Connect with us

Casarano

Lecce frenato a Catanzaro

I giallorossi non vanno oltre lo 0-0 al “Ceravolo” ma muovono la classifica in attesa del Perugia. In Eccellenza vittoria del Gallipoli e tonfo del Casarano. In Promozione, per il Salento, cinque vittorie, due sconfitte e un pareggio.

Pubblicato

il

di Valerio Martella


Pareggio a reti bianche, un punto e qualche polemica. Si può sintetizzare così la domenica del Lecce in terra calabrese, nel corso di una gara tutt’altro che semplice contro il Catanzaro, reduce da una pesante sconfitta rimediata sul campo del Frosinone. In campo si sono viste due squadre apparse inizialmente stanche e affaticate, che hanno espresso un tipo di gioco piuttosto macchinoso. I primi quarantacinque minut,i si sono rivelati scialbi senza alcuna occasione o azione  degna di nota, fatta eccezione di due “piccole” occasioni da goal per parte: una punizione di Miccoli e il palo colpito dall’attaccante calabrese  Russotto.


Nel secondo tempo, si è visto un Lecce leggermente più “cattivo” e cinico che ha provato a creare diverse occasioni per pungere la retroguardia calabrese, senza però riuscirci. La lieve vivacità giallorossa, però, si spegne al 65’ quando il direttore di gara lascia i salentini in 10 con l’espulsione di Papini per aver fermato una incursione di Germinale, episodio che sarà contestato da mister Lerda a fine gara. Da questo momento in poi, regna la noia, figlia soprattutto dei continui errori, commessi in fase di impostazione da entrambe le squadre.


Ora per Miccoli e compagni, si apre una settimana di grande attesa, nella quale  dovranno preparare al meglio quella che potrebbe essere la gara dell’anno di domenica prossima, quando al “via del mare” arriverà il Perugia di mister Camplone, attualmente capolista con 41 punti a +7 dai giallorossi a +2 dal Frosinone ieri sconfitto a Barletta. La gara per certi versi, potrà definirsi decisiva, se il Lecce spera ancora di poter conquistare la promozione diretta. Diversamente, sarà comunque un match clou dove fare risultato significherebbe: proseguire la striscia di risultati utili consecutivi, muovere significativamente la classifica ed entrare prepotentemente nel gruppo delle favorite per la vittoria finale, dopo una prima parte di stagione con più ombre che luci.


Eccellenza


 


Vittoria di misura del Gallipoli di mister Calabro, che vince 2-1 a Castellaneta, grazie alle marcature di Sportillo e di Villa, che riporta in vantaggio gli ionici dopo il momentaneo pareggio del Castellaneta trasformando un penalty. Vittoria che consente alla squadra di rimanere capolista solitaria con 48 punti.


Quella passata è stata una settimana difficile per il Gallipoli: dopo le accuse di giocatori e dirigenti della Fidelis Andria, che a mezzo stampa hanno denunciato di aver dovuto subire atteggiamenti violenti in casa gallipolina, il presidente Barone nel respingere tali accuse al mittente, ha rassegnato le sue dimissioni, aprendo così una situazione “poco chiara” che avrà influito non poco sulla prestazione della squadra nel delicato incontro coi tarantini. Nell’attesa di capire quale sarà il clima della settimana entrante, mister Calabro, dovrà lavorare per mantenere alta la concentrazione dei suoi uomini in attesa di un altro incontro difficile contro il Vieste di domenica prossima in programma all’ ”Antonio Bianco”.


Non riesce ad essere continuo il Casarano, che viene sconfitto in trasferta sul campo della Virtus Francavilla per 1-0. Risultato che allontana i rossoblù dalla vetta: ora infatti sono fermi a 43 punti, distanti di 5 dai gallipolini . Domenica al “Capozza” arriva l’ altro Francavilla terz’ultimo in classifica con 18 punti. Riscatto immediato e  pronta “vendetta” con la città brindisina?


