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Ortelle: la Fiera di San Vito, la più antica di Terra d’Otranto

L’evento, che si svolgerà dal 19 al 22 ottobre, è stato presentato oggi a Palazzo Adorno a Lecce.  Punto di forza e di garanzia per il consumatore è la filiera controllata per la produzione del maiale Or.Vi.

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La manifestazione, che si fregia del riconoscimento di “Manifestazione Fiera Regionale” ed è annoverata tra le Fiere più antiche del sud Italia, ed è la più antica di Terra d’Otranto, è divenuta nel tempo un appuntamento imperdibile per espositori, produttori ed estimatori del maiale. Si è connotata sempre più negli ultimi anni per la carne di maiale di qualità Or.Vi., prodotta da animali allevati nel territorio di Ortelle e Vignacastrisi (da cui l’acronimo), con antiche tecniche di allevamento secondo un disciplinare a cui aderiscono l’Associazione degli allevatori di Ortelle, il Comune di Ortelle, la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo e la ASL di Maglie.


Punto di forza e di garanzia per il consumatore è la filiera controllata per la produzione del maiale Or.Vi., che inizia dall’identificazione del capo e dall’accertamento dell’alimentazione utilizzata nei vari allevamenti e si conclude sul luogo di degustazione del prodotto finito, preparato e servito in molteplici modalità, dalle più tradizionali alle più originali, che ne valorizzano sapore e proprietà.


Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha dichiarato: “La Fiera di Ortelle è ormai una tradizione consolidata, che ripercorre la storia di una comunità e delle realtà limitrofe. Un plauso va all’amministrazione comunale, che ha avuto la capacità di valorizzare la propria storia, ma anche di innovare e offrire possibilità di sviluppo economico: la vecchia economia cittadina si è oggi trasformata in un modello intelligente, evolutosi nel tempo, senza perdere il raccordo con la propria storia”.


Vorremmo che questa fiera diventasse il punto di riferimento per il settore agricolo e per la trasformazione di prodotti agricoli nel rispetto del territorio”, ha spiegato il sindaco di Ortelle Francesco Rausa, “questo sforzo si evidenzia attraverso l’attenzione che abbiamo nei confronti degli animali, il cui allevamento, il trasporto e le successive trasformazioni sono soggetti all’osservanza del disciplinare Or.Vi, ma anche con la presenza dello storico marchio d’area Salento d’Amare e dall’accordo del Comune con il Sac Terre Salentine, che porteranno in fiera le eccellenze della produzione enogastronomica locale e km. 0. Riportare, dunque, la fiera alle proprie origini, riscoprendo i prodotti della terra e dell’agricoltura locale”.


Novità di rilievo di quest’anno é l’area dedicata a Salento d’Amare con aziende salentine di eccellenza e al Farmer Market del Sac delle Serre Salentine, frutto della collaborazione tra la Fiera e le due istituzioni.


La Fiera di San Vito propone, infine un mix di eventi: incontri e dibattiti, su temi legati al turismo, all’ambiente, all’agroalimentare, alle tradizioni culturali con personalità di spicco della politica, della cultura e del mondo accademico.

Spazio anche alla musica, che torna a “dialogare” con lo spirito antico della manifestazione, con la rassegna Storie&Cantastorie, che avrà come protagonisti tre  cantautori salentini come P40 (venerdì 20), Massimo Donno Trio (sabato 21) e Andrea Baccassino (domenica 22).


L’apertura della Fiera, giovedì 19, come da tradizione, è dedicata alle musiche da banda eseguite dagli Amici della Musica.


Attesal’VIII Concorso fotografico Fiera di S.Vito “Luigi Martano”, aperto agli amanti della fotografia che, entro le ore 13 di domenica 22 ottobre, presso l’Open space, dovranno consegnare le proprie foto scattate nei quattro giorni di Fiera. Alle 18,30, nel nuovo open-space dedicato a Luigi Martano, sarà effettuata la premiazione.


Nei quattro giorni di Fiera, a cura della Pro Loco Ippocampo (333.2162144), sarà inoltre visitabile gratuitamente la Cripta della Madonna della Grotta: il 19 e 20 ottobre ore 18-23; il 21 e 22 ottobre 9-13/18-23.


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Da Chicago a Leuca a suon di Jazz

Un fuoriclasse chiuderà la rassegna internazionale I concerti del Faro, promossa da Lampus di Paolo Insalata: il batterista americano Paul Wertico sarà ospite d’onore del Riccardo Arrighini Trio

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Unica tappa in Salento per un appuntamento di Alta Musica con un progetto nuovo, raffinato ed elegante proposto dall’associazione culturale Lampus di Paolo Insalata, per la presentazione di 1989, l’album di composizioni originali firmate da Riccardo Arrighini, pianista e compositore tra i  più talentuosi nel panorama jazzistico italiano.

