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Patris Corde – San Giuseppe nell’arte del basso Salento

Dai musei vaticani al Museo Diocesano di Ugento l’opera “Riposo durante la fuga in Egitto” di Francesco Mancini. All’inaugurazione Mons. Vito Angiuli ed il direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta

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Una riflessione sulla bellezza ed un invito ad un graduale ritorno verso la normalità attraverso la contemplazione dell’opera del Mancini in dialogo con  altre opere esposte.


In occasione dell’anno dedicato dal Santo Padre, Papa Francesco, al patriarca san Giuseppe, da domani al 9 gennaio 2022 , presso il Museo Diocesano di Ugento sarà possibile visitare la Mostra “Patris Corde – San Giuseppe nell’arte del basso Salento“, dove saranno esposte tele e statue in cartapesta rappresentanti San Giuseppe provenienti dalle Parrocchie della Diocesi.


L’evento artistico prende il nome della Lettera Apostolica di Papa Francesco dal titolo “Patris Corde”, scritta in occasione del 150° Anniversario della Dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della  Chiesa Universale e si svolge in collaborazione con la Diocesi di Ugento – S.Maria di Leuca, il Comune di Ugento e la Fondazione di Partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”.


Grazie alla collaborazione con i Musei Vaticani, nello stesso periodo, per la prima volta in assoluto, sarà possibile ammirare “Riposo durante la fuga in Egitto”, opera risalente al 1732 circa, di Francesco Mancini, pittore italiano barocco e rococò (Sant’Angelo in Vado 1679 – Roma 1758).


“Riposo durante la fuga in Egitto” di Francesco Mancini (1732)


L’inaugurazione si terrà domani, giovedì 1° luglio, alle ore 19, nella Cattedrale “Maria SS. Assunta in Cielo” di Ugento, alla presenza del direttore del Museo Diocesano don Gianluigi Marzo, del sindaco di Ugento Massimo Lecci, della Soprintendente Belle Arti per le province di Brindisi – Lecce – Taranto Barbara Davidde, e di Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani.

Le conclusioni saranno affidate a Sua Eccellenza Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca.


Il Museo Diocesano  con l’evento si propone di offrire, in questo tempo difficile per tutta l’umanità, una riflessione sulla Bellezza ed un invito ad un graduale ritorno verso la normalità attraverso la contemplazione dell’opera del Mancini in dialogo con  altre opere esposte.


Don Gianluigi Marzo, direttore del Museo Diocesano, da il suo punto di vista: «Personalmente mi piace guardare con Speranza la vicenda della fuga affrontata dalla Sacra Famiglia, e contemplarla come un’allusione alla fuga generata in tanti animi dalla paura che ha disseminato la pandemia in questi due anni. Come in un’istantanea il pittore ha fermato per un momento la paura e lo smarrimento dei santi fuggitivi e ritraendoli sulla tela con toni caldi, ha ridonato espressioni di tranquillità e quiescenza… Ora è il tempo del riposo; di riprendere le forze per quest’ultimo tratto di strada che ci rimane ancora da percorrere per uscire fuori dal tunnel e fugare il male. Ammirando insieme la Bellezza e le meraviglie che ci circondano», conclude don Gianlugi Marzo, «riprendiamo il cammino… I nostri animi saranno più sereni ed i nostri passi più leggiadri. Buona contemplazione a tutti!».


Il Museo Diocesano di Ugento si trova in Salita Brancia c/o i sotterranei della chiesa Cattedrale, aperto tutti i giorni nei seguenti orari: 10 – 13,30 e 17,30 – 21,30.


Per informazioni: 3286780976 – 3392091877 www.museodiocesanougento.it. Email: esperienze@camminidileuca.it.


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A Miggiano, la nuova Rsa: “Un luogo accogliente, magico, sicuro e familiare”

«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà»…

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«Se ci avessero detto tre anni fa che oggi avremmo percorso questa nuova avventura, questa nuova sfida, di certo non gli avremmo creduto! Invece, forti dell’esperienza che tanto ci ha arricchito, fatto prendere coscienza e crescere, sin dalla nostra apertura, nell’ottobre del 2022, siamo qui a celebrare e rafforzare le competenze acquisite e i momenti convissuti insieme ai nostri ospiti, le loro famiglie, gli operatori tutti; storie e semi che custodiremo nei nostri cuori per metterli a frutto per questa nuova alba: questa nuova sfida che ci prepariamo a vivere e condividere con voi tutti, consapevoli dell’immane lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».

Ci tiene proprio ad esordire in questo modo?

«Certo, la Rsa Madonna del Carmine è una riuscita esperienza terapeutica che ha avuto come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.
Oggi, possiamo affermare che grazie alle tante nostre attività, come il teatro, i musical e le varie funzioni che stimolano la memoria, è cresciuta la capacità di esprimersi e la voglia di rimettersi in gioco dei nostri ospiti, a qualsiasi età».

