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Cronaca

Melissano, sforato il patto di stabilità? Pagano gli amministratori

Chi ha governato la città dal 2010 al 2013 (guidata dall’ex sindaco Roberto Falconieri), è responsabile, secondo la Corte dei Conti, del dissesto finanziario del Comune. Disposto il sequestro conservativo di beni immobili e conti correnti bancari di 11 amministratori ed esponenti della vecchia giunta, per quasi un milione e 600mila euro

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Gli amministratori, che hanno governato la città dal 2010 al 2013 (guidata dall’ex sindaco Roberto Falconieri), sono responsabili del dissesto finanziario del Comune di Melissano. Disposto il sequestro conservativo di beni immobili e conti correnti bancari di 11 amministratori ed esponenti della vecchia giunta, per quasi un milione e 600mila euro, questa la decisione della Corte dei Conti su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti.


Tutto nacque quando il  Comune di Melissano sforò il patto di stabilità e non si attenne ai divieti e alle autoriduzioni di spesa che l’Ente locale avrebbe dovuto mettere in atto. Partì così un’inchiesta a carico dell’ amministrazione comunale, in carica negli anni dal 2010 al 2013, che diede il la all’istruttoria svolta dai magistrati contabili, e dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Lecce.


Gli accertamenti hanno evidenziato una serie di inadempimenti da parte del Comune rispetto all’obbligo di adottare le misure correttive idonee ad evitare squilibri finanziari che sarebbero sfociati nel dissesto finanziario dell’ente certificato dalla Corte dei Conti nel dicembre del 2016.

Dopo le indagini svolte dalle Fiamme Gialle, il Procuratore Carmela de Gennaro ha rilevato evidenti responsabilità riconducibili all’amministrazione comunale in carica all’epoca dei fatti, per questo ha richiesto ed ottenuto il sequestro in maniera cautelativa, di conti, immobili e terreni di 11 tra amministratori ed esponenti della vecchia giunta. Il valore del provvedimento, eseguito dai militari del Nucleo di polizia tributaria, guidati dal colonnello Nicola De Santisè di quasi un milione e 600mila.


Cronaca

In stato di agitazione per le vie del centro, muore alla vista dei poliziotti

È accaduto nel pomeriggio in zona San Lazzaro a Lecce dove gli agenti erano intervenuti in seguito alle tante segnalazioni al 112

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Un uomo di 35 è deceduto in strada a Lecce nel pomeriggio.

Il trentacinquenne si aggirava a torso nudo in evidente stato di agitazione, in zona San Lazzaro, nei pressi del centro cittadino.

Da una prima ricostruzione pare che alla vista degli agenti, allertati dalle tante telefonate di residenti e commercianti al 112, l’uomo abbia avuto un malore a seguito del quale è deceduto.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto fare che constatare la morte dell’uomo.

*foto in alto di repertorio

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Arnesano

Droga, auto rubate e un ordigno: il blitz dei carabinieri

In un garage marijuana, hashish e cocaina. I carabinieri hanno rinvenuto anche un manufatto esplosivo artigianale di oltre un chilo e scoperto due auto rubate. Un giovane di Arnesano è stato arrestato, altre due persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria

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I carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Lecce, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Monteroni di Lecce, hanno condotto un’importante operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e al possesso di materiale esplosivo.

Le attività investigative hanno avuto inizio con una perquisizione in un garage situato nel comune di Arnesano.

All’interno i militari dell’Arma hanno rinvenuto una utilitaria risultata rubata, insieme a un consistente quantitativo droga: circa 1,5 kg di marijuana tipo “skunk”, 770 grammi di hashish e 30 grammi di cocaina.

Rinvenuto anche denaro contante, circa 1.400 euro, probabilmente destinato al riciclaggio nel giro dello spaccio, oltre a materiale utile al confezionamento e alla pesatura delle sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso di scoprire anche un’altra autovettura rubata, parcheggiata nei pressi del garage.

All’interno dell’auto, i carabinieri hanno rinvenuto un manufatto esplosivo artigianale di oltre un chilogrammo, immediatamente sottoposto a intervento dagli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce, che hanno provveduto a disattivarlo, campionarlo e distruggerlo in totale sicurezza.

Al termine dell’operazione di rito, i carabinieri hanno arrestato un giovane del posto, già noto alle cronache e, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce “Borgo San Nicola”, mentre altre due persone sono state segnalate per ricettazione e detenzione di materiale esplosivo.

Le autovetture rubate sono state restituite ai legittimi proprietari, mentre le sostanze e il denaro sono stati sottoposti a sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione conferma l’impegno costante dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce nella protezione del territorio, nella lotta contro la criminalità organizzata e lo spaccio di sostanze stupefacenti, garantendo al contempo la sicurezza dei cittadini attraverso il contrasto a pericoli potenzialmente gravi per l’incolumità pubblica.

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Cronaca

Bambino travolto da furgone all’uscita da scuola a Tricase

Fatalità o distrazione alla base dell’accaduto: alla guida del mezzo non c’era nessuno. Il piccolo è stato condotto in ospedale

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di Lorenzo Zito

Una uscita da scuola da incubo quella di oggi per un bambino di Tricase, travolto da un furgone proprio in prossimità del suo Comprensivo all’ora di pranzo.

L’incidente è avvenuto in via Roberto Caputo. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di una fatalità.

Il piccolo, un alunno di quinta elementare, si è visto arrivare improvvisamente addosso il mezzo, che proveniva da via Puccini.

Alla guida del furgone non c’era nessuno: il proprietario era sul marciapiede dinanzi alla scuola, assieme alle decine di genitori che, al suono della campanella, attendono i rispettivi figli per rincasare.

Il furgone sarebbe disceso da via Puccini a causa della pendenza della stessa. Va da sé che (delle due l’una) il mezzo non aveva marcia e freno inseriti, oppure il freno a mano potrebbe aver improvvisamente ceduto.

Mentre le forze dell’ordine cercano di fare chiarezza sulla vicenda, il piccolo è stato condotto in ospedale, tra lo sgomento dei presenti che lo hanno immediatamente soccorso.

Fortunatamente il bambino è cosciente. È sotto osservazione presso l’ospedale Cardinale Panico di Tricase, ma non è in pericolo di vita.

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