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Attualità

La Candelora di Martano

Fino al 2 febbraio con la collaborazione Acam, edizione tra tradizione e innovazione

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Presentata la tradizionale Fiera della Candelora, in programma dal 31 gennaio al 2 febbraio, che quest’anno un evento che cultura, enogastronomia e innovazione. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Martano e dal Comitato Fiera Candelora Martanese, in collaborazione con ACAM 2.0 Aps.


Lorenzo Luceri, presidente di ACAM 2.0 Aps, ha illustrato il successo delle attività promosse dall’Associazione dei Commercianti Artigiani ed Operatori Economici di Martano nell’ambito del progetto “Salento. Dall’alba al tramonto”, finanziato da ARET-Pugliapromozione.


Ha ringraziato il Comitato Candelora Martanese e il comune di Martano per la collaborazione in occasione della 27esima edizione della fiera, sottolineando l’importanza di iniziative condivise di promozione territoriale.


Imperdibile la chiave innovativa di promozione territoriale rappresentata da “MarTown – Il Villaggio delle Meraviglie”, un virtual game sviluppato dal Cetma che permetterà di vivere un’esperienza immersiva alla scoperta di Martano e il libro educativo “Ma che bello il Salento e che bella Martano’.


«Credo che ACAM 2.0 APS con il progetto dei prodotti turistici abbia completato la prima fase della sua trasformazione da Associazione di Categoria di commercianti e artigiani verso l’Associazione di promozione sociale portando la sua attenzione allo sviluppo del territorio in cui operano i propri associati le imprese e gli occhiali operatori», ha dichiarato Luceri, Che ha aggiunto: «Credendo che se cresce il livello del territorio, tutto insieme, hanno modo di crescere e proliferare anche le imprese che portano valore. Con Salento. dall’alba al tramonto abbiamo messo insieme Cultura Arte tradizioni e tecnologia in un equilibrato mix che ha l’obiettivo di mettere in luce i valori della nostra terra non solo quando a farla da padroni sono il sole il mare e il vento».


Fabio Tarantino, sindaco di Martano e vicepresidente della Provincia di Lecce, ha sottolineato: «La Fiera della Candelora rappresenta un momento fondamentale per la nostra comunità. Quest’anno il programma è ricco e molto interessante con convegni, tanti espositori, enogastronomia ma anche artigianato e zootecnia. Ci tengo a ringraziare gli organizzatori ma anche le tante realtà associative che supporteranno la 27esima edizione della Fiera della Candelora di Martano. In particolare, quest’anno grazie alla collaborazione con ACAM e al progetto finanziato da Regione Puglia, avremo la possibilità di valorizzare le nostre tradizioni ma con uno sguardo al futuro, grazie a nuove iniziative digitali e culturali. Martano si conferma ancora una volta un punto di riferimento per gli eventi, la promozione del territorio il turismo esperienziale».


Il vicepresidente del Comitato Candelora Martanese, Alessandro Fedele, ha posto l’accento sul ruolo della Fiera della Candelora nel mantenere vive le tradizioni locali, dichiarando: «Questa fiera è una testimonianza dell’identità della nostra comunità. Siamo felici di poter offrire un programma ricco, che unisce momenti culturali, musicali e di intrattenimento per tutte le età»


Grande attenzione è stata dedicata anche agli eventi collaterali.


Giuseppe De Prezzo, in rappresentanza del Cetma, ha illustrato il funzionamento di MarTown, sottolineando il valore dell’innovazione applicata alla promozione del territorio.


Cosimo Coricciati, rappresentante di Salento Easy Tour Operator, ha evidenziato il ruolo del turismo esperienziale nell’ambito della Fiera, e Gennaro Corliano, autore del libro “Ma quant’è bello il Salento e quanto è bella Martano ha parlato dell’importanza della narrazione culturale per valorizzare l’identità del territorio.


MA QUANT’È BELLO IL SALENTO E QUANT’È BELLA MARTANO


Il progetto “Ma quant’è bello il Salento e quant’è bella Martano”, ideato dal Team di Gennaro Corlianò, un creativo conosciuto per la sua capacità di realizzare libri e progetti originali venduti in tutto il mondo, prende spunto da una delle frasi più celebri di Fëdor Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo“.


