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Castro Wine Fest, si torna a brindare

Riprosto uno degli eventi clou dell’estate salentina dopo la sosta forzata causa pandemia. Venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 luglio, nel centro storico, 47 postazioni assegnate alle aziende vitivinicole, lungo un percorso di circa un chilometro che coinvolge anche gli altri settori agroalimentari

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Dopo tre anni di sospensione forzata, causa pandemia, la voglia di ritornare a riempire le piazze e le vie del centro storico di momenti di festa e di convivialità è tantissima e gli organizzatori puntano a riconfermare il successo delle precedenti edizioni e di continuare a migliorarne i dettagli, riaffermando il Castro Wine Fest come una delle manifestazioni di punta del panorama pugliese.


L’evento si svolgerà venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 luglio, con apertura del percorso degustativo alle ore 19 e chiusura all’una di notte.


Sono  47 le postazioni assegnate alle aziende vitivinicole di Puglia, posizionate lungo un percorso di circa un chilometro, che attraverserà il belvedere dietro le mura del Castello, il belvedere di Piazza Perotti, il Castello Aragonese e le sue terrazze panoramiche vista mare, piazza Vittoria, il Vescovado, la zona del Parco Archeologico e del Tempio della Dea Minerva e le vie del centro storico di Castro.


La degustazione sarà guidata da sommelier dell’AIS Lecce.


Saranno presenti anche 12 postazioni ristorative distribuite lungo il percorso del vino, assegnate a ristoranti tipici e aziende agrituristiche che prepareranno un piatto tipico locale.


Come nelle precedenti edizioni, il visitatore potrà il ticket degustativo all’inizio del “percorso del vino” (con diritto ad un numero di degustazioni di vino e offerta di “food” e “dolce”, in base alla tipologia di ticket acquistato) e percorrerà le diverse aree del percorso, dove avrà la possibilità di degustare i vini delle aziende presenti nelle postazioni loro dedicate.


Questi alcuni dei ristoranti e delle aziende che cureranno la proposta gastronomica: azienda Marevivo di Castro, Masseria Le Stanzie di Supersano, ristorante Underground di Castro, View ristorante sushi bar di Castro, Calò & Monte Legumi di Zollino, Neruda Cafè Cultural di Tricase, ristorante Piccolo ranch di Castro in collaborazione con Macelleria Del Popolo, il Carrettino, Nuova Contadina di AndranoLamanna’s hotel ristorante di Castro.


Come nelle precedenti edizioni saranno presenti inoltre molti punti di interesse e iniziative collaterali: sei gruppi musicali in formazione acustica distribuiti nelle diverse aree del percorso, ristoranti e aziende dell’agroalimentare, forni locali, aziende olearie di eccellenza.


Ci sarà anche un angolo dedicato al sigaro toscano e distillati artigianali curato da Enzo Scivetti e Gin Gina e Renata Vodka.

IL “PERCORSO DEL VINO”


La prima area del percorso, denominata “via del pesce”, in zona Belvedere – passeggiata delle mura è dedicata a ostriche e crudi di mare e sarà caratterizzata dalla presenza di bollicine e vini in abbinamento alle ostriche, sushi, gamberi rossi e altre raffinate preparazioni preparate dagli chef de ristoranti presenti in quest’area.


Il percorso classico, con partenza dal Belvedere di piazza Perotti e arrivo in località Tempio di Minerva, in cui si troveranno le 47 postazioni assegnate alle cantine vinicole, attraversando le due piazze del centro storico e le terrazze panoramiche del castello e le preparazioni gastronomiche delle aziende presenti.


Il percorso si conclude con la “via del Dolce”, in località scavi archeologici, dove ci saranno quattro pasticcerie del territorio, ognuna delle quali presenterà un prodotto di punta e rappresentativo dell’azienda, in abbinamento a passiti, vini dolci e liquori artigianali.


Sono state selezione e partecipano a questa edizione le pasticcerie Cafè dei Napoli di Giovanni Venneri di Alliste, Dolcemente di Tricase, Le Mille Voglie di Giuseppe Zippo di Specchia, Claudio Pasticceria Gelateria di Taviano. Presenti anche le aziende Liquorificio Essentiae del Salento di Torre San Giovanni e Tenuta Verola di Carmiano.



 


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Premio “il Volantino”: Massimo Nava a Tricase

Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi…

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Siamo partiti dall’idea che un “foglio settimanale” locale deve necessariamente aprirsi, arricchendosi ed arricchendo la comunità nella quale opera, con degli appuntamenti di prestigio, convinti che essere di provincia non significa essere provinciali”, questo scrive il direttore, Alessandro Distante, sull’ultimo numero de “il Volantino”, settimanale di Tricase, per presentare il prestigioso ospite che verrà premiato domani sera, giovedì 27 novembre, alle 19, a Palazzo Gallone, a Tricase.

Questa sarà la quindicesima edizione del Premio “Il Volantino”, che ogni anno organizza un appuntamento per dibattere, conoscere e crescere.

Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi.

La venuta di Nava a Tricase coincide con l’uscita del suo ultimo libro “Tastiere in gabbia”, una documentata riflessione sul tema attualissimo della libertà di stampa e del rapporto dell’informazione con il Potere.

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Il Gioco della Restanza – Le carte del dono

Ippolito Chiarello approda a Surbo e Corsano con la performance artistica e sociale che unisce teatro, sociologia e comunità. Il doppio appuntamento a Surbo (sabato 29)  e a Corsano (domenica 30) apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS

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Ippolito Chiarello torna con una performance brillante, che apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS.

Un mazzo di carte che non predice il futuro, ma lo costruisce.

È il cuore de “Il Gioco della Restanza – Le carte del dono”, la performance artistica e sociale ideata da Ippolito Chiarello e arricchita dalle atmosfere musicali del fisarmonicista Bruno Galeone.

