Andrano
La Terra al centro della terza giornata della Notte Verde

La terra è la grande protagonista della terza giornata della Notte Verde, che per l’occasione a Castiglione d’Otranto ospita le più virtuose realtà italiane protagoniste di esperienze che legano l’agricoltura alla valorizzazione delle comunità: Valle dei Cavalieri, la prima cooperativa di comunità d’Italia, a Succiso (Reggio Emilia); l’associazione fondiaria Oasi Vesuvio (Napoli) e la proprietà collettiva Consorzio Uomini di Massenzatica (Ferrara).
L’appuntamento è per domenica 29 agosto nell’area Trice (via Depressa, davanti al Mulino di Comunità), dove la Notte Verde, patrocinata dal Comune di Andrano, proseguirà fino al 31 agosto (qui il programma completo: https://www.casadelleagriculturetulliaegino.com/post/il-programma-della-notte-verde-x-edizione). Spiegano da Casa delle Agriculture, nelle sue articolazioni di associazione e cooperativa: «Vogliamo focalizzare l’attenzione su un tema cruciale per il Salento e farlo in chiave propositiva: come poter superare la frammentazione fondiaria per delineare possibilità vere di restanza, soprattutto per i più giovani, evitando la ricostituzione del latifondo e la svendita dei terreni ai soliti potentati economici, interessati soprattutto al grande fotovoltaico e al nuovo business della riforestazione più che alla tutela vera della terra e alla creazione di economie per chi resta». L’obiettivo, dunque, è studiare esperienze modello che privilegiano l’uso della terra più che la sua proprietà, principio rimarcato nella lectio magistralis di Giannozzo Pucci in apertura del decennale Notte Verde.
La serata inizia alle 20:15 con la presentazione del libro “Terra bruciata. Come la crisi ambientale sta cambiando l’Italia e la nostra vita” (Rizzoli, 2020) di e con Stefano Liberti, scrittore e giornalista. Corrado Punzi, sociologo e regista, converserà con l’autore sul tema del libro, un viaggio attraverso l’Italia per capire cosa succede al nostro clima. L’allarme non riguarda solo il paesaggio: coinvolge l’agricoltura, il turismo, la sicurezza delle case e la disponibilità di energia idroelettrica. Colpisce, insomma, la vita quotidiana di ciascuno. Come fa notare l’autore, la crisi sanitaria e quella ambientale sono legate: entrambe sono globali, entrambe sono causate dal nostro modello di sviluppo – fatto di deforestazione e urbanizzazione incontrollate, senza nessun rispetto per l’equilibrio degli ecosistemi – ed entrambe hanno investito il nostro Paese con particolare violenza.
Alle 21:15, Virginia Meo, Oltre Mercato Salento, condurrà il dialogo su Terra: strumenti per superare abbandono, frazionamento e latifondo con Gerardo Borriello, Associazione fondiaria Oasi Vesuvio (Napoli); Carlo Ragazzi, Consorzio Uomini di Massenzatica (Ferrara); Oreste Torri, cooperativa di comunità Valle dei Cavalieri di Succiso (Reggio Emilia); Annamaria Vitale, Progetto Ruralization-Centro Studi Sviluppo Rurale Università della Calabria.
Seguirà, alle 22:30, lo spettacolo teatrale “Mio nonno e il mulo” di e con Giuseppe Semeraro, regia di Paola Leone. Ispirato al racconto “La strada” di V. Grossman, “Mio nonno e il mulo” racconta di un bambino e del suo amato mulo. Prima il mulo e poi il bambino saranno spediti al fronte. I loro destini si separeranno, ma vivranno la stessa immane tragedia. La guerra è rievocata attraverso i ricordi del nonno del bambino, ma soprattutto attraverso gli occhi del mulo, ancora più straniati nella follia umana. Dalle amare vicende raccontate emergono piccoli accadimenti, indizi di un bene ancora possibile anche in guerra. Quel bene che può esplodere senza logica, proprio come il male. Mio nonno e il mulo è un racconto sulla forza cocciuta dell’amore ed è adatto ad adulti e bambini.
Previsto anche un piccolo mercatino agricolo e si potrà cenare, dalle 19.30, nello spazio de “Il pane e le rose”. Per dialoghi e spettacoli, accesso al teatro di paglia con green pass, fino ad esaurimento dei 300 posti a sedere, info: 388/4412129. Fuori dall’area delimitata, è richiesta la certificazione per eventuali controlli a campione da parte delle forze dell’ordine.
