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Caprarica dal Mito al Jazz…

La grande Serra di Caprarica di Lecce, fresca di rinnovamento e pronta ad accogliere amorevolmente migliaia di turisti e appassionati.

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Sarà un caldo agosto per la grande Serra di Caprarica di Lecce, fresca di rinnovamento e pronta ad accogliere amorevolmente migliaia di turisti e appassionati. La versione notturna del dolce rilievo è letteralmente sublime.


soldatoSaranno “Le Notti del Mito” a riportarci indietro nel tempo alla riscoperta dei Messapi, i “salentini” di 2600 anni fa. Il culto di Demetra, la Megalartìa e la danza dello Sciamano saranno i pezzi forti, i “contrassegni salienti” di un popolo ricco di mistero e magia. In un’era in cui l’invocazione degli dei al fine di propiziare il raccolto rappresentava l’essenza della vita dell’uomo, il rapporto con il mondo metafisico e religioso era diretto, imprescindibile. Rappresentazioni realistiche e architettonicamente fedeli alle originali, ottenute dopo meticolosi studi e attive ricerche, sviluppatesi e miglioratesi nel corso degli ultimi anni, sono ben sposate dal paesaggio rurale della Serra, culla naturale del giovane e collaudato archeodromo Kalòs. Il resto lo faranno i bravissimi dimostranti e attori, ben “catechizzati” al fine di rendere vivido il mito. Non mancheranno le scene di vita quotidiana, come l’allenamento dei soldati e la realizzazione di oggetti di uso comune, grazie ad “abili mani, che creano, dipingono, tessono, scolpiscono, intagliano”. Dopo l’interessante didattica, ecco a voi la festa! Sì, perché dopo un lungo percorso, “giù a valle” troverete stands gastronomici e musica: nella tre serate si alterneranno sul palco nomi ben noti, I Scianàri, I Taraletti, gli Alla Bua, i Terramara, il Gruppo Folk 2000 e gli 88MAX, pizzica, folk e pop per garantire la giusta varietà musicale. (Ingresso gratuito per l’area concerti; 8€ per l’accesso al percorso de “Le Notti del Mito”, 5€ il ridotto per gli under14). Da questa sera fino a mercoledì 13 agosto (ore 21) Kalòs brillerà nel buio della sera.


Anche il jazz è storia, anche il jazz è mito!


Il jazz accomuna le genti, non discrimina, nasce come musica popolare, è al contempo una musica “colta”: meglio di così… È stato il padre biologico di tutti i generi musicali a partire dal dopoguerra. Anche in Italia il jazz si è evoluto, pur non discostandosi troppo dall’originalità del suo suono inimitabile, e “Caprarica in Jazz” è dal 2003 un’ottima vetrina di talenti affermati. Negli ultimi anni i nomi sono stati mostruosi: Franco Cerri, Jerry Bergonzi, Fabrizio Bosso, Irio de Paula.

Giovedì 14 agosto dalle 21, sarà il chitarrista olandese Stochelo Rosenberg, esponente di spicco del gipsy jazz, ad infiammare la Masseria Li Stali, ai piedi della già osannata Serra. Con lui, Salvatore Russo, Tony Miolla e Camillo Pace. Aprirà la serata Vincenzo Tommasi, chitarra sola. (10€ l’ingresso, sarà anche possibile consumare una cena, per info vi rimandiamo ai numeri 3284989227-3497439463). L’evento è al centro di un continuum che, partito lo scorso 20 luglio, chiuderà martedì 26 agosto a Largo San Marco con l’Alma Trio: Guido Di Leone alla chitarra, Mimmo Campanale alla batteria, Vito di Modugno all’organo.


Stefano Verri


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Anche Ermal Meta al Concertone della Notte della Taranta

Per la prima volta ospite del palcoscenico di Melpignano, sabato 23 agosto il cantautore rileggerà Lule Lule

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Cantautore tra i più intensi e raffinati della scena italiana, per la prima volta sul palcoscenico di Melpignano, Ermal Meta salirà come ospite del Concertone della Notte della Taranta.

Attualmente impegnato in un’intensa attività artistica che unisce musica, scrittura e teatro, con l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, diretta dal Maestro concertatore David Krakauer, Ermal Meta interpreterà Mediterraneo, brano tratto dal suo ultimo album Buona fortuna, e Lule Lule – un antico canto d’amore in lingua arbëreshe – che letteralmente significa “fiori fiori” ma che assume il valore metaforico di “amata, cara”. Scelto per la sua intensa carica emotiva e simbolica, il brano rievoca le radici dell’identità culturale di Ermal, nato in Albania e cresciuto in Italia. Con la sua inconfondibile timbrica, darà voce a una memoria musicale che attraversa confini e generazioni, riscoprendo la propria eredità. Il brano si inserisce nel più ampio impegno della Fondazione La Notte della Taranta per la valorizzazione del patrimonio delle minoranze linguistiche storiche in Puglia.

Un periodo molto denso per Ermal Meta che, oltre al tour, ha condotto per il secondo anno il Concerto del Primo Maggio a Roma ed è in radio e sulle piattaforme digitali con il nuovo singolo “Ferma gli orologi”. A maggio è uscito inoltre il suo secondo romanzo, Le camelie invernali (La Nave di Teseo), ambientato tra Albania e Grecia, dove affronta il tema delicato del kanun – antico codice albanese del diritto – con una scrittura che conferma la sua vocazione narrativa.

Dopo il successo e in continuità con il tour nei più importanti teatri italiani dello scorso inverno, Ermal Meta è attualmente impegnato nel suo “Live 2025” che sta portando l’artista sui palchi estivi e location speciali di tutta la penisola, svelando sfumature inedite artistiche e personali.

