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Puccetto, una storia di colori e libertà a Tricase
Libro fotografico dedicato da Loredana Moretti all’artista scomparso. Il volume sarà presentato nella Sala del Trono del Palazzo Gallone sabato 25 maggio (ore 18)
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«II tema centrale per Moretti è quello dell’incontro. In questi scatti a contare è certamente l’elemento sorpresa, ma a prevalere è la quantità umana di cui sono pervasi. Una rivelazione fautrice di un ambizioso gioco di livelli percettivi per il quale l’involucro artistico è primario, ossia la fotografia dell’opera sottende la presenza di un elaborato ultimo, cioè l’artificio, come trasposizione della vita: è l’arte che divora sé stessa. Le immagini di Loredana Moretti si legano a doppio nodo con la pratica artistica di Puccetto, a tal punto che negli occhi dell’altro risulta possibile rintracciare persino una lacrima della propria individualità». [Denis Curti]
Sabato 25 maggio, alle ore 18, presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone, a Tricase si svolgerà la presentazione del volume fotografico “Una storia di colori e libertà”.
La presentazione del libro avverrà alla presenza dell’autrice Loredana Moretti, del Prof. Luigi Cazzato, dell’editore Lorenzo D’Addabbo e, in videoconferenza, di Denis Curti expertise in fotografia, curatore di importanti mostre di fotografia e arte contemporanea, direttore artistico di prestigiose gallerie e fondazioni, autore e curatore di importanti libri e pubblicazioni, curatore di aste fotografiche, esperto di mercato del collezionismo.
Introdurrà la presentazione la giornalista culturale Lara Gigante.
UNA STORIA DI COLORI E LIBERTÀ
Il libro vuole essere una dedica semplice e diretta all’amicizia che ha legato l’autrice per oltre vent’anni all’artista-casellante.
Ventuno anni di bene e di rispetto innanzitutto, che hanno dato vita a questo progetto fotografico desiderato, pensato e voluto insieme.
Il protagonista della narrazione fotografica è Puccetto, all’anagrafe Rocco Antonio D’Aversa, nato a Tricase il 20 ottobre 1957 e morto, sempre a Tricase, il 4 maggio 2023.
Nel periodo giovanile ha viaggiato in Italia e in Europa, incontrando non poche difficoltà e sperimentando situazioni di vita molto dolorose che lo hanno segnato per sempre, ma il suo coraggio e la sua determinazione lo hanno portato a trasformare e sfogare le proprie sofferenze attraverso l’arte.
Rientrando nel suo paese d’origine ha iniziato a lavorare nelle Ferrovie Sud-Est del Salento al casello n.34 di Tutino; era il 1985.
Puccetto raccontava di aver iniziato a dipingere dopo aver visto una mostra del pittore Fernando De Filippis.
Inizialmente ai suoi occhi quello stile pittorico gli apparve semplice e, sentendosi ispirato dall’artista, acquistò degli smalti che incominciò a “gettare”, come lui diceva lui, su dei sacchi di juta.
Da quel momento si è sempre dedicato a dare forma ai suoi pensieri e sentimenti attraverso la pittura e la scrittura, espressioni artistiche che lo hanno rappresentato con intensità e coinvolgimento differenti, esprimendo quello che probabilmente con più difficoltà avrebbe fatto parlandone, come lui stesso affermava.
Puccetto non amava essere definito pittore o artista, né in nessun altro modo.
Di sé stesso diceva di essere semplicemente “un imbrattatore di pezze”.
Non amava i confini, i limiti, per questo le sue tele non erano incorniciate o fissate su supporti.
Molti importanti critici d’arte lo hanno accostato, per il suo stile pittorico, alla creatività di Jackson Pollock.
Diversamente da quest’ultimo, Puccetto è molto distante dalla vita e dagli studi che Pollock ha avuto la possibilità di approfondire: lui è stato un autodidatta, lontano da qualsiasi nozione d’arte e di tecnica pittorica.
Ha utilizzato l’astrattismo per puro fluire di tutte le emozioni e l’action painting è stato più semplicemente il suo gesto liberatorio, il suo modo di fissarle su tela o su ogni supporto che decideva di utilizzare: lenzuola, tovaglie, cassetti, ante di legno, pannelli di polistirolo.
Puccetto è stato anche autore di molti monologhi, nei quali ha raccontato la sua vita che ha messo in scena dando vita ad esibizioni molto toccanti e coinvolgenti.