Brutta sconfitta casalinga per la Pro Italia Galatina di mister Levanto ad opera del Sud Est che si impone per 2-0. Biancostellati con 20 punti sembrano scendere sempre  più verso la zona bassa della graduatoria, dando inoltre l’impressione di essere in un periodo dove tutto gira storto. In un momento così delicato, una mano forse sembra darla il calendario che prevede per il prossimo turno, la trasferta sul campo del Manduria ultima della classe con 9 punti.


Pareggio a reti bianche anche a Copertino, dove i rossoverdi contro un buon Molfetta, conquistano un punto tutto sommato positivo e che li sposta verso la zona mediana della classifica. Ora il Copertino è a quota 25 punti e domenica scontro diretto sul campo dell’Ascoli Satriano.

Promozione


 


Il Toma Maglie va a valanga sul Lorenzo Mariano Scorrano e ritrova il suo passo in campionato. La squadra di Gigi Bruno travolge i biancorossi scorranesi con un poker, grazie alle reti di Serra, Leanza e a una doppietta del solito Renis. La vittoria porta i magliesi a 30 punti agganciando il Laterza a -2  dalla zona Play Off e a – 9 dalla capolista Novoli che ha battuto il Lizzano quint’ultimo in classifica prossimo avversario dei giallorossi.


Lo Scorrano resta fermo al terz’ultimo posto con 18 punti e attende di sfidare la diretta concorrente Leporano, tra le mura amiche.


I rossoblù novolesi, ottengono il massimo risultato col minimo sforzo contro i brindisini del Lizzano, grazie a un goal di Scarcella e agganciano il Putignano, fermato da un pareggio in trasferta sul campo del Real Alberobello.


Domenica scontro al vertice a Tricase contro la squadra di Rocco Errico, ulteriormente rafforzata dall’arrivo in settimana del giovane Zocco e che con una doppietta di Causio espugna il comunale di San Vito dei Normanni, balzando al quarto posto con 33 punti e domenica avrà così la possibilità di accorciare le distanze dal Novoli e di avvicinarsi alla vetta.


E’ dell’Otranto l’altro derby salentino della giornata. Gli adriatici si impongono all’ultimo respiro sul San Cesario per 2-1 e si mantengono al terzo posto con 34 punti. Sul sintetico otrantino vanno a segno Conte (su rigore) e Setreanu per i locali e Dell’Anna per gli sopiti.


Classifica sempre più complicata invece per il San Cesario fermo con 14 punti al penultimo posto. Domenica prossima il San Cesario è atteso a Laterza ieri costretto al pari dal Galatone (0-0), mentre l’Otranto andrà a far visita al Fragagnano  sconfitto dal Levercalcio per 2-0.


Un goal di Cazzella e uno di Cresta regalano ai bianconeri una vittoria contro i tarantini, che consente ai salentini di superarli in classifica. Il Levercalcio approda così al quinto posto con 32 punti e domenica proverà a fare un favore a Novoli e Tricase nella trasferta di Putignano.


I giallorossi di Oscar Greco, continuano a migliorare la loro classifica: ora sono a 24 punti e domenica la possibilità di fare bottino pieno sul campo dell’Avetrana ultimo della classe.


Attualità

Ma davvero i pugliesi sono i più infelici d’Europa?

Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime

Pubblicato

il

ALLA FINE DEL GIORNO.  SIAMO FELICI O INFELICI?

di Hervé Cavallera

   Secondo un report ISTAT del 17 aprile scorso i lavoratori italiani sono trai più infelici d’Europa e tra gli Italiani i Pugliesi. Ciò riguarderebbe la percezione delle amicizie, l’utilizzazione del tempo libero, i rapporti familiari, la condizione economica e sociale. Un quadro certamente non esaltante e che sembra contrastare, per noi Salentini, quella che è considerata l’immagine ufficiale del “tacco d’Italia”, terra del sole, dell’ospitalità, dello svago. Si tratta quasi di squarciare il velo di autoprotezione e di scorgere una realtà ben diversa. 

    E tuttavia i dati sono da valutare con una certa cautela anche perché si entra nella dimensione intima dei soggetti e in essa l’emotività ha un ruolo notevole  e gli esseri umani sono spesso portati ad accentuare ciò che di positivo e di negativo hanno incontrato o incontrano nella propria esistenza. Dipende poi dalle diverse età della vita e dalle esperienze provate nella vicinanza del report. Immaginate un giovane intervistato a pochi giorni dal suo matrimonio con aperta davanti una luminosa speranza di vita e un giovane intervistato poco dopo la scomparsa di una persona a lui cara.

