinendo il tempo libero moderno! Ecco perché!
Tradizione viva, con tocchi moderni. Restano quelle di sempre, ma si presentano in una veste nuova, continuando a riempire le strade di colori e profumi. Tuttavia, oggi la tecnologia viene usata per spostarsi con più facilità da una parte all’altra o magari per prenotare biglietti in anticipo…
Il tempo libero non assomiglia più a quello di una volta. Sempre più persone cercano nuovi modi per rilassarsi, uscire di casa e stare bene. C’è chi si rifugia nella natura, chi segue corsi serali, chi scopre il piacere degli eventi locali o giochi online tra amici.
La città si sta adeguando. Le vecchie abitudini si fondano con le nuove tendenze. Non è solo una questione di svago: si parla di ricerca di equilibrio, di scegliere come trascorrere il proprio tempo in modo più personale. E da quello che si vede, Bolzano è un esempio concreto e crescente di questo cambiamento.
Il tempo libero è sempre più digitale
Il modo di vivere il tempo libero sta subendo una trasformazione profonda. Sempre più persone prediligono attività online che si possono fare da casa, senza vincoli di orario né spostamenti. È un’abitudine che si diffonde soprattutto fra chi lavora molto o ha giornate intense.
Tra le attività più seguite ci sono le lezioni di yoga in streaming. Basta avere un tappetino, un dispositivo e un angolo tranquillo del soggiorno. Le persone si collegano, praticano l’attività insieme e si salutano a fine lezione, come in una vera palestra, ma senza dover uscire di casa.
Anche l’intrattenimento nei casinò riflette questa evoluzione. I nuovi siti casino online hanno conquistato migliaia di giocatori grazie ai loro cataloghi di giochi originali e alle esperienze di alta qualità ottimizzate per smartphone. L’accesso immediato e un’interfaccia moderna hanno spinto molti giocatori curiosi a provarli.
Infine, c’è chi ha scoperto la gioia dei giochi di ruolo narrativi online, dove piccoli gruppi si incontrano in videochiamata per vivere avventure immaginarie. È una forma di socialità inedita, che stimola la fantasia e crea legami inaspettati.
Bolzano riscopre il piacere dell’aria aperta
A Bolzano si torna ad abbracciare la natura con entusiasmo. I sentieri che portano verso il Renon o il Colle sono sempre più frequentati. Famiglie, sportivi e curiosi passeggiano tra boschi e pascoli, riscoprendo il piacere delle piccole cose: il silenzio, il panorama, il profumo della terra dopo la pioggia.
Anche la mountain bike ha conquistato nuovi appassionati, con percorsi ben curati e la possibilità di noleggiare e-bike per affrontare salite impegnative senza troppa fatica. Le guide alpine organizzano anche uscite di arrampicata per chi desidera provare qualcosa di diverso, sempre in totale sicurezza.
Oggi però l’esperienza si arricchisce: app per tracciare i percorsi, attrezzature più leggere e rifugi che mettono a disposizione spazi di relax dopo lo sport. L’obiettivo resta lo stesso di sempre (stare bene e ricaricare energie) ma con un approccio più consapevole e contemporaneo.
Il benessere mentale entra nel tempo libero
Spa e centri benessere continuano ad aprire, ma quello che conta davvero è l’approccio: meno lusso per pochi e più attenzione alla qualità del tempo. Le saune con vista sulle montagne restano un classico, così come i massaggi con prodotti naturali del territorio, scelti proprio per la loro efficacia.
Crescono anche le iniziative dedicate al benessere condiviso: incontri di gruppo, sessioni di respirazione, momenti per parlare con altri e sentirsi meno soli. Il tempo libero sta diventando sempre più uno spazio autentico in cui prendersi davvero cura di sé, con gesti semplici e quotidiani.
Tradizione viva, con tocchi moderni
Le feste di Bolzano non sono rimaste immobili nel tempo. Restano quelle di sempre, ma si presentano in una veste nuova, continuando a riempire le strade di colori e profumi. Tuttavia, oggi la tecnologia viene usata per spostarsi con più facilità da una parte all’altra o magari per prenotare biglietti in anticipo.
La città non rinuncia alla propria identità, ma prova a raccontarla con linguaggi più attuali. E sembra che questa evoluzione funzioni.
I tempi cambiano, ma la gente resta vicina come sempre
Anche se le abitudini si trasformano, il desiderio di sentirsi parte di una comunità non è mai scomparso. Le persone rimangono comunque legate tra loro. Alcuni fanno passeggiate silenziose nei boschi, altri si ritrovano online per un’attività condivisa, altri ancora si fermano semplicemente per una chiacchierata con un vicino. In fondo, anche nelle scelte più personali, si cerca sempre un legame, un senso di vicinanza autentica.
Attualità
Caprarica di Lecce e Gallipoli, arrivano i Commissari
Sindaci out perché candidati alle regionali. Il Prefetto ha firmato i decreti con cui nomina Valter Spadafina (Subcommissari Serena Allegrini e Silvana Madaro) a 0Caprarica di Lecce e Eufemia Tarsia (sub Paola Mauro e Maria Simone) a Gallipoli
Con decreto firmato dal Prefetto Natalino Manno, disposta la sospensione del Consiglio comunale di Caprarica di Lecce, a seguito delle dimissioni ultra dimidium dei consiglieri, in seguito al forfeit del sindaco Paolo Greco, candidato alle regionali.
