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News & Salento

Modelli di solidarietà: incontro a Lecce

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Non basta essere solidali, bisogna anche saperlo essere! Vuole essere un’occasione per scambiarsi idee, condividere e progettare azioni, soprattutto offrire un valore aggiunto all’ “essere solidali” il seminario in programma giovedì 14 gennaio a Lecce, alle 16, presso il Centro Polifunzionale “Le Sorgenti” (sulla provinciale Lecce-Novoli), dal titolo “Dalla “solidarietà frammentata” alla solidarietà coordinata”, organizzato da CSV Salento, Comunità Emmanuel e Jesuit Social Network e Arcidiocesi di Lecce.


Al centro della giornata dunque la volontà di mettere a fuoco la mappa della solidarietà e dei servizi sul territorio, prendendo le mosse da quelle che sono le fondamenta di una società civile coesa e orientata al bene comune, che vede nell’agire solidaristico una risposta alla crisi e all’individualismo. E’ quello che in concreto già trova realizzazione nell’area della provincia di Lecce, con oltre 600 associazioni attive e circa 35mila volontari impegnati a mettere a disposizione tempo, creatività, capacità di leggere la realtà e intercettare i bisogni. Una carica di energia indirizzata soprattutto nell’area delle donazioni, della protezione civile, della tutela della salute e della disabilità, per indicare i settori dove si concentra maggiormente l’azione volontaria. Il seminario, partendo appunto dalla riflessione su solidarietà e servizi, si concentrerà sull’azione solidale nell’esperienza costituzionale, sul rapporto tra Chiesa e solidarietà – con l’intervento di mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, Arcivescovo di Lecce – sulla situazione dei servizi sociali nella provincia di Lecce.


Spazio anche alla presentazione del libro “La solidarietà frammentata” – uno studio sulla stato di attuazione della legge 328/2000 nelle regioni italiane, da cui l’iniziativa del seminario ha preso spunto – e del Jesuit Social Network, federazione che attingendo alla spiritualità di S. Ignazio di Loyola, e inserendosi nel cammino che la Compagnia di Gesù ha fatto a partire dal Concilio Vaticano II (1963-65), vuole contribuire a rafforzare le attività che la Compagnia in stretta collaborazione con gruppi di laici conduce nel cosiddetto “ambito sociale”. Durante la tavola rotonda conclusiva della giornata sulla “solidarietà coordinata”, interverrà anche Elena Gentile, assessore regionale alla solidarietà sociale.


IL PROGRAMMA


h. 16.00


Saluti delle Istituzioni


Dott. Paolo Perrone (Sindaco – Lecce)


Dott. Antonio Gabellone (Presidente Provincia – Lecce)


Dott.ssa Loredana Capone (Vice Presidente – Regione Puglia)


Seminario


La solidarietà: riflessione e servizi


h.16.30


Solidarietà nell’esperienza Costituzionale


Prof. Achille De Nitto


Professore Associato – Facoltà di Giurisprudenza


Università del Salento (Lecce)


h.17.00


Chiesa e solidarietà


Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, Arcivesco di Lecce


h.17.30


La situazione dei Servizi Sociali nella provincia di Lecce


dott.ssa Serenella Pascali

Esperta di Politiche Sociali – Regione Puglia


Responsabile Settore Informazione – CSVSalento


h.18.00


Presentazione JSN (Jesuit Social Network)


Dott. Daniele Frigeri (Segretario)


h.18.30


Presentazione del libro “La solidarietà frammentata”, studio sulla stato di attuazione della 328/2000 nelle regioni italiane


dott. Mario Calbi


e co-autore


Responsabile dei Servizi Sociali – Comune di Cogoleto (Ge)


dibattito


tavola rotonda


“La solidarietà coordinata”


JSN – Dott. Mario Calbi


CSV – Salento – Dott. Luigi Russo (Presidente)


Regione Puglia – Dott.ssa Elena Gentile (Ass. Solidarietà e Politiche Sociali)


Coordinamento Istituzionale – Gagliano del Capo (Le) – dott. Antonio Buccarello


Consorzio Servizi Sociali – Poggiardo (Le) – dott. Giuseppe Colafati


chiusura e saluto


p. Mario Marafioti s.j.


Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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