D’altra parte, secondo un discutibile report del 1923 attribuito all’ONU (Where young people are the happiest ossia Dove i giovani sono più felici) si troverebbero tra i più felici i giovani del nord Europa e in primo luogo i Lituani. Altri report giudicano la Finlandia lo Stato ove si vive meglio.

E questo sempre  tenendo conto del reddito pro capite, dell’aspettativa di vita sana, della libertà sociale. E a ciò si contrappone il fatto, attestato sempre da report, che il tasso maggiore dei suicidi avviene proprio nei Paesi Baltici  dove appunto esiste un più alto tenore di vita. E il suicidio, si capisce bene, è indubbia espressione di drammatica infelicità. Non è il denaro che assicura la felicità. 

   Insomma, non è facile tradurre in fredde classifiche, che vorrebbero essere oggettive e scientifiche, quelli che sono i sentimenti delle persone, sentimenti che variano non solo secondo le età e il successo lavorativo, ma appunto secondo lo stato d’animo del momento in cui si risponde ai quesiti dei report.

Nella percezione di sé gli elementi soggettivi si intrecciano inevitabilmente con  quelli oggettivi, sì da rendere molto dubbia la possibilità di una conoscenza oggettiva di come veramente si è. Le variabili sono tante e non codificabili.

Ad esempio, può naturalmente accadere che una persona con un reddito modesto possa  essere più sereno di un’altra con un reddito più alto ma con incombenze più pesanti. A voler poi richiamare la nostra tradizione cattolica, è pressoché difficile che nelle confessioni non si dichiarino delle colpe, degli errori, sia pur veniali. E il riconoscimento del peccato mostra come l’uomo non è mai esente dalle ombre, a meno che non si tratta di figure eccezionali di cui è riconosciuta la santità, ma anche loro hanno pur sofferto le “tentazioni”. Lo stato d’animo è fatalmente soggettivo e non può che riguardare il singolo individuo.

    Ciò non vuol dire che le classifiche, le statistiche, i “dati” siano da buttar via. Essi, quando veramente ben fatti e promossi da istituti di riconosciuti meriti scientifici, sono utili per individuare “frammenti” di vita, di aspirazioni, di stati d’animo, di aspettative; frammenti che possono servire come stimolo per venire incontro alle esigenze della comunità. 

I report sono certamente oggettivi allorché indicano dei dati come, ad esempio, stipendi, natalità, emigrazione, malattie, ecc. In questi casi dovrebbero costituire un pungolo nei confronti delle classi dirigenti politiche per migliorare in modo equo la qualità della vita dei cittadini.  

   Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime. Si pensi ad un giovane che ha di fronte un futuro che è sempre, nel bene e nel male, pieno di incognite.

Nel giovane ora possono prevalere l’entusiasmo e la speranza, ora la delusione e l’incertezza.

  Ma ciò vale anche per l’anziano. Nel meriggio della propria esistenza egli può fare un bilancio di quanto accaduto e necessariamente trova gioia e dolori, vittorie e delusioni, errori e illusioni, successi e affetti.

A quali dare più peso, considerato che tutti insieme hanno costituito e costituiscono la propria vita? Vivere significa anche accettare gioie e dolori, sperando di commettere pochi errori e non gravi. 

  Ora, tornando al nostro Salento e prescindendo dai diversi problemi personali che possono riguardare le aspettative che si riscontrano nel proprio ambiente lavorativo, il quale dovrebbe essere analizzato secondo le diverse tipologie, è chiaro che in generale qualcosa non va nel mondo giovanile, e ne sono espressione oggettiva lo spopolamento e il calo demografico. La maggior parte di coloro che vanno a studiare o a lavorare fuori Terra d’Otranto non torna più. E di tale problema dovrebbe farsi carico il mondo della politica regionale e nazionale, come lo stesso mondo deve affrontare il tema della natalità che, pur connesso ad un modus vivendi che talvolta non vuole assumersi responsabilità, potrebbe essere in qualche modo modificato con agevolazioni e contributi per la nascite. 

