News & Salento
Progetto ASIA “Puglia aperta e solidale”
E’ stato presentato martedì 19 gennaio, nella sala conferenze di Palazzo Adorno a Lecce, il Progetto ASIA “Puglia aperta e solidale. Diritto alla casa. Diritto di cittadinanza”. L’iniziativa regionale conta su un finanziamento complessivo di un milione e duecentomila euro (con quote di cofinanziamento da parte di ciascuna Provincia) e punta a favorire la creazione di strutture di accoglienza destinate ad ospitare gli immigrati temporaneamente impossibilitati a provvedere alle proprie esigenze abitative anche per motivi di salute. Per rispondere alle emergenze abitative degli stranieri nel Salento sono stati stanziati 256 mila euro. A tanto ammonta il finanziamento messo a disposizione dalla Regione per la Provincia di Lecce (che ha contribuito con 30 mila euro) nell’ambito del progetto.
Alla conferenza sono intervenuti l’assessore provinciale alle Politiche Sociali, Filomena D’Antini Solero; il dirigente dell’Ufficio Servizi Immigrazione della Provincia di Lecce, Luigi De Luca; la coordinatrice del Progetto, Klodiana Çuka, l’unica immigrata a cui è stato affidato il coordinamento del Progetto, in seguito a regolare avviso pubblico per la selezione di esperti ai fini dell’affidamento di incarichi professionali e di collaborazione. “Le finalità dell’iniziativa sono strettamente collegate agli obiettivi sociali di Integra, Associazione onlus di cui sono presidente”, ha affermato la dott.ssa Çuka. Le finalità del progetto saranno realizzate attraverso un duplice intervento: da una parte, la costituzione di un’agenzia per l’intermediazione abitativa – le cosiddette “ASIA” (da qui il nome del progetto) – di supporto agli enti pubblici e privati, dall’altro la creazione di concrete opportunità di accoglienza abitativa d’urgenza che saranno attivate dalla stessa Provincia.
“Integra onlus è nata per occuparsi a 360 gradi delle tematiche inerenti l’immigrazione, con l’intento di migliorare la vita degli immigrati presenti sul territorio italiano e di realizzare una reale integrazione tra i popoli, in un’ottica di solidarietà e comprensione dei diritti e delle speranze di chi lascia la propria terra per vivere e lavorare in un altro Paese, confidando in una vita migliore. Il mio percorso personale e professionale – cittadina albanese con doppia cittadinanza italiana – dimostra come lo straniero possa inserirsi e integrarsi perfettamente in un tessuto sociale diverso da quello d’appartenenza, fino a diventarne parte integrante anche dal punto di vista giuridico. Integra onlus è l’espressione di questo sforzo e ogni giorno si spende, con la sua equipe multi professionale, a sostegno di chi “vuole farcela” e ha diritto ad una dignità concreta. Porteremo la nostra esperienza a sostegno del Progetto ASIA, che rappresenta la condivisione e la comprensione di un nuovo ordine sociale, aperto e solidale”.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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