Gli ospiti della terza giornata
Valle dei Cavalieri, nota come il “paese cooperativa”, è nata trent’anni fa sull’appennino emiliano e ha salvato dalla scomparsa il borgo di Succiso, reagendo allo spopolamento con un nuovo modello economico, la cooperativa di comunità, la prima in Italia. Attraverso questa, ha creato lavoro per i cittadini, consendo loro di restare nel paese con nuove possibilità: un’azienda agricola, con allevamento ovino e produzione di pecorino di alta qualità; servizi di ospitalità, ristorazione, bar, bottega, oltre a progetti di promozione turistica del territorio. Conta 56 soci, con sette dipendenti fissi, oltre all’impiego occasionale di collaboratori. L’esperienza di Succiso è studiata in Europa, Corea, Giappone, Stati Uniti e Canada.
L’Associazione Fondiaria Oasi Vesuvio è sorta in seguito agli incendi che hanno devastato nel 2017 il Parco Nazionale del Vesuvio, con la volontà di difendere e valorizzare i territori privati ricadenti nell’area protetta, sostituendo ad una gestione individuale dei fondi acquisiti, ovvero al loro abbandono, una gestione economico-ambientale collettiva ed unitaria che riesca ad attuare il recupero produttivo di luoghi di elevato pregio geologico, naturalistico, culturale, paesaggistico, realizzando una fruizione sostenibile capace di sviluppare un ampio indotto economico nelle comunità pedemontane. A pochi mesi dalla sua nascita, l’Associazione conta già 30 soci che hanno conferito particelle catastali per una superficie complessiva di circa 100 ettari.
Il Consorzio Uomini di Massenzatica (CUM) è una proprietà collettiva di 353 ettari a Massenzatica (Ferrara). Le sue origini risalgono al Medioevo. Le attuali 600 famiglie hanno usufruito di una particolare forma giuridica di proprietà (né privata né pubblica) che ha consentito una peculiare modalità di gestione che è riuscita a coniugare redditi e occupazione dei consorziati con un approccio imprenditoriale. È una gestione innovativa di una “comunità interna che serve una comunità esterna”, utilizzando parte dei terreni per rispondere agli obiettivi della comunità locale e dando in gestione a privati una parte residua di terra.
Il progetto RURALIZATION si basa sull’idea che un processo di “ruralizzazione” può cambiare i modelli di sviluppo nelle zone rurali superando il declino demografico ed economico e generando nuove opportunità. Finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, RURALIZATION riunisce 18 partner da 12 paesi diversi tra cui non solo organizzazioni di ricerca ma anche partner che implementano pratiche innovative, come i membri della rete Access to Land. Questa diversità garantisce un’ampia gamma di prospettive e situazioni, perché il progetto possa formulare soluzioni e raccomandazioni che rispondano alle diverse esigenze e caratteristiche delle zone rurali in Europa. In Italia, il progetto è coordinato dall’Università della Calabria.
L’isola del tesoro letteraria: giovani e anziani a caccia di saperi
Dalle 8 alle 12, si svolgerà L’isola del tesoro, caccia al tesoro letteraria tra le campagne e il borgo di Castiglione, nell’ambito di Leggere tra due mari, progetto di valorizzazione delle biblioteche comunali salentine ideato da Libera Compagnia Teatrale Aradeo e Amici della Biblioteca di Tuglie con il contributo di Fondazione con IL SUD e Centro per il libro e la lettura. Sono coinvolti nell’azione Auser Ponte Andrano-Castiglione, Casa delle Agriculture Giovani, ProLoco Andrano, Università Popolare di Galatina. Il tema è “Tu lo conosci il Sud?” e i tesori sono di tre tipi: i saperi di una comunità, che i giovani del posto andranno a scoprire con l’aiuto degli anziani del paese, attraverso storie e conoscenze che servono a ricostruire i ponti generazionali sfilacciati dalla pandemia; i luoghi nascosti di Castiglione, tra cripte, edicole votive, fontane pubbliche, contrade rurali poco note ai giovani; i libri di grandi personaggi ispiratori che hanno lavorato su una comunicazione importante per gli adolescenti e hanno costruito i grandi pensieri che si mettono in circolo con la Notte Verde.