   Importante, in ogni caso, è saper vivere insieme e  sapersi spendere per vedere crescere i propri cari, la propria terra. Questo in vario modo hanno fatto i nostri genitori, i nostri antenati e a questo compito non ci si può e non ci si deve sottrarre.   

Continua a Leggere

Attualità

Autovelox, Telelaser e postazioni fisse: i controlli del mese di Maggio

I calendari dei controlli sulle strade provinciali

Pubblicato

il

Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di maggio.

02-05-2024

S.P. 119  LECCE – ARNESANO – LEVERANO

07,00 – 19,00 

03-05-2024

S.P. 358 OTRANTO – SANTA MARIA DI LEUCA 

07,00 – 19,00 

04-05-2024

S.P. 366  OTRANTO – SAN CATALDO 

07,00 – 19,00 

05-05-2024

S.P. 41 GALATINA – NOHA – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

06-05-2024

S.P. 21 LEVERANO – PORTO CESAREO 

07,00 – 19,00 

07-05-2024

S.P. 174 SUPERSANO – CASARANO 

07,00 – 19,00 

08-05-2024

S.P. 66 TAURISANO – UGENTO

07,00 – 19,00 

09-05-2024

S.P. 119  LECCE – ARNESANO – LEVERANO 

07,00 – 19,00 

10-05-2024

S.P. 48 OTRANTO – ZOLLINO 

07,00 – 19,00

11-05-2024

S.P. 90 GALATONE S. M. AL BAGNO 

07,00 – 19,00 

12-05-2024

S.P. 363 MAGLIE – SANTA CESAREA 

07,00 – 19,00 

13-05-2024

S.P. 193 PRESICCE – LIDO MARINI 

07,00 – 19,00 

14-05-2024

S.P. 361 MAGLIE – COLLEPASSO 

07,00 – 19,00 

15-05-2024

S.P. 100 SQUINZANO – CASALABATE

07,00 – 19,00 

16-05-2024

S.P. 114 COPERTINO – SANT’ISIDORO 

07,00 – 19,00 

17-05-2024

S.P. 119 LECCE – ARNESANO – LEVERANO 

07,00 – 19,00 

18-05-2024

S.P. 174 SUPERSANO – CASARANO 

07,00 – 19,00 

19-05-2024

S.P. 90 GALATONE S. M. AL BAGNO

07,00 – 19,00

 

20-05-2024

S.P. 358 OTRANTO – SANTA MARIA DI LEUCA

07,00 – 19,00 

21-05-2024

S.P. 47 GALATONE – GALATINA 

07,00 – 19,00 

22-05-2024

S.P. 90 GALATONE S. M. AL BAGNO 

07,00 – 19,00 

23-05-2024

S.P. 374 TAURISANO – MIGGIANO 

07,00 – 19,00 

24-05-2024

S.P. 78 TRICASE – TRICASE PORTO

07,00 – 19,00

25-05-2024

S.P. 71 RUFFANO – CASARANO 

07,00 – 19,00

26-05-2024

S.P. 41 GALATINA – NOHA – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

27-05-2024

S.P. 60 VASTE – COCUMOLA

07,00 – 19,00 

28-05-2024

S.P. 21 LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

29-05-2024

S.P. 47 GALATONE – GALATINA 

07,00 – 19,00 

30-05-2024

S.P. 90 GALATONE – S. M. AL BAGNO

07,00 – 19,00 

31-05-2024

S.P. 184 TRICASE – ALLA MAGLIE LEUCA

07,00 – 19,00

Continua a Leggere

Casarano

Him Co, 73 lavoratori salentini col fiato sospeso

Sono quelli dello stabilimento di Casarano. L’azienda, che produce suole anche per grandi marchi, è rimasta senza commesse. Nessun accordo su ammortizzatori sociali e incentivo all’esodo. I sindacati: “Proposte insufficienti e che penalizzano i lavoratori salentini”

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Tutto rinviato al Ministero del Lavoro.

Su incentivo all’esodo e ricorso al contratto di solidarietà, salta al momento l’accordo tra organizzazioni sindacali e Him Co Industry.

