Approfondimenti
Orologi da donna, consigli per indossarli con stile
Gli accessori costituiscono una parte importante nel look femminile perché permettono di giocare con i colori degli abiti e dei capelli, valorizzando il viso e l’intera silhouette.
Tra gli accessori più amati spicca l’orologio da polso: funzionale, femminile e stiloso, adatto a ogni occasione e perfetto con qualsiasi mise. Scopriamo insieme come abbinarlo al meglio, scegliendo il modello giusto per ogni outfit, grazie anche ai consigli degli esperti di Gioielli La Perla – storica gioielleria a Taurisano – che troverete qui di seguito.
Stile, evento e mise: ecco come scegliere l’orologio da donna più adatto
La scelta dell’orologio varia in base a diversi elementi: lo stile personale, l’outfit e l’occasione in cui indossarlo. Se si ama lo stile classico e senza tempo, ad esempio, meglio optare per gli orologi analogici con il quadrante in tinta unita e le lancette sottili. Per i colori è possibile spaziare tra l’oro e l’argento con quadrante bianco, nero o blu, per dare un tocco di eleganza in più. Ottima la scelta di un modello a tre sfere con la cassa molto sottile e un cinturino laminato o in pelle. Per quanto riguarda il quadrante, invece, suggeriamo di scegliere un colore molto chiaro impreziosito da strass o piccole pietre preziose o in madreperla, con sfumature rosa.
Se si conduce un tenore di vita dinamico, meglio optare per modelli sportivi che si adattano facilmente a qualsiasi occasione: sono perfetti per lo sport, per l’uso all’aperto e per le più comuni attività quotidiane. In questo caso, è possibile optare per un orologio impermeabile o subacqueo, con una resistenza di 5 o 10 Bar per le immersioni e un cinturino in gomma, stoffa impermeabile o in acciaio: modelli sprint per donne che non si fermano mai.
Quando si ama seguire la moda con le sue tendenze e si è sempre alla ricerca di accessori particolari, suggeriamo di scegliere orologi da donna vintage, perché sono dotati di dettagli di stile originali e colori più accesi che danno un tocco unico a chi li indossa.
Orologio e tendenze moda
Secondo i fashion stylist più famosi, la scelta dell’orologio è strettamente legata all’evento a cui si prende parte. Infatti, se per lavoro si indossano tailleur o abiti molto formali, meglio indossare accessori eleganti, acquistando un orologio raffinato color oro che sia sottile, delicato e poco vistoso.
Nel caso di outfit informali, invece, via libera ai colori e a orologi grandi e vistosi da abbinare a qualche bracciale dello stesso materiale. Come vedremo, sempre più spesso questo accessorio funge anche da gioiello per valorizzare la mise e dare luce all’intera persona.
In generale bisogna ricordare che l’orologio, molto più di bracciali, collane e orecchini, è in grado di raccontare la storia di chi lo indossa, esprimere la sua personalità e gli obiettivi che vuole perseguire. Per questo la scelta non può prescindere dal gusto personale e dallo stile ed essere coerente con la personalità, affinché chi lo usa possa sentirsi a suo agio e sfoggiarlo come un vero e proprio gioiello.
Indossare orologi da donna in modo stiloso? Ecco qualche suggerimento
Le donne, si sa, sono sempre alla ricerca dell’abbinamento perfetto, del tocco di stile che le rende uniche e perfette in qualsiasi occasione e sanno bene che anche un orologio, indossato con gli accessori giusti, può dare risalto al proprio look.
Se si amano i bracciali, ad esempio, è possibile abbinare un orologio in oro con braccialetti esclusivamente color oro. Ciononostante, se l’orologio ha un cinturino in pelle nera o marrone, è necessario assicurarsi che la borsa e le scarpe si abbinino alla tonalità del cinturino.
Un’attenzione particolare va riservata agli orologi molto grandi e appariscenti. In questo caso è preferibile lasciarlo come accessorio unico, abbinato solo a qualche anello per dargli massima attenzione, considerandolo il punto focale del look.