Gli eventi collaterali
La Notte Verde inizia già alle 6.30 con “Risveglio agricolo”, la piantumazione dell’orto presso il Vivaio dell’Inclusione Luigi Russo. Il 29 agosto, preparazione della “Ruddhra”, semenzaio per la riproduzione delle piante madri di Mugnolo Leccese (su prenotazione: 328/5469804). Dalle 8:15 alle 9:15, stesso luogo, “Ricaricarsi di energia”: yoga tra gli ulivi con il maestro Aldo Colluto (su prenotazione: 328/7360408). Dalle 8 alle 10, “L’Alba dei paesi” si ferma a Castiglione: dopo la colazione con uva di terra d’Otranto (varietà uva Rosa, uva pizzutello bianco, uva Paulu) raccolta all’alba da Roberto De Giorgi, vivaista ed esperto di frutti minori. Segue visita animata nel centro storico in collaborazione con Pro Loco Andrano e Auser (su prenotazione, max 25 persone: 328/7360408).
La sezione “Attraversamenti” prevede, dalle 7 alle 9, escursioni a cavallo con Cavalieri del Salento (su prenotazione: 380/5850268), in Mountain Bike nel Parco Otranto-Leuca con MTB Tricase (con Mountain Bike propria oppure a noleggio su richiesta, info: 328/7360408) e mattina e pomeriggio esperienze in kayak dalla Marina di Andrano all’insenatura Acquaviva con “18° Meridiano” (su prenotazione: 351/9970029). Dalle 17.15 alle 19.15, presso il Vivaio dell’Inclusione Luigi Russo, “Terra bene comune”, laboratorio di esperienze naturali con la biologa Alessandra Tarantino, che condurrà i bambini lungo un percorso sensoriale tra le piante aromatiche con realizzazione di un erbario. Stesso luogo e stesso orario per “Di segni con divisi”, laboratorio per adolescenti, giovani e migranti a cura di Ruggero Asnago ed Elena Campa (Vivaio dell’Inclusione “Luigi Russo”, via Vecchia Lecce, info: 329/4066530). Nel centro storico, invece, proseguiranno per il terzo giorno i “Parlamenti rurali” della Notte Verde: dalle ore 17.15 fino alle 19.15, i focus group gestiti da esperti facilitatori sui temi “Accesso alla terra per superare frammentazione e latifondo” e “Riforestare, azioni inderogabili e resistenza alle speculazioni” (massimo 25 partecipanti a tavolo, su prenotazione: 320/8379571). Intanto, i muri di Castiglione d’Otranto continueranno ad accogliere le due mostre di arte pubblica. “Paradossi dell’abbondanza” è il lavoro di Marzia Migliora esposto sulle facciate del Mulino di Comunità e della cappella di Santa Maria Maddalena, in area Trice. Per i vicoli del centro storico, invece, si snoda A Cielo Aperto, “Per fare un tavolo. Arte e territorio”, a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella, evento di “Comunità Resilienti” a cura di Alessandro Melis, Padiglione Italia alla 17esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
I servizi per una festa inclusiva e accessibile
La Notte Verde si conferma festa inclusiva e accessibile a persone con disabilità, anziani con difficoltà motoria, bambini e ragazzi autistici, neomamme e donne incinte. A loro sono riservati servizi aggiuntivi: parcheggio riservato a ridosso dell’area Trice (su prenotazione al num. 388/4412129); servizi igienici dedicati presso il mulino di comunità; spazio nursery e fasciatoio presso il mulino di comunità; interprete lis per sordi durante tutti i dialoghi serali dal 27 al 30 agosto, con possibilità di seguirli in presenza (fino a esaurimento posti) e in diretta sulla pagina Fb Casa delle Agriculture Tullia e Gino; menù braille per ciechi redatto e donato da Centro Italiano Tiflotecnico di Lecce; servizio “zero coda” per accesso ai varchi di controllo green pass e per area ristorazione “Il Pane e le Rose”; esperienze psicomotorie funzionali in acqua: il 27 e 31 agosto, dalle 8 alle 13, presso Swim-Liberi di Nuotare, primo lido accessibile su scogliera in Puglia (prenotazioni: 380/5850268); disponibilità di sedia job trekking, la “bicicletta joelette”, per la transumanza del 31 agosto (su prenotazione al num. 388/4412129); pedane in legno per l’abbattimento di alcune barriere architettoniche presenti in paese; adozione del decalogo per rendere la festa inclusiva anche per i bambini e ragazzi autistici attraverso semplici accortezze.
Andrano
Un abbraccio al mare
L’associazione A-Mare guida una giornata di bellezza e speranza a Marina di Andrano. Esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana. L’immagine più potente: sub non vedenti si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi

Ci sono gesti che non fanno rumore, ma che sanno farsi sentire nel profondo.
Gesti che parlano il linguaggio del cuore, della cura, dell’impegno autentico.