Tuttavia, il progetto ribalta questa affermazione, proponendo un concetto altrettanto potente: La cultura salverà il mondo.


Una riflessione che si trasforma in realtà concreta attraverso questa iniziativa, che celebra la ricchezza culturale e linguistica del Salento.


Il Salento è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove ogni città, ogni paese e ogni angolo della terra raccontano storie millenarie, dipinte su monumenti, tradizioni e dialetti che resistono al passare dei secoli. Ma, nonostante il suo incredibile patrimonio, la cultura viene spesso percepita come un qualcosa di distante, astratto, quasi inaccessibile. Il nostro progetto ha l’ambizione di cambiare questa visione, proponendo una cultura accessibile, coinvolgente e, soprattutto, vivibile.


MONUMENTI DA COLORARE


Il cuore del progetto è semplice ma potente: i monumenti da colorare. Non si tratta solo di un’attività ludica, ma di un’esperienza che stimola la mente e allevia lo stress.


L’atto di colorare i monumenti non è solo un modo per esplorare il nostro passato, ma è anche un’azione che apporta concreti benefici psicologici.


Secondo un’importante ricerca condotta dalla University of Bristol, l’attività di colorare riduce lo stress, migliora la concentrazione e stimola la creatività.


L’American Art Therapy Association ha confermato che colorare è una forma di terapia che aiuta a migliorare la memoria e a rilassare la mente.


In un’epoca dove la frenesia digitale ci frastorna, il colorare ci riporta a un’esperienza più lenta, ma allo stesso tempo più potente, che ci fa riconnettere con la nostra storia e con noi stessi.


Ma il progetto non si limita alla colorazione: include anche quiz cartacei che rendono l’apprendimento interattivo e audio dei proverbi salentini che possono essere ascoltati con un semplice telefono, immergendo i partecipanti nelle tradizioni linguistiche della regione. Questo mix di elementi rende l’esperienza divertente, accessibile e stimolante, offrendo un’opportunità unica per riscoprire la cultura in modo diretto e coinvolgente.


Il progetto Ma quant’è bello il Salento e quant’è bella Martano non è solo un’opportunità educativa: è un’esperienza che unisce il passato con il presente, la tradizione con l’innovazione.


Ogni attività proposta permette di vivere la cultura salentina in un modo che non è solo da studiare, ma da sentirevivererespirare.


La cultura salverà il mondo: questa è la missione del progetto, che vuole restituire alla cultura il suo potere di guarire e unire. Non più una cultura come peso o come obbligo, ma come un’opportunità per crescere, rilassarsi, divertirsi e connettersi con il nostro passato.


EVENTI SPECIALI


il programma degli eventi speciali ideati da ACAM e inseriti nel progetto di “Salento. Dall’alba al tramonto’:



  • oggi – Apertura di ‘MarTown – Il villaggio delle meraviglie’ e presentazione del libro di Gennaro Corliano “Ma quant’è bello il Salento e quanto è bella Martano”.

  • domani, sabato 1° febbraio – Candelora Gocce di Musica&Cantine, evento dedicato ai vini di aziende vitivinicole locali.

  • domenica 2 febbraio – Manine Laboriose a Candelora, laboratori creativi dedicati ai più piccoli.


IL PROGRAMA COMPLETO


Oggi

LARGO PRIMO MAGGIO


ore 17:00 | CONVEGNO


Mangiare Sano e sostenibile: il Ruolo delle Piante e dell’Agricoltura a Km 0 per il benessere delle persone e del pianeta


Ore 18:00 | CASA ACAM 2.0 APS – Apertura ufficiale di MarTown


“Il Villaggio delle meraviglie” Visitabile anche nei giorni successivi


Ore 19:00 | Inaugurazione della FIERA EXPOMERCATO alla presenza delle Autorità Civili, Militari, Istituzionali e Religiose


Ore 19:30 | Cerimonia di firma dei Patti Locali Verdi – l’Unione dei Comuni


della Grecia Salentina protagonista del Green Deal europeo


Ore 20:00 | CRIAMU IN CONCERTO Pizzica – Musica tradizionale salentina


Domani sabato 1° febbraio


LARGO PRIMO MAGGIO


Dalla mattina alla sera | FIERA EXPOMERCATO


ore 17:00 | CONVEGNO


Xylella: flagello del Salento!


