Attualità
Anche la Diocesi di Nardò-Gallipoli per Haiti
Il Vescovo di Nardò-Gallipoli, Mons. Domenico Caliandro ha chiesto attraverso la Caritas diocesana un impegno straordinario di preghiera e di solidarietà a favore del popolo haitiano, duramente colpito dalla devastante tragedia del terrmoto. L’appuntamento per la solidarietà è fissato per domenica 24 gennaio, quando in unione con tutte le parrocchie italiane, anche le comunità ecclesiali della Diocesi di Nardò-Gallipoli raccoglieranno offerte in tutte le messe per gli aiuti umanitari in Haiti. I fondi saranno destinati alla Caritas Italiana, che in collegamento con l’intera rete Caritas, presente in modo capillare anche ad Haiti (che è un paese a maggioranza cattolica), sta già provvedendo ad alleviare le sofferenze dei superstiti e realizzare un piano di emergenza a stretto contatto con la diocesi della capitale e le comunità parrocchiali.
I fondi raccolti nella Diocesi di Nardò-Gallipoli si aggiungeranno così ai primi due milioni di euro che la Conferenza Episcopale Italiana ha già messo a disposizione, attingendo ai fondi dell’otto per mille e agli interventi già messi in atto in questi giorni dalla Caritas internazionale, come ad esempio i venti camion di aiuti della Caritas e una nave con 80 container di cibo che sono arrivati a Port-au-Prince domenica 17 gennaio. Le organizzazioni della rete Caritas hanno inviato 200.000 coperte, 15.000 tende, taniche d’acqua e compresse per la potabilizzazione dell’acqua, oltre che un team di dieci esperti per la supervisione degli aiuti. Inoltre la Caritas ha messo a disposizione due sale operatorie mobili e sono previsti altri sei ospedali da campo. Ha affermato Mons. Caliandro: “Siamo tutti profondamente colpiti sul piano emotivo di quanto veniamo a sapere giorno per giorno di questa immensa tragedia. Come cristiani e comunità parrocchiali non possiamo rimanere insensibili e sentiamo il dovere di impegnarci per questo popolo che già prima della tragedia è stato vittima di povertà, di ingiustizie sociali, di sottosviluppo cronico. Accogliamo quindi la richiesta del Santo Padre di intensificare la preghiera e i gesti di solidarietà per l’emergenza umanitaria di Haiti, che per noi puo’ essere anche occasione per allargare i nostri orizzonti, rivedere i nostri stili di vita egoistici e ricordarci che la fede cristiana è solo autentica quando non si dimentica del grido dei poveri e degli oppressi.
Scegliamo inoltre come Chiesa diocesana di sostenere la Caritas internazionale, sapendo che la sua vera forza è la sua fitta rete presente nelle diocesi e nelle singole parrocchie, le quali sono in diretto contatto con la popolazione. In questo modo i nostri aiuti giungeranno effettivamente alle vittime e alle parrocchie che sono presenti sul luogo. Mi auguro che domenica 24 gennaio alla nostra preghiera si aggiunga una vera gara di solidarietà”. La Caritas Diocesana, diretta da Don Camillo De Lazzari, accogliendo l’invito del Vescovo, ha subito avviato la raccolta di fondi che è stata già aperta e continuerà anche nelle prossime settimane, oltre alle offerte che saranno raccolte il 24 gennaio prossimo. Don De Lazzari ha affermato: “Con questa raccolta straordinaria vogliamo porre un gesto unitario della nostra Chiesa locale e mi auguro che oltre alle parrocchie possano rispondere anche numerosi cittadini che nutrono fiducia nell’opera della Caritas”. Le offerte si possono inviare sul c/c postale n. 11169737, intestato a Caritas Diocesana Nardò-Gallipoli, oppure tramite le Caritas parrocchiali, specificando la causale “Emergenza Haiti”. Per informazioni e conoscere i progetti si segnala anche il sito: www.caritasitaliana.it
Don Vincenzo Viva – Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Attualità
Aggressioni a personale sanitario, riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica
Nell’ambito della riunione saranno oggetto di esame le iniziative già intraprese e sarà aggiornato l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale

Prosegue incessantemente l’impegno corale di Prefettura, ASL, Forze dell’Ordine, Ordini professionali e Terzo Settore nella prevenzione e contrasto dell’odioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e parasanitario, spesso sommerso, che non solo compromette l’incolumità e la serenità di medici, infermieri e operatori, ma danneggia anche l’intera collettività, minando la fiducia nel sistema di cura e mettendo a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza.
Numerose sono state le iniziative sinergiche avviate con l’obiettivo di mitigare il fenomeno, a cominciare dal potenziamento , da parte di ASL, delle misure strutturali e tecnologiche di difesa passiva presso i nosocomi e i punti di continuità assistenziale , tra cui il “sistema tagliacode” ed il ricorso alla vigilanza privata, fino ad arrivare all’attivazione in via sperimentale , su impulso del Prefetto Natalino Manno, della progettualità con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato per il contributo dei volontari al servizio di accoglienza, assistenza ed informazione in favore degli utenti e dei familiari degli stessi presso le sedi dei medici di continuità assistenziale.
Gli esiti delle citate iniziative saranno oggetto di esame nell’ambito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato per domani, mercoledì 3 settembre, alle ore 11,15, alla presenza del Direttore Generale Asl e del 118, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Presidenti degli Ordini professionali dei Medici e degli Infermieri, nonché dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
L’incontro rappresenterà altresì l’occasione per un aggiornamento circa l’andamento statistico del fenomeno a livello provinciale.
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Attualità
Rifiuti dall’auto, tolleranza zero
Per chi li getta dai veicoli in corsa. Plastic Free Onlus plaude alle nuove norme che prevedono multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, anche l’arresto. Consentito come prova l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private

Plastic Free Onlus accoglie con favore il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore in agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli.
La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18mila euro e, nei casi più gravi, l’arresto, ma consente anche l’utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.
«Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità», dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati, «l’incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume».
Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all’ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all’arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.
Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto “Comune Plastic Free”.
«Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario», prosegue De Gaetano, «questa stretta normativa, unita all’uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci».
Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura.
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Attualità
Lavoro, domanda e offerte
Trentesimo Report di Arpal Puglia: 631 posizioni aperte nel Leccese

Il 30° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 184 offerte lavorative e 631 posizioni aperte.
In questo inizio di settembre, il settore con maggiori opportunità è sempre quello turistico con 132 lavoratori ricercati soprattutto lungo la costa ionica. Segue il comparto sanitario e servizi alla persona che propone 113 posti di lavoro.
Bene anche il settore delle costruzioni con 79 posti disponibili, il settore delle telecomunicazioni che presenta 60 opportunità, industria e settore metalmeccanico con 59 e il settore del commercio con 54.
Sale il settore riparazione veicoli e trasporti con 45 lavoratori ricercati, seguito dal comparto amministrativo-informatico che registra 29 posizioni.
Seguono il settore tessile – abbigliamento – calzaturiero (TAC) con 25 posizioni aperte, il settore agroalimentare con 17 opportunità, il settore pedagogico e istruzione con 6 profili professionali ricercati.
Chiudono il settore delle pulizie e multiservizi, bellezza e benessere, e artigianato, rispettivamente con due, quattro e una posizione aperta.
A completare il panorama occupazionale c’è una posizione riservata agli iscritti alle categorie protette art.18 e quattro posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL 30° REPORT ARPAL – AMBITO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE
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