Nominato il viceprefetto Valter Spadafina (foto in evidenza in alto) quale Commissario per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, per il periodo necessario all’indizione delle nuove elezioni.
Insediatosi nella mattinata odierna nell’esercizio dei suoi compiti, Spadafina sarà coadiuvato da due Subcomissarie, Serena Allegrini, funzionaria economico finanziaria in servizio presso la Prefettura di Lecce, e Silvana Madaro, funzionaria economico finanziaria in quiescenza.
Poltrona vacante anche a Gallipoli dove il sindaco (e presidente della Provincia) Stefano Minerva ha lasciato per concorrere ad un posto di consigliere regionale.
A seguito delle dimissioni del sindaco Minerva, divenute efficaci ed irrevocabili per decorrenza del termine di 20 giorni dalla presentazione al consiglio comunale in data 1° ottobre 2025, si è verificata l’ipotesi dissolutoria dell’organo consiliare.
Anche in questo caso il Prefetto Natalino Manno ha sospeso il consiglio comunale, nominando, quale Commissaria per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, Eufemia Tarsia, viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Taranto.
Insediatasi nella mattinata odierna nell’esercizio dei suoi compiti, Tarsia sarà coadiuvata da due Subcommissarie, Paola Mauro, viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Lecce, e Maria Simone, dirigente di II fascia in quiescenza.
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Appuntamenti
“ChiAmaLaVita”. Le nuove storie di Federica Sabato
Sicurezza stradale: il secondo libro della giornalista. Per “non darla vinta alla morte”, anche semplicemente continuando a vivere la propria vita, uno strumento di sensibilizzazione su un tema tristemente attuale ma che è necessario continuare a divulgare per una maggiore presa di coscienza
La sala conferenze del museo archeologico “S. Castromediano” di Lecce (via Gallipoli) ospiterà la presentazione ufficiale del nuovo libro della giornalista Federica Sabato: “ChiAmaLaVita. Le nuove storie” (Edizioni Esperidi).
Sono previsti i saluti istituzionali di: Adriana Poli Bortone sindaco di Lecce, Fabio Tarantino presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone deputato parlamentare, Girolamo Tortorelli governatore Lions distretto 108AB, Claudio Martino editore. Insieme all’autrice interverranno Valter Spadafina viceprefetto di Lecce, il cap. Domenico Molino comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Lecce, Stefano Guarnieri presidente dell’ass. “Lorenzo Guarnieri onlus” e Walter Gabellone presidente dell’ass. “Alla conquista della vita”.
L’appuntamento è per domani, venerdì 24 ottobre, alle ore 17,30; modererà la serata la giornalista Roberta Grassi.
L’evento gode del patrocinio della Città di Lecce, della Provincia di Lecce, in collaborazione con Lions Club International.
IL LIBRO
Ritorna Chiamalavita, con le sue storie e i suoi approfondimenti sulla tematica della sicurezza stradale.
Nella prima edizione del libro, pubblicato nel 2017, l’autrice raccontava le vite distrutte e stravolte a causa di un sinistro stradale.
Oltre al dolore però è stata raccontata anche la speranza che ha accompagnato le famiglie delle vittime, nel “non darla vinta alla morte”, anche semplicemente continuando a vivere la propria vita.
La nuova edizione, come la prima, intende essere strumento di sensibilizzazione su un tema tristemente attuale ma che è necessario continuare a divulgare per una maggiore presa di coscienza.
I protagonisti di queste nuove storie sono: Diego De Luca, Luca Margiotta Casaluci, Viola Casilli, Walter Gabellone, Leo (Pantaleo) Delle Donne, Mattia “Desmo” Ottaviano, Virginia Campanile.
Le storie di Mattia Marchello e Elisa Bascià sono state scritte dalla giornalista Francesca Pastore, impegnata da sempre nel sociale e nella difesa dei diritti dei più deboli.
Nel libro ci sono anche i contributi degli esperti Stefano Guarnieri, Marco De Mitri, Roberto Guido, del prefetto di Lecce Natalino Domenico Manno, Tiziana Montinari.
L’AUTRICE
Federica Sabato, nella vita professionale, si divide tra l’attività giornalistica e quella di educatrice professionale all’interno di comunità per minori e scuole, oltre a essere impegnata nel mondo del volontariato sociale.
Ha approfondito i suoi studi in materie psico-pedagogiche, di cui è docente.
È insegnante di ruolo presso l’I.C. Polo 2 “Borgo” di Gallipoli.
Giornalista pubblicista dal 2005, ha collaborato con numerose testate giornalistiche, tra cui “il Gallo”, Canale8, il Nuovo Quotidiano di Puglia, Puglia e Mare, Salento Review, ecc.
Dal 2014 fa parte dei Lions Clubs International e da anni promuove campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale rivolte principalmente agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
La prima edizione di ChiAmaLaVita (Esperidi 2017) è stata regalata a numerose scuole della provincia di Lecce ed è stata inclusa in una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale a cura della Provincia di Lecce e finanziata da Upi Puglia.
Per lei, “la scrittura è un’estensione del pensiero, una necessità, un’arte e un atto di connessione”.
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