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Ti racconto a Capo
Residenza Teatrale a km zero: la IX edizione, organizzata da “Idee a Sud Est” e “Nasca teatri di terra”, fluttuerà tra Corsano, Tricase e Castro
La residenza artistica «Ti racconto a Capo», diretta dall’attore e regista Ippolito Chiarello, è pronta a invadere piazze e strade del Salento grazie a un’edizione ricca di spunti sui maestri, punti di riferimento per la crescita intellettuale, artistica e umana.
La nona edizione della kermesse, organizzata da «Idee a Sud Est» e «Nasca teatri di terra», con i patrocini delle città di Corsano, Tricase e Castro, che quest’anno avrà come tema “Caro maestro”, prenderà il via il prossimo 31 luglio con l’accoglienza degli artisti partecipanti, prima di entrare nel vivo il 1° agosto e condurre l’esperienza laboratoriale fino al 9 agosto, quando a Corsano ci sarà la manifestazione finale in piazza San Giuseppe.
Il progetto ha il suo punto di forza nella volontà di raccontare partendo dalla comunità e dal territorio, riuscendo ad attrarre in questi anni più di 500 richieste di partecipazione da artisti di tutto il mondo da Corsano a Milano passando per Brasile, Inghilterra, Messico e Francia, solo per citare alcune nazioni di provenienza. Si basa prevalentemente sulla rete di piccoli sponsor con i quali si crea una simbiosi spesso fatta di scambio merce (i fruttivendoli, i supermercati ecc…), una sorta di Residenza Teatrale a km zero.
Nei giorni che gli attori vivranno insieme, un elemento importante che riscopriranno sarà il valore del rito nell’atto artistico, dalla fase del lavoro giornaliero alla restituzione l’ultimo giorno al pubblico del paese, protagonista anch’esso del gioco. Sarà come partecipare agli usi di un popolo “che si rappresenta” e si misureranno nella preparazione della festa e nella festa stessa. Lo spettacolo come la festa patronale, con la sua processione e le sue scenografie.
Il 1° agosto gli artisti saranno presentati al pubblico nel corso di un incontro che si svolgerà alle 21,30 in piazza Santa Teresa a Corsano; il giorno successivo (giovedì 2) saranno protagonisti di una Cena in contrada Pozze e venerdì 3 si innesteranno nella manifestazione “(S)radicamento” organizzata da Tarantarte.
Sabato 4 animeranno l’evento “Percorsi di storia e di storie” insieme alle associazioni “Edeno” e “Salento verticale”, negli spazi di Torre Specchia grande (torre costiera di Corsano), a picco sul mare Adriatico, mentre domenica 5 si sposteranno in piazza Vittoria a Castro per il Premio “Castrum Minervae”.
Lunedì 6 tutti in piazzetta Dell’Abate di Tricase per lo spettacolo condotto dall’associazione Liquilab “Nc’era nna fiata u mesciu…”.
Martedì 7 la residenza teatrale tornerà a Corsano con un dopocena in contrada “Pozze” e, dopo una giornata di pausa, giovedì 9, ancora a Corsano, in piazza San Giuseppe ci sarà il gran finale con lo spettacolo «#Caromaestro», in cui l’elemento dominante sarà il frutto della residenza stessa elaborato dagli attori/allievi.
Media partner della kermesse artistica Radio Venere e Radio Peterpan.
“Proviamo a costruire un’esperienza che sia realmente condivisa a partire da un’idea e una proposta di strada da fare”, spiega il direttore artistico Ippolito Chiarello, “chiedersi ogni anno dove stiamo andando e come trovare delle nuove strade per far diventare il teatro e quindi l’arte una “questione ordinaria, quotidiana” e quindi ritrovare sempre il senso del “lavoro artistico” come motore necessario. È il tentativo di esplorare la pratica teatrale”, annota il direttore artistico, “eleggendo come palcoscenico e come operatori, una comunità, un piccolo paese del sud del sud del mondo, Corsano. Un’esperienza residenziale che mette a contatto diretto gli attori e la gente, gli abitanti, i potenziali spettatori”.
“Per gli abitanti”, osserva ancora, “significa entrare nel processo, per conoscerlo e innamorarsene e magari cominciare ad andare a teatro, a difenderlo e a reclamare spazi dove farlo; per gli attori significa rientrare in contatto con il mondo, con la realtà delle famiglie, con il proprio pubblico, creare quel “rapporto sentimentale” necessario alla propria sopravvivenza. Scoprire lavorando. Vivere un’esperienza che ci abitui a scendere dal piedistallo e ritornare a “lavorare” per essere riconosciuti. Facciamo questo”, conclude Chiarello, “per affermare che sempre e comunque il “Teatro si fa a Teatro”.
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“Rossana Casale meets the Beatles”, insieme la Provincia e il comune di Lecce
In programma domani giovedì 1 gennaio, alle ore 20, presso il Teatro Apollo, a Lecce…
Saranno la cantante Rossana Casale e la Jazz Studio Orchestra, diretta da Paolo Lepore, i protagonisti dell’atteso “Concerto di Capodanno”, organizzato e promosso dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Lecce, in programma l’1 gennaio, alle ore 20, presso il Teatro Apollo, a Lecce.
“Rossana Casale meets The Beatles” è il titolo del programma musicale che propone una rilettura scritta per big band (orchestra) di una carrellata di brani celebri dell’iconico quartetto britannico, fra cui “Yesterday”, “Imagine”, “Get Back”, “And I love her”, di cui la Casale ne è eccezionale interprete. Il progetto si distingue per la ricercatezza e originalità degli arrangiamenti, l’intensità delle esecuzioni e la carica emozionale trasmessa dagli artisti. Per l’occasione, nel corso della serata saranno eseguiti anche alcuni pezzi natalizi cantati da Rossana Casale e altri per big band e orchestra sola.
La Jazz Studio Orchestra nasce nel 1975 ad opera del M° Paolo Lepore, e rappresenta una delle realtà più longeve del panorama jazzistico nazionale, nonché la prima orchestra privata a raggiungere questo traguardo.
Nel corso degli anni la Jazz Studio Orchestra ha collaborato con artisti di fama nazionale e internazionale, quali Dizzy Gillespie, Chet Baker, Enrico Rava.
Con Rossana Casale ha una collaborazione che va avanti da molti anni, nella realizzazione di progetti sempre nuovi.
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Artigianato e tecnologia si fondono nel Presepe
In mostra a Casarano, Matino Ugento e Cannole. Roberta Esposito e Roberto Memmi, entrambi di Casarano, insieme a Katia Luzio di Serrano, hanno trasformato il loro amore per la bellezza e l’artigianato in un progetto creativo che parla al cuore attraverso opere minuziose e altamente evocative
di Antonio Memmi
Dalla passione condivisa di tre amici nasce RKR, una realtà artistica tutta salentina che sta conquistando pubblico e addetti ai lavori grazie a un linguaggio originale, capace di fondere tradizione, innovazione e narrazione visiva.
Roberta Esposito e Roberto Memmi, entrambi di Casarano, insieme a Katia Luzio di Serrano, hanno trasformato il loro amore per la bellezza e l’artigianato in un progetto creativo che parla al cuore attraverso opere minuziose e altamente evocative.
La maestria di questi ragazzi si distingue per la capacità di muoversi con naturalezza tra diverse forme d’arte: dalle miniature, dove la precisione della piccola scala diventa espressione di grande bravura, alla presepistica, reinterpretata con realismo ed emozione, fino ai diorami, veri e propri mondi immersivi in grado di raccontare storie complesse in pochi centimetri.
Ogni creazione nasce sempre ed interamente a mano, utilizzando materiali autentici, ed è arricchita da una progettazione 3D estremamente accurata, che consente di raggiungere livelli di dettaglio altrimenti impossibili.
La tecnologia però non sostituisce certo l’anima artigianale, ma la valorizza.
Le opere vengono dipinte a mano con grande cura, per dare profondità e carattere a ogni figura, mentre la stampa 3D permette di realizzare miniature e soggetti altamente personalizzabili. È così che prende forma un’“arte fatta su misura”, in cui ogni lavoro diventa unico e irripetibile.
Uno degli aspetti più apprezzati del progetto è infatti la possibilità di personalizzazione dei personaggi, sapendo realizzare ritratti miniaturizzati che immortalano persone reali, familiari o figure significative, trasformandole in protagonisti di presepi e diorami o in opere da esporre in qualsiasi contesto.
Un modo originale e intimo di rendere l’arte parte della propria storia personale.
Le opere di “RKR” sono attualmente esposte in diverse mostre locali, a testimonianza di un percorso in costante crescita.
A Casarano, presso Palazzo D’Elia, e a Matino, nel suggestivo Frantoio ipogeo all’interno del Presepe Vivente, le installazioni sono visitabili nei fine settimana e nei giorni festivi.
A Ugento, il Museo Diocesano ospita alcune creazioni del collettivo, mentre a Cannole, presso Masseria Torcito e partecipando al Presepe Vivente allestito nel Parco di Torcito, visitabile il 4, 5 e 6 gennaio 2026, dalle 17 alle 20.
Un traguardo particolarmente significativo è arrivato poi con la selezione di due opere per la storica Mostra d’Arte Presepiale “Città di Salerno”, giunta alla sua XXXI edizione e capace di attirare ogni anno decine di migliaia di visitatori.
Un riconoscimento importante non solo per l’impegno di questi ragazzi ma per l’intera arte presepiale salentina, accolta con entusiasmo in una delle capitali italiane di questa tradizione (e, siccome nessuno è profeta in patria, fra i mille complimenti, attestazioni ed interessamenti è mancato purtroppo proprio quello della propria cittadina).
Il successo ottenuto ha già però posto le basi per nuove e più ampie collaborazioni fuori regione, aprendo scenari promettenti per il futuro.
Un percorso che conferma come il presepe salentino possa ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama artistico nazionale, continuando a rinnovarsi senza perdere la propria identità.

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San Silvestro in piazza a Tricase: musica e video mapping
Per il terzo anno consecutivo, i Giovani di A.Do.Vo.S. Messapica Tricase danno appuntamento a tutta la cittadinanza per festeggiare l’arrivo del nuovo anno in Piazza Pisanelli, con un evento pensato per unire, emozionare e condividere.
Tra le novità di quest’anno, il suggestivo video mapping sulla facciata della Chiesa di San Domenico: un vero e proprio spettacolo di luci e animazioni che accompagnerà tutta la serata del 31 dicembre, a partire dalle 22:00.
Sul palco dalle ore 22:30 la band ACCASACCIO farà scatenare la piazza, e a seguire, dalle ore 00:30, Troony DJ ci porterà nel cuore del 2026 con il suo dj set.
L’evento è realizzato grazie all’impegno dei giovani volontari, al sostegno della Città di Tricase e al contributo degli sponsor che hanno creduto nella bellezza di questa iniziativa.
“Invitiamo tutta la comunità a partecipare con calore e presenza: il Capodanno in Piazza è un momento per ritrovarsi e costruire insieme una tradizione che cresce anno dopo anno“, scrivono da Adovos. “Concludiamo l’anno con un sorriso e iniziamone uno nuovo con un gesto che vale una vita: dona il sangue. Regalati la gioia di aiutare gli altri“.
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