Sabato 7 settembre, alle 21, ai piedi del faro di Leuca e al chiarore dell’ultima luna piena dell’estate 2025, Arrighini salirà sul palco con Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Paul Wertico: una vera leggenda vivente, definito il poeta della batteria, vincitore di ben 7 Grammy Awards conquistati al fianco di Pat Metheny durante il loro ventennio di collaborazione.

Noto per le sue riletture jazz di Puccini, Morricone e Petrucciani, Arrighini, con questo album sublimato dal suono ritmico di Wertico, propone un album che racconta la nascita del suo universo musicale.

Un concerto-evento potente, lirico e vibrante che saprà unire sensibilità melodica, energia jazz e talento internazionale sotto un cielo infinito.

Con questo appuntamento Lampus chiude la Rassegna Internazionale I Concerti del Faro – Note di luna piena dopo i due entusiasmanti sold out ottenuti dai concerti di luglio e agosto.

Informazioni e biglietteria online: www.oooh.events; whatsapp 347 5169946

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Specchia: la Madonna del Passo restaurata

Presentazione del restauro dell’antichissima icona un manufatto di grande valore storico e devozionale

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Questa sera, al termine della Santa Messa della Novena, presso la cripta della Madonna del Passo, nello spazio esterno adiacente, si svolgerà la presentazione della piccola antichissima tavola, raffigurante la Madonna del Passo, un manufatto di grande valore storico e devozionale.

All’incontro pubblico, previsto per le ore 20, interverranno: don Antonio Riva, parroco di Specchia, che ha ritrovato l’antica tavola, insieme a don Antonio Trande, all’interno della sacrestia della Chiesa Madre; il prof. Giovanni Perdicchia, studioso di storia locale, autore di diverse ricerche che hanno riscritto la storia e l’importante ruolo sul territorio di Specchia; Stefano Tanisi, storico dell’arte, profondo conoscitore della evoluzione della pittura e dei suoi autori nel Salento, nonché membro della Commissione Arte Sacra della Curia di Ugento – Santa Maria di Leuca; la restauratrice Alessandra Muci, con una video presentazione, illustrerà il restauro della piccola tavola.

La preziosa opera rappresenta la più antica immagine conosciuta della Madonna del Passo: di dimensioni contenute (25 x 20 cm), raffigura una Madonna con Bambino benedicente, che secondo l’iconografia bizantina dell’Odigitria, ha come significato “colei che indica la Via” (oof. Giovanni Perdicchia).

Secondo le ricostruzioni storiche, la tavola era originariamente collocata al centro della nicchia ovale dell’altare maggiore della cripta della Madonna del Passo, realizzata in pietra leccese nel tardo Cinquecento.

Nel corso dell’Ottocento, a seguito di interventi di ristrutturazione e decorazione, tra cui il rifacimento neoclassico del prospetto e la realizzazione delle scene del Calvario ad opera del pittore Giuseppe Buttazzo (1821-1890), l’icona fu rimossa e sostituita da un nuovo dipinto su tela, oggi purtroppo trafugato, che riprendeva la composizione originaria, ma con uno stile più aggiornato.

Dopo la rimozione, l’antica immagine lignea fu utilizzata durante le processioni dell’8 settembre, solenne festività della Madonna del Passo, e successivamente come immagine per la raccolta delle offerte, prima di essere accantonata per lungo tempo.

Come scrive Restauro in Opera Rio in un post su Facebook, «Si è trattato di un restauro tanto appassionante quanto impegnativo, che ha richiesto nelle fasi iniziali una serie di indagini diagnostiche, per inquadrare una situazione conservativa pessima, aggravata da pesanti rifacimenti, inoltre è stata effettuata anche l’analisi per la datazione al Carbonio 14, realizzata dal CEDAD di Brindisi, che ha confermato le intuizioni degli storici. Con il restauro si è potuto stabilire che il piccolo dipinto, ha una storia che segue le vicende ed i cambiamenti avvenuti nei secoli nella cripta, che ha origini bizantine. Ogni operazione effettuata sul dipinto è stata studiata per il caso specifico, questo è caratterizzato da una pellicola originale sottile e compromessa dai rifacimenti e dal lungo periodo di abbandono in un ambiente umido e polveroso. Tutte le soluzioni adottate nel restauro hanno mirato a mantenere quanto più possibile inalterato il delicato equilibrio dell’opera».

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Meteo Settembre, sarà caldo e con caratteristiche estive

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali…

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Al Sud, incluse Sicilia e Sardegna, la situazione appare ancora più chiara: tutti i modelli, insieme alle previsioni dell’Aeronautica Militare, tracciano un settembre caldo con caratteristiche pienamente estive.

La vicinanza geografica con il Nord Africa fa sì che queste aree vengano raggiunte con maggiore intensità dalle ondate di aria calda africana, le stesse che dominano le estati italiane di oggi.

Diversa sarebbe stata la situazione con l’anticiclone delle Azzorre, capace di portare correnti più fresche di origine oceanica e frequenti temporali.

Proprio questo tipo di dinamica si intravede solo parzialmente in questi giorni al Nord Italia, mentre altrove l’influenza oceanica è destinata a durare pochissimo.

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali.

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