Alliste
Alliste onora il suo Patrono francese
Tre giorni di festa attorno alla piazza ed alla chiesa che prendono il nome del martire romano vissuto in Gallia nel terzo secolo

Era un cittadino romano, visse nel III secolo d.C., fu perseguitato perché predicava il Vangelo ad Amiens, cittadina francese che oggi conta 137mila abitanti di cui era originario, e fu per questo martirizzato nella sua Gallia. San Quintino ebbe un’esistenza esemplare e tormentata, ma poche e frammentarie sono le testimonianze storiche sulla sua vita terrena.
Di generazione in generazione, si è tramando il racconto della sua fine: venne incarcerato, incatenato e torturato ripetutamente perché ripudiasse la fede cristiana, ma senza successo. Riuscì a fuggire ma fu ripreso, torturato, decapitato e i suoi resti furono gettati nelle paludi della Somme.
La leggenda vuole che una sua immagine sia poi arrivata ad Alliste grazie ad un soldato francese al tempo degli Angioini. La scelta di elevarlo a patrono della città rimane però avvolta da un alone di mistero. Forse, fu conseguente al ripetuto salvataggio della comunità allistina peste nel corso dell’Ottocento.
Per quanto leggendaria, la storia di San Quintino resta esempio unico di fede inamovibile, cui i cittadini di Alliste rendono onore ogni anno sul finire di ottobre.
La festa di San Quintino si apre domenica 30 ottobre. La giornata sarà allietata dalle note della banda “Città di Alliste” che, assieme ad una fiaccolata pirotecnica, accompagnerà il corteo che porterà il simulacro del santo in Processione per le vie del paese. Dopo la santa messa mattutina di lunedì 31, cui prenderà parte anche il Vescovo, ci sarà il bacio della reliquia. Le bande che si susseguiranno suonando per le vie allistine saranno la “Città di Racale” e la “Città di Conversano”. In serata, dopo le 22, l’atteso momento dei fuochi pirotecnici, a cura di due diverse ditte. Ultimo giorno di festa martedì 1 novembre quando, dopo una nuova esibizione della banda “Città di Racale”, piazza San Quintino accoglierà la rinomata fisorchestra di Castelfidardo.
foto da Facebook
Alliste
Colpo grosso della Guardia di Finanza
Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.
L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.
Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.
Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.
Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.
Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.
Alliste
Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!
«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».
Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.
Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.
Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.
Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.
Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.
Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.
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Alliste
Un ettaro di discarica abusiva
Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.
L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.
I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.
Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.
A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.
Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.
Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.
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