Appuntamenti
LJF, Papaleo e i Beat Five a Cutrofiano
Domani a Cutrofiano arriva il teatro di Rocco Papaleo e la musica di Maria Mazzotta
Il Locomotive Jazz Festival 2019 rimane a Cutrofiano per una giornata densa di musica, parole e teatro.
Le attività, infatti, avranno inizio domattina alle ore 11,30 nella Chiesa Santa Maria delle Grazie (Masseria Astore).
Per la rassegna I concerti del mattino: le periferie del jazz ci sarà il concerto/workshop Raffaele Casarano solo, sassofonista e Direttore Artistico del LJF. Seguirà un pranzo sociale con degustazione di prodotti tipici locali per conoscere le persone e far conoscere la realtà del Festival, sfruttando l’atmosfera di convivialità che solo la condivisione del cibo riesce a ricreare.
Alle ore 19 ci si sposterà tutti nei locali del Museo della Ceramica dove si potrà assistere a un incontro pubblico con il giornalista jazz Nicola Gaeta, moderato da Eraldo Martucci (Il Quotidiano di Puglia) e Mariella Agostinacchio (La Gazzetta del Mezzogiorno).
Alle ore 20, invece, sempre nella stessa location, verrà lasciato il palco alla cantante salentina Maria Mazzotta che sarà accompagnata dal giovane fisarmonicista Vince Abbracciante, uno dei migliori fisarmonicisti italiani in attività. I due artisti proporranno un repertorio che attinge dalla tradizione del Sud Italia e dei Paesi del Mediterraneo, interpretando il tutto con sonorità contemporanee.
La serata si concluderà alle ore 22 da Piazza Municipio con lo spettacolo musicale Ultimi, realizzato dai Beat Five e di cui sarà ospite l’attore Rocco Papaleo in qualità di voce narrante e diretto dal regista Silvio Cantoro.
Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito, anche grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale di Cutrofiano alla XIV edizione del Locomotive Jazz Festival.
Altre saranno invece le sonorità che si potranno ascoltare il 6 agosto in occasione del concerto di Maria Mazzotta. Grazie alla sua Terra, la sua sensibilità e la sua forza, il live di Maria Mazzotta rappresenta uno speciale e suggestivo viaggio nei suoni del Mediterraneo evidenziando la commistione creativa tra la cultura e le tradizioni del Sud Italia, ed il linguaggio musicale ed artistico dell’Europa e dei Paesi del Mediterraneo. La sua particolare versatilità fa di Maria Mazzotta una tra le voci più importanti del panorama pugliese e, più in generale, della world music. In questo live si racconterà interpretando i brani che meglio rappresentano il suo percorso, accompagnata dal fisarmonicista Vince Abbracciante. Il mantice della fisarmonica di Vince Abbracciante incontra la voce di Maria Mazzotta e i due musicisti propongono un repertorio che attinge dalla tradizione del Sud Italia e dei Paesi del Mediterraneo, per farla propria ed influenzarla con le sonorità contemporanee, esprimendo in questo modo il proprio gusto e il proprio stile nelle ri-elaborazioni.
L’ultimo evento della due giorni a Cutrofiano sarà lo spettacolo Ultimi per la regia di Silvio Cantoro e gli arrangiamenti di Alessandro Caione. Protagonisti della performance, tratta da una vita vera, Rocco Papaleo ed i salentini Beat Five. Ultimi è la storia vera di un uomo le cui vicende umane, storiche e sociali lo disegnano come un vinto, un perdente, uno sconfitto, ultimo tra gli ultimi, un brigante. Tuttavia, cambiando il punto di vista narrativo e rileggendo la storia con occhi diversi, ne emerge un eroe con tutto il suo coraggio. Un uomo dal grande cuore, follemente innamorato della sua patria, della sua donna e dei suoi sogni. Lo spettacolo ha esordito nel 2018 presso il Teatro Paisiello di Lecce, luogo d’origine del quintetto vocale, e dopo varie e fortunate repliche, arriva il 28 aprile scorso a Milano, al teatro San Babila, per approdare al LJF 2019 con Rocco Papaleo ospite d’onore. Lo spettacolo è scritto e diretto dal salentino Silvio Cantoro, autore tra varie opere del pluripremiato corto La bicicletta e del libro-diario La Notte della Taranta vista dal [basso].
L’ingresso agli eventi è gratuito.
Appuntamenti
Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità a Patù
Ospiti Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia
Patù si prepara a ospitare un momento di confronto culturale di grande prestigio.
Domani, venerdì 12 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità”.
La serata vedrà protagonisti due magistrati di spicco, la cui fama non si limita al contesto salentino.
Gli ospiti saranno Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia.
Al centro dell’incontro ci saranno anche le loro ultime pubblicazioni.
Né eroe né guerriero, ricordi e sfide di un magistrato di Mandoi, edito da Besa con prefazione del giudice Nino Di Matteo, racconta le sfide e le esperienze di una carriera nella magistratura.
Il Sillabario minimo della giustizia di Tanisi, pubblicato da Chiriatti, offre una riflessione sintetica e originale sui principi e il funzionamento del diritto.
La serata si aprirà con i saluti del sindaco Gabriele Abaterusso e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo SalveMorciano Patù, Gianni Sergi.
Nell’occasione, l’amministrazione comunale donerà una copia della Costituzione italiana a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni, un gesto simbolico che lega l’evento alla formazione civica delle nuove generazioni.
La Libreria Idrusa di Alessano curerà il banchetto dei libri.
Coordinerà l’incontro la giornalista Luana Prontera, che negli anni ha approfondito i temi legati alla legalità, all’antimafia sociale e alla comunicazione di prossimità.
Il dialogo si snoderà tra le esperienze dei magistrati e le questioni del presente, mettendo in luce oltre al contenuto dei libri anche le esperienze e i percorsi umani e sociali che li attraversano.
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
Appuntamenti
Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni
Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio
Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.
Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.
Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.
Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.
Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.
Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.
Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.
Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.
A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.
Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.
Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.
Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.
Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.
Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
Appuntamenti
Fam(m)i d’Amore
Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce
Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.
Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.
Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.
Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.
Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.
Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.
Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
-
Cronaca3 settimane faColpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
-
Cronaca3 settimane faTricase: sequestrata villa con piscina
-
Attualità4 settimane faDolcemente, di Tricase, eccellenza italiana della pasticceria
-
Cronaca1 settimana faBrutto scontro all’incrocio: due auto ko a Tricase
-
Attualità2 giorni faTricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
-
Casarano4 settimane faLecce, Gallipoli, Casarano, Taurisano e Tricase: un arresto, denunce e segnalazioni
-
Cronaca2 giorni faColtelli, furti e inseguimenti: di notte con i carabinieri
-
Attualità4 settimane fa“Prima di restaurare la piazza comunale, la ditta mette in vendita i cordoli su Facebook”