A raccontare questo scorcio di vita, emozionata e orgogliosa è Oronzina Valente, direttrice della struttura, che prosegue: «Questa è una luminosa cornice del nostro lavoro. Ogni giorno trascorso è vissuto in sinergia con i nostri anziani. Questo ha ripagato la nostra passione, il nostro coraggio ed ha portato grandi soddisfazioni.
Una magia, devo dire, che ha coinvolto tutti: noi operatori e gli ospiti».

Il progetto, nel 2022 iniziava con due ospiti.

«Sì, confermo, con un entusiasmo crescente e una continua voglia di apprendere; voglia consolidata nel corso dei mesi. Poi, col tempo, il numero degli ospiti è cresciuto e contemporaneamente anche quello degli operatori. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno comune, comporta un sentito ringraziamento: dapprima ai nostri nonni, patrimonio di esperienze e saggezza, che arricchiscono il valore della nostra attività e la nostra vita personale.

Poi alle famiglie, ai parenti, che testimoniano continuo affetto e sincera gratitudine per la qualità della cura che ogni giorno rivolgiamo ai loro cari. Inoltre, devo indirizzare uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori della struttura: medici, fisioterapisti, infermieri,educatrici, assistenti sociali, OSS, cuoca e addetti alle pulizie.

E poi i responsabili della struttura che hanno fatto in modo che questa realtà si realizzasse. Tutti, nessuno escluso, si deve sentire protagonista, è questo lo spirito con cui si deve affrontare questa sfida: in una stagione della vita dove le potenzialità si considerano oramai esaurite, fiaccate o ancora peggio inutili, e si tende a non esprimerle più, nella nostra RSA sono tornate ad essere manifeste e valorizzate».

L’INAUGURAZIONE

Da qualche giorno avete inaugurato la nuova Rsa, Madonna del Carmine.

«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo vivamente che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà».

I TANTI SERVIZI

Quali ulteriori servizi offre questa nuova parte della Residenza?

L’innovazione sociale nel campo dell’invecchiamento attivo è il nostro mantra: punti di forza sono proprio i servizi sanitari all’avanguardia offerti ai pazienti, oltre alle attività sociali, ricreative, educative e cognitive.

Troverete poi un’area multisensoriale: una palestra iperattrezzata, un luogo per la preghiera e uno per la cura continua dei nostri ospiti.
L’area multisensoriale è legata alla realtà virtuale ed alla riabilitazione neuromotoria e cognitiva, per l’invecchiamento attivo, per pazienti con disturbi neurologici.

Cerchiamo di fare in modo che i nostri anziani si sentano vivi: tutto il personale si mette in gioco quotidianamente per offrire un sollievo agli anziani, ma anche ai familiari dei pazienti.

La Nuova Residenza Sanitaria Madonna del Carmine, nasce per servire ed offrire a tutto il territorio un modo nuovo di accudire chi ci ha dato la vita”.

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“Il Romantico & Malinconico Sud”, alla villa La Meridiana a Leuca

Il pittore vanta un’attivissima e gloriosa strada artistica coronata da premi di alto livello e onorificenze…

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“Il romantico & malinconico Sud” è il tema della mostra antologica di Rino Parisi in programma nelle Scuderie di Villa La Meridiana Caroli Hotels a Santa Maria di Leuca dal 15 al 31 ottobre (orario di apertura 9:00-17:00).
Rino Parisi, nato a Melissano, dove viveva ed operava, era un appassionato pittore autodidatta. Già da bambino (frequentava le elementari) il suo passatempo preferito era quello di impiastricciare cartoni con terra mescolata ad acqua.
Rino Parisi, romantico paesaggista aveva trovato nella propria terra di Puglia e nelle radici della sua natura il magma coloristico che egli andava elaborando e componendo sul filo sottilissimo di una visione interiore della realtà, raccogliendo sensazioni, impressioni ed emozioni, che restituisce in ritmi ed assonanze di vita in efficace luce cromatica e con un ottimo disegno.
Il pittore melissanese vanta un’attivissima e gloriosa strada artistica coronata da premi di alto livello e onorificenze.
Numerose sono le critiche e le recensioni apparse su riviste e quotidiani. La sua Arte ha suscitato notevole interesse nel campo della critica e le sue opere si trovano in varie collezioni pubbliche e private.
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“Architects Meet”, un laboratorio di idee e visioni sul futuro

Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce…

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Da ieri fino a domani, sabato 18 ottobre, con “Architects Meet“, Lecce si trasforma in laboratorio di idee e visioni sul futuro dell’architettura.

Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale di Lecce, Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Castello Carlo V di Lecce, alla sua 14ª edizione il Meeting sceglie il tema “RE-Frame. Corpi, Terre, Architetture”, ponendo al centro la necessità di ridefinire il ruolo dell’architettura.

Dedicata alla memoria di Nicola De Risi, l’edizione 2025 vedrà, tra le personalità ospiti, sabato 18 ottobre, l’architetto Cino Zucchi, Premio Internazionale Architects Meet 2025.

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