Un’esperienza che unisce teatro, sociologia e comunità, ispirata alla ricerca sociale di Antonella Nicolì sulle forme contemporanee di volontariato e partecipazione giovanile nel Salento.

L’iniziativa rientra nel cartellone “Strade Volontarie 2025 – L’esperienza condivisa”, l’itinerario culturale e civile promosso dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS, sostenuto da Coop Alleanza 3.0, con un calendario di quattro eventi che attraversano il territorio come fossero linee di una mappa emotiva e sociale.

La performance è realizzata nell’ambito dell’Avviso Pubblico Futura, in collaborazione con RISS – Ricerca e Informazione Sociale Salento APS e Comune di Corsano.

Il “Gioco della Restanza” mette al centro i luoghi e le storie delle associazioni del territorio, trasformati dall’autore in figure simboliche: vere e proprie carte che non illustrano archetipi del passato, ma modelli di presente attivo. Raccontano la scelta di chi è rimasto, di chi ha deciso di rigenerare la propria terra invece di abbandonarla.

Chiarello, in questa nuova tappa del suo percorso di “teatro in movimento”, conduce il pubblico dentro un racconto corale in cui le storie diventano strumenti di orientamento civile.

Ogni carta è una domanda aperta sul futuro del territorio e sulla responsabilità condivisa di immaginarlo. Le note di Galeone accompagnano e sospingono questo viaggio, trasformando la performance in una piccola agorà nomade.

NEL FINE SETTIMANA

La doppia data segna l’avvio degli appuntamenti salentini:

sabato 29 novembre, dalle 18, alle Librerie Coop Alleanza 3.0, c/o Ipercoop di Surbo; domenica 30, sempre dalle 18, presso l’Auditorium comunale di Corsano, in via San Luigi.

Luoghi quotidiani che, per due sere, si faranno spazi scenici e sociali.

Da Surbo a Corsano, il Salento disegna così le sue “strade volontarie”: percorsi che non si leggono su una carta geografica, ma nella trama delle relazioni che tengono insieme una comunità.

«Il linguaggio dell’arte», ricorda Luigi Conte, presidente del CSV Brindisi Lecce, «torna a essere una cassa di risonanza per un messaggio che dal territorio nasce e al territorio ritorna. Il volontariato diventa narrazione, immaginazione, possibilità».

Con questa performance, “Strade Volontarie 2025” apre un nuovo capitolo del suo viaggio: quattro eventi, per un’unica esperienza condivisa, dove la restanza non è solo tema, ma pratica viva. La prosecuzione del programma rafforzerà il dialogo fra arte, cittadinanza e tessuto associativo, estendendo la riflessione a tutto il territorio salentino.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

Il 5 dicembre Lecce celebrerà la Giornata Internazionale del Volontariato: al mattino, all’Hotel Tiziano, incontri con le scuole insieme a Tria Corda, Fondazione di Comunità del Salento e Mabasta; in serata, al Convitto Palmieri, “Esperienza Condivisa” con l’Orchestra Giovanile SMA.

Il 6 dicembre il programma si chiuderà tra gioco e visione: nel centro storico di Lecce tornerà la Mappa del Volontariato, l’urban game che porterà gli studenti alla scoperta delle associazioni; nel pomeriggio, all’Agriturismo Sante Le Muse di Morciano di Leuca, in programma gli Incontri circolariIl Futuro del Verbo Restare” che rappresentano un laboratorio di idee con donne giovani e visionarie del mondo culturale e della ricerca.

Tutti gli aggiornamenti su www.csvbrindisilecce.it

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“100 volte La Pupazza: cento autoritratti”, espone a Milano

Al secolo Eleonora De Giuseppe, l’artista salentina, è nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, ora torna a Milano con autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità

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La Pupazza, al secolo Eleonora De Giuseppe, artista salentina, nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, torna a Milano con cento autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità.

La galleria gli eroici furori presenta “100 Volte la Pupazza: cento autoritratti di un’esteta senza l’estetista”, esposizione personale delle opere della street artist la Pupazza, che riunisce i suoi autoritratti in un viaggio visionario, ironico e profondamente intimo attraverso le molteplici forme del sé.

La mostra, a cura di Elena Vukosavljevic, inaugura martedì 2 dicembre 2025, alle ore 18.30, e sarà visitabile fino al 10 dicembre 2025, in via Melzo 30 a Milano. 

Si tratta di un progetto ambizioso, sviluppato dall’artista nell’arco di diversi mesi, che si impone come una delle voci femminili più originali e radicali del panorama contemporaneo odierno. 

La mostra si inserisce nella programmazione della galleria curata da Silvia Agliotti, direttrice e fondatrice dello spazio, da sempre sensibile a temi che raccontano l’identità e la forza femminile.

Realizzati su cartoncino 21×30 cm con acrilico, spray e pennarello, gli autoritratti non seguono una cronologia, ma cavalcano un flusso emotivo e intuitivo. Ognuno di essi è accompagnato da una breve poesia: le sue celebri “poefantasie” sono versi immediati nei quali il nonsense diventa rivelazione, la leggerezza si fa pensiero e il paradosso apre brecce di significato.

Lontani dall’autocompiacimento, questi lavori sono dichiarazioni di forza e consapevolezza femminile, un atto di presenza di un’artista che si guarda senza filtri e senza rimpianti.

Come scrive la curatrice: «A quarant’anni si è nel pieno della propria vita. È l’età della voce sicura, dello sguardo che non cerca più approvazione, ma scava per comprendere. Ed è proprio in questa stagione dell’anima che la Pupazza ha scelto di raccontarsi attraverso cento autoritratti.»

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