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“Andrea fortis”, quando il teatro incontra l’essenza umana
Alle ore 21, presso il Chiostro dell’ex Convento dei Teatini, andrà di scena la rappresentazione di ‘Asfalto Teatro’ voluta dall’Associazione Salentina per la Tutela della Salute Mentale – Onlus Lecce

L’opera dal titolo “Andrea Fortis” coniuga il linguaggio artistico con il complesso e variegato mondo della sensibilità e interiorità umana. Il risultato è un intreccio avvincente di scoperte e rivelazioni sulle immense potenzialità dell’individuo e sul talento inimmaginabile dell’essere umano, anche del più fragile e schivo.
«Abbiamo scritto il testo in tre, assieme ad Antonia Sansonetti e Giuseppe Vergori », racconta il regista Aldo Augieri (nella foto in alto proprio con Vergori), «in scena oltre a noi, autori e attori, ci sono Beatrice Perrone e Silvia Bressan; la scenografia è allestita da Daniele Sciolti e gli oggetti di scena sono stati creati da Fattidicarta Coop-Sociale; collaborazioni speciali con Big Sur-Coop.Sociale e Teatro di Ateneo dell’Università del Salento. Questo e tanti altri lavori nascono dalla preziosa collaborazione di anni con l’A.S.T.S.M. – Onlus Lecce e altri partner come il CSV Br-Le Volontariato nel Salento, l’Osservatorio Europeo della Lettura-Università di Siena e del Salento e l’Associazione Nuove Speranze di S.Cesario”.
«Progettualità di calibro», spiega Anna Chiara Coi Presidente dell’A.S.T.S., «che vedono il prezioso coinvolgimento del Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Lecce e del Centro di Salute Mentale di Lecce. Tale sinergia nel corso dell’ultimo anno ha generato il progetto “Mondi possibili…dalla parola al gesto”, quale tentativo di dare stabilità all’esperienza teatrale e alla sua portata innovativa nella ricostruzione del Sé».
Lo spettacolo di questa sera è una riflessione amara sul teatro e su cosa comporta avere e nutrire dentro di sé questa passione, a tratti masochista.
Il contributo per la partecipazione allo spettacolo (10 euro con riduzione ad 8 eyuro per gli under 30) sarà devoluto all’A.S.T.S.M.
Prenotazione obbligatoria.
Lo spettacolo
Il protagonista Andrea Fortis, dopo una lunga carriera teatrale, ormai dimenticato da tutti, sposa una donna, proprietaria di un caseificio e lì lavora facendo mozzarelle e lasciandosi andare a continue digressioni sull’arte dell’attore.
«Abbiamo riflettuto sulla condizione nella quale ci troviamo ormai da decenni, noi teatranti, che è poi metafora della condizione umana», riflettono gli organizzatori, «Come vivere il confronto con i maestri, con i giganti del passato? Come non farsi schiacciare da ciò che è accaduto nel ‘900? Perché è così diffuso lo stato di eterna frustrazione nell’artista e nell’uomo?Quale atto è necessario per poter trovare la propria strada in un panorama così denso e popolato da così tante voci?».
Il protagonista dello spettacolo riflette anche su cosa vuol dire restare nel luogo dove si è nati e lì proseguire il proprio tentativo artistico/ condurre la propria esistenza nelle difficoltà e contraddizioni del vivere quotidiano..
Il teatrante/l’ uomo, è una creatura particolare che spesso rimane vittima delle sue stesse fantasie, della sua immaginazione, delle sue letture, ma soprattutto delle sue ambizioni,e questo accade quando egli si identifica senza spirito critico con i personaggi e i miti del passato, perdendo completamente l’aderenza con la sua storia personale.
Oggi lo sforzo da fare è quello di svincolarsi, di smetterla di vivere il confronto solo da un punto di vista emulativo, oggi si ha paura di guardarsi allo specchio, si ha paura di essere criticati, si ha il terrore di non piacere.
“Cos’è oggi l’ attore/ uomo? Una macchina di intrattenimento? Uno che somiglia a qualcun altro? Uno che imita? Uno che fa riflettere? Uno che solleva questioni sociali e ambientali? Quanta responsabilità diamo a questo buffone?
«E intanto che fine ha fatto quella che un tempo si chiamava la cifra stilistica? La poetica unica e irripetibile ?», continua Aldo Augieri, «Confrontarsi con i maestri è fondamentale ma è altrettanto necessario osare, spingersi, varcare la soglia, “sperimentare”. Questo spettacolo è un urlo disperato, che invoca il coraggio di essere inattuali, cinici, antipatici, pur di restituire allo spettatore qualcosa di inatteso, di non visto, di non sentito. Insomma l’attore, se non si deciderà a portare in scena la propria pelle, tra breve, diventerà quello che già mostra di essere, cioè un fenomeno di attrazione per turisti, un prodotto territoriale e non più una minaccia sociale, una minaccia capace di suscitare riflessioni, sollevare questioni vitali e trattare temi scomodi, ma necessari perché riguardano l’ umanità, l’essenza cioè di ognuno di noi».
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Da Chicago a Leuca a suon di Jazz
Un fuoriclasse chiuderà la rassegna internazionale I concerti del Faro, promossa da Lampus di Paolo Insalata: il batterista americano Paul Wertico sarà ospite d’onore del Riccardo Arrighini Trio