Sue tele sono state esposte in prestigiose gallerie nazionali.
Inoltre molte sue opere sono state acquistate in gran numero dall’attrice Helen Mirren e da molti attori, registi e collezionisti nazionali e internazionali.
Il volume fotografico è articolato in cinque sezioni che costituiscono altrettanti frammenti rappresentativi della vita e delle opere di Puccetto.
«Sul piano operativo», spiega l’expertise fotografico Denis Curti, «Loredana Moretti si muove come una detective. È abile nell’inseguire le vicende del casellante artista Puccetto. Scatto dopo scatto mette in fila quelle dinamiche utili a comprovare il suo lascito artistico, realizzato nel casello 34 delle Ferrovie del Sud Est, mentre transitavano i treni. Una vita segreta, finalmente svelata».
E così appare il luogo di lavoro di Puccetto, il casello di Tutino che si trasforma di volta in volta in spazio d’incontri, “rifugio peccatori” come lui stesso amava definirlo, vergandolo con la vernice sulle pareti del casello e poi nell’atelier delle sue creazioni dove le pitture diventano pavimento e le pareti tele sulle quali gettare colori e scrivere versi.
Proseguendo nel racconto per immagini, ritroviamo le sue performance teatrali che lo vedono attore oltre che autore rappresentando l’altra sua parte creativa attraverso la quale liberare le sue emozioni.
La sezione dei ritratti di Puccetto mette in evidenza la sua figura fortemente carismatica, il suo sguardo diretto e senza filtri che sembra parlare anche nei silenzi.
L’ultima parte del libro racconta dell’assenza di Puccetto.
Le immagini sono state realizzate dopo la sua scomparsa, il giorno prima della chiusura definitiva del casello.
Ogni muro sembra però indicare le tracce della sua persistenza: i colori e le scritte sulle pareti, i pezzi di tela attaccati alle stesse, così come la sua presenza rimarrà nel tempo attraverso il suo importante lascito artistico.
Durante la presentazione del libro sarà proiettata un’interessante video-intervista di Puccetto girata nel 2022 dalla stessa Loredana Moretti e dallo storico della fotografia e videomaker Sergio Leonardi.
«Scoprii il Colore Senza Capirne di Che Materia Si Trattasse..- Se non altro di imbrattare pezze Carta Tavole…. Tutto quello dove Esisteva Superfice … Nei Momenti Che Si imbrattava Stavo Bene Ti Sentivi libero…». [Puccetto].
LOREDANA MORETTI
Loredana Moretti nasce a Bari nel 1966.
Fotografa dal 1990, diplomata in pianoforte, docente di sostegno, counselor.
La sua fotografia è caratterizzata da una spiccata sensibilità introspettiva.
L’interesse verso la silenziosa architettura del paesaggio è motivato dal rappresentare “l’assenza” come racconto dei luoghi e stimolo al cambiamento.
Si occupa prevalentemente di fotografia di ricerca e di impegno sociale, con particolare attenzione al disagio mentale.
Tutti i suoi progetti fotografici sono stati realizzati in medio formato 6×6 e Polaroid.
Affermata in campo nazionale ed internazionale.
Principali mostre: “Biennale Internazionale di Fotografia” Torino, “La Dama del Castello” Repubblica di San Marino, “Fondazione Italiana per la Fotografia” Torino, “Castello Svevo” Bari, Foiano Fotografia” Arezzo, “Toscana Foto Festival” Grosseto, “Castello Carlo V” Lecce, “Pinacoteca Provinciale” Bari, “Castello Carlo V” Monopoli (Bari), “Museo Civico” Bari, “Galleria Fotografica Luigi Ghirri” Caltagirone, “Galleria Domus Milella” Bari, “MUST – Museo Storico Lecce.
Premi: “Alberobello fotografia 2000” Alberobello, “Portfolioinpiazza 2001” Savignano, “Foto España 2002” Madrid, “Memorial Mario Giacomelli 2003” Benevento.
Esperienze: presentazione al “World Press Photo 2003” dall’Agenzia Grazia Neri di Milano, seminario al “Corso di laurea in Scienze della Comunicazione-Storia e tecnica della Fotografia” c/o l’Università di Lecce, progetto sul “disagio abitativo” nel Salento per la Facoltà di Architettura e Urbanistica di Bari, giurato premio internazionale di cinematografia nera XVII edizione “Balafon Film Festival” del 2007, giurato del “Bari International Film&TV Festival BIF&ST” nel 2010, giurato del concorso fotografico “Alma murgiana” del 2011.
