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Attualità

Casarano: “Associazioni assenti o ignorate?”

Beatrice Arcano, CNA: “La nostra Associazione mai coinvolta dalla attuale Amministrazione: proprio come se non fosse mai esistita! E ogni qualvolta abbiamo fatto una proposta… ”

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Dopo la nostra inchiesta sullo shopping nel centro storico di Casarano registriamo l’intervento di Beatrice Arcano, presidente della CNA casaranese.


Beatrice Arcano“Ci ha colpito”, introduce la presidente Arcano, “quanto dichiarato dal vice sindaco di Casarano, Adamo Fracasso, riguardo le associazioni di categoria. Fracasso, in merito all’Associazione dei Commercianti asserisce che “prima c’era e, seppur a singhiozzo, si relazionava con l’Amministrazione, poi non c’è più stata l’occasione di concertare le azioni da intraprendere”.

“Tengo, invece, a precisare”, aggiunge piccata la presidente, “che di Associazioni di categorie ce ne sono diverse sul territorio di Casarano; una di queste è proprio la CNA (Confederazione Nazionale degli Artigiani e della Piccola e Media Impresa), Associazione di categoria di artigiani, professionisti e piccole e medie imprese presente su tutto il territorio nazionale. Abbiamo una sede regionale, CNA Puglia, una sede Provinciale, CNA Lecce, e alcune sedi zonali, tra cui proprio CNA Casarano, tra l’altro anche particolarmente attiva”.


“Sono entrata a far parte della CNA nel 2009”, ricorda la Arcano, “per quello che mi riguarda non è un’Associazione come le altre dove ci sono gerarchie e regole imposte da rispettare. È costituita da artigiani e commerciati che ogni giorno si vedono  costretti, da uno Stato spesso assente ma sempre vorace, ad affrontare i soliti problemi: tasse, crisi, mancanza di lavoro, istituzioni perennemente assenti, entrate mancanti; fortunatamente, però, comunichiamo tra di noi e insieme, a volte, riusciamo anche ad aiutarci e a giungere a delle soluzioni. Ciononostante”, attacca la presidente della CNA casaranese, “la nostra Associazione non è mai, dico mai, stata coinvolta dalla attuale amministrazione: esattamente come se non fosse mai esistita!”.

Ma c’è dell’altro: “Più volte come CNA abbiamo presentato e protocollato con largo anticipo al Comune di Casarano dei progetti per promuovere il centro cittadino”, denuncia la presidente della locale CNA, “mi duole dover qui segnalare che, puntualmente, ad ogni nostra richiesta per l’utilizzo di una location per una manifestazione (“tra l’altro senza contributi finanziari da parte del Comune”) non abbiamo mai ricevuto una risposta certa per tempo che ci permettesse una adeguata organizzazione”. La Arcano poi racconta un aneddoto: “L’ultimo nostro progetto in ordine di tempo, è stata la richiesta dell’atrio comunale per la manifestazione “Mercanti a Palazzo”: quando presentammo domanda ci fu riferito che non era possibile e, in quella occasione, ci fu indicato, come sede alternativa, Palazzo D’Elia.  Questa variazione ci fu prospettata direttamente dal vice sindaco Fracasso il quale fissò un appuntamento per mostrarci il posto: purtroppo, a quell’appuntamento aspettammo invano! Il vice sindaco non si presentò, lasciando i rappresentati della CNA ad aspettarlo per ore. Quando, finalmente, riuscimmo a contattarlo telefonicamente, ci rispose, candidamente, che aveva impegni più importanti…”. Beatrice Arcano non si dà pace: “Nessuno della CNA pretende di essere preso in considerazione “per forza” dagli esponenti dell’Amministrazione comunale o di essere coinvolti in progetti cittadini organizzati anche da altre associazioni. Forse la CNA non piace: ce ne faremo (come fatto) una ragione. Resta comunque la buona norma, per una persona che ricopre una carica istituzionale, di conoscere principalmente il tessuto sociale, i suoi referenti, chi si adopera a dare qualcosa, anche nel piccolo, a vantaggio della comunità prima di affermare “l’assenza” delle associazioni di categoria. O, peggio, dimostra di conoscerne solo una… Ne approfitterei per ricordare, agli attuali ed ai futuri amministratori della città”, conclude, “che le Associazioni di categoria sono sempre presenti ed i loro referenti vivono in città in ogni momento e non solo nei periodi elettorali, i soli giorni in cui i politici si mostrano, come le lucertole al sole primaverile”.

g.c.


Attualità

Parcheggi a Tricase Porto, il PD chiede accesso agli atti

Il Partito Democratico di Tricase in una nota: «Se il 3 maggio il sindaco parlava di quattro valutazioni già in corso, come mai siamo arrivati al 16 giugno e a Tricase Porto non si vede nessun nuovo parcheggio?»

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Il Partito Democratico ha protocollato l’accesso agli atti «che ci consenta di capire qual è la realtà dei fatti e di avere notizie certe circa tempistiche e modalità di esecuzione dei progetti di iniziativa privata eventualmente presentati».

L’annuncio sulla pagina Facebook del PD di Tricase dove si fa riferimento ad un articolo apparso sulle nostre colonne: «Era il 3 maggio», si legge, «quando, sul periodico “il Gallo”, il sindaco di Tricase annunciava che – con riferimento alla mancanza di aree da destinare a parcheggio nelle marine – “sono già arrivate le prime risposte di alcuni e con altri siamo in fase di colloquio per esaminare la fattibilità delle proposte. Al momento sono già quattro le valutazioni in corso”. Una domanda ci sorge spontanea: se il 3 maggio il sindaco parlava di quattro valutazioni già in corso, come mai siamo arrivati al 16 giugno e a Tricase Porto non si vede nessun nuovo parcheggio? Eppure, le istanze eventualmente presentate, secondo il bando, dovevano essere valutate singolarmente o a gruppi entro 15 gg dalla data di arrivo».

