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Attualità

Olè… il Salento illumina l’Europa

Primo premio assoluto per le luminarie dell’azienda De Cagna di Maglie alla rassegna di Valencia in Spagna.

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Trionfo europeo per il secondo anno consecutivo, per le luminarie dell’azienda De Cagna di Maglie che si aggiudicano il primo premio alla rassegna di Valencia in Spagna.


FOTO 1Tema centrale dell’imponente allestimento creato dalla storica impresa De Cagna Luminarie per Falla Sueca Literato Azorin è “Il mito di Icaro”. Secondo la leggenda, Il re di Creta Minosse aveva chiesto a Dedalo di realizzare il labirinto per il Minotauro. Avendolo costruito, Dedalo e suo figlio Icaro ne conoscevano la struttura per questo Minosse temeva che ne fossero svelati i segreti. Decise allora di rinchiudere padre e figlio nel labirinto, precludendone ogni via di fuga da Creta. Dedalo per cercare di scappare costruì delle ali con delle penne e le attaccò ai loro corpi con la cera. Malgrado gli avvertimenti del padre di non volare troppo alto, Icaro si fece prendere dall’ebbrezza del volo e volendo toccare il cielo si avvicinò troppo al sole; il calore fuse la cera, facendolo cadere nel mare, dove morì.


Fontone entrataIl frontone d’entrata la cui struttura si presenta in tutta la sua maestosità è largo 17,40m e alto 22m realizzato tramite l’accostamento di elementi per lo più verticali che ne accentuano l’altezza, colonne bidimensionali alternate a torrette semicilindriche dai colori e dalle forme eccentriche, che si ripetono in maniera modulare fino in cima. Nel primo tratto dell’allestimento un susseguirsi di cinque archi sorretti da sottili colonne che richiamano la struttura del frontone e creano un particolare gioco prospettico dato dall’effetto a scalare degli archi verso il basso in contrasto alle colonne  che svettando nel cielo raggiungono un’altezza massima di 31m. L’opera luminosa slanciata nelle forme e raffinata negli accostamenti cromatici vuole richiamare l’energia e il coraggio del gesto di Icaro che incantato dalla bellezza del cielo terso e dall’immenso spazio celeste osò avvicinarsi a Dio, elevandosi sempre più in alto.


Il ripetersi di rombi ed intrecci intagliati degli archi prosegue lungo la fitta galleria generando un corridoio luminoso, che esalta l’aspetto mitico e fa da collegamento al soggetto centrale scelto per la falla 2015, “L’abbazia di Westminster e l’amore segreto fra Enrico VIII e Anna Bolena”.

In questo tratto della festa infatti due spalliere collegate all’ultimo arco sono poste ad imbuto e sfociano nello spazio dedicato alla Falla i quali confini sono definiti da una ricca corona di luce larga 23m e alta 12,20m che cinge e disegna lo spazio con uno sfarzoso accostamento di forme sia geometriche che floreali. Il simbolo regale assieme al frontone alto complessivamente 18m e largo 9m a forma di trono che apre verso l’ultima galleria, rimandano alla storia del re e la sua amante, riprendendo nei colorati drappeggi degli archi e negli sfarzosi elementi decorativi della corona le splendide e lussuose decorazioni presenti nelle architetture, negli arazzi e negli abiti di corte.


L’intera realizzazione costa di 660000 lampadine a led di nuova generazione  per un consumo totale di circa 90Kw.


Attualità

I Matia Bazar a Taurisano per la festa del Crocefisso

Tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo

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C’è una tradizione lunga oltre cent’anni a Taurisano, nata grazie alla devozione di una coppia di coniugi. È la festa del Santissimo Crocefisso, che si celebra ogni anno il 3 maggio, presso l’omonima chiesetta.

Il luogo di culto, ubicato all’ombra di una splendida grande quercia, fu eretto nel 1904 per volere di Vito Schiavano e Maria Marraffa, che ne finanziarono la costruzione.

Da allora, la comunità di Taurisano onora con grande affetto e costanza il culto nei confronti del Santissimo Crocefisso, di cui peraltro è conservata una imponente raffigurazione proprio all’interno della chiesa, realizzata dal maestro cartepestaio leccese Giuseppe Manzo quale riproduzione fedele di un’altra opera presente a Galatone.

Il motivo di questa riproduzione trova senso ancora una volta nella storia dei succitati coniugi Schiavano, i quali erano soliti effettuare, a partire dalla data del loro matrimonio, un pellegrinaggio al Santuario di Galatone, per venerare proprio il miracoloso SS. Crocefisso della Pietà.