Quella vissuta oggi a Marina di Andrano è stata molto più di una semplice pulizia dei fondali: è stata un’esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana.
A guidare questa intensa giornata è stata l’associazione A-Mare, punto di riferimento per chi crede che l’ambiente marino non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un bene prezioso da proteggere.
Con passione, competenza e uno spirito contagioso, l associazione A-Mare ha saputo coinvolgere un’intera comunità, trasformando un’iniziativa ecologica in un momento di rinascita condivisa.
Accanto a loro, con entusiasmo e dedizione, gli studenti dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase – indirizzo Nautico: ragazzi che hanno scelto di sporcarsi le mani per ripulire il mare, ma che in realtà lo hanno fatto per seminare qualcosa di molto più grande – responsabilità, consapevolezza, futuro.
In acqua, tra la luce filtrata dalle onde, una scena che resterà impressa in chiunque l’abbia vista: sub non vedenti, guidati da istruttori ASBI Albatros, si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi.
Un gesto di straordinaria potenza simbolica, che ha emozionato e fatto riflettere.
Perché quando l’inclusione si unisce all’impegno, si crea bellezza. Autentica.
Fondamentale il supporto di tante realtà locali: la Pro Loco, il Comitato Porto, il Comune di Andrano e anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, presenti per garantire sicurezza e sorveglianza durante tutta l’operazione.
Un lavoro di squadra, un’unione di forze che ha mostrato cosa può nascere quando si collabora per il bene comune.
Quella di oggi non è stata soltanto una giornata ecologica. È stata una storia da raccontare.
Un abbraccio collettivo a un mare ferito, ma ancora capace di accogliere e restituire emozioni.
È stata una promessa: che la bellezza può tornare, se scegliamo di costruirla insieme.
A Marina di Andrano, il mare ha sorriso.
E con lui, chi ha creduto che anche il più piccolo gesto, fatto con il cuore, possa cambiare il mondo.
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Andrano
Puliamo Andrano
La comunità si riunisce per la pulizia dei tratturi, dei fondali e delle coste a Marina di Andrano: un gesto concreto d’amore per il mare

Una giornata all’insegna dell’impegno, della sensibilità ambientale e dell’inclusione in programma alla Marina di Andrano, dove cittadini, studenti, istituzioni e associazioni si uniranno per dare vita alla pulizia di tratturi, fondali e costa.
Domenica 1° giugno, alle 8,30, presso il parcheggio del Typhoon in Via del Mare. Chiuque può dare il proprio contrinubto e unirsi alla comitiva. Il kit necessario prevede guanti da giardinaggio e sacchi per la raccolta rifiuti
L’evento, promosso dall’associazione A-Mare in collaborazione con l’IISS Don Tonino Bello di Tricase – Tecnico Nautico, il Comitato Porto, la Pro Loco di Andrano, e numerose altre realtà locali patrocinate dal Comune di Andrano, vuole accendere i riflettori sull’importanza della tutela dell’ambiente marino, troppo spesso vittima silenziosa dell’incuria e dell’inquinamento.
Nella splendida cornice naturale della marina, tra il profumo della salsedine e il rumore delle onde, volontari di ogni età si meteranno all’opera per restituire bellezza e dignità alla costa.
Un momento di straordinaria intensità anche per la partecipazione di alcuni sub non vedenti, accompagnati da personale specializzato: un’immagine potente, simbolo di una comunità che si muove all’unisono, abbattendo barriere fisiche e culturali.
La Guardia Costiera e la Guardia di Finanza offriranno il loro supporto operativo e simbolico, sottolineando l’importanza della sinergia tra cittadini e istituzioni per la salvaguardia del territorio.
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Andrano
Dieta Mediterranea e Scienza a Castiglione d’Otranto
Domani la presentazione del libro della prof.ssa Vincenza Gianfredi, tra le scienziate più citate al mondo. A seguire degustazione di mieli in abbinamento a formaggi e aperitivo tra gli orti

La sana alimentazione come arma fondamentale nella lotta al cancro: è il cuore dell’appuntamento “Dieta mediterranea: la salute come stile di vita”, organizzato dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e in programma sabato 17 maggio, alle ore 18, presso il Vivaio dell’inclusione “L.Russo” in via Vecchia Lecce a Castiglione d’Otranto.
Ospite d’eccezione è la prof.ssa Vincenza Gianfredi, docente universitaria e medico specialista in sanità pubblica, coautrice, assieme a Daniele Nucci, di “Dieta Mediterranea. Viaggio tra scienza, tradizione e sapori antichi, alla scoperta del segreto della longevità” (Gribaudo, 2024).
