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Cronaca

Guardie Ecologiche Volontarie a tutela dell’ambiente in dodici Comuni del Salento

Tre GEV per ogni amministrazione comunale aderente al progetto. Primo passo vero una struttura provinciale in grado di adempiere al meglio ai compiti attribuiti alle province in materia di vigilanza ambientale

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Diventano operative nel Salento le prime Guardie Ecologiche Volontarie, presto in azione nel campo della vigilanza ecologica, della salvaguardia dell’ambiente, della prevenzione degli incendi boschivi e della protezione civile. Le prime 12 amministrazioni comunali firmatarie del protocollo d’intesa con la Provincia di Lecce sono state assegnatarie di 3 GEV a testa, che saranno a breve in servizio. Si tratta dei comuni di Tricase, Galatone, Melendugno, Nardò, Galatina, Palmariggi, Porto Cesareo, Sogliano Cavour, Ugento, Squinzano, Supersano e Vernole.


La Guardia Ecologica Volontaria sarà un agente di Polizia Amministrativa che, oltre a promuovere attività di informazione ambientale, avrà il compito di verificare il rispetto delle leggi e di tutte le normative poste a tutela dell’ambiente.


Le sentinelle del territorio hanno perfezionato le loro competenze in un corso di 90 ore, con nozioni di biologia e ecologia, principi di sviluppo eco-sostenibile e di pronto soccorso, flora e fauna del Salento, micologia, cenni di pianificazione territoriale, educazione ambientale, inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua, disciplina delle aree protette, diritto penale e procedura penale, legislazione venatoria.

Il progetto parte con l’obiettivo di creare una struttura provinciale in grado di adempiere al meglio ai compiti attribuiti alle province in materia di vigilanza ambientale. Pertanto l’ambizione è quella di proseguire al più presto alla collocazione di almeno una Guardia Ecologica Volontaria in ogni realtà del nostro Salento.


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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