Ore 18:00 | CASA ACAM 2.0 APS – CANDELORA: GOCCE DI


“MUSICA&CANTINE”


ore 20:00 | ZIGO E I CAROSELLO


Direttamente da THE COACH LA 7, lo spettacolo più divertente e irriverente del sud Italia


Domenica 2 febbraio


FIERA DELLA CANDELORA


ZONA POLIAMBULATORIO ASL


Ore 10:30 | Mattinata dedicata alla manifestazione Zootecnica e Fieristica


presso il Poliambulatorio ASL Martano


LARGO PRIMO MAGGIO


Ore 10:00 | CASA ACAM 2.0 APS – MANINE LABORIOSE A CANDELORA


Ore 15:00 | CASA ACAM 2.0 APS – MANINE LABORIOSE A CANDELORA


Ore 17:00 | LA CANDELORA MARTANESE DJ SET & MUSICA DAL VIVO SPECIAL GUEST LA MARINA DJ MUERCH & FRIENDS


After show targato: DANIELE ZAMINGA con un’atmosfera super animata e ricca di divertimento garantito


Ore 17:30 | Celebrazione religiosa “CANDELORA”


Benedizione delle candele in Oratorio SS. Medici, a seguire processione e Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre


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Attualità

Tricase, candidato del centrosinistra: altro giro, altra corsa

Dure intervento contro il PD locale del delegato dell’Assemblea Nazionale e componente della Segreteria Regionale del Partito Ippazio Morciano. Al tavolo della discussione si aggiungonoa anche Verdi, Sinistra italiana e Cantiere civico

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Non si attenua la polemica dopo l’annuncio della candidatura di Vincenzo Chiuri da parte del Circolo cittadino del Partito democratico, insieme a Cantiere civico e Sinistra italiana.

A stretto giro di posta, in ordine squisitamente cronologico erano intervenuti il consigliere comunale Francesco Minonne (con tanto di dimissioni dal partito) il neoconsigliere regionale ed ex presidente della Provincia Stefano Minerva con tanto di tirata d’orecchi al PD locale, di nuovo il Circolo del Pd che ribadiva la sua posizione, Andrea Morciano che chiedeva le Primarie, e “Tricase, che fare?”, primo movimenti ad alzarsi dal tavolo delle trattative.

Ora la discussione si arricchisce degli interventi dei Verdi, di Sinistra italiana e del Cantiere civico.

Ognuno dice la sua ma le posizioni restano distanti e una soluzione al momento non si vede.

Si attendono nuove anche dalla segreteria provinciale dei Dem dopo la lettera aperta di Ippazio Morciano che non le manda certo a dire a chi dirige il circolo cittadino dei Dem.

IPPAZIO MORCIANO: «AUSPICO INTERVENTO AUTOREVOLE DEL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD»

Evidentemente non è più una questione solo tricasina perché sulla vicenda, dalla vicina Tiggiano, è intervenuto anche Ippazio Morciano, in qualità di delegato dell’Assemblea Nazionale e componente della Segreteria Regionale del Partito Democratico.

«Innanzitutto, la firma del comunicato a nome dell’intero Circolo», si legge, «avrebbe dovuto interessare la condivisione formale, secondo i dettami dello statuto e dei regolamenti del Partito, di tutti gli iscritti del circolo, nessuno escluso.

Non fa onore ad un circolo del Partito Democratico accusare in modo inadeguato l’unico consigliere del PD presente nell’assise comunale ed anziché ringraziarlo per il servizio che sta prestando anche con enormi difficolta di spostamento per motivi lavorativi e cercare di capire le motivazioni che lo hanno portato a presentare le dimissioni, lo si mette sul banco degli imputati solo perché dissente da una scelta. Al consigliere Francesco Minonne vanno la mia solidarietà personale e quella del Partito Democratico.