Se l’orologio che avete scelto ha uno stile vintage ma non è molto vistoso, osate pure abbinando bracciali di diversi colori e materiali per dare quel tocco trendy che vi rappresenta. Non dimenticate di considerare anche la statura, se si è minute è bene optare per un modello di piccole dimensioni per evitare di appesantire il polso. Se, invece, si è alte e di grossa statura, è bene scegliere un orologio più grande, scintillante e vistoso.
Attenzione a come si indossa l’orologio
Come accade per gli abiti, le scarpe e gli altri accessori, anche l’orologio ha regole precise che vanno osservate quando si decide di indossarlo. Si ricordi che deve avere le giuste dimensioni ed essere regolato adeguatamente sul polso di chi lo porta. Meglio evitare cinturini troppo larghi che non sono eleganti, ma neanche troppo stretti, perché in questo caso lascerebbe fastidiosi segni sulla pelle.
Un importante suggerimento è quello di posizionarlo dietro l’osso più sporgente del polso perché in questa zona sprigiona tutto il suo charme, facendolo scorgere da sotto la camicia o dai maglioni.
Infine, è fondamentale la scelta del cinturino, che può essere in acciaio, cuoio, pelle, plastica o, infine, in oro. Questa parte dell’orologio rappresenta un vero e proprio biglietto da visita perché è la prima parte che si nota dell’accessorio, ancor prima del quadrante.
Approfondimenti
Aumenta la produzione dell’olio nostrano, ma la qualità come è?
I numeri, però, non sempre bastano ad un’analisi esaustiva. Ecco perché abbiamo coinvolto alcune aziende del territorio per comprendere i contorni della campagna olivicola di quest’anno…
Alliste
Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.
Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.
Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.
Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.
Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.
A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.
Stesso discorso per Castrignano del Capo, Giuliano di Lecce, Salignano.
In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.
Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.
L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.
A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.
Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.
La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.
Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.
La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.
Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.
Questa la situazione in provincia, almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…
Approfondimenti
“Per grazia ricevuta”: Piemontese, assessore sanità Puglia, crea d’emblée 2mila posti di lavoro
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager…
di Luigi Zito
Quello che non succede in 5 anni, a volte, si sa, può accadere a pochi giorni dalle elezioni: siano esse comunali (alzi la mano chi non si fatto dare “una liccata di asfalto”, davanti casa poco prima del voto); provinciali, quando Presidente o Assessori, come la Madonna, si appalesano in città e chiedono una “citazione” nelle urne: e giù a concedere, promettere, santificare e beatificare, tutta Grazia sprecata o mal riposta, perché sanno che non è deificata, ma solo vanagloria.
E fin qui siamo nell’ordine naturale delle elezioni.
Quello che supera il livello di indignazione e tracima nella vergogna assoluta, ai limiti della sconcezza, e chiede vendetta, è quanto sta accadendo per le nostre elezioni regionali.
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager.
Mille posti ciascuno per infermieri e Oss, mentre la terza procedura darà il via alla mobilità intraregionale per permettere spostamenti tra le varie aziende.
Ricapitolando: 2mila posti di lavoro creati d’emblée, come infermieri e Oss, dei quali un terzo (circa 700) saranno su Foggia, città del Vicepresidente e assessore alla Sanità e Benessere animale, Sport per tutti, Raffaele Piemontese, prodigo di carità e col vizio delle buone azioni.
Questi concorsi erano attesi almeno da maggio, ora una circolare del dipartimento Salute conferma che la pubblicazione è «imminente», e dunque la scadenza delle domande potrebbe arrivare proprio a ridosso della tornata elettorale del 23 e 24 novembre prossimi, anche se le prove si svolgeranno non prima di aprile-maggio.
Quando si dice avere una “faccia di tolla”, ma qualcun altro asserirà che “in politica la menzogna è una componente imprescindibile”.
Come possiamo difenderci: quando nel segreto dell’urna dovremo apporre quella “citazione”, per non ricevere un’altra villania del genere, dobbiamo saper distinguere il “grano dalla pula”, il bianco dal nero, le “facce di tolla” da quelle linde, correte, sincere e leali.
Ricordiamocene.
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