Con una carriera che abbraccia la musica, la parola e l’impegno civile, Ermal Meta si prepara così a salire sul palcoscenico della grande notte che sabato 23 agosto accenderà Melpignano, condividendo una visione profonda e contemporanea delle nostre radici.

Accanto a lui, tra gli altri ospiti già annunciati, Tära e il Canzoniere Grecanico Salentino.

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Indovina chi viene a cena?

Il noto programma RAI di inchiesta sul cibo “si sposta” per una sera nel Salento, a Melpignano. Per il “Mercato del giusto special edition” la giornalista Sabrina Giannini e l’epidemiologo Franco Berrino

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Un terzo, super appuntamento per l’edizione estiva del Mercato del giusto, la rassegna per promuovere cultura ed educazione al cibo e all’ambiente lanciata dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato.

Per l’evento di lunedì 4 agosto, organizzato in collaborazione e nell’ambito degli appuntamenti di AMelpignano, ci saranno due ospiti d’eccezione: Sabrina Giannini e Franco Berrino.

La prima è la nota giornalista e conduttrice Rai di “Indovina chi viene a cena?”, uno dei più seguiti programmi di approfondimento e inchiesta sui temi dei modelli alimentari sostenibili, delle ripercussioni sanitarie dei cibi industriali e delle condizioni degli animali negli allevamenti intensivi.

Il secondo, medico ed epidemiologo, è spesso ospite del format di Sabrina Giannini e noto per i suoi contributi scientifici sulle testate nazionali circa i temi legati alla sana alimentazione.

Nella sua lunga carriera medica si è reso protagonista di importanti studi sulla prevenzione del cancro e sono inoltre suoi anche importanti contributi sulla nascita del registro tumori in Italia.

Non due ospiti a caso, dunque, ma tra i più autorevoli divulgatori nel Paese di nozioni scientifiche e sanitarie sulla corretta alimentazione.

Una selezione, da parte degli amministratori melpignanesi, ricaduta sulla qualità come per gli altri appuntamenti e per le scorse edizioni della rassegna, che hanno visto salire sul proprio palco autorevoli esponenti del mondo della scienza, della politica, dell’arte e del food, per promuovere dibattiti e momenti di riflessione.

L’intento degli amministratori è infatti quello di sensibilizzare ai temi della sostenibilità a 360 gradi, dell’etica degli alimenti e della socialità.

Non a caso, assieme ai due celebri personaggi del mondo dell’informazione e della salute, nel centro del borgo grico saranno come sempre presenti, a partire dalle 20, gli stand dei produttori agricoli e degli artigiani locali, per portare cibo e manufatti di qualità, prodotti e realizzati nel rispetto dell’ecosistema e della salute umana.

L’evento è completamente gratuito, ma è necessaria la prenotazione sulla piattaforma https://www.eventbrite.it/.

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Tricase: Emigranti Esprèss con Mario Perrotta

Sabato 9 agosto al Castello di Tutino in scena nuove puntate in esclusiva dalla fortunata trasmissione ideata per RAI Radio 2

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Un appuntamento speciale, in esclusiva per il Castello di Tutino a Tricase, quello con Mario Perrotta.

Sabato 9 agosto, dalle ore 20, porterà in scena nuove puntate di “Emigranti Esprèss”, tratto dalla celebre trasmissione radiofonica da lui ideata per RAI Radio 2.

Dalla radio al palco, passando per la carta stampata: “Emigranti Esprèss” è diventato anche un libro edito da Fandango, e continua oggi il suo viaggio con nuove storie dal vivo.

L’idea nasce da un’esperienza personale.

È il 1980, Mario ha dieci anni e una volta al mese prende il treno da Lecce a Milano, da solo, per raggiungere il padre che lavora a Bergamo e “aggiustare l’apparecchio ai denti”. Ogni volta la madre lo affida a una famiglia di emigranti incontrata sul momento.

Brindisi, Bari, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Parma, Milano… fino a Zurigo, Stoccarda e Bruxelles, in una deviazione improvvisa decisa dal padre, appena arrivati nella monumentale e grigia Stazione Centrale di Milano.

Ogni stazione è una storia.

Ogni storia è un pezzo di memoria collettiva.
Attraverso gli occhi curiosi del bambino e la fantasia alimentata dai racconti dei compagni di viaggio, si compone un mosaico di esistenze: operai, madri, amanti perduti, minatori.

Italiani costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore, spesso accolti da intolleranza e sfruttamento.

Cambia il tempo, cambiano i volti, i luoghi e le lingue, ma il viaggio degli “Emigranti Esprèss” continua ancora oggi sotto altre forme, su altri treni, verso altre frontiere.

Emigranti Esprèss” è molto più di un racconto autobiografico: è un poema popolare che commuove e fa riflettere, un affresco potente sulle migrazioni di ieri e di oggi, attraverso una narrazione che intreccia radici, dialetti, sogni e rimpianti.

«Sono storie bellissime, bizzarre, tragiche, comiche, epiche di operai, minatori, innamorati destinati a perdersi per sempre, che hanno popolato la fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss e che Mario ripropone live» (Claudia Cannella, Hystrio).

Mario Perrotta è tra le voci più autorevoli del teatro contemporaneo. Vincitore di quattro Premi Ubu e di numerosi altri riconoscimenti nazionali e internazionali, le sue opere sono tradotte e rappresentate in contesti prestigiosi, dal Festival di Avignone allo United Solo Festival di New York.

La sua poetica teatrale nasce dall’urgenza di raccontare il presente attraverso drammaturgie originali e progetti di ampio respiro.

Biglietto unico 7 euro – info e prenotazioni: 3331817362

 

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