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Andrano

Un osservatorio partecipante per governare dal basso

Cittadinanza attiva con Coppula Tisa: 20 associazioni, 10 incontri, un obiettivo: Valorizzare la partecipazione dal basso. Per la sostenibilità ambientale nel Salento. In sette comuni della provincia di Lecce, dal 25 ottobre al 2 dicembre

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Governare anche dal basso il territorio, assieme alle istituzioni, e orientarne i processi di cambiamento virtuosi per la sostenibilità ecologica: è nell’ottica della sussidiarietà e non della delega agli eletti che, per oltre un mese, il Salento si trasforma in un laboratorio di cittadinanza attiva.


Da oggi e fino al 2 dicembre, l’associazione Coppula Tisa di Tricase anima la “Gallery: un osservatorio partecipante”, coinvolgendo venti associazioni della provincia di Lecce in dieci incontri.


Il progetto è risultato vincitore dell’avviso pubblico Puglia Partecipa nell’ambito della legge regionale sulla partecipazione n. 28 del 13 luglio 2017.


UniSalento studia il metodo della Gallery


L’esercizio di cittadinanza attiva che verrà messo in piedi sarà osservato dall’Università del Salento: il Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo validerà, infatti, questo metodo come prassi adottabile in attuazione della Legge Regionale n. 28 del 13 luglio 2017, “Legge sulla Partecipazione”.


Spiegano da Coppula Tisa: «Siamo partiti da un bisogno e da un senso di responsabilità comune, vale a dire valorizzare le nostre esperienze per metterle a servizio di una visione condivisa di programmazione e messa in sicurezza del nostro ambiente e territorio. La cittadinanza attiva, con il variegato mondo di associazioni, rappresenta un capitale umano che, se connesso, funge da straordinario moltiplicatore di protagonismo civico e impegno responsabile».


Come creare partecipazione: 14 anni di impegno per il bene comune


Il progetto non nasce dal nulla: nel 2005, Coppula Tisa si assunse l’impegno di demolire simbolicamente un immobile abusivo lungo il promontorio del Parco Otranto-Leuca, tra Tricase e Andrano.


Due anni dopo, ha inaugurato il primo Parco della Cittadinanza Attiva, luogo idealeper sperimentarsi come cittadini che concorrono al bene comune. A crederci era stato soprattutto Guglielmo Minervini, ex assessore regionale “padre” dei giovani pugliesi.


A lui è stata intitolata la Gallery della Cittadinanza Attiva che si è tenuta nel 2016. Da quella prima edizione si riparte ora per il nuovo Osservatorio partecipante.


Il metodo e i partner coinvolti


Le dieci associazioni ospiti della passata edizione della Gallery (Due Lune Teatro Tenda, Cooperativa Terrarossa, Clean Up Tricase, Città Fertile, Meditinere Tricase Salento, Magna Grecia Mare, Casa delle Agriculture Tullia e Gino, Salento Bici Tour, Diritti a Sud, Comitato SOS 275) sono oggi parte attiva di questo processo partecipativo volto a rafforzare la sostenibilità ecologica nella programmazione del territorio.


Saranno loro a condurre, sotto la regia di Coppula Tisa, il ciclo di incontri che vedrà protagoniste dieci nuove realtà e altrettante buone pratiche da diffondere presso le giovani generazioni (ALIBI Artisti LIBeri Indipendenti, Salento Verticale, Map for walking, Karadrà, Tina Lambrini Casa Comi, Swim Liberi di nuotare, Salento Km0, Visioni rurali, Oikos sostenibile, LUA Parco Paduli).


Partner istituzionali sono il Comune di Tricase e la Provincia di Lecce. Inoltre, ai sindaci dei comuni in cui avranno luogo gli incontri si chiederà di essere in rete come osservatori partecipanti in ascolto e possibili destinatari di istanze o proposte concrete di governance del territorio.

A beneficiare in maniera diretta del processo partecipativo e delle esperienze associative saranno i ragazzi degli istituti comprensivi del Sud Salento.