Pubblicazioni: collaborazione con riviste nazionali di arte contemporanea e arredamento, sue foto sono state pubblicate sul catalogo internazionale “Invito al collezionismo” ediz. “Forma” Milano e sul volume “Mediterranea” ediz. “Federico Motta Editore”.
Archivi: Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, Pinacoteca Provinciale di Bari, Museo Universitario della Fotografia D.A.U. di Bari.
Alcune sue fotografie e Polaroid sono state vendute all’asta accanto ad opere di fotografi di fama internazionale quali Alexandr Rodchenko, Mario Giacomelli, Sebastião Salgado, Oliviero Toscani, Eugène Atget.
Appuntamenti
Vietato Morire a Muro Leccese
Sabato 22 al Mercato delle Idee un evento per coltivare, tra i bambini e i ragazzi, i valori della condivisione, del rispetto, della parità e della non violenza
Un evento per mantenere vivo il ricordo di donne e bambini uccisi per mano di chi diceva di amarli e per sostenere le battaglie di familiari -coraggio che vivono il vero ergastolo nella vita e che con dignità, perseveranza e sofferenza, dovuta ad una perdita impossibile da comprendere, continuano a raccontare le storie dei loro figli.
Sabato 22 novembre, alle ore 18, presso il Mercato delle Idee di Muro Leccese, si terrà l’evento Vietato Morire, finanziato dalla regione Puglia e promosso dall’associazione Astrea e dall’associazione Casa di Noemi, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Scorrano, le associazioni Vittoria Dance di San Cassiano, Liberamente di Specchia, Chiari di Luna di Maglie e Dilino e con il patrocinio del Comune di Scorrano e della Commissione Provinciale Pari Opportunità.
Un evento per coltivare, tra i bambini e i ragazzi, i valori della condivisione, del rispetto, della parità e della non violenza.
Un evento per raccontare storie del nostro territorio che, riunite, raccontano un pezzo di storia del nostro paese.
Una rete forte di associazioni, genitori, bambini, ragazzi, e istituzioni locali che hanno rilanciato l’idea di una comunità collaborativa per promuovere sul territorio un cambiamento culturale in grado di eliminare ogni forma di violenza e discriminazione.
I bambini e i ragazzi saranno i protagonisti dell’evento Vietato Morire, con il loro impegno a dimostrare la volontà di crescere come cittadini civili e responsabili.
Sabato 22, al Mercato delle idee di Muro Leccese, bambini e ragazzi presenteranno, a tutta la cittadinanza, le loro attività.
La rappresentazione teatrale “Il Regno del rispetto” a cura dell’associazione Chiari di Luna di Maglie, interpretata dai bambini tra i 3 e i 12 anni di Scorrano e Muro Leccese.
E ancora, la rappresentazione teatrale “La forza dell’amore e del rispetto” a cura dell’associazione Liberamente di Specchia, interpretata dai bambini di Specchia e Miggiano, tra i 6 e i 10 anni.
Gli allievi della Vittoria Dance di San Cassiano, con la direzione artistica della maestra Lucia Petracca e del maestro Renato Andretta, si esibiranno in una coreografia di speranza, di libertà e rispetto per tutte le donne.
Durante la serata prevista la proiezione del video “Figlia della Tempesta” realizzato dall’associazione Astrea e Casa di Noemi presso il cortile storico della famiglia Duca Carlo Guarini di Scorrano, con la partecipazione di trenta bambini e ragazzi.
Un canto di amore e libertà, in ricordo di tante donne che non sono tornate a casa, in ricordo di tutte le mamme le sorelle, le figlie, mai dimenticate, che sono morte anche per difendere e garantire, a tutti noi, diritti, rispetto e libertà.
Testimonianze toccanti di Imma Rizzo, mamma di Noemi Durini, la 16nen di Specchia vittima di colui che avrebbe invece dovuto amarla, e Angelica Bolognese la mamma del piccolo Stefano, 2 anni ucciso dal padre a Torre San Giovanni nel 2016, dopo che i rapporti con la moglie si erano logorati.
E ancora la proiezione del cortometraggio “Come una stella”, realizzato dagli alunni dell’Istituto comprensivo di Scorrano e premiato durante la cerimonia conclusiva del Concorso di idee “Corti di genere- generiamo parità”, promosso dalla CPO della Provincia di Lecce pronta a lanciare la sesta edizione del Bando.