Ricordo al segretario del circolo del Partito Democratico di Tricase, che sembra essere stato colto da un attacco di amnesia nello scrivere quei righi a mo’ “di atto di citazione”, che il sottoscritto ha il diritto-dovere in forza alle cariche attuali ricoperte nel Partito Democratico (Delegato dell’assemblea Nazionale oltre a componente della Segreteria Regionale nel ruolo di “Capo Segreteria”) di garantire il funzionamento democratico e l’efficacia dell’azione del PD su tutto il territorio Regionale.

Quindi anche il monito al neoconsigliere regionale Stefano Minerva (a cui va il ringraziamento per la sensibilità dimostrata nell’intervenire con pacatezza e spirito di collaborazione per far sì che si pervenga a una scelta che sia ampia e condivisa) di pensare meglio a tenere a “bada le incursioni di chi, come già accaduto, vuole dirigere la comunità democratica di un paese che non gli appartiene” è completamente di cattivo gusto e dimostra inadeguatezza nel dirigere in maniera aperta ed inclusiva un così importante circolo.

Ma se proprio dobbiamo parlare di incursioni, caro segretario non sei stato tu insieme al tuo avvocato che hai chiesto un incontro il 26 novembre presso il mio studio (a cui io ovviamente nella mia qualità di dirigente del partito non mi sono sottratto) per chiedermi di intervenire personalmente a far ritirare altre candidature? Per te se gli interventi sono a favore sono delizie, se vanno in senso diverso sono incursioni.

Scusandomi per queste chiacchere che sicuramente possono annoiare ma che, per dovere di dignità morale personale dovevo elencare, torniamo sul piano politico.

Il Partito democratico ha nel proprio statuto l’obbligo del ricorso alle “Primarie Aperte” per la scelta del Segretario Nazionale, figuriamoci se un segretario o un dirigente di Partito non può essere d’accordo che si tengano le primarie aperte per la scelta del candidato sindaco tanto più se portano ad allargare il perimetro della coalizione. Se questo non lo si vuole o addirittura lo si impedisce, come ribadito dal recente comunicato del gruppo politico “Tricase, che fare?”  probabilmente dobbiamo chiederci se siamo degni di dirigere una comunità o un circolo del Partito Democratico.

Per questo, visto anche gli ultimi interventi di disponibilità di altri gruppi politici di partecipare all’istituto delle Primarie per proporre alla città una più ampia coalizione progressista e di centrosinistra, auspico un intervento autorevole del segretario provinciale del Partito Democratico affinché convochi con urgenza una riunione di tutte le forze politiche di centro-sinistra sul tema in questione».

I VERDI: «PERSONALISMI E GIOCHI DI POTERE»

Di seguito la nota di Michele Massimiliano Mangiullo per il Direttivo dei Verdi di Tricase.

«Il Movimento dei Verdi di Tricase non è stato mai informato -né precedentemente convocato, intorno all’eventuale candidatura di Vincenzo Chiuri (persona certamente irreprensibile).

È sembrata quanto meno irrispettosa e prematura la decisione di annunciare un candidato sindaco e poi affermare che comunque si è aperti a nuovi contributi. Perché non siamo stati contattati in anticipo?

Rigettiamo questa modalità di procedere, soprattutto perché in tutte le dichiarazioni precedenti si era sempre sostenuto il ricorso alle primarie in caso di mancata convergenza su un singolo nome.

La spaccatura evidente tra una parte del PD e un’altra non pare basata su programmi e ideali, ma semplicemente su personalismi e giochi di potere.

Ribadendo che noi saremo con chi riuscirà a produrre un minimo di programma di sostenibilità ambientale, rimaniamo a disposizione per partecipare agli incontri che saranno utili alla formazione di un governo nuovo per la città di Tricase».