Destinatarie sono anche le comunità locali: il risultato atteso, infatti, è di rafforzare la consapevolezza sull’apporto delle varie realtà associative, ridurre le conflittualità legate a processi decisionali, aumentare confronto e capitale sociale.


 Gli incontri, da oggi al 2 dicembre


Si inizia oggi pomeriggio, con una passeggiata nel centro storico di Tiggiano e il primo incontro che vede protagoniste l’associazione Città Fertile di Lecce e la cooperativa agricola Karadrà di Aradeo, per il “Laboratorio di ricostruzione di uno spazio di comunità. Il sistema delle corti come abitare di qualità”.


Si prosegue lunedì 28 ottobre alle 19 a Lucugnano, presso la casa museo del poeta Girolamo Comi, con Meditinere Tricase Salento e Tina Lambrini Casa Comi sul tema “La valorizzazione dei beni pubblici: il caso Palazzo Comi”.


Lunedì 4 novembre, invece, sarà la volta, alle 19,30, della discussione su “L’accessibilità della spiaggetta di Tricase Porto”, presso il complesso rupestre “La rena e le sette Bocche”, con Magra Grecia Mare e Swim Liberi di Nuotare.


Sabato 9 novembre, alle 17,30, la ex scuola elementare di Castiglione d’Otranto ospiterà un incontro su “Patti di filiera: strumento di rigenerazione delle aree agricole”, con Casa delle Agriculture Tullia e Gino e Salento Km0.


Domenica 10 novembre, alle 9, presso l’infopoint I Slow You di via Palmieri a Lecce si discuterà di “Pedaliamo in sicurezza!”, una proposta concreta di sviluppo turistico attraverso percorsi ciclabili sicuri, con Salento Bici Tour e Asd Mtb Tricase.


Mercoledì 16 novembre, alle 18, a Nardò, sarà esplorato il ruolo delle associazioni nella occupazione di uno spazio pubblico, con il caso di Masseria Boncuri, con Diritti a Sud e Oikos Sostenibile.


Venerdì 18 novembre, a Palazzo Risolo, a Specchia, alle 18, Comitato Sos 275 e Laboratorio Urbano Aperto-Parco di Paduli animeranno il dibattito su “Consumo di suolo e cambiamenti climatici nel Salento”.


Lunedì 25 novembre, alle 17,30, presso il Teatro tenda di Tricase si discuterà di cultura e teatro nella logica di gestione e cura degli spazi pubblici, con Due Lune Teatro Tenda e Alibi Artisti Liberi Indipendenti.


Nel pomeriggio di sabato 30 novembre si ritornerà a Tiggiano per “La sentieristica nell’area protetta: possibili strategie integrate d’azione” con cooperativa sociale Terrarossa e Salento Verticale. Si chiude la sera del 2 dicembre nell’ex tabacchificio Acait di Tricase con Clean Up e Map for Walking con un ultimo incontro sul contrasto al fenomeno incontrollato dei rifiuti.


Per informazioni: e-mail: info@Coppulatisa.it/ Tel.: 347.6817543 – 327.0539215  – 333.2221115


Andrano

Lupo ucciso a Castiglione, cacciatore a processo

LNDC Animal Protection annuncia che si costituirà parte civile. La presidente dell’associazione: «Faremo tutto ciò che è in nostro potere perché questa persona abbia una pena congrua al reato commesso. Ci stiamo battendo, anche in sede Europea con un ricorso tuttora pendente, perché sia annullato il declassamento per insussistenza di dati scientifici».

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Un lupo ucciso a colpi di fucile da caccia nelle campagne di Castiglione d’Otranto, c’è il rinvio a giudizio di un 67nne di Nociglia, che quindi sarà processato.

All’uomo, difeso dall’avv. Amilcare Tana, si contestano i reati di “uccisione di animali” e “abbattimento di specie protette”.

Il tutto per avere «con crudeltà e senza necessità, cagionato la morte di un esemplare di lupo, specie particolarmente protetta, contro il quale esplodeva un colpo con un fucile da caccia in località Castiglione di Andrano», si legge nel decreto di citazione a giudizio.