Ad aprire l’incontro saranno i saluti di Donato Nuzzo, presidente della cooperativa agricola Casa delle Agriculture, e di Simonetta Pepe, presidente Lilt Lecce. Durante la presentazione del libro, Vincenza Gianfredi dialogherà con Jolanda De Nola, contadina e membro del direttivo della Lega Tumori di Lecce, e con Paola Medici, sociologa e componente del direttivo di Casa delle Agriculture.
Seguirà lo speciale laboratorio “Mieli: riconoscere, assaggiare, abbinare”: Ivan A.Botrugno, apicoltore dell’apiario didattico “La Corte della Regina” di Castiglione, farà approcciare i partecipanti alle tecniche per riconoscere un miele e ai suoi utilizzi in sostituzione degli zuccheri raffinati. Si faranno assaggiare alcuni mieli biologici monoflora (in particolare di agrumi, coriandolo, castagno) e il millefiori, anche in abbinamento ad alcuni formaggi come primosale e stagionati. “Il miele – spiega Botrugno – è diventato ormai un alimento così semplice e allo stesso tempo così complicato. Gli usi quotidiani sono i più diversi: non un semplice dolcificante, il più delle volte è l’alimento che fa la differenza. Pertanto conoscerne le caratteristiche delle varietà più note ci aiuta nel consigliare gli abbinamenti”.
In chiusura, aperitivo mediterraneo tra gli orti estivi, i frutteti e l’oliveto del Vivaio dell’inclusione.
L’evento, promosso anche da Fondazione Dieta Mediterranea, rientra nella rassegna “Fare del cibo la propria medicina”, nell’ambito del progetto “Sempreverdi”, vincitore dell’Avviso pubblico per la realizzazione di progettualità volte alla promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute, promosso da ARESS, l’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale.
Partner strategico di Casa delle Agriculture è Lilt Lecce, da sempre in prima linea per la prevenzione primaria dei tumori: “Lo ribadiamo da tempo – rimarca la presidente Simonetta Pepe – combattere il cancro non può e non deve più essere soltanto un problema sanitario. Informare, educare, far circolare le informazioni scientifiche (contrastando le fake news) su tutto ciò che riguarda la lotta al cancro è fondamentale”.
VINCENZA GIANFREDI, TRA LE SCIENZIATE PIÙ CITATE AL MONDO: “DIETA MEDITERRANEA PATRIMONIO CULTURALE VIVO”
La Professoressa Vincenza Gianfredi è una docente universitaria e medico specialista in sanità pubblica. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Sanità Pubblica presso l’Università di Maastricht.Attualmente, la Prof.ssa Gianfredi, presso l’Università degli Studi di Milano, guida e partecipa a progetti di ricerca che esplorano l’impatto della dieta mediterranea sulla prevenzione delle malattie croniche e sulla promozione della salute pubblica. È inoltre membro attivo di varie associazioni professionali, tra cui l’European Public Health Association e la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica.
L’expertise e l’impegno della Prof.ssa Gianfredi le hanno valso il riconoscimento come una delle scienziate più citate al mondo, secondo uno studio della Stanford University. È membro del board scientifico della Fondazione Dieta Mediterranea e riveste il ruolo di developer delle Linee Guida Nazionali Italiana sulla Dieta Mediterranea.
“La Dieta Mediterranea – dice Gianfredi – è un patrimonio culturale vivo, fatto di relazioni, stagioni, memoria e cura, insomma, un vero e proprio stile di vita capace di coniugare gusto, salute e sostenibilità. Per scrivere questo libro abbiamo intervistato donne e uomini ultraottantenni, testimoni autentici di un tempo in cui il cibo rappresentava molto più del semplice nutrimento: era memoria, identità culturale e momento di condivisione. Accanto a queste testimonianze, trovano spazio le esperienze di giovani imprenditori locali che, con entusiasmo e visione, stanno rivisitando la tradizione mediterranea, dimostrando come essa possa trasformarsi in una leva concreta per uno sviluppo economico sostenibile e radicato nel territorio. Presentarlo qui, nella mia regione, ha per me un significato speciale: è un ritorno alle origini, un atto di riconoscenza verso chi mi ha insegnato che mangiare bene significa vivere meglio, insieme. Sarà un piacere poter dialogare intorno a un tema così importante che tiene insieme la salute umana e la sostenibilità ambientale, economica e alimentare”.
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