Unica tappa in Salento per un appuntamento di Alta Musica con un progetto nuovo, raffinato ed elegante proposto dall’associazione culturale Lampus di Paolo Insalata, per la presentazione di 1989, l’album di composizioni originali firmate da Riccardo Arrighini, pianista e compositore tra i più talentuosi nel panorama jazzistico italiano.
Sabato 7 settembre, alle 21, ai piedi del faro di Leuca e al chiarore dell’ultima luna piena dell’estate 2025, Arrighini salirà sul palco con Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Paul Wertico: una vera leggenda vivente, definito il poeta della batteria, vincitore di ben 7 Grammy Awards conquistati al fianco di Pat Metheny durante il loro ventennio di collaborazione.
Noto per le sue riletture jazz di Puccini, Morricone e Petrucciani, Arrighini, con questo album sublimato dal suono ritmico di Wertico, propone un album che racconta la nascita del suo universo musicale.
Un concerto-evento potente, lirico e vibrante che saprà unire sensibilità melodica, energia jazz e talento internazionale sotto un cielo infinito.
Con questo appuntamento Lampus chiude la Rassegna Internazionale I Concerti del Faro – Note di luna piena dopo i due entusiasmanti sold out ottenuti dai concerti di luglio e agosto.
Informazioni e biglietteria online: www.oooh.events; whatsapp 347 5169946
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Specchia: la Madonna del Passo restaurata
Presentazione del restauro dell’antichissima icona un manufatto di grande valore storico e devozionale

Questa sera, al termine della Santa Messa della Novena, presso la cripta della Madonna del Passo, nello spazio esterno adiacente, si svolgerà la presentazione della piccola antichissima tavola, raffigurante la Madonna del Passo, un manufatto di grande valore storico e devozionale.
All’incontro pubblico, previsto per le ore 20, interverranno: don Antonio Riva, parroco di Specchia, che ha ritrovato l’antica tavola, insieme a don Antonio Trande, all’interno della sacrestia della Chiesa Madre; il prof. Giovanni Perdicchia, studioso di storia locale, autore di diverse ricerche che hanno riscritto la storia e l’importante ruolo sul territorio di Specchia; Stefano Tanisi, storico dell’arte, profondo conoscitore della evoluzione della pittura e dei suoi autori nel Salento, nonché membro della Commissione Arte Sacra della Curia di Ugento – Santa Maria di Leuca; la restauratrice Alessandra Muci, con una video presentazione, illustrerà il restauro della piccola tavola.
La preziosa opera rappresenta la più antica immagine conosciuta della Madonna del Passo: di dimensioni contenute (25 x 20 cm), raffigura una Madonna con Bambino benedicente, che secondo l’iconografia bizantina dell’Odigitria, ha come significato “colei che indica la Via” (oof. Giovanni Perdicchia).
Secondo le ricostruzioni storiche, la tavola era originariamente collocata al centro della nicchia ovale dell’altare maggiore della cripta della Madonna del Passo, realizzata in pietra leccese nel tardo Cinquecento.
Nel corso dell’Ottocento, a seguito di interventi di ristrutturazione e decorazione, tra cui il rifacimento neoclassico del prospetto e la realizzazione delle scene del Calvario ad opera del pittore Giuseppe Buttazzo (1821-1890), l’icona fu rimossa e sostituita da un nuovo dipinto su tela, oggi purtroppo trafugato, che riprendeva la composizione originaria, ma con uno stile più aggiornato.
Dopo la rimozione, l’antica immagine lignea fu utilizzata durante le processioni dell’8 settembre, solenne festività della Madonna del Passo, e successivamente come immagine per la raccolta delle offerte, prima di essere accantonata per lungo tempo.
Come scrive Restauro in Opera Rio in un post su Facebook, «Si è trattato di un restauro tanto appassionante quanto impegnativo, che ha richiesto nelle fasi iniziali una serie di indagini diagnostiche, per inquadrare una situazione conservativa pessima, aggravata da pesanti rifacimenti, inoltre è stata effettuata anche l’analisi per la datazione al Carbonio 14, realizzata dal CEDAD di Brindisi, che ha confermato le intuizioni degli storici. Con il restauro si è potuto stabilire che il piccolo dipinto, ha una storia che segue le vicende ed i cambiamenti avvenuti nei secoli nella cripta, che ha origini bizantine. Ogni operazione effettuata sul dipinto è stata studiata per il caso specifico, questo è caratterizzato da una pellicola originale sottile e compromessa dai rifacimenti e dal lungo periodo di abbandono in un ambiente umido e polveroso. Tutte le soluzioni adottate nel restauro hanno mirato a mantenere quanto più possibile inalterato il delicato equilibrio dell’opera».
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Meteo Settembre, sarà caldo e con caratteristiche estive
Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali…

Al Sud, incluse Sicilia e Sardegna, la situazione appare ancora più chiara: tutti i modelli, insieme alle previsioni dell’Aeronautica Militare, tracciano un settembre caldo con caratteristiche pienamente estive.
La vicinanza geografica con il Nord Africa fa sì che queste aree vengano raggiunte con maggiore intensità dalle ondate di aria calda africana, le stesse che dominano le estati italiane di oggi.
Diversa sarebbe stata la situazione con l’anticiclone delle Azzorre, capace di portare correnti più fresche di origine oceanica e frequenti temporali.
Proprio questo tipo di dinamica si intravede solo parzialmente in questi giorni al Nord Italia, mentre altrove l’influenza oceanica è destinata a durare pochissimo.
Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali.
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