Fumata nera dunque dopo l’incontro di ieri, che si è tenuto nella sede principale di Fossò (Venezia) ed in collegamento con lo stabilimento di Casarano.

L’azienda calzaturiera produce suole per grandi marchi e che occupa complessivamente 277 persone,  73 dei quali nel Salento.

Nel periodo compreso tra maggio e luglio ha perso una grossa commessa: da qui la necessità di garantire la sopravvivenza della società, dal punto di vista aziendale, attraverso il ricorso all’incentivo all’esodo ed agli ammortizzatori sociali.

LA CRISI

L’azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo già da qualche settimana, una procedura che mette a rischio complessivamente 63 posti di lavoro.

Effetto, secondo l’azienda, tanto del contesto economico internazionale quanto dell’affermarsi di nuovi modelli di business.

Nel primo caso è stata la guerra tra Russia e Ucraina a dare un brutto colpo al settore del lusso (segmento all’interno del quale opera l’azienda calzaturiera): 20mila paia di scarpe solo per la perdita di quei due mercati.

Al momento le previsioni, molto aleatorie, prevedono una ripresa del comparto nella seconda metà del 2025.

Le vendite da tre anni seguono un andamento negativo: 50 per cento dei volumi di produzione da 400mila paia di scarpe a 190mila paia nel giro di pochi anni.

Il mutamento del modello di business mette poi in crisi le aziende complete come Him Co (in grado di gestire integralmente il business calzature): oggi è sempre più richiesta una specializzazione industriale, visto che i marchi sempre di più vogliono gestire direttamente la distribuzione e controllare il mercato.

CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ

Azienda e sindacati hanno trovato un punto di incontro nella necessità di azzerare le espulsioni di personale, ricorrendo al contratto di solidarietà (per effetto del quale tutti i dipendenti rinunciano a quote di stipendio per evitare i licenziamenti collettivi).

L’accordo proposto dall’azienda prevedeva una perdita oraria mensile pari al 24% a tutti i lavoratori (full-time e part-time) per almeno un anno. Ci sarebbe stato poco o nulla da contestare se non fosse per un dettaglio: il peso maggiore del sacrificio richiesto ai dipendenti dello stabilimento di Casarano, rispetto a quelli di Fassò.

Una solidarietà differenziata” che mal si concilia con lo spirito del contratto collettivo aziendale proposto.

«Inoltre abbiamo chiesto di conoscere prima il piano industriale, per capire dove porterà questa crisi, dichiarata come strutturale e non congiunturale, alla fine del percorso», spiegano  Franco Giancane (Filctem Cgil Lecce), Sergio Calò (Femca Cisl Lecce) e Fabiana Signore (Uiltec Uil Lecce), «abbiamo rilevato, inoltre, che appare quanto mai strano che si rinnovino ai primi di aprile i contratti a tempo determinato (mentre allo stesso tempo si chiudono i contratti con scadenza a dicembre) e poche settimane dopo si arriva addirittura a parlare di esuberi ed ammortizzatori sociali».

La riunione si è perciò conclusa con il mancato accordo e con la richiesta d’incontro al Ministero.

INCENTIVO ALL’ESODO

Him Co ha già avviato la procedura di licenziamento collettivo.

La proposta di accesso all’incentivo all’esodo, inteso come non opposizione al licenziamento, è ritenuta dai sindacati «non soddisfacente e non performante»: appena 4 mensilità a chi accetterà il licenziamento entro il 31 luglio; solo 3 stipendi in caso di firma del licenziamento al 30 settembre; due mensilità a quei dipendenti che dovessero accettare il licenziamento entro novembre; una sola mensilità ai lavoratori che dovessero restare in azienda fino al 31 gennaio.

A chi dovesse maturare i requisiti di accesso alla pensione entro marzo 2026, è stato proposto un incentivo di tre mesi se manifesteranno la volontà di essere licenziati entro marzo 2025.

Tutti accordi tombali, ossia che faranno cessare qualsivoglia diritto o pretesa nel rapporto tra azienda e lavoratori all’atto della firma. L’ipotesi di accordo è stata dunque rigettata dai sindacati.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus