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Tricase: memoria ed impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia
Lunedì mattina, presso l’oratorio della Chiesa di Sant’Antonio l’incontro organizzato dall’Istituto comprensivo “Tricase – Via Apulia”. Interverranno Libera Francioso del presidio di Libera “Angelica Pirtoli” di Casarano e Nadia Rizzello, zia di Angelica Pirtoli, la bimba barbaramente assassinata dalla Sacra Corona Unita, a Parabita, il 20 marzo 1991
Per la terza edizione de “La bellezza della legalità”, un incontro organizzato dall’Istituto comprensivo “Tricase – Via Apulia”, presso l’oratorio della Chiesa di Sant’Antonio da Padova.
La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia è in programma lunedì 18 marzo, a partire dalle ore 9,30.
All’incontro interverrà Libera Francioso del presidio di Libera “Angelica Pirtoli” di Casarano.
«Fare memoria», sottolinea Libera Francioso, «significa abbracciare il dolore dei familiari che hanno perso i loro cari per mano mafiosa. Ma non solo. Ogni 21 marzo, noi di Libera, ricordiamo le vittime per costruire un futuro di speranza, di responsabilità. Spetta a ciascuno di noi dare il proprio contributo per vincere quelle radicate convinzioni inclini al compromesso e alle raccomandazioni. Occorre un cambio di mentalità, un risveglio di coscienza che ci permetta di essere in tanti a portare avanti questa lotta perché da soli facciamo poco ma, tutti insieme, possiamo costruire una società pulita, onesta, lontana dalle logiche criminali».
«In queste ultime settimane», racconta, «abbiamo organizzato sit in e manifestazioni ma questo è solo l’inizio di un lungo percorso di iniziative sul territorio, di collaborazioni tra le associazioni, di dialogo con le istituzioni».
«Ancora più importante è continuare la nostra azione nelle scuole», conclude, «è fondamentale che i ragazzi siano i protagonisti di questo vento di cambiamento! Devono conoscere quello che accade nei loro paesi. Solo in questo modo possono compiere scelte consapevoli».
Nel corso della mattinata la testimonianza di Nadia Rizzello, zia di Angelica Pirtoli, la bimba barbaramente assassinata come sua madre, dalla Sacra Corona Unita, a Parabita, il 20 marzo 1991.
Aveva poco più di due anni ma i suoi carnefici non hanno avuto alcuna pietà.
L’incontro di lunedì sarà la conclusione di un percorso di approfondimento intrapreso delle classi della scuola media del “Tricase – Via Apulia”, dopo aver letto un libro di don Ciotti.
«Insegniamo ai nostri studenti che rispettare le leggi non è solo un obbligo, ma una via per costruire una società più giusta e equa», ha dichiarato la dirigente scolastica Rina Mariano, «la legalità ci guida verso una convivenza armoniosa, basata sulla fiducia reciproca e sul rispetto dei diritti di tutti».
«È fondamentale», ha concluso la dirigente, «educare le giovani menti a comprendere e apprezzare la bellezza intrinseca della legalità, affinché possano diventare cittadini consapevoli e responsabili».
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Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale
Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…
Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi.
Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.
E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.
Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.
Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.
Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.
Appuntamenti
Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria
Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo
Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.
Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.
Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.
Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.
Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.
Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.
Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore
In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.
Una sola regola: lasciarsi condurre.
Prezzo 75 € bevande escluse.
Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.
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- Chef Amato
- Chef De Carlo
Appuntamenti
Sono figlia del patriarcato, ma non troppo
Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I
Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.
Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.
Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.
A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.
Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.
L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.
Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.
Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.
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