Questo pellegrinaggio durò circa trent’anni, fino a quando i due devoti, avendo ormai raggiunto una veneranda età e non potendo sostenere l’estenuante fatica di un viaggio così lungo, fecero appunto erigere, al limite di un fondo di loro proprietà, una cappella dedicata al SS. Crocefisso.

Per tradizione, tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo, situata tra Taurisano, Casarano e Ruffano, dove si trova la cripta basiliana del Crocefisso della macchia, in cui è consuetudine celebrare messa proprio in questa ricorrenza.
Dopo aver fatto visita al luogo di culto ci si ferma per trascorrere la giornata in campagna, al calar del sole si ritorna in paese e ci si prepara per la festa tradizionale.

Venerdì 3 maggio le celebrazioni si aprono sulle note della Banda “G. Verdi” di Taurisano e con le messe, delle ore 8 e delle ore 10, presso la Cappella del SS. Crocifisso.

A seguire, alle ore 11, la processione per portare la venerata immagine del Santissimo Crocifisso nella Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Ci si ritrova nel pomeriggio, alle 18,30, con la santa messa proprio nella Chiesa SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Alle 19,30 la processione per le strade del paese. In chiusura dei riti religiosi, lo spettacolo di fuochi d’artificio.

In serata, poi, chiusura col botto. Una storica band della musica italiana salirà sul palcoscenico della festa.

Alle spalle della cappella, in via Pirandello, si esibirà l’iconico gruppo musicale Matia Bazar, due volte vincitore del Festival di Sanremo.
Il concerto avrà inizio alle ore 21, con ingresso libero.

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Tricase Destinazione Autentica 2024, avviso pubblico

Rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna. C’è tempo fino al 31 maggio. online anche il bando “Una casa per giovani idee”

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Avviso pubblico per l’individuazione di progetti eventi di iniziativa da inserire nella programmazione culturale e turistica: “Tricase Destinazione Autentica 2024”.

L’amministrazione comunale intende valorizzare i principali attrattori culturali e turistici della città, delle frazioni e delle marine, al fine di promuovere un piano di sviluppo turistico culturale ricco e multidisciplinare.

L’avviso pubblico è rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna dal titolo Tricase Destinazione Autentica 2024. Saranno accolte proposte che siano in linea con gli obiettivi prefissati dell’amministrazione comunale, in un’ottica di promozione turistica e riposizionamento competitivo della città. C’è tempo fino al 31 maggio.

Online anche il nuovo bando per “Luoghi Comuni”, “Una casa per giovani idee”. È un’iniziativa delle Politiche giovanili lanciata da Regione Puglia e ARTI Puglia con l’obiettivo di finanziare progetti di innovazione sociale proposti da organizzazioni giovanili, che possono essere accolti e realizzati in spazi pubblici.

C’è tempo fino al 28 maggio 2024 per candidare progetti di innovazione sociale per rivitalizzare la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (la “chiesa dei diavoli”) e tutta l’ampia area all’aperto circostante del Comune di Tricase.

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Tricase, Pro Loco: rinnovate le cariche sociali

Nel segno della continuità e del rinnovamento. Paolo Scarascia confermato presidente all’unanimità

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Si è tenuta l’assemblea che ha dato il via al mandato 2024-2028 della Proloco Tricase, l’associazione che si occupa della promozione e valorizzazione turistica, delle potenzialità naturalistiche, ambientali, artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche della Città.

Sarà un Consiglio Direttivo da nove membri ad affiancare Paolo A. Scarascia, riconfermato all’unanimità presidente dell’associazione.

«In questi anni abbiamo lavorato per far sì che Proloco tornasse al centro della vita sociale di Tricase. Lo abbiamo fatto consapevoli dell’importanza e del ruolo istituzionale che gioca la nostra associazione. Dopo iniziative, eventi, collaborazioni e progetti, siamo pronti a fare un altro passo avanti» ha evidenziato Scarascia.

Il consiglio direttivo è composto da Andrea Ciardo, Gabriele Musio, Vito Sabato, Roberta Ferramosca (riconfermata vice presidente), Enzo Tamborrini, Maria Assunta Coppola, Antonia Morciano e Rocco Sparascio.

A loro, si aggiunge il collegio dei probiviri composto da Giovanni Sergi Battocchio, Tommaso Serrano e Francesco Zocco.

«Oltre alle partnership già siglate, il consiglio direttivo e i soci sono già a lavoro per l’organizzazione di iniziative territoriali che coinvolgeranno tutti i rioni, quartieri e frazioni di Tricase», ha concluso il presidente Paolo Scarascia, «vogliamo porre al centro l’importanza della socialità, della partecipazione e della valorizzazione delle peculiarità della Città».

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