SINISTRA ITALIANA: «CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE: CHI LA PRATICA E CHI LA DENUNCIA»

Di idea decisamente contraria a quella dei Verdi, Sinistra italiana nonostante siano due movimenti che, di solito, nella politica nostrana vanno a braccetto.

«In questi ultimi giorni stiamo assistendo a esternazioni pubbliche fuori luogo in merito alla scelta condivisa del candidato Vincenzo Chiuri da parte del Centro Sinistra», si legge in una nota del Circolo cittadino, «non vogliamo entrare nelle discussioni interne di un altro partito, il PD, ma non accettiamo che venga giudicato un percorso di condivisione da parte di chi non lo ha vissuto. Da ormai un anno e mezzo il centrosinistra – PD, SI, Cantiere Civico e Tricase che Fare – ha intrapreso un percorso unitario, perché non si poteva più accettare la divisione degli ultimi anni, divisione che ha causato disfatte e guerre fratricide.

In questo periodo abbiamo condiviso opinioni, programmi e battaglie referendarie. Abbiamo consolidato un legame interno facilmente raggiungibile, perché il gruppo è anche un’unione politica, con idee e una visione comune del territorio e del mondo. Siamo convinti che la condizione necessaria per andare lontano sia essere simili, anche alla luce delle esperienze negative delle accozzaglie elettorali del passato, che non hanno portato nulla di buono né in termini di affidabilità amministrativa né di visione politica.

Consolidato il rapporto, ci siamo concentrati sulla scelta del candidato sindaco, definendo un vademecum sul profilo, condiviso da tutte le componenti, basato su tre principi fondamentali: una persona politicamente individuabile nel Centro Sinistra; un passo indietro dei leader dei movimenti; una fase di condivisione dei candidati e, in caso di mancato accordo, il ricorso alle primarie tra le figure precedentemente individuate.

Durante il confronto, dopo che ciascuno dei quattro gruppi aveva indicato un proprio profilo di candidato, si era arrivati alla sintesi di due nomi: il Dott. Vincenzo Chiuri, proposto dal PD e appoggiato da Cantiere Civico, e la candidata di Tricase che Fare e successivamente sostenuta anche da SI. A quel punto, non essendo stato raggiunto un accordo, sono state proposte le primarie tra i due candidati. Tuttavia, solo Tricase che Fare ha fatto un passo indietro, sconfessando la propria candidata e sostenendo che, in caso di primarie, il loro candidato sarebbe stato un altro.

A seguito di ciò, venuta meno la candidatura di Tricase che Fare, SI ha deciso di sostenere il Dott. Vincenzo Chiuri. Per questi motivi riteniamo che il percorso sia stato condiviso e leale come mai in passato nelle competizioni elettorali di Tricase.

È evidente che il clamore attuale sia dovuto esclusivamente all’egocentrismo di singole persone, la cui ambizione finisce per sovrastare ogni forma di condivisione: un ossimoro rispetto alla partecipazione che dichiarano di volere. Siamo convinti che tutto questo rumore non faccia altro che rafforzare la nostra scelta. Nonostante ciò, però, la coalizione resta aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori del centrosinistra, compresi chi nelle ultime ore hanno manifestato la volontà di farne parte.

Il proprio contributo può essere dato anche senza essere il candidato sindaco, entrando a far parte di un gruppo coeso e forte in vista della prossima competizione cittadina dando il proprio contributo nel programma, perché siamo convinti che la forza del progetto è il gruppo prima del suo Leader. Vi aspettiamo giovedì 11 novembre alle ore 19 presso le Scuderie di Palazzo Gallone per la presentazione del Dott. Vincenzo Chiuri come candidato sindaco del centrosinistra».

CANTIERE CIVICO: «NESSUNA ESCLUSIONE»

«C’è solo chi ha scelto di sottrarsi al processo di costruzione unitaria per valutazioni politiche diverse o per ambizioni personali», questa la posizione di Carmine Zocco per il Cantiere civico, che «ritiene necessario ribadire alcuni aspetti del percorso politico intrapreso da oltre due anni insieme alle altre forze organizzate del Centrosinistra.

Un percorso aperto: chi si è allontanato lo ha fatto per scelta.

