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Ruffano “Con i Piedi per Terra”

Riflettori su biodiversità e risorse culturali del territorio e gara all’ultimo respiro per i Mangiafriseddhe

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“Con i Piedi per Terra” riaccende i riflettori a Ruffano su biodiversità e risorse culturali del territorio. La terza edizione, organizzata dal Comune di Ruffano, assessorato all’Agricoltura e Commercio, si terrà sabato 23 luglio con la partecipazione attiva del mondo associativo locale.


Con la presenza e il contributo accademico di Rita Accogli dell’Orto Botanico dell’Università del Salento, si avrà la possibilità di percorrere un itinerario sensoriale tra le erbe spontanee e le biodiversità del territorio; Aldo Maria Reho, promotore della “DOP patata novella di Galatina”, ci racconterà la sua l’esperienza imprenditoriale, esempio di come una possibilità agricola locale possa divenire una leva di sviluppo commerciale per un intero territorio.


Riportiamo in piazza una manifestazione ricca non solo di momenti ludici ma concretamente tesa a raccontare, attraverso seminari, laboratori e stand espositivi, il tessuto culturale, rurale e artigianale, di un entroterra complesso e affascinante”. Così l’assessore Massimo Cantoro, con delega all’Agricoltura e Commercio, ha riassunto lo spirito che anima “Con i Piedi per Terra”.


L’iniziativa grazie al contributo dell’associazionismo locale”, continua Cantoro, “è anche, e soprattutto, il cantiere di un innovativa esperienza culturale, rurale e artigianale che, investendo nella diffusione nella cultura della sostenibilità e della solidarietà, prova a tradurre le difficoltà di un momento storico in un occasione di coesione solidarietà e crescita collettiva. Quest’anno”, spiega l’assessore, “abbiamo scelto di mostrarci nel periodo estivo affinché ci possa apprezzare anche chi solo per pochi giorni frequenta occasionalmente e con spensierato vagare estivo il nostro paese”.


Ruffano in questa occasione, ripescando dalle proprie più profonde tradizioni,  troverà lo spazio ideale per rilanciare una presenza gastronomica tanto popolare quanto affascinante: “la fraseddha”, con un laboratorio, stand di assaggi e degustazione, ed una gara all’ultimo respiro di “Mangiafriseddhe”.


L’evento vivrà su un palcoscenico di rara suggestione: la bellissima e centrale piazza IV Novembre nei cui angoli e scorci più caratteristici ospiterà musica, performance di  artisti di strada, laboratori sul riuso/riciclo, una pinacoteca sotto le stelle, una rappresentazione di antichi giochi del passato, il mercatino degli antichi mestieri il mercatino rurale a km 0.


Parola di sindaco

“Più volte ho sentito dire che una delle ragioni del boom turistico del Salento è la varietà di eventi, a tema il più delle volte enogastronomico, che vengono organizzati nei paesi dell’entroterra.


Sono eventi che incuriosiscono il turista e che gli consentono di toccare con “mano” ( o meglio, stavolta, con i “piedi”) i prodotti della nostra terra.


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Anche Ruffano ci mette del suo in questo svelarsi  del territorio, organizzando fiere, mostre, sagre e quant’altro impreziosisce l’estate salentina. L’elenco sarebbe lungo, però mi piace ricordare innanzitutto la mostra mercato, con annesso percorso enogastronomico in occasione dei  festeggiamenti in onore di S. Rocco dal 13 al 18 di agosto, con il clou della Notte di S. Rocco del 15 di agosto, ed altri appuntamenti quali la sagra delle magnalonga e del convento il 9 di agosto.  Ma poi, non posso sottacere altre manifestazioni che mirano a destagionalizzare il turismo, prima fra tutte “Natale per le vie del Borgo”, insieme con l’apoteosi del peperoncino a settembre, nella due giorni che va sotto il nome di “Maru”. 


In questo contesto si inserisce l’evento “Con i piedi per terra”, in cui  i turisti, e non solo,  avranno occasione di apprezzare le eccellenze della nostra terra, frutto del paziente agire quotidiano, nel solco di una tradizione che non va dietro le regole del mercato (produrre tanto ed in fretta), bensì esaltando la genuinità del prodotto a km zero, distanza che si percorrere a piedi, anzi con “i piedi per terra”.


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Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…

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Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi. 

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.

E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.

Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.

Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.

Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.

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Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria

Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo

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Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.

Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.

Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.

Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.

Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.

Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.

Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore

In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.

Una sola regola: lasciarsi condurre.

Prezzo 75 € bevande escluse.

Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.

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Sono figlia del patriarcato, ma non troppo

Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I

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Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.

Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.

Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.

A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.

Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.

L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.

Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.

Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.

 

 

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