Saranno presenti il dirigente scolastico Fausto Luigi Melissano, le docenti Sabrina Lazzari e Annalisa Mariano con una rappresentanza di studenti e la presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità, Anna Toma.
Con la canzone “Vestita di Lividi”, i bambini e i ragazzi denunceranno atti di violenza e incoraggeranno chi ancora oggi, non parla, non denuncia, per paura, per una falsa idea di amore, per sottomissione psicologica.
Durante la serata sarà proiettato un video che raccoglie i momenti più importanti vissuti nello stadio di Via Del Mare, grazie alla collaborazione con l’US Lecce.
Una giornata di memoria e di ricordo delle vittime di violenza.
Dall’incontro dei bambini, con i familiari delle vittime Imma Rizzo (mamma di Noemi Durini), Doriana Presta (sorella di Raffaela Presta), Rosi (mamma di Donatella Miccoli), Marco (figlio di Teresa Russo) ed Elio Bertoneri (nonno di Michelle Causo) e con il capitano del Lecce, Wladimiro Falcone, e l’allenatore giallorosso Eusebio Di Francesco, è nato un manifesto di sensibilizzazione che sarà affisso nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Dalla presidente di Astrea, Valentina Presicce, un ringraziamento particolare «a tutti i genitori, sempre presenti a tutte le iniziative organizzate dall’associazione e a tutti i bambini e i ragazzi che in questi anni hanno lanciato messaggi positivi. Grazie a loro possiamo sperare in un futuro libero da violenza. Puntando su di loro si vince sempre».
Evento a ingresso libero.
Info 3272817262
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Maglie, il CIF compie ottanta anni
Fu fondato l’8 ottobre del 1945 come da una comunicazione al sindaco dell’epoca, Clodomiro Catalano, da parte di Dina Colucci, segretaria dell’associazione…
Il Centro Italiano Femminile (CIF) di Maglie compie 80 anni.
Fu fondato, infatti, l’8 ottobre del 1945 come da una comunicazione al sindaco dell’epoca, Clodomiro Catalano, da parte di Dina Colucci, segretaria dell’associazione.
L’importante anniversario sarà celebrato sabato 15 novembre, alle ore 18.00 presso la Galleria Capece.
Ottanta anni di impegno con le donne e per le donne a favore della famiglia, in particolare bambini e adolescenti.
Sarà Maria Rosaria De Lumé, già presidente provinciale e locale del Cif, autrice del libro “Tua res agitur” che ne ripercorre la storia, a raccontare le tappe salienti di questo percorso.
Ad aprire l’incontro i saluti della presidente attuale del Cif Maglie, Maria Antonietta Ferramosca, della presidente provinciale Concetta Napoli e del consulente ecclesiastico don Luciano Rametta.
Sarà inaugurata anche una mostra che illustra le attività salienti dell’associazione e che resterà visibile nella giornata di domenica 16, dalle 10.30 alle 13.00, e dalle 17.00 alle 20.00.
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Tricase: In Farmacia per i Bambini
«Dona un farmaco anche tu e aiuta un bambino in difficoltà a guarire». Dal 13 al 20 novembre presso la Farmacia Olimpica
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Anche quest’anno i volontari di Tricasèmia in collaborazione con Pro Loco Tricase aderiscono a “In Farmacia per i bambini”.
L’iniziativa è della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia che si impegna dal 2000 ad aiutare l’infanzia e l’adolescenza in difficoltà, le donne fragili e le famiglie, sia in Italia che all’estero, principalmente in America Latina e in Haiti.
Opera attraverso progetti di adozione a distanza, campagne di sensibilizzazione e iniziative di raccolta fondi, e rappresenta in Italia NPH-Nuestros Pequenos Hermanos, organizzazione internazionale nata nel 1954. Rappresenta anche la Fondazione St. Luc di Haiti
«Ringraziamo di cuore la Farmacia Olimpica per aver dato ancora una volta la disponibilità per la raccolta dei farmaci», spiega Gianluca errico, presidente di Tricasèmia, «dona un farmaco anche tu e aiuta un bambino in difficoltà a guarire»
I volontari di Tricasèmia e della Pro Loco Tricase, vi aspettano presso Farmacia Olimpica dal 13 al 20 novembre.
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