Sin dall’inverno del 2023, la coalizione dei partiti e di movimenti civici ha mantenuto aperti i tavoli di confronto politico e programmatico, al fine di costruire un progetto condiviso per la città di Tricase.

In questo contesto: – sono stati attivati tavoli permanenti di lavoro; – sono stati definiti criteri trasparenti e condivisi per individuare il candidato sindaco; – è stato, infine, raggiunto l’accordo sulla figura del dott. Vincenzo Chiuri.

Nessun gruppo che abbia dimostrato disponibilità a partecipare è stato escluso da tale percorso.

Al contrario, il gruppo che fa riferimento ad Andrea Morciano ha scelto di non partecipare ai momenti di confronto, ritenuti inutili e fuori luogo, collocandosi in tal modo al di fuori del processo unitario.

Essere a disposizione significa mettersi in gioco, per il bene della comunità. E questa comunità ha bisogno di cooperazione e reciprocità, non di iniziative autoreferenziali».

Influenze esterne e richiesta tardiva di Primarie secondo Zocco: «La contestazione della candidatura Chiuri e la successiva richiesta di Primarie non rappresentano un contributo costruttivo al dibattito democratico. Tali posizioni risultano, piuttosto, espressione di dinamiche esterne al contesto cittadino, che rischiano di riproporre modelli di frammentazione già sperimentati in passato con esiti negativi per la governabilità della città. Una coalizione coesa e aperta Il Cantiere Civico ribadisce il proprio sostegno al dott. Vincenzo Chiuri e conferma la solidità della coalizione. Il lavoro svolto finora e quello da svolgere nelle prossime settimane resteranno improntati a serietà, collaborazione e ascolto per arricchirsi di nuovi contributi. La città ha bisogno di un percorso chiaro e condiviso, di idee e di amore. Non di iniziative che prescindono dal confronto collettivo e che mirano alla promozione dell’Io, mai del Noi».

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Attualità

Una donazione che sa di nascita e rinascita

 Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme

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Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.

Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.

Modererà la giornalista Fabiana Pacella.

L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.

Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.

Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.

Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.

In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.

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Anticipazione della umanizzazione pittorica

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Attualità

Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!

L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….

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Prossimo abbattimento della scuola media a Nardò: nuova diffida del Comitato Giù le ruspe dalla scuola
 
Con un comunicato “il comitato Giù le ruspe dalla scuola“, di Nardò, torna a far sentire la sua voce.
E precisa nella nota: “Nei giorni scorsi è stata resa nota una circolare che predispone lo spostamento delle classi dalla scuola dal plesso di via XX settembre al nuovo istituto scolastico in piazza G. Pastore.
La decisione di demolire la scuola che serve tutta la parte nord della città è illogica e antidemocratica, ed è stata adottata dall’amministrazione Mellone facendo cadere nel vuoto richieste di incontri, appelli, interrogazioni parlamentari, e ignorando totalmente la volontà espressa da migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione. Continuiamo a far presente che la demolizione è un’operazione insensata, che creerà enormi disagi alle famiglie e all’intera città. Non solo. La nuova scuola presenta già numerose criticità”.
E continua la filippica: “In ultimo, ma non meno importante, vi è la questione degli alberi. La loro presenza non viene nemmeno menzionata nel progetto. Che fine faranno?
53 splendidi cipressi, 53 alberi del valore ecologico di oltre 1 milione di euro, secondo la stima dell’agronomo Bruno Vaglio. Tanto valgono gli alberi che fanno da cornice alla scuola media di via XX settembre, e da polmone verde per un’area ad alta intensità di traffico.
Quei 53 cipressi catturano ogni anno 636 kg di CO2 e donano alla città 424 kg di ossigeno. Ciascuno di essi ha un valore ecologico di circa 19 mila euro.
Questi alberi sono preziosi, pluridecennali, sani. Hanno un’elevata funzione climatico-ambientale come biofiltro”.
Come comitato”, completano nel comunicato, “abbiamo preparato una nuova diffida. Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni che possono fare qualcosa: fermate questa operazione scellerata!
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