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Tricase

Tricase Porto: “Se davvero basta alzare la voce…”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta dal Gruppo dipartisti Tricase Porto al sindaco di Tricase, Antonio Musarò.


Ill.mo Signor Sindaco, […], stiamo seguendo con molta attenzione l’evolversi dell’azione di protesta del gruppo “Salviamo i gozzi di Tricase Porto”, portata avanti dall’Associazione Libeccio operante nella marina di Tricase Porto. Lo stiamo facendo considerandola una sorta di buona esperienza educativa. Forse impareremo che protestare in maniera energica può portare ad avere ascolto, impareremo che sparlare gettando fango sulla sua Amministrazione e richiamare giornalisti televisivi utilizzando belli quanto efficaci slogan servirà a sortire l’effetto desiderato: riconoscere il posto barca gratuito ai discendenti dei pescatori del borgo di Tricase. Se così fosse, allora le preannuncio che la sua Amministrazione si dovrà preparare a ben altre proteste Lo slogan accattivante che ha fatto molti proseliti nasconde il vero obiettivo del gruppo: la richiesta di essere sollevati dal pagamento della quota di ormeggio. Noi siamo dipartisti che hanno sempre diligentemente pagato le tariffe imposte negli anni passati dall’Amministrazione Comunale ed ora dalla nuova Società di gestione. Al di là di qualche piccolo ritocco verso l’alto, che ovviamente non ci fa piacere, non ci sembra che i prezzi siano diventati tanto proibitivi considerando anche quello che pagheremmo nelle marine vicine. Ci sorge il dubbio che questi “pescatori” (e fanno bene a definirsi tali vista la quantità di pesce da loro pescato in barba alle regole imposte dalla legge!) non abbiano mai pagato il loro posto barca. Vuoi per la complicità dei dipendenti della “vecchia” Cooperativa Esperia, vuoi per la “leggerezza” degli uffici comunali che non svolgevano una efficace azione di controllo, molti proprietari di imbarcazioni sfuggivano alla forca del pedaggio della tariffa richiesta. Ora la presenza della nuova Società di gestione del porto non permette  più quelle acrobazie. La sua promessa, Sig. Sindaco, di un non meglio precisato intervento, se veramente mantenuta, creerebbe un grave precedente: tutti coloro che hanno un gozzo in legno potranno usufruire del posto barca gratuito? […]. Nel caso, fatecelo sapere per tempo! Vorremmo dire, per ultimo, che non gradiremo né eccessive agevolazioni (diciamo eccessive perché, ad esempio, non ci opporremmo ad una sorta di prelazione per chi vuol tenere la sua barca per tutto l’anno rispetto al turista di passaggio che ormeggia il proprio scafo solo per pochi giorni in estate), né tantomeno gradiremo elargizioni di contributi comunali a vario titolo a questo gruppo di protestanti. Sono tanti gli interventi che si possono fare nel porto di Tricase e che sono molto più urgenti. Primo tra tutti, vorremmo suggerire un efficace dragaggio del porto per riportare il fondale ad almeno 3 o 4 metri di profondità.

Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Cronaca

Rocambolesco incidente nel centro abitato di Tricase

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Incidente stradale con cappottamento nel centro abitato di Tricase (le foto a fine articolo).

Due le vetture protagoniste del sinistro ad un incrocio in via Vespasiano, in prossimità della zona 167.

Si tratta di una Alfa Romeo Giulietta e di una Fiat Panda. Pochi minuti dopo le 16 l’incidente che ha visto la Panda ribaltarsi e restare capovolta sull’asfalto.

Una chiamata ai numeri di soccorso ha portato sul posto un’ambulanza ed il personale della Polizia Locale.

Una delle persone coinvolte è stata soccorsa dal 118. Fortunatamente nessuno dei protagonisti sarebbe in condizioni critiche.

La Polizia Locale, oltre a gestire il traffico, si è occupata dei rilievi utili alla ricostruzione della dinamica e delle responsabilità del sinistro.

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Appuntamenti

Mātram – Tra il gesto e il colore

Dal 28 aprile al 26 maggio, presso il “Must Off Gallery”, Museo Storico città di Lecce, la personale di pittura della tricasina Stefania Rizzo, a cura di Paolo Marzano

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Una serie di opere lungo un percorso ben strutturato; calibrato su elementi come il pigmento che per l’artista è un accumulatore di energia e il gesto inteso come azione nello spazio utile a costruire territori alternativi di conoscenza.

Queste due componenti diventano per Stefania Rizzo la misura della sua emozione ed espressione che ha voluto chiamare “Mātram” (come misura delle cose).

Sono quei caratteri energetici che, col passare del tempo, crescono di potenzialità comunicativa, derivata da una sentita e coerente costruzione di un paesaggio del tutto personale, consapevole di una intensa storia individuale.

Quello di Stefania è il lavoro paziente ed ancora coerente dell’artista; sempre alla ricerca di sentieri alternativi, pronto a presagire scenari ed a prevedere immaginari.

Il curatore Paolo Marzano ha indicato un cammino di lettura del lavoro della pittrice originaria di Depressa di Tricase, basato sulla crescita tecnica, sull’approccio alle varianti pittoriche moderne, dalle quali l’artista è passata con sicurezza, sull’evoluzione materico-gestuale e quindi visionaria dell’artista.

L’esperienza con le tecniche antiche della pittura o come la ricerca continua di superfici inattese nel realizzarla, crea una condizione per la quale Stefania Rizzo amplia la sua idea di intervento nello spazio-paesaggio.

Ed è proprio nel ‘suo’ paesaggio pittorico che, spostandosi dalle nature morte, ai chiarori notturni, dalle tempeste di vento sui mari, al loro impressionante moto perpetuo fino ai magmatici tramonti infuocati, Stefania Rizzo attraversa e si fa attraversare da quella moltitudine di esperienze espressioniste e astratto-informali riuscendo a sviluppare sensazioni come tumulti cromatici coinvolti in una progressione energetica, ella riconosce, appartenente alla libertà propria dell’agire gestuale.

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