Intanto «inizia la stagione estiva e le nostre marine non son pronte e le multe sono già arrivate ai cittadini alla ricerca di aree dove sostare per godersi le bellezze del nostro mare. Basta scendere a Tricase Porto», conclude la nota del PD, «per osservare con i propri occhi quale sia la situazione: inconcludenza, approssimazione e chiacchiere».

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Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio

Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

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Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.

Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».

Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.

La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»

Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».

Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».

Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».

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Marcello Gemmato al Centro Ilma

Il Sottosegretario alla Salute: «Opera eccezionale voluta e sostenuta dalla popolazione salentina, sarà la casa della prevenzione dei tumori con servizi gratuiti per tutti»

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Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è recato in visita al “Centro Ilma”, l’Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che la LILT di Lecce con il suo fondatore, l’oncologo Giuseppe Serravezza, ha realizzato alle porte di Gallipoli in un’area di sette ettari di cave dismesse, esclusivamente grazie dalle donazioni della popolazione salentina.

Il Centro si occuperà di erogare servizi gratuiti nei seguenti settori: Ricerca applicata sulle cause ambientali del cancro, Diagnosi precoce, Riabilitazione fisica e Sostegno psicologico, Assistenza socio-sanitaria domiciliare ai pazienti terminali, Divulgazione scientifica.

«Una realtà eccezionale, frutto dell’intuizione del prof. Serravezza, sarà la Casa della Prevenzione. Mi piace pensare che esistano uomini, donne, medici, professionisti che si spendano così per gli altri», ha detto il Sottosegretario Gemmato che ha visitato tutti i Dipartimenti della grande struttura ormai in fase di completamento.

«Apprezzo davvero», ha aggiunto, «lo straordinario Volontariato e lo spirito solidaristico che contraddistingue l’azione della Lilt di Lecce. Rilancio sull’importanza della Prevenzione, su cui il nostro Ministero sta lavorando tanto e continua ad investire. L’attenzione dei vertici nazionali è massima su questo tema che ha come cornice la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale».

Alla visita, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Antonio Gabellone, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi con la responsabile degli Screening oncologici Elisabetta De Matteis, la consigliera Titti Cataldi per il Comune di Gallipoli e il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo.

«Ringraziamo il Sottosegretario per aver voluto toccare con mano questa nostra importante realtà, sicuramente unica nel panorama nazionale, il sogno del dottore Serravezza, condiviso e sostenuto da tutti noi, di offrire alla cittadinanza tutta un ‘ospedale per sani’, come lui stesso lo definisce, dove in primis si lotterà per non far ammalare le persone, attraverso la Ricerca applicata sulle cause, che sono intorno a noi, la Divulgazione scientifica e i Dipartimenti Ambiente e Salute, Alimentazione e Stili di vita», sottolineano il presidente della Lilt di Lecce, Simonetta Pepe, e il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, l’oncologo Carmine Cerullo, «Ci auguriamo che il Ministero possa essere concretamente al nostro fianco e sostenere questo progetto straordinario, le cui attività di ricerca sono già iniziate con il Progetto Geneo ed Extra-Geneo per lo studio della genotossicità dei suoli, che ha coinvolto ben 52 Comuni della nostra provincia. I servizi offerti nel campo della Prevenzione primaria e secondaria andranno ad affiancarsi ed integrarsi con quelli erogati dalla Asl di Lecce, così come già avviene come già avviene nei 36 Ambulatori di Prevenzione Lilt attivi in provincia, l’Assistenza domiciliare oncologica che Lilt eroga in 5 Distretti socio-sanitari, e nei Centri di Orientamento Oncologico (C.Or.O) ove sono presenti quotidianamente i volontari Lilt».

«Doveroso ricordare», sottolineano Pepe e Cerullo, «che la struttura, oggi patrimonio di tutti i cittadini che l’hanno fortemente voluta e sostenuta, è stata progettata e realizzata grazie al lavoro volontario e all’impegno di tantissimi professionisti del territorio, ringraziamo per tutti l’ingegnere Flaviano Giannone cui è affidata la Direzione Lavori. Siamo ora alla fase della dotazione tecnologica per la quale occorrono ulteriori risorse al fine di poter mettere in funzione al più presto il Centro e offrire servizi fondamentali alla cittadinanza, che andranno ad integrarsi e a supportare la rete dei servizi socio-sanitari del nostro SSN, con cui da sempre collaboriamo. È un progetto che oggi più che mai riteniamo fondamentale per arginare le disuguaglianze sanitarie e andare incontro alle esigenze crescenti di tanta parte della popolazione che purtroppo spesso rinuncia a curarsi. Per cui continuate a sostenerci, anche attraverso il 5 per mille a Lilt Lecce. Il vostro aiuto è fondamentale per continuare ad erogare i servizi gratuiti e sostenere i progetti Lilt di Educazione alla Salute che oggi coinvolgono oltre 70 scuole del territorio».

Il Centro Ilma è un progetto “di iniziativa popolare” realizzato da Lilt Lecce in seguito ad un protocollo d’intesa con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Gallipoli, e finanziato grazie alle sole donazioni ed al senso solidaristico dei salentini.

I servizi erogati saranno gratuiti come tutte le attività svolte dalla Lilt di Lecce da oltre 30 anni sul territorio provinciale.

Testimonial d’eccezione del “Centro Ilma” sono i Premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford, i quali hanno realizzato due video-messaggi a sostegno dell’Istituto diffusi da tempo sui media e tramite i canali social e web Lilt Lecce.

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