Si sono costituite come parte offesa diverse associazioni a tutela degli animali, aderenti al “Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento”, difese dall’avvocato Anna Grazia Maraschio.

LA CRONACA

I fatti risalgono al 7 ottobre 2024 quando, nelle campagne di Castiglione d’Otranto, un uomo in abbigliamento mimetico e fucile da caccia sparò un esemplare di lupo, lasciandolo agonizzante per terra.

La scena fu notata da un automobilista che guidava in una stradina adiacente, che fotografò la scena e pubblicò le immagini sui social.

Da lì partirono le indagini dei Carabinieri Forestali di Tricase che, in presenza del testimone, si recarono sul posto.

Il corpo dell’animale fu trafugato ma sul terreno erano ancora presenti tracce di pelo e sangue, che furono prelevate dal personale tecnico del progetto Hic Sunt Lupi e in seguito analizzate dal corpo dei Carabinieri Forestali, analisi che confermarono come il materiale organico fosse riconducibile a un esemplare di lupo.

In poco tempo l’autore del gesto fu identificato e sottoposto a indagine.

Quindi il recente rinvio a giudizio.

L’uccisione di un lupo, infatti, è reato, punibile con una reclusione da 4 mesi a 2 anni.

LNDC ANIMAL PROTECTION PARTE CIVILE

LNDC Animal Protection annuncia che si costituirà parte civile nel processo a carico dell’autore della brutale uccisione di un lupo a Castiglione Andrano, in provincia di Lecce, all’inizio di ottobre scorso e per la quale aveva già sporto denuncia contro ignoti appena appreso il fatto.

L’uomo, un cacciatore, è stato incastrato grazie a un automobilista che passando in quella zona aveva notato l’animale a terra, pubblicando poi in rete la foto della scena: da qui erano successivamente partite le indagini dei Carabinieri forestali di Tricase. Nonostante il corpo fosse stato rimosso dal cacciatore, sono state sufficienti le tracce di pelo e sangue rimaste sul terreno per capire che si trattava di un lupo e, con l’avanzamento delle ricerche, è stato possibile poco dopo risalire anche all’autore del gesto, ora sottoposto a indagine e rinviato a giudizio.

«Un gesto di crudeltà gratuita e intollerabile per il quale speriamo ci possa essere una condanna esemplare», ha affermato Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per l’altro, che sia animale o umano. Faremo tutto ciò che è in nostro potere perché questa persona abbia una pena congrua ai reati commessi. Ci stiamo battendo, anche in sede Europea con un ricorso tuttora pendente davanti al Tribunale dell’Unione Europea e già pubblicato nella gazzetta Ufficiale, perché sia annullato il declassamento del lupo per insussistenza di dati scientifici».

LNDC Animal Protection, infatti, si batte da numerosi anni e in diverse sedi in difesa del lupo, sostenendo con fermezza come le scelte politiche debbano essere basate su dati scientifici e non sugli interessi economici a breve termine di alcuni settori, che rappresentano una minoranza della cittadinanza. L’associazione ha sottolineato più volte come le misure di protezione verso i lupi dovrebbero essere potenziate e non ridotte come invece accade, facendo pressione perché si attuino politiche di gestione che bilancino le esigenze degli agricoltori con la necessità di preservare la fauna selvatica.

 

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Andrano

Olè, mobilità sostenibile sulle vie del Parco

Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase, laboratorio ad Andrano il 7 novembre. Tre le direttrici: tre direttrici ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea; intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marine; accesso alla costa e fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative

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Pianificare una mobilità lenta e sostenibile lungo il tratto di costa da Otranto a Leuca, per ridefinire insieme alla comunità una nuova idea di fruizione dell’area.

Con questo obiettivo nasce il progetto “Olè”, promosso dalla Provincia di Lecce, con il supporto tecnico di Città Fertile, finanziato dalla Regione Puglia, presentato oggi a Palazzo Adorno a Lecce.

Per illustrare tutti i dettagli e le opportunità di “Olè”, sono intervenuti il consigliere provinciale Ippazio Morciano, il dirigente responsabile Roberto Serra e, per Città FertileRino Carluccio.

L’obiettivo è quello di costituire un laboratorio partecipato per la fruizione sostenibile della Costa Otranto-Leuca, che possa operare come strumento di governance locale, cabina di regia e incubatore di progettualità condivise.

Il Laboratorio avrà un ruolo centrale per l’attuazione della pianificazione, la promozione e il dialogo tra comunità e istituzioni.

Il progetto, prendendo come riferimento la pianificazione in materia paesaggistica e della mobilità a livello regionale, provinciale e del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase, vuole promuovere la rigenerazione dell’attuale sistema della mobilità del tratto costiero e retro-costiero all’interno di un’area che si caratterizza per le sue peculiarità identitarie, paesaggistiche, ambientali e culturali.

Olè” è un progetto Integrato di Paesaggio, finanziato dalla Regione Puglia, Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio, nell’ambito del “Sostegno ai Comuni finalizzato all’implementazione degli strumenti di governance per l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del paesaggio e per l’attuazione della pianificazione paesaggistica a scala locale”.

Il percorso progettuale prevede la realizzazione di un laboratorio di co-progettazione “Scenario Workshop la costa sostenibile” ispirato al metodo EASW (European Awareness Scenario Workshop), che si svolgerà ad Andrano il 7 novembre, presso il Castello Spinola-Caracciolo, sede del Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase.

La fase realizzativa sarà suddivisa in diversi step per conoscere le azioni in corso e quelle pianificate.

Ad un periodo di osservazione partecipata e al coinvolgimento degli stakeholders, seguirà la redazione del “Manifesto della transizione ecologica Olè”, per orientare le linee programmatiche provinciali e il sistema di governance.

Successivamente, verrà incoraggiata l’istituzione di tre forum e la definizione di progetti pilota su proposta dei partecipanti.

Il sistema della mobilità verrà analizzato e suddiviso secondo tre direttrici in linea con i rispettivi forum tematici: la mobilità attiva partendo dalla ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea, considerata come “Strada Parco”; l’intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marinel’accesso alla costa e la relativa fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative che vengono svolte a mare.

L’integrazione tra le criticità e le potenzialità emerse dai tre forum consentiranno di costruire, assieme alla comunità, la visione futura del territorio e la governance condivisa.

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Andrano

Tartaruga liberata da rete fantasma

Associazione “A Mare”, straordinario salvataggio a Marina di Andrano: la grande Caretta Caretta visibilmente provata ma in buone condizioni, ha potuto riprendere a nuotare libera

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Un commovente intervento di salvataggio ha avuto luogo oggi pomeriggio lungo la costa di Marina di Andrano, dove una tartaruga marina Caretta Caretta di grandi dimensioni è stata ritrovata in difficoltà, intrappolata in una rete fantasma.

A intervenire prontamente sono stati i rappresentanti dell’associazione A Mare, realtà da sempre impegnata nella protezione dell’ambiente marino.

A guidare l’operazione tre volontari esperti: Dario Urso, Antonio Pellegrino e Danilo Minonne, che con grande abilità e delicatezza sono riusciti a liberare l’animale dalla rete e a restituirlo al mare in tutta sicurezza.

La tartaruga, visibilmente provata ma in buone condizioni, ha ripreso a nuotare libera.

Questi salvataggi sono la dimostrazione concreta di quanto sia urgente proteggere il nostro mare e le creature che lo abitano“, ha commentato uno dei volontari.

Le reti fantasma, abbandonate o perse in mare, continuano a rappresentare una delle più gravi minacce per la fauna marina, causando ogni anno la morte di migliaia di animali.

L’associazione A Mare lancia ancora una volta un appello alla cittadinanza: occhi aperti in mare e segnalazioni tempestive possono fare la differenza.

La salvaguardia dell’ecosistema marino è una responsabilità collettiva.

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