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Tricase Porto, in barca senza barriere

Passeggiata in mare accessibile: l’iniziativa di Anteas Lecce, in collaborazione con Cisl Fnp Lecce, la Federazione dei Pensionati salentini, a beneficio delle persone diversamente abili

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Dopo Gallipoli e San Foca anche Tricase Porto accoglie il catamarano barrier free di Anteas Lecce.





Prosegue l’iniziativa di solidarietà ‘In barca senza barriere’ che consentirà alle persone diversamente abili – con un’attenzione particolare per i bambini e per i ragazzi – dal 5 al 10 settembre di fare un giro in mare per ammirare il paesaggio costiero del Salento a bordo, come detto, di un catamarano barrier free.





Si tratta di una barca accessibile che può ospitare fino a 6 persone, anche in carrozzina (foto a fine articolo).





Dal pontile si salirà sulla barca mediante una passerella dove si verrà accolti dall’equipaggio composto da uno skipper infermiere (in grado di dare all’evenienza anche assistenza sanitaria) e da un poliziotto in pensione con patente nautica.





La passeggiata in mare, che si potrà effettuare tutti i giorni dal lunedì al venerdì con un timing organizzato di appuntamenti – fino ad un massimo di 3 escursioni al mattino e 3 al pomeriggio-, avrà la durata di un’ora. Ovviamente sarà consentita, dove necessita, anche la presenza degli accompagnatori.





Il tutto, ovviamente, in maniera assolutamente gratuita.






L’iniziativa di Anteas Lecce, in collaborazione con Cisl Fnp Lecce, la Federazione dei Pensionati salentini, in uno scambio intergenerazionale che è benefico per tutte le persone che lo vivono, vuole restituire il piacere di una gita in barca a chi, per la difficoltà nella mobilità, l’ha potuto solo immaginare o sognare.





«Faremo un giro in mare e ammireremo il paesaggio costiero del Salento, dall’altro versante, su una barca, da un altro punto di vista, quello del mare – afferma Romeo Rosario Delle Donne, Presidente di Anteas Lecce -. Per molte persone, infatti, ciò rappresenta un sogno, un’esperienza straordinaria e spesso impossibile. Questo è il caso delle persone diversamente abili che, a causa di una limitata mobilità, non hanno l’opportunità di salire su una barca e fare un giro in mare. Vogliamo sviluppare un piccolo ma significativo percorso di condivisione sociale per abbattere barriere fisiche e culturali che generano la solitudine e l’esclusione di chi è più fragile. Tutti insieme proveremo ad abbattere questa barriera!».





L’Associazione Anteas Lecce, che da anni si batte per migliorare la qualità della vita di tutti i soggetti più fragili e a rischio di esclusione sociale, vuole insomma realizzare un sogno accessibile a tutti.




«Siamo pronti per… salpare anche da Tricase – sostiene Antonio Zippo, Segretario Generale di Cisl Fnp Lecce -, con una iniziativa che riconosce il ruolo terapeutico del mare e le sue proprietà di cura individuale e sociale. Vogliamo abbattere le barriere architettoniche ma anche culturali, sensibilizzando le strutture portuali a fornire risposte sempre più adeguate alle esigenze di queste persone che desiderano vivere la vita e gli spazi di una marina come gli altri e con gli altri!».





Con questo progetto, Anteas Lecce vuole anche dimostrare che il turismo senza barriere non è un fenomeno di nicchia bensì un modello strutturato e strutturale di gestione turistica in grado di coinvolgere tutti.





“Noi di Anteas Tricase, abbiamo da subito condiviso questa idea progettuale del nostro presidente provinciale Romeo Delle Donne e di Anteas Lecce – afferma Anna Maria Longo, Presidente di Anteas Tricase -. Un progetto che oggi vediamo concretizzarsi anche nel porto di Tricase. Poter offrire a bambini, giovani, anziani con difficoltà un’esperienza nuova, alternativa alla routine quotidiana e che permetterà loro di ammirare la bellezza del mare e del nostro paesaggio costiero non può che riempirci il cuore di gioia”





Come prenotare





Chiunque voglia prenotare il giro in barca con il catamarano barrier free, sia come associazione che individualmente, può telefonare al 327.8797287. L’equipaggio, successivamente, richiamerà ogni persona che si è prenotata per organizzare al meglio la presenza sul catamarano, fissando data e ora di presentazione sul molo al fine di rendere la passeggiata in mare un’esperienza indimenticabile.














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Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità a Patù

Ospiti Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia

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Patù si prepara a ospitare un momento di confronto culturale di grande prestigio.

Domani, venerdì 12 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità”.

La serata vedrà protagonisti due magistrati di spicco, la cui fama non si limita al contesto salentino.

Gli ospiti saranno Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia.

Al centro dell’incontro ci saranno anche le loro ultime pubblicazioni.

Né eroe né guerriero, ricordi e sfide di un magistrato di Mandoi, edito da Besa con prefazione del giudice Nino Di Matteo, racconta le sfide e le esperienze di una carriera nella magistratura.

Il Sillabario minimo della giustizia di Tanisi, pubblicato da Chiriatti, offre una riflessione sintetica e originale sui principi e il funzionamento del diritto.

La serata si aprirà con i saluti del sindaco Gabriele Abaterusso e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo SalveMorciano Patù, Gianni Sergi.

Nell’occasione, l’amministrazione comunale donerà una copia della Costituzione italiana a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni, un gesto simbolico che lega l’evento alla formazione civica delle nuove generazioni.

La Libreria Idrusa di Alessano curerà il banchetto dei libri.

Coordinerà l’incontro  la giornalista Luana Prontera, che negli anni ha approfondito i temi legati alla legalità, all’antimafia sociale e alla comunicazione di prossimità.

Il dialogo si snoderà tra le esperienze dei magistrati e le questioni del presente, mettendo in luce oltre al contenuto dei libri anche le esperienze e i percorsi umani e sociali che li attraversano.

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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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