News & Salento
Specchia: 500 nuove piante dall’ECO-SPO
Lo scorso 23 gennaio l’Associazione di volontariato ECO-SPO, che agisce e lavora in campo ambientale, ha proseguito un progetto di piantumazione di nuovi alberi sul territorio di Specchia e nelle aree pubbliche. La Forestale, su richiesta dell’ECO-SPO, ha concesso 500 piante arboree caratteristiche della macchia mediterranea (mirti, allori, querce, lecci spinosi, carrubi, oleandri, rosmarino, ecc.) perché venissero piantate nelle aree e spazi pubblici del territorio di Specchia. Una parte di queste piante è stata messa a dimora nelle aree verdi dell’edificio della Scuola Media e l’operazione è stata effettuata insieme con due classi di Prima Media, guidate dal prof. Maggiore e dal prof. Jacobellis. Questo progetto realizzato con i ragazzi della Scuola è stato denominato “Cresciamo Insieme” proprio per sottolineare l’interconnessione forte che vi è tra la vita dell’uomo e la natura, in particolare gli alberi. “I ragazzi, che in questo periodo stanno studiando la struttura degli alberi e la loro funzione nell’ecosistema, erano molto interessati all’evento”, ha spiegato la presidente di ECO-SPO, Anna Laura Remigi, “hanno proceduto materialmente ad interrare le piantine facendo attenzione alle radici, e ad innaffiarle. Hanno potuto anche imparare le varie tipologie di piante, le loro caratteristiche ed il loro utilizzo anche in campo culinario e officinale. Hanno anche imparato la pericolosità di alcune di esse, come per esempio l’oleandro, notoriamente tossico per gli uomini e per gli animali”. La presidente dell’ECO-SPO, coadiuvata dai validissimi insegnanti di Scienze, ha proceduto ad illustrare ai ragazzi le modalità dell’operazione, l’utilità della stessa e le caratteristiche di ogni albero. Altre piante sono già state messe a dimora in varie zone del paese e molte di esse hanno contribuito a risanare dei luoghi extraurbani infestati dai rifiuti. I volontari ECO-SPO ogni domenica si armano degli strumenti di lavoro necessari, ripuliscono le varie zone dai rifiuti abbandonati da gente incivile e maleducata e al loro posto piantano gli alberelli, con la speranza che anche gli incivili più irriducibili imparino la lezione, perché, come recita il motto dell’ECO-SPO, “il danno è uguale per tutti